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Autore: SweetHolly    23/09/2015    1 recensioni
E se la valle di Moonacre fosse sotto il dominio dei De Noir? Mentre i Merryweather fossero costretti a servire i De Noir? E se Maria, separata alla nascita da tutta la sua famiglia non sapesse di essere una Merryweather, ma fosse cresciuta da un'altra famiglia, la quale si trasferisce in un villaggio nella tenuta dei De Noir e frequentasse la piccola scuola proprio li?..Come sarebbe andata la storia?..leggete per scoprirlo!
Una storia differente e misteriosa, ma anche romantica di Moonacre.
Ci sarà sempre la coppia Robin/Maria!
Recensite se vi va, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate e se è il caso di continuarla. ^.^
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Spazio autrice:

Anche se è passato tanto, troppo tempo, sono tornata ad aggiornare anche questa storia.
(cercherò man mano di aggiornarle tutte, spero xD)

Grazie a tutti per le belle recensioni , mi fanno molto piacere.

Ed ora vi lascio al capitolo. Ci sentiamo alla fine!

 

Balverini all'attacco – Piccole scoperte

 

 

Robin e Maria erano ancora abbracciati ed intenti a baciarsi. Nessuno dei due sapeva perché ma non aveva la minima voglia di staccarsi. Stavano così bene li insieme. Sembrava che non ci fosse nulla intorno a loro, solo loro e basta.

 

Ma la magia si sa alla fine termina. E fu proprio rovinato da Robin.
Si staccarono lentamente, ancora rossi e affannati. Incapaci di guardarsi ma consapevoli di cosa era appena successo.

 

«Eh, visto piccola, non potevi evitare di saltarmi addosso»

«Io? Sei te che mi hai baciato!»

«Non credo proprio.»

 

Maria lo guardò: o la stava prendendo in giro, oppure era proprio così stupido. Optò per la prima.

 

«Non prendermi in giro De Noir!»
«Io? Mai! Ammettilo che volevi baciarmi e lo strano animale è tutto un trucco!»
«Tu sei pazzo!Pazzo!
»
«Come osi! »

 

Nel dirlo la strattonò per un braccio, e la fece rivoltare verso di se.

 

Com'è possibile che passasse dall'essere dolce a così cattivo in pochi secondi? Maria non se lo spiegava.

Chiuse gli occhi in attesa di una sua reazione, che non arrivò.

 

Udirono dei passi, veloci e disordinati, e subito dopo il gruppo di Robin fece irruzione nella stanza di quest'ultimo.

 

«Capo! C'è un animale orribile che si avvicina!»
«Come hai detto?»
«Un animale, grosso, nero e peloso! E sta venendo qua!»

Robin si ricordò dell'animale del bosco e lo stesso fece Maria, che sbiancò pensando alla sorte di Grey e del suo amico.

 

«Quegli idioti non hanno combinato nulla! Presto chiudete il cancello! Prendete delle armi e andate al passaggio segreto con tutti gli abitanti.»
«E voi?»
«Io vado ora, con lei.»
«Io con te non vengo De Noir! Scordatelo.»
«Il tuo caro Damerino, mi ha detto di proteggerti sai? » Disse in modo ironico. « Ed io lo sto facendo.»

 

Fece una pausa per dare istruzioni ad i Suoi ed organizzarsi. Poi si rivolse verso di lei.

 

«Ora seguimi!»

 

Maria, non poté far nulla e si rassegnò all'idea.

 

I Suoi corsero come fulmini giù dalle scale, chiusero l'enorme cancello e si misero a raggruppare gli abitanti.

L'allarme era scattato e tutti i soldati, insieme al padre di Robin si adoperavano per portare più abitanti in salvo.

 

Robin, dal canto suo, prese la pistola dentro al cassetto del mobile e presa Maria per la mano,si diresse giù per le scale.
Invece di recarsi all'esterno, girò verso le cucine.

Il passaggio doveva essere li. Infatti, nelle cucine, dietro ad un muro della cantina di vini pregiati, era situata una botte, che se aperta, conduceva ad un passaggio verso l'esterno del palazzo, verso il lato est della montagna.

 

Robin controllò che non ci fossero pericoli, poi vi si infilò. Maria lo seguì subito dopo.
Camminarono per circa mezz'ora nel buio, poi finalemente si vide in lontananza una luce.

 

«Ancora pochi metri e siamo fuori.»
«Si piccola.»

 

Ma non lo disse con il suo solito tono strafottente, anzi, con tono sollevato. Infatti Maria non reagì alla parola “piccola” come faceva sempre.
Sbucarono fuori, in uno dei tanti boschi che circondano la montagna, si guardarono in torno per controllare che non ci fosse nessuno.

 

«Bene, nessuno all'orizzonte. Ora andiamo.»
«Aspetta..»
«Cosa?»
«Io devo tornare a casa, è tanto che manco.»
«Non è il caso, se quella cosa ti trova.»
«Puoi accompagnarmi tu..»
«Mi stai chiedendo aiuto?»
«Si..»
«Ok.»

 

Fece una lunga pausa, poi

«Allora andiamo.»

 

E si incamminarono.

Mezz'ora dopo anche tutti gli abitanti erano usciti, e a differenza dei primi due, si diressero verso l'altro palazzo dei De Noir.

 

Nel frattempo, Grey e i guardiani, erano giunti al castello, e quello che videro gli gelò il sangue.
Alcuni cadaveri erano sparsi nel cortile, e vi erano molte orme che conducevano all'interno.
Ma, quello che li spaventò di più, furono le orme di un balverino, che prima andavano nella direzione degli abitanti, poi, come se avesse fiutato qualcosa, era ritornano sui suoi passi.

 

James fu il primo a parlare

«Tracce di Balverino, allora non ce n'era solo uno.»
«A quanto pare no» rispose Harry.

 

«Ma è tornato indietro avete visto?» disse Emi
«Forse avrà fiutato qualcosa.» Jordan concordò con l'idea dell'amica, o forse era qualcosa di più?
«Se è quel qualcosa che penso io, bisogna trovarla.» Suggerì Grey
«Sicuro?»
«De Noir è pieno di se, ma sa riconoscere un pericolo quando lo vede. Saranno scappati.»
«Grey.. se così non fosse?» Riprovò Jenny.
«E' così. Lo sento.»

 

Jenny si zittì, capiva il turbamento di Grey e non era il caso di continuare ad insistere.

«Bene, allora torniamo indietro forza! » Disse James, che capito lo stato d'animo dell'amico convisse tutti a rimettersi in cammino.

 

Tutti si incamminarono, mentre dall'altra parte Robin e Maria proseguivano a passo spedito verso casa di Maria.

 

Nel bosco, dove avevano incontrato il primo balverino, si fermarono un attimo per prendere fiato.
Entrambi erano persi nei loro pensieri, quando udirono dei passi.
Subito, presi dalla paura si nascosero dietro a delle rocce, in silenzio.

Dopo minuti, che sembrarono ore, Robin si sporse e notò con terrore il balverino che fiutava l'aria.

 

Stava cercando loro!

 

Si voltò verso Maria e le fece segno di stare zitta e di non muoversi.

Lui invece si mosse dietro le rocce fino a portarsi dietro al balverino e sparò due colpi di pistola, ma due proiettili non fecero nulla all'animale che si girò pronto ad attaccare.

 

Era spacciato! Ma almeno Maria era nascosta.

 

Ma udì, una voce che richiamò l'animale.

 

«Ehi tu! Guarda! Sono qui!»

 

Stupida! Stava rischiando la vita!

 

L'animale, infatti, la notò e si diresse verso di lei. Robin, non poteva permetterlo. Si alzò e saltò addosso all'animale che, nella lotta ferì al fianco il ragazzo e lo buttò a terra, sta volta pronto ad ucciderlo.
Ma una freccia nera lo trafisse alle spalle e lo fece allontanare.
Robin si voltò e vide il damerino insieme all'altro ragazzo di prima ed altri che non conosceva che corsero verso di lui.

 

Due ragazze lo sollevarono e lo allontanarono dallo scontro, mentre il resto prese una lotta con l'enorme bestia.
Lo scontro durò pochi minuti e i ragazzi ne uscirono vincitori.

 

Maria corse verso il damerino e lo abbracciò, era felice di vederlo. Poi, come ricordatasi di qualcosa, corse verso Robin.

«Stai bene?»
«Si, tranquilla.»

 

Era venuta li per lui?..

 

I due si stavano guardando con sguardo dolce quando

 

«Maria dobbiamo andare. Forza»

 

Dannato damerino!  Fu il pensiero di Robin

 

«Lui viene con noi?»
«Scherzi?»
«No, mi ha salvato la vita.»
«Tecnicamente l'abbiamo salvata noi a voi» disse una voce molto famigliare a Maria.

Si voltò e quasi svenne.

 

« Jordan?.. ma.. voi, tutti cosa? »
«Maria, te lo raccontiamo dopo in un posto sicuro ora andiamo. E tu De Noir riesci a camminare?»
«Si damerino.»
«Bene, muoviamoci, qua non è sicuro.»
« Grey aspetta, io devo tornare a casa.»
«No, è il primo posto dove andrebbero.»
«Ma i miei genitori?»
«Manderemo un messaggio a mio padre e li faremo portare dove siamo noi. Ora andiamo!»

Alla fine il gruppo di amici ritrovati più un De Noir, che, ovviamente nel riprendere a camminare, urtò un legno che lo fece quasi cadere, e il suddetto legno fu insultato come sempre, riprese a camminare verso una meta ignota a due ma conosciuta da tutti gli altri.

 

 

Spazio autrice:

Eccoci alla fine. :)
Spero che questo capitolo vi abbia fatto piacere e ripagato dell'enorme ritardo.
Chiedo scusa per eventuali errori ma l'ho messo giù di fretta per poter darvi un nuovo capitolo.

Non so quando riaggiornerò causa impegni di lavoro eccetera, ma la concluderò prima o poi questa storia xD

Che dire grazie a chi recensirà, o leggerà solo e al prossimo capitolo. :)

 

Holly

 

 

   
 
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