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Autore: giny    24/09/2015    2 recensioni
La storia si svolge in un universo alternativo. Harry è un pirata, che vuole vendicarsi contro il re Giorgio I d'Inghilterra e un giorno, meditando un attacco alla nave inglese, la soluzione sembra cadere dal cielo, sottoforma di un avvenente aristocratico... spero di avervi incuriositi, buona lettura! :)
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Harry e i pirati procedevano nella foresta. Raggiunta la Montagna del toro, il percorso era rettilineo fino al Monte Uniòn e raggiungerlo non era più difficile come prima.
Tutto l'equipaggio della Saetta si sentiva più rincuorato e determinato nella ricerca e avanzava molto più speditamente.
Ad un tratto, Harry avvertì qualcosa e si bloccò. Rimase in ascolto, attento. Si guardò attorno in cerca della fonte di quel rumore, simile ad un sibilo soffuso.
Si sentivano osservati, il problema era che non capivano da chi.
Poi, come una risposta a quella domanda non fatta, un gruppo di indigeni che li aveva accerchiati uscì silenzioso.
Inizialmente, credendo che i pirati potessero loro nuocere, li attaccarono e quelli ovviamente risposero.
I pirati riuscirono a metterli alle strette ed Harry si fece avanti, andando da quello che sembrava guidare il gruppo.
Provò a parlare loro in spagnolo, ma a quanto pareva quella popolazione era ben lontana dalla civiltà in tutti i sensi.
Decise allora di usare una lingua, alquanto primitiva, che suo padre gli aveva insegnato quando era piccolo, la prima volta che erano giunti in Costa Rica e che i suoi uomini non compresero.
Il pirata iniziò, spiegando le ragioni per cui si trovavano lì e cosa stavano cercando. Dall'espressione attenta con cui l'uomo lo ascoltava, Harry comprese che l'indigeno lo aveva capito e disse ai suoi che i pirati non avrebbero fatto loro del male. Mentre Harry e la ciurma stavano andando via, dopo essersi congedati, quell'uomo lo chiamò.
Gli disse che aveva visto un altro gruppo di uomini bianchi, che portavano con loro un giovane uomo e che si stavano dirigendo verso il Monte Uniòn.
Harry ringraziò l'uomo e ripartì spedito alla ricerca del medaglione.
Mentre camminavano, spiegò cosa lui e quell'uomo si erano detti.
-Dunque gli indigeni hanno visto il re e il principe, nella foresta-
-Esattamente. Spero solo che non siano più avanti di noi, dal momento che il nostro percorso non è segnato sulla mappa, che riporta invece il percorso più lungo- disse Harry, rispondendo a Louis.






***************************





Il gruppo reale procedeva nella boscaglia, seguendo un sentiero mal ridotto e che, come molte ore prima, sembrava non portasse a nulla.
Ad un certo punto, affiancarono una particolare montagna, che portava sulla sua parete una pittura raffigurante un toro.
Uno degli uomini consultò la mappa, ma non vide la montagna nel percorso.
-Sire, questa montagna non c'è sulla mappa-
Il re, infastidito, strappò la mappa dalle mani del marinaio e in effetti la montagna non era presente.
-Dannato uomo!- stringendo la mappa nella mano -Come diavolo faremo a raggiungere quel monte?!- in preda all'ira.
I suoi uomini si guardarono l'un l'altro, senza sapere che dire.
-Sire- azzardò uno di loro -Credo ci convenga comunque proseguire. Non conosciamo questi territori e non possiamo tornare indietro, anche perchè le possibilità che abbiamo di perderci sono le stesse, in un caso o nell'altro. Se madama Fortuna deciderà di assisterci, chissà, potremmo anche trovare quel medaglione...-
Il re ponderò a lungo quella proposta.
-E sia. Proseguiamo-
Si rimisero così in marcia.





***************************




Mentre il re e gli altri lasciavano la Montagna del toro, i pirati avevano comunque un bel vantaggio, nonostante l'incontro con gli indigeni gli avesse rubato del tempo prezioso.
Quando il sole stava per cedere il passo alla luna, Louis notò qualcosa.
Un monte.
-Capitano, ci siamo- indicandolo.
Harry seguì la direzione e in effetti era proprio il Monte Uniòn.
-Perfetto. Allora,- fermandosi e voltandosi verso i suoi uomini -Ci avvicineremo il più possibile al monte, finchè la luce ce lo permetterà. Dopodichè, ci fermeremo per la notte e domattina ci incammineremo per raggiungerlo-
Alla reazione dei suoi uomini, Harry si abbandonò ad un sorriso più sereno e ad un sospiro di sollievo, mentre Louis lo rincuorava con una pacca amichevole sulla spalla.
I pirati continuarono così la loro marcia, finchè il sole calò del tutto e furono obbligati a fermarsi.
Se prima il monte appariva così piccolo e lontano, adesso si ergeva imponente e invalicabile su di loro.
Quasi tutti gli uomini della ciurma dormivano già, ma Harry non ci riusciva.
Del resto, come avrebbe potuto? Era ad un passo dal trovare il medaglione e realizzare il sogno dei suoi genitori.
Sorrideva immaginando come potesse essere averlo fra le mani, immaginando cosa ne sarebbe stato poi di loro, una volta tornati in Inghilterra. E Draco? Cosa ne sarebbe stato di Draco? L'avrebbe rivisto? Cosa ne sarebbe stato di ciò che era nato fra loro?
Tutte queste domande si affollavano furiosamente nella sua testa, ma avrebbe dato le dovute risposte, al momento opportuno.



Alle prime luci dell'alba, l'equipaggio della Saetta si svegliò e si rimise in marcia.
Harry era terribilmente ansioso di raggiungere il monte e trovare il medaglione e camminava veloce, quasi volando.
Dopo ore e ore di cammino, nel primo pomeriggio, raggiunsero finalmente le pendici del monte e iniziarono a risalirlo.
La parete era ripida e scoscesa, ma la determinazione dei pirati e in particolare di Harry li aiutò ad andare avanti.
Infatti riuscirono a raggiungere la metà della finacata e videro una profonda grotta, entrandovi.
La grotta pareva alquanto scarna e vuota al suo interno, tanto che un pirata propose di uscire e continuare a risalire.
-No- disse Harry, quasi in un sussurro, continuando a guardarsi intorno -Deve esserci qualcosa-
Dopo svariati minuti, quando ormai i pirati avevano perso ogni speranza di trovare qualcosa in quella grotta, Harry notò un particolare.
Vide infatti un gruppo di pietre che non aderivano alla parete come le altre.
-Aiutatemi a togliere queste pietre- ordinò ai suoi, che lo raggiunsero.
In breve tolsero tutte le pietre ed Harry vide una piccola scatolina di legno. La prese e vi lesse la scritta ''Per Harry'' intagliata sul coperchio, sotto un disegno che riportava un cervo con un serpente intrecciato fra le corna dell'animale, quasi a ricordare lo stemma della casa reale.
Aprendola, vide il medaglione. Era proprio come nel disegno: un cervo bianco in madreperla su un campo rosso, rempestato di rubini, e oro puro, adagiato su un cuscinetto rosso scuro. Non poteva crederci di averlo trovato, di poterlo toccare e continuava a sorridere felice.
-Eccolo, Louis- quasi trattenendo il fiato e sorridendo con gli occhi lucidi, mostrando il gioiello al timoniere.
-Ve l'avevo detto, capitano, che ce l'avreste fatta- ridendo entusiasta.
-Ora però dobbiamo sbrigarci. Dobbiamo andarcene prima che arrivi il re- riponendo il medaglione nella scatolina.
-A quanto pare siamo arrivati tardi- disse una voce alle loro spalle.
Tutti si voltarono e videro il re coi suoi uomini e Draco ancora con le mani legate che guardava il pirata con aria afflitta.
-Non lo avrete- disse Harry con freddezza.
-Prima di decidere chi prenderà quel dannato medaglione, dimmi, ragazzo: lo hai aperto? Hai visto cosa contiene?- con un sorriso beffardo il re.
Harry si bloccò e ci pensò. In effetti, questo particolare gli era sfuggito.
Prese così il medaglione, lo aprì e vi trovò dentro una pergamena, ripiegata più volte. Aprendola, però, non capì a pieno il significato di quelle parole:                                      


''Quando il cervo e il serpente si uniranno, si completeranno, come facce di una stessa medaglia e vivranno in pace. Ma se il veleno della superbia inonderà le vene del cervo, l'unica sua salvezza sarà bere dalla fonte delle lacrime di vera contrizione e sarà necessario un sacrificio''


-Che vuol dire tutto ciò? Parla!- urlando al re.
Il re continuò a sorridere.
-I tuoi genitori volevano che tu entrassi nella marina reale e all'inizio li accontentai, prendendoti come cadetto. Ma finito il periodo di addestramento, loro si aspettavano che tu saresti entrato come marinaio del re e io non potevo permetterlo. Non potevo permettere che tu godessi degli stessi privilegi dei giovani nobili, gli unici a cui è permesso entrare in marina, nonostante tu avessi delle qualità, non posso negarlo... Facendo ciò, avrei pure fatto entrare i tuoi genitori a far parte dell'èlite di Londra e godere di privilegi che voi, gentaglia, non meritate- con disprezzo -Pensai che togliendo di mezzo i tuoi genitori avrei risolto il problema, ma le loro idee balorde erano state istillate anche a mio figlio, Lucius, che voleva prenderti sotto la sua ala protettrice e dovetti ovviare acnhe a quel ''problema''...-
Draco impallidì.
-Quindi tu... Tu li hai uccisi... Hai ucciso anche i miei genitori.. Tutta quella balla dell'agguato, c'eri tu dietro. Perchè,bastardo? Perchè?- urlò Draco piangendo, mentre un uomo del re lo teneva fermo.
-Perchè non permetterò a nessuno, nessuno Draco, di mettersi fra me e ciò che voglio, nessuno- rispose il re in tono freddo al principe -E non lo permetterò neanche a voi- sguainando la spada e ingaggiando battaglia coi pirati.
Approfittando della distrazione generale, Harry corse da Draco, stordendo l'uomo che lo teneva legato e tagliò le corde ai polsi del principe.
-Draco, devi tenere tu il medaglione. Mi fido di te- Mettendo il gioiello fra le mani del ragazzo e sfiorandogli il viso.
Draco annuì vigorosamente ed entrambi si lanciarono nel combattimento.
Fra i fendenti, le ferite e i duelli, molti uomini persero la vita, fra cui molti marinai reali e due pirati.
Ad un certo punto, Draco si lanciò sul re, ma quello lo respinse prontamente, facendo cadere il medaglione dalla tasca della giubba verde e raggiunse Harry, fronteggiandolo.
I due combatterono con rabbia e vigore, percorrendo il perimetro della grotta e inciampando di tanto in tanto nei cadaveri degli uomini.
A poco a poco, però, il re prese vantaggio su Harry, finchè non riuscì a disarmarlo e farlo cadere a terra.
-Finirò te, come quella lurida gentaglia dei tuoi genitori e tutta questa storia finirà- sibilò il re, con uno sguardo folle.
Stava per dare ad Harry il colpo di grazia, quando il pirata non lo vide bloccarsi e accasciarsi al suolo, tanto che dovette spostarsi per non ritrovarsi sotto il cadavere del re.
Al posto del monarca, con ancora la spada insanguinata, vide Louis.
Sia alzò e lo raggiunse.
-E' finita, Louis. E' finita- cono tono sereno e abbracciando amichevolmente il timoniere, che ricambiò la stretta con vigore.
Corse poi da Draco, mettendo il medaglione in tasca e prendendo il viso di Draco fra le mani.
-Stai bene?- guardandolo nei suoi occhi grigi.
Quello annuì debolmente, ancora scosso dalla vista del cadavere inerme di suo nonno che giaceva a terra e si fiondò fra le braccia di Harry.
Il pirata ricambiò l'abbraccio e affondò il viso nei capelli biondi e soffici del principe.
-Mi dispiace che abbia ucciso i tuoi genitori...- sussurrò Harry mestamente.
-Quello che è successo in passato resta nel passato. Ora si deve pensare al futuro- disse convinto Draco, incatenando i suoi occhi grigi con quelli smeraldo dell'altro.
Il pirata sorrise, facendo toccare le loro fronti e i loro nasi.
-Sarà meglio andare, ora- separandosi e Draco annuì.
-Il re è morto- disse il principe, ormai re, radunando i suoi uomini -D'ora in poi voi eseguirete i miei ordini e mi supporterete, nella nascita di un nuovo regno. Un regno migliore-
Quelli annuirono con fare militaresco e si inchinarono.
Tutti quanti poi scesero e sul far della sera si fermarono, arrangiando un riparo per la notte.
Mentre i pirati e i marinai reali cercavano di trovare un punto d'incontro e andare d'accordo, Harry e Draco stavano in disparte, con quest'ultimo fra le braccia del pirata, entrambi appoggiati ad un albero.
-Sembra vadano d'accordo- disse Harry divertito, guardando i suoi uomini e i marinai.
-Beh se ci siamo riusciti noi possono farlo anche loro, no?- sussurrò Draco alzando lo sguardo sull'altro.
Il pirata annuì sorridendo e poggiò le labbra sulla fronte del nuovo re, lasciandovi un dolce bacio.
Il giovane biondo allora prese il volto del pirata fra le mani e lo baciò, coinvolgendolo in un bacio più intenso, più sincero e spontaneo.
-Anche se non nego- iniziò Harry sussurrando -Che non è sempre facile andare d'accordo con la tua real testardaggine- ridendo divertito e rise ancora più forte quando Draco lo colpì al braccio.
-Ricorda che sarò il tuo re adesso e dovrai comportarti come si deve- disse Draco con tono finto.
La risata di Harry si trasformò a poco a poco in un sorriso e accarezzò dolcemente con un dito il bianco viso dell'altro.
-Avrai molte responsabilità, ora. Consigli, guerre, scartoffie da firmare...- ridendo appena.
-Non ti lascerò mai Harry, se è questo che temi. Non sarà una corona o un trono a dividerci- disse dolcemente Draco e gli occhi smeraldo di Harry brillarono illuminandosi, come il suo sorriso.
-Ti ci vorrà ben altro per liberarti di me- disse Draco ridacchiando, per poi riappropriarsi della bocca del pirata.
e così trascorsero la notte, fra baci, carezze e sussurri, finchè all'alba si rimisero in marcia per raggiungere ognuno la propria nave.




Alloraaaaaaa, bei fanciulli e belle fanciulle, è proprio finita, eh già già... ciò che sembrava impossibile, ovvero trovare il medaglione, alla fine non lo è stato, abbiamo scoperto finalmente qual era l'importanza di questo oggettoe che cosa rappresentava sia per l'uno che per l'altro, mentre i nostri due piccioncini si sono finalmente ritrovati.
Se non siete comunque rimasti soddisfatti, vi avverto che a breve pubblicherò l'epilogo, che non credo sarà molto lungo, ma che servirà ugualmente a concludere più compiutamente la storia. Farò dunque lì i dovuti ringraziamenti, anche se sapete che vi adoro e che senza di voi questa storia non sarebbe andata avanti, quindi vi aspetto, alla prossima!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
   
 
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