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Autore: TonyCocchi    12/02/2009    2 recensioni
San Valentino è tornato! Ma inaspettattamente un certo qualcuno non se ne è accorto... Dal mondo della fic "NaruHina Forever!!!" (Pairing: NaruHina ed altri) Il mio special per San Valentino!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'NaruHina Forever!!! - Vita, risate, amore'
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NH San Valentino

Ciao a tutti e felice San Valentino da NaruXHina! Eccomi a voi con un’altra delle mie fanfic su occasione (come “Holidays!” per l’estate e “Merry Naruto Christmas” per il Natale per intenderci): un romanticone come me non poteva certo deludere i suoi romantici lettori e non scrivere uno “special” per la festa degli innamorati, no? XD

A dire il vero non avevo preso in considerazione l’idea, ma qualcuno mi ha fatto notare che non potevo far passare questa lieta festa come nulla fosse. Voglio ringraziare, prima di cominciare il caro Mauro (alias N1sasuke) per avermi dato l’ispirazione che mi mancava perché la mia fantasia partisse! La storia che leggete è la stessa di quella di “NaruHina Forever!!!”, con gli stessi pairing, un’altra spin-off insomma. Alla luce di ciò che è avvenuto dopo nel manga potrebbe sembrare un mondo un po’ troppo roseo, ma io spero comunque che possa essere almeno un po’ simile!

Vi auguro buona lettura, spero vi piaccia. Commentate!

 

PS: NARUTO X HINATA ORA E SEMPRE!

PPS: W L’AMORE!

 

 

Una finestra con vista ad oriente può rivelarsi un tantino fastidiosa quando di prima mattina si ha tanta voglia di dormire, a meno che ovviamente non ci si giri dall’altro lato.

Così il sole nascente brillava attraverso il vetro e le esili tende, ma i raggi le riscaldavano le spalle e gli occhi, nascosti in un’ombra piacevole, continuavano a restare chiusi. Ma la luce si era ormai impadronita della stanza, e anche da sotto le palpebre poteva percepire quello splendore che aspettava di essere ammirato quando li avrebbe schiusi dopo la tranquilla notte; il desiderio di risvegliarsi sorse spontaneo contro ogni resistenza del comodo cuscino e delle coltri.

Sbatté le palpebre e vide il suo profilo allungarsi sul pavimento fin quasi alla parete come un ombra chiarissima, appena un po’ più opaca di tutto il resto. Richiuse gli occhi e mugolò di piacere. Assaporò ancora qualche secondo di immobile riposo dopodiché si girò alla sua destra, trovandosi faccia a faccia ai bagliori mattutini, facendosi bruciare gli occhi solo per allungare la mano sull’altra parte del letto e cercarlo.

“Mh?”

Ma non trovò nulla: solo il materasso, fresco al tatto, e il lenzuolo che ricopriva anche lei scostato e adagiato disordinatamente. La sua mano si spostò piano verso l’altro, trovò il cuscino, poi la testata del letto e tornò indietro da lei.

Hinata Hyuga aprì gli occhi e si tirò su.

“Naruto?”

Carezzò il punto dove avrebbe dovuto trovarsi e cominciò a guardarsi intorno finché non fece caso al comodino dal suo lato.

Sorrise. La lampada era stata scostata per far posto ad un vassoio: c’erano una tazza di latte caldo, alcuni biscotti su un piattino, fazzoletti, un barattolo di miele con un cucchiaino.

“Naruto, come sei dolce.”

Prese il biglietto nascosto sotto il barattolo dai caldi riflessi giallo-oro e lo lesse.

 

Hinata, Buongiorno e buon San Valentino!

Purtroppo sono dovuto correre a lavoro prima del solito, sai che l’Hokage ha vita dura… sigh!

Non ti sei svegliata così sono andato in cucina a prepararti un saluto speciale per oggi.

Potrei fare tardi stasera, ma tranquilla: farò tutto il possibile per fuggire via dritto da te, come sempre insomma!

Passa una bella giornata, a più tardi.

 

Un bacione, il tuo Naruto.

 

“Ih ih ih!”

Incrociò le gambe, prese il vassoio e con attenzione lo poggiò davanti a sé.

“Questo miele sembra invitante.”

Latte col miele era la sua colazione preferita: cose che anche un biondino un po’ scemotto può imparare già subito dopo l’inizio della convivenza post-matrimonio.

Ripiegò il bigliettino… e si fermò!

!!!

La Hyuga lo riaprì velocemente sgualcendolo un po’:

 

-Hinata, Buongiorno e buon San Valentino!-

 

“……”

 

-Buon San Valentino!-

 

I lunghissimi capelli si irrigidirono come tutto il suo corpo e si fecero dritti e inamovibili…

Non poteva essere successo davvero…

Ma era proprio così!

 

“HO DIMENTICATO SAN VALENTINO!!!!!!!!”

 

 

Stesso istante nell’ufficio dell’Hokage, Naruto Uzumaki…

“Mi chiedo se a Hinata sia piaciuta la sorpresa che le ho fatto! Chissà che cosa mi avrà regalato quest’anno? Non vedo l’ora di tornare a casa e scoprirlo!” gongolò l’ormai cresciuto biondino mentre firmava un importante documento… incorniciando la firma con cuoricini e ghirigori!

 

 

-Splash!-

L’acqua fredda la risvegliò completamente dal torpore. Lavatasi anche i denti andò a vestirsi: mise una maglietta blu notte a maniche lunghe ed un pantalone di felpa lungo di colore bianco. Preparatasi del tutto, scese in soggiorno, assorta nelle sue meditazioni.

Scendendo le scale si batté una mano in fronte: “Io che mi dimentico di San Valentino. Chi ci crederebbe? Non ci riesco nemmeno io!”

C’era forse da preoccuparsi? In fondo il Villaggio della Foglia ne aveva conosciuti di avvenimenti bizzarri: quello era forse l’ultimo di una lunga lista. Hinata Hyuga era una donna innamoratissima che sin dall’infanzia aspettava con ansia quel giorno per balbettare parole incomprensibili piene d’amore al suo adorato sole coi baffetti, e da quando si erano fidanzati da adolescenti (dopo la fine dei balbettii…) la sua passione per quella festa era andata crescendo; eppure era stata capace di dimenticare il loro primo San Valentino da marito e moglie.

L’età forse?

“Sigh, ora posso dire di capire come si è sentito Naruto gli altri anni! Lui se ne è ricordato ed io no, che figuraccia!”

Di solito non era così. Lei era quella che lo ricordava con grande anticipo e lui era il solito lui svagato su cui il 14 febbraio piombava come un vaso in testa dall’ultimo piano della sua memoria bacata.

Le situazioni che ne scaturivano erano le più varie. Qualche volta la Hyuga faceva la finta tonta mentre il marito palesemente sudava quattro camicie per rimediare, lasciandogli poi credere di avercela fatta senza farle sospettare nulla (povero ingenuo…); qualche altra volta se ne era ricordato, anche con anticipo, ma inevitabilmente accadeva qualcosa ogni volta: il regalo andava distrutto per le più varie vicissitudini, o più spesso, e chissà perché proprio in quei giorni (sfiga…), si ritrovava al verde per permettersene uno (mai prestar soldi a gente come Konohamaru o il Maestro Kakashi…) e lei doveva essere pronta a gioire per il classico dolce regalo d’emergenza per non farlo risentire ed evitare cadesse in depressione o nella famigerata sindrome del “non merito una ragazza bella e brava come Hinata” di livello “triplo SIGH!”.

Lei non se l’era mai presa comunque: anzi, qualche volta era divertente vederlo mentire e annaspare per farle credere di essere marito premuroso che ricorda a memoria tutte le giornate speciali del calendario. Sapeva che ce la metteva tutta, ma lui era quello che era. Anche se po’ tocco, lei lo amava come lui amava lei, e in silenzio lo perdonava e sempre lo avrebbe fatto… perlomeno fin quando non avesse cominciato a dimenticare i loro anniversari di nozze, ma per quello si sarebbe visto tra qualche mese…

Quel primo San Valentino da sposati però era davvero diverso da tutti gli altri per come era iniziato.

Hinata si lasciò cadere morbidamente sul divano bianco in posa pensosa: “Ma come è successo? Io di solito comincio a pensare a San Valentino già da un po’ di tempo prima? Come è potuto sfuggirmi? Beh, sono stata in missione ultimamente, ma dal mio ritorno ad oggi ne è passato di tempo.”

E così Hinata cominciò a ricordare cosa le avesse impedito di ricordare di ricordarsi di San Valentino in quegli ultimi giorni!

 

Quattro giorni prima di San Valentino…

Naruto (disteso a letto): “ETCIù! (COFF!)(COFF!)”

Hinata (seduta al capezzale con una ciotola di brodino caldo): “Cosa hai imparato oggi sull’eccesso di gelato, Naruto?”

Naruto: “Ma c’era una promozione!”

Hinata sospirò: “A febbraio? Secondo me era un modo per liberarsi degli avanzi dell’estate!”

Naruto: “Ohi, la gola… è come se fosse di ghiaccio! E lo stomaco pure! Tremo dappertutto, e intendo dire DAVVERO dappertutto!” disse stringendo le gambe.

Hinata: “Bevi il brodo bollente, su.”

Naruto: “Ehm, perché oltre al brodo non ci metti dentro le tagliatelle, la carne, il miso, le cipolle e…”

Hinata: “E fai un bel ramen? Sei malato, non puoi mettere troppa roba nella pancia: il brodo basta.”

Naruto: “Ti prego, Hina... (GLOMP!)AAAATAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!”

Aveva approfittato dalla seconda “a” di “Hinata” per ficcargli in bocca un cucchiaio di brodo, ma lo sbalzo termico era stato eccessivo.

Risultato: l’intera giornata spesa vicino il suo bambinone, tutta coccole e bacini sulla bua. Dovendo fare tutto lei non c’era stato tempo per ricordarsi dell’imminente giorno X.

 

Tre giorni prima di San Valentino…

Hinata, scrutando seduta sul pavimento sulle ginocchia la parete di fronte a lei emise un lungo “Ah...” di soddisfazione. Aveva finalmente deciso di abbellire quella stanza adibendola alla raccolta dei risultati migliori del suo più grande hobby.

“La mia collezione di fiori pressati è così cresciuta negli ultimi anni.”

Risultato: l’intero pomeriggio e forse più trascorso lì per terra ad ammirare e contemplare rapita la bellezza dei colori di ciascuna delle sue rare e adorate “frittelle floreali”, come le chiamava Naruto.

Ne andava veramente fiera! Peccato che così non si fece venire in mente San Valentino.

Hinata (*__*): “Che bella la mia collezione, si si!”

 

Due giorni prima di San Valentino…

-TOC TOC-

Naruto: “Vado io ad aprire!”

Hinata: “Tranquillo, vado io!”

La Hyuga abbandonò le verdure in attesa di essere sgozzate per la preparazione del pranzo e corse alla porta, senza far scomodare il marito, occupato al piano di sopra.

-TOC TOC!!!-

Stavolta la bussata fu ancora più vigorosa, e lasciava trasmettere disperazione!

Hinata: “Arrivo!”

Aprì e si ritrovò di fronte il cugino e la consorte.

Hinata: “Neji! Ten Ten! Che sorpresa!”

Neji e Ten Ten (capelli in disordine ed occhiaie): “……”

Hinata: “Come mai…”

Prima di finire la frase si ritrovò entrambe le braccia caricate del fardello di un fagottino!

Hinata: “… qui?”

Neji: “Hinata, ci faresti da baby-sitter per oggi?”

I fagottini contenevano i suoi due nipotini di poco meno di un anno!

Hinata: “Cosa?”

Ten Ten: “Grazie Hinata, sapevamo di poter contare su di te!”

Hinata: “Ma-ma-ma-ma-ma…!?!?!?!?!?”

Si presero per mano e cominciarono a correre sollevando nubi di polvere.

Neji: “Torneremo stasera riprenderli, grazie ancora!”

Hinata: “UN ATTIMO!!! STASERA QUANDO?!?!?!?!?”

“UEEEEEEEEEEHHH!!!”

Nessuna risposta… In compenso, con la piccola Hikari che piangeva nel suo orecchio destro e il piccolo Hizashi che urlava nel suo orecchio sinistro scoprì anche lei, come già i genitori, cosa si provasse a sentire il pianto di un lattante… in stereo!!!

“Eeeeehmmm… Naruto? Puoi venire un attimo?”

“UAAAAAAHHHHH!”

Come dire di no ad un cugino e ad un amica in difficoltà che non chiedono altro che un po’ di ore (un bel po’ di ore…) tutte per loro?

Risultato: tutto il giorno a badare ai due piccoli, per poi riconsegnarli a due genitori freschi e pimpanti mentre si è nelle loro identiche condizioni di quando li hanno portati… e niente tempo per sognare San Valentino.

 

 

“Beh, finora è tutto chiaro, ma ieri? Era la vigilia di San Valentino! Quando compro il regalo a Naruto e gli preparo la cioccolata. Cosa mai può avermi fatto dimenticare di fare tutto ciò?”

 

Il giorno prima…

“Mhmmmmmmm!!!” fece Naruto.

“Mmhhhhmmmm!!!” fece Hinata in risposta.

Le labbra si mollarono reciprocamente liberando forti e ansanti gemiti, i loro arti invece, di tutt’altro avviso, continuando ad avvolgersi e a stringersi attorno al corpo dell’altro, rischiando persino di annodarsi!

Naruto: “Qui! Sul divano!”

Hinata: “Sul divano?”

Naruto: “Ti prego Hinata, non ho voglia di salire le scale per averti, nemmeno di discutere con te su come ne uscirà il sofà!”

“Ma… MHMMM!”

Naruto chiarì la cosa con un altro perentorio bacio tutta-lingua!

“MHHMMMM…… Mhmmmmm♥♥♥♥♥♥!!!”

Risultato: …

♥♥♥

 

Hinata: ^///^

Hinata portò entrambe le mani sulle guance diventate rosse e calde e sospirò ad occhi chiusi un dolce “Ohh…” a quel ricordo!

-CIAFF!-

Ricordo da cui uscì dandosi un piccolo schiaffo che la fece subito riprendere!

“Beh, ora almeno so che c’è una spiegazione logica a tutto questo, anche al fatto che mi sono svegliata un po’ più tardi del solito oggi. Ma anche se me ne sono ricordata in ritardo non farò certo passare questo giorno come uno qualunque! Anche perché… non voglio che Naruto sappia che mi sono dimenticata di San Valentino!”

Non doveva assolutamente accadere!

Si alzò dal divano e strinse combattiva il pugno.

Hinata (occhi in fiamme): “Ce la farò! Comprerò un regalo, preparerò la cioccolata, ed anche una super-cena romantica per noi due: così quando tornerà stasera avremo il primo San Valentino senza intoppi e senza smemoratezze!

Almeno questo avrebbe fatto credere al suo amato!

 

Mise una giacca ed uscì di casa. L’atmosfera non era certo quella di tutti i giorni, era come se per quel giorno la primavera avesse deciso di arrivare prima del previsto: gli uccelli cantavano gioiosamente, il tempo era più che bello e per le strade c’era fermento e rumore di risate. Di sicuro si aspettava di incrociare chissà quante coppiette a passeggiare! Un vero peccato che Naruto dovesse lavorare tanto proprio quel giorno.

Chiuse il portone della residenza dietro sé (essendo l’uno il capo-villaggio e l’altra l’ereditiera di un nobile casato ninja non potevano che vivere in una bella casa a due piani con giardini!) e si incamminò.

Hinata (pensiero): -Dunque, credo di avere un bel po’ di tempo prima che Naruto arrivi a casa. Adesso andrò a prendere tutto l’occorrente per la giornata. Innanzitutto prenderò gli ingredienti per preparargli la cioccolata, poi andrò a fare la spesa per la cenetta romantica… e poi dovrò pensare al regalo.-

Si prospettava una giornata piena, fatta di giri per vie, negozi, mercati e di stazionamento fisso in cucina ai fornelli. Di solito a San Valentino era molto più libera, ma perché si preparava adeguatamente prima che arrivasse: ora doveva fare tutto in una giornata, sperando anche che Naruto non tornasse troppo presto. Quanto pesava dimenticarsi di San Valentino: anche Naruto aveva fatto tutta questa faticaccia gli altri anni?

-Sarà dura, ma per Naruto questo ed altro!-

Caso volle che gli incontri cominciassero appena svoltato il primo angolo, quando si ritrovò di fronte ai suoi cari vecchi compagni.

Kiba: “Buondì Hinata!”

Shiromaru, il figlio maggiore di Akamaru, ormai divenuto anziano, corse a farle le feste, mentre Shino, sebbene la conoscesse da più tempo, non dimostrò il suo entusiasmo se non con un cenno del capo e della mano.

Hinata: “Ciao ragazzi! Come state?”

Kiba: “Noi bene, ma tu? Ci sorprende vederti per strada il giorno di San Valentino, non è vero Shino?”

Hinata: “C-che intendi?”

Shino (cui gli anni passati non avevano certo tolto l’abitudine di andare in giro super-coperto, anche se senza cappuccio): “Di solito resti a casa a festeggiare insieme a tu sai chi, o perlomeno se esci c’è anche lui insieme a te.”

Hinata: “P-pu-purtroppo ha del lavoro da sbrigare, così non l’ho ancora visto da stamattina. Stavo giusto andando a prendere tutto l’occorrente per la sua cioccolata di San Valentino comunque.”

Shino: “Uh?”

Kiba: “Ma come, solo ora? Di solito ti fai in quattro per prepararla, glassarla e fargliela trovare pronta, impacchettata e profumata per la festa degli innamorati.”

Hinata si morse la lingua!

Hinata: “Oh, ehm, beh… Si, di solito è così, ma quest’anno…”

Shino: “Te ne sei dimenticata?”

Hinata: “I-I-IO!?!?!? Ah ah ah, oh, andiamo Shino, come potrei?”

Kiba: “Certo che non può! È Hinata! Non è mica Naruto!”

Shino: “……”

Hinata: -Sigh… Povera me!-

La donna si diede una scrollata e rifletté un attimo: forse i suoi amici cascavano a fagiolo per aiutarla!

Hinata: “Ehm, ragazzi sentite, starei preparando una sorpresa per quando Naruto tornerà a casa, e… ecco, forse mi serve il vostro aiuto.”

Kiba: “Che vuoi dire?”

Hinata mise le braccia dietro la schiena e li guardò teneramente: “Vedete quest’anno mi sono ridotta all’ultimo minuto quindi avrei bisogno di qualcuno che mi aiuti a preparare la nostra cenetta a sorpresa di stasera e qualcuno che lo tenga impegnato in ufficio per assicurarsi che non torni in anticipo.”

Shino: “Ci stai chiedendo di passare il nostro San Valentino in missione speciale per conto tuo anziché con le nostre mogli?”

Hinata sorrise nella maniera più pucciosa che poteva.

Kiba: “Ok!”

Shiromaru: “Arf!”

Hinata: “Grazie mille! Farò della cioccolata anche per voi, ragazzi!”

Shino: “Io non ho detto che sono d’accordo…”

Hinata: “Qui c’è la lista di quello che mi serve: tofu, salsa, spezie, carne, verdure, un vassoio per tortini a forma di cuore ed altro. Uno di voi due potrebbe procurarmeli entro oggi?”

Kiba: “Lascia fare a me: fiuteremo il meglio del meglio di quello che è indicato apposta per te, giusto?”

Shiromaru: “Bau!”

Kiba: “Shino tu invece vai a rompere le scatole a Naruto: sei perfetto per questo compito.”

Shino si accigliò: “Che vuoi dire, scusa?”

Kiba: “Che per relegarlo a lavorare fino a tardi, cosa molta barbosa, ci serve un tipo barboso.”

Shino: “……”

Hinata (^_^”): “Eh eh eh… Scusalo Shino, lo sai che scherza!”

Shino: “Io non sono barboso…” disse il povero Aburame, urtato nel profondo!

Hinata: “No che non lo sei! Grazie tante Shino.”

Kiba fece annusare il foglietto datogli da Hinata al suo cane e poi lo fiutò lui.

Shino: “Credo che tu debba prima leggerlo, sai?”

Kiba: “E chi ne ha bisogno? Io vado, ne approfitto per prendere qualcosa anche alla mia adorata, ciao!”

Con un paio di rapidi balzi sparì tra i tetti affiancato dal suo nuovo giovane compagno a quattro zampe. Hinata salutò anche Shino e proseguì oltre per la strada.

Hinata: -Ora posso occuparmi direttamente della parte più… dolce, ih ih ih!-

Mentre a passo un po’ più tranquillo di prima si dirigeva alla pasticceria non smetteva di guardarsi intorno.

Hinata: -Ci sono molti che passeggiano a braccetto, più del solito! Chissà quante sorprese, quante dolci parole e gesti premurosi si stanno svolgendo tutto intorno a me o si stanno preparando a venire fuori!-

Pensando così si vide coprire per qualche istante da una grossa ombra.

Alzò gli occhi al cielo e vide un grosso palloncino (per modo di dire, sembrava grande quanto una mongolfiera!) rosso, naturalmente a forma di cuoricino!

Hinata: “Oh, che bel pensiero! Mi chiedo per chi sia!”

Mentre sorridendo distoglieva l’attenzione dal pallone, per un istante ai suoi occhi le parve di scorgere qualcosa pendere da esso. Anzi, per la verità le era sembrata una sagoma umana…

Hinata: -Che sciocchezza, chi mai potrebbe mettersi a svolazzare su Konoha appeso per una cordicella ad un grosso pallone?

 

Rock Lee (appeso per la cordicella del grosso cuore-pallone): “Accidenti, mi sa che ho esagerato un po’ con la grandezza, ed ora?… QUALCUNO MI TIRI GIÙÙÙ!”

Ma chi mai poteva rispondere al suo appello mentre era a tu per tu con la propria anima gemella? Così la fantastica Belva Verde di Konoha continuò a sorvolare il villaggio all’ombra del suo inconsueto regalo per la sua bella!

 

Hinata: “Grazie, e buona giornata.”

“Buona giornata a lei, e auguri a lei a suo marito!” rispose cortesemente il suo pasticciere di fiducia mentre usciva con una busta tra le mani.

Hinata, appena fuori il negozio controllò i suoi acquisti: -Con questi stampini che ho comprato potrò fare anche io cioccolatini a forma di cuore, e su ciascuno scriverò con un tocco di crema “NXH”. Non vedo l’ora.-

Mentre fantasticava ad occhi chiusi venne notata da un’altra conoscenza.

Ten Ten: “Hinata!”

Hinata: !?!?!?

Come vide di chi si trattava Hinata scattò sulla difensiva stringendo con aria protettiva la busta!

Vedendola però capì al volo e la tranquillizzò con una risata: “Non preoccuparti, stavolta non ho altri “piccoli” favori da chiedere, ih ih ih!”

Hinata: “Oh, meno male…”

Quella giornata aveva lasciato dei ricordi indelebili, in lei come in Naruto che ancora non smetteva di tremare come una foglia ogni volta sentiva il rumore di un sonaglio da poppanti o vedeva una forma che ricordasse vagamente un biberon; Hinata sperava con tutto il cuore che superesse presto lo shock!

Ten Ten e Hinata si avvicinarono: la prima era alla guida di una carrozzina biposto dove i suoi gemellini viaggiavano comodi con tanto di cinture di sicurezza allacciate.

Hinata: “C-ciao piccoli!”

Fortunatamente sembravano quieti: la femminuccia la guardò con le mani sul pancino senza aprir bocca, il maschietto invece era troppo occupato a succhiarsi la manica della mogliettina. Tutti e tre, la mamma e i due pargoli indossavano una maglietta rosa della propria misura, con un vistoso cuoricino rosso morbido al tatto proprio al centro del petto.

Ten Ten: “Ti piacciono queste magliette? Le ho trovate in offerta e le ho comprate apposta per oggi: non siamo un amore tutti e quattro?”

Hinata: “Ih ih, certo… Ehm, quattro?”

Ten Ten: “Si, noi qua…… UH!?!?!?”

Hinata pensò subito che il quarto dovesse trattarsi di Neji…

Ten Ten: “NEJI! Vieni subito fuori!”

Preceduto da un forte gemito, suo marito arrivò a testa bassa e rosso di vergogna: anche lui con la stessa maglietta rosa!

Neji: “Ciao…” mormorò incavolato.

Ten Ten si appoggiò alla spalla del marito: “Allora che ne pensi?”

Hinata: “Siete fantastici: tutti vestiti identici!”

Ten Ten aveva deciso che quel San Valentino sarebbe stata non solo la loro festa, ma di tutta la famigliola uscita fuori dal loro amore, almeno fin quando quella sera i loro tesorini si sarebbero addormentati… SE si sarebbero addormentati, cosa improbabile… molto improbabile…

Neji: -Sapevo che era impossibile che nessuno che conosco mi vedesse conciato così! Tsk!-

Ten Ten: “Neji, dopo ovviamente ci fare una bella foto di famiglia.”

Neji: “UNA FOTO!?!?!? CON QUESTE MAGLIETTE ADDOSSO!?!?!?!? IO!?!?!?”

Ten Ten: “Andiamo! Non la pubblico mica: chi vuoi che la veda a parte noi?”

Neji: “Il fotografo mi vedrà di certo!”

Hinata: “………” La Hyuga in tutto il quadretto si sentiva alquanto esclusa!

Ten Ten: “Beh, digli di fare la foto ad occhi chiusi, ma se viene male…”

“UAAAAAAHHHHH!”

Neji: “Uffa! Hikari ha di nuovo rubato il ciuccio a Hizashi.”

Ten Ten: “Beh, che aspetti, eravamo d’accordo: io consolo Hikari, tu consoli Hizashi.”

Neji sbuffò prese in braccio il figlio e lo cullò, continuando intanto a guardarsi intorno tutto rosso: “Andiamo, non piangere! Non lo stavi nemmeno usando il cicciotto!... Io che dico “cicciotto”… sigh!”

Intanto Hikari nella carrozzina rideva perfidamente.

Ten Ten: “Scusa Hinata se ti ho trascurata qualche minuto, eh eh! Dì un po’, cos’hai lì?”

Hinata: “Oggi preparerò la cioccolata di San Valentino e mi servivano un po’ di cose.”

Ten Ten: “Oh, che bello, anche io e Neji stamattina ci siamo scambia… Un attimo, ma tu di solito non la prepari prima che arrivi San Valentino?”

Hinata (perdendo litri e litri di sudore): “Ehm… io… io…”

Neji (cullando Hizashi che non smette di gemere): “Perché quella faccia? Te ne eri dimenticata?”

Hinata: “C-C-C-C-CERTO CHE NO!”

Ten Ten: “Ah ah ah ah! Hinata che dimentica la cioccolata di San Valentino, andiamo Neji!”

Hinata: “……”

Neji: “Beh, allora perché è venuta a comprare oggi gli ingredienti?”

Hinata deglutì: “I-io… Io l’ho già preparata per Naruto, è solo che… che quest’anno voglio essere generosa e regalarla anche alle altre coppie! Anche voi ovviamente ne avrete un po’, s-si-si, proprio così!”

Ten Ten: “Ah, si? Sei sempre gentilissima, Hinata!”

Hinata: ^__^”

Ten Ten: “Immagino sarai un po’ occupata ora, quindi noi proseguiamo la nostra passeggiata di famiglia!”

Neji (-__-): “Evviva…”

Hinata: “V-và bene, buon San Valentino!” 

L’aveva scampata bella anche stavolta: -Uff, ci è mancato poco! Adesso oltre che per Kiba e Shino dovrò preparare della cioccolata extra anche per loro…-

Sospirò: “Sarà meglio rientrare e comprare un altro po’ di cacao…”

 

Intanto, sopra la sua testa e quelle di tanti altri…

Lee (a circa cento metri di quota): “Comincio a stancarmi di stare quassù. Ma devo resistere ancora un po’! Il vento mi è benevolo e mi porta nella direzione giusta: oh, corrente d’aria pietosa che aiuti un uomo matto d’amore a raggiungere la meta, grazie!

Amore mio, il tuo Lee sta arrivando col tuo regalo, aspettami con fiducia!”

 

 

Naruto si passò un mano sulla fronte. Decise di riposarsi guardando un po’ fuori dalla finestra alle spalle della sua scrivania: “Ah, che bella giornata: tutti fuori a divertirsi ed io chiuso qui dentro, non è giusto… Cos’è quel puntino verde lassù attaccato a quel maxi-palloncino? Boh? Forse ho le traveggole per aver lavorato troppo.”

Girò di nuovo la sedia e fissò sconsolato come la colonne delle “cose da fare” fosse ancora più alta della colonna delle “cose fatte”.

Naruto: “Tsk! Se queste cartacce pensano di spaventarmi si sbagliano di grosso: vi faccio vedere io chi è Naruto Uzumaki! Vi finirò tutte e sarò di ritorno da Hinata… Oh!?”

Si interruppe improvvisamente: “Accidenti, un’altra copia è andata… Possibile che sia così difficile riuscire a fare quella cosa?”

Quando un clone creato con la Tecnica della Moltiplicazione Superiore esplode le sue esperienze tornano all’originale. Ma dove erano questi cloni anziché essere lì a sbuffare e sudare insieme a lui su quelle scartoffie? E cosa stavano facendo?

-Deve essere pronta per stasera…-

La porta si aprì cogliendolo di sorpresa.

Naruto: “Shino!”

Shino: “……”

Naruto: “Che piacere finalmente un volto amico che mi faccia sentire un po’ meno il peso del mio…”

(STONF!)

Naruto: “……”

Shino: “……”

Naruto: “…… lavoro…”

Shino aveva appena fatto cadere sulla scrivania, sotto il cui peso questa sembrava piegarsi in modo sofferente, una catasta di cartelle e documenti:

Naruto: “Ehm… cos’è questa roba?” chiese timoroso l’Hokage.

Shino: “Naruto, ho bisogno del tuo aiuto.”

Naruto: “Dimmi, che posso fare per te?”

Shino: “Vicino casa mia, come sai, c’è del suolo pubblico non in uso e voglio usarne qualche metro quadro per costruire una serra full-optional per dei nuovi esemplari da poco scoperti, una specie rara: la “valentiniana amorina”, detta anche “coccinella con le macchie che sembrano cuoricini” o “insetto romantico”. Siccome sono tanto romantici tra di loro, oltre che timidi, vogliono i loro spazi, quindi non posso metterli insieme ad altri insetti, capisci?”

Naruto: “……… Ehm… si?”

Shino: “Si. Secondo il decreto 145 sull’utilizzo delle aree verdi in disuso non è possibile poter intervenire su quello spazio ai sensi dell’articolo 8 di suddetto decreto, ma secondo il comma 36E istituito sotto il Terzo potrei, dato che tecnicamente sarà ad utilizzo degli insetti e non mio, e secondo il corollario sulla protezione degli animali se questi trovano un luogo dove abitare, se non adibito a nulla possono tenerselo, ma questa potrebbe essere una violazione dell’articolo 789 comma D del codice, al paragrafo “aggirare la legge per questioni tecniche”; d’altro canto avrei dalla mia il 15Q e la causa di Takeshi contro Gou documentata sotto il Quarto, mentre il dannato ordinamento L7 del Secondo mi tiene le mani legate! Sono stato al piano di sotto ad informarmi sul protocollo di prosecuzione e mi hanno detto di rivolgermi a chi di dovere per ottemperare nel rispetto della legalità alle mie richieste, e posso secondo i comma 7 e 9 dello statuto d’appello all’Hokage.”

Naruto: “…… Shino, ho capito poco e nulla di quello che hai detto!”

Shino: “Dovresti, per favore, firmare, controfirmare e controriformare tutti i permessi e le assolutamente necessarie autorizzazioni per i miei diritti di abitante di Konoha e il diritto di quelle dolci coccinelle ad avere una casa.”

Prese la prima cartella in cima alla pila: “Su, cominciamo ad esaminare la procedura F2,45 poi potremo scegliere se seguire la norma ABC o la AEIOU.”

Naruto (O___O): “………”

Shino: “Ne avremo per un paio d’ore al massimo.”

Naruto: “SIGH!”

Testa di Naruto sbattuta sulla scrivania: (SBAM!)

 

Che spirito di abnegazione Shino: pur essendo stato trascinato lì ce l’avrebbe messa davvero tutto. E alla fine, dopo tutto quello che avrebbe passato, Naruto sarebbe stato doppiamente felice di tornare a casa e doppiamente contento delle sorprese di sua moglie!

 

 

 

A quanto sembra Hinata avrà tutto il tempo che le serve! Lei e Naruto saranno pronti quando verrà il momento?

Accidenti quanta roba che sto scrivendo! XD Inevitabile che mi lasciassi prendere: dolcezza, umorismo, romanticismo e spasso sono gli elementi che più escono spontanei, quelli che scrivo con più leggerezza d’animo e da cui mi lascio trasportare più che volentieri. Avevo pensato a questa come una one-shot, ma credo di averne ancora per un capitolo, quindi chiudiamo qui per il momento! Vi prometto che non vi farò aspettare tanto per il continuo, quindi continuate a seguire per altre risate ed altri bei momenti dei vostri beniamini! A presto!

 

PS: NARUTO X HINATA ORA E SEMPRE!

  
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