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Autore: Caroline94    24/09/2015    1 recensioni
Rouge Town; Alabasta (?), Marineford e Punk Hazard... sempre loro due, sempre insieme con la loro logica e la loro giustizia.
Sono piccoli momenti di crescita personale per Tashigi che segue il suo superiore ovunque e sarà così che gliene capiteranno... di tutti i colori!
[Raccolta da quattro capitoli]
Genere: Azione, Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Smoker, Tashiji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~Tashigi si sentiva stordita, aveva un vago senso di nausea a spossatezza oltre che vertigini e mal di testa. Non ricordava granché di quel che era successo prima ma ciò che aveva le bastava, doveva solo riconnettere tutto.
"Capitano Tashigi, sta bene?"
"Smo-yan! Si riprenda!"
Avrebbe voluto rispondere che si, stava bene, ma non riusciva ad aprire bocca così provò a tirarsi in piedi: le sue mani coperte dai guanti tastarono la fredda e liscia superficie della roccia mentre si poggiava per mettersi seduta.
"Smo-yan, finalmente!" esclamò qualcuno.
Oh, beh almeno non era l'unica ad essersi ripresa.
"Smo-yan, sta bene?" un Marine le poggiò la mano sulla spalla e la scosse.
"Ma sei cieco forse?" chiese aprendo gli occhi brucianti e osservando le persone attorno a lei che la guardavano allibite.
"Smo-yan, si sente bene? Ha una voce strana?"
Ma che cavolo stava succedendo?! Perché la chiamavano col nome del Vice Ammiraglio?
Si portò istintivamente le mani al busto dove, invece del suo prosperoso seno, tastò un petto muscoloso e cicatrizzato... oh, no... oh, no... ditemi che non è vero!
Disperata osservò di fianco a sé dove il proprio corpo giaceva immobile ed inerme, circondato da altri Marine del G-5. Poi spostò lo sguardò in basso per osservare meglio la faccenda e la consapevolezza di ciò che era accaduto le arrivò come una ventata di acqua gelida così come l'agghicciante urlo che emise ma che fuoriuscì dalla bocca di Smoker.


"Tashigi, stai bene?"
"Si, stranamente si..." rispose lei tastando il buco nel petto dove un tempo vi era il cuore del Vice Ammiraglio Smoker e che ora era solo un rettanngolo vuoto.
"Ma se non hai il cuore!"
"Non ne sento particolarmente la mancanza ad essere sincera" confessò.
"E' uno dei poteri di quel Chirurgo" spiegò Smoker analizzando il corpo che lo ospitava "Può impossessarsi dei cuori altrui espellendoli dal corpo e chiudendoli in una specie di involucro. Tuttavia la vittima non muore ma resta sotto il suo controllo, ovviamente se il cuore viene danneggiato anche il corpo della vittima ne risente"
"In poche parole può ucciderla in qualsiasi istante"
"Esattamente" rispose lui tastandosi il petto.
"Signore, ma che fa?!" esclamò lei scandalizzata.
"Si sta stretti qui dentro" decretò infine lui con indifferenza sbottonandosi la camicetta.
"Ci vada piano, è il mio corpo quella sta impunemente usando!" sbraitò lei "E non fumi!"
"Smettila di lamentarti!" ordinò lui accendendosi due sigari e sedendosi su una roccia a gambe e braccia incrociate: il nuovo look di Tashigi non piaceva per nulla alla leggittima proprietaria. Con i capelli sciolti e disordinati, la camicia aperta, il jitte in spalla, i sigari e l'atteggiamento da aitante menefreghista poteva benissimo essere una copia al femminile di Smoker... se non fosse che quello, effettivamente, era Smoker!
"Ora vediamo di trovare quel Chirurgo dastrapazzo e farci ridare i nostri corpi!" sbraitò Smoker.
"Il Capitano incazzato fa anche più paura del Vice Ammiraglio incazzato!" sussurrò un Marine agli altri che annuirono.
"Che avete da mormorare, voi?"
"Nulla, Signora... cioè, Signore..."
"E' inutile, non ci abitueremo mai a questo..."
"Per il momento non possiamo farci nulla" sospirò Tashigi "Proprio nulla"


"E' strano parlare avendo come interlocutore sé stesso, non trova?" domandò Tashigi guardando il proprio corpo camminare accanto a sé "Però, la prego Smoker-san, si abbottoni la camicia!" aggiunse arrossendo.
"Scherzi? Con queste cose che ti ritrovi si sta stretti qui dentro, mi limita i movimenti" rispose lui.
"Almeno la smetta di fumare, le ricordo che i polmoni sono i miei!"
"E tu smettila di arrossire per ogni cosa, è la mia faccia quella che usi!" sbraitò lui.
"Che posso farci, non è colpa mia se lei è privo del senso del pudore! Gli ricordo che ora è nel mio corpo, ovvero quello di una donna!"
"Tsk, uno vale l'altro"
"Ma come fa ad essere così... così... nnnh!" ringhiò e tacque.
Beh, c'era da dire che Trafalgar Law non aveva fatto un favore e nessuno dei due scambiando i loro corpi, e Tashigi si chiedeva per quale motivo: aveva già preso il cuore di Smoker perché non prendere anche il suo invece di fare quello scambio assurdo?
Se sperava di metterli in difficoltà c'era riuscito in pieno.
"Non vedo l'ora di prendere quel chirurgo, lo farò a pezzi!" ringhiò lui.
"Si, ma prima gli faccia rimettere le cose a posto... poi potrà ridurlo in pezzi quanto vuole" raccomandò lei.
"Devo anche riprendermi il mio cuore e non me ne andrò da qui senza sapere cosa diavolo sta succedendo su quest'isola" continuò.
"Smo-yan, non ha freddo a girare così?" domandò un Marine che tremava sotto la neve che fioccava abbondante.
"No, sto benissimo" ringhiò "Tashigi, qualunque cosa accada stammi vicino. Se trovo quel Chirurgo non potrà fare lo scambio dei corpi se non ci siamo entrambi"
"Si, signore"
"Inanzitutto troviamo una nave poi decideremo il da farsi"


"Il tuo cuore non ce l'ho io, Cacciatore" lo informò tranquillamente Law spezzando le catene che legavano Rufy, Robin e Franky "E' nelle mani di Ceaser" continuò, fece un gesto con le dita e Tashigi sentì il proprio corpo alleggerirsi ed appesantirsi subito dopo.
Guardò in basso e capì vagamente di essere tornata nel proprio corpo poiché era impegnata ad osservare i proprio ventre semiscoperto ed in bella vista. Lanciò un urlo e si tirò le gambe al petto cadendo di lato.
"Cos'è quell'urlo da femminuccia!" sbraitò Smoker.
"T-toglimi queste catene..." balbettò rivolta a Law, nascosta dietro la gambe "Farò tutto quello che vuoi!"
"Ma non ti vergogni, accettare l'aiuto di un pirata!" la rimproverò il suo superiore.
"Lei taccia che è tutta colpa sua!" esclamò fronteggiandolo "E poi se non facciamo qualcosa quel Master continuerà ad agire indisturbato e altri bambini ci rimetteranno la vita. E' nostro dovere come Marine tutelare la vita e la salute degli innocenti!"
"A qunto pare la donna ha capito la situazione meglio di te, Cacciatore" commentò Law e con un colpo di nodachi liberò entrambi. Tashigi si affrettò a riabbotonarsi la camicia e lanciò uno sguardo di fuoco a Smoker.
"Questa umiliazione gliela farò pagare" sibilò a denti stretti.
"Beh, avevano ragione... quando ti incazzi fai proprio paura..." commentò lui a mezzavoce.


La nave era in viaggio già da qualche giorno diretta verso il laboratorio di Vega Punk, erano tutti convinti che lui avrebbe potuto aiutare i bambini affetti dalla droga. Nami li aveva lasciati nelle mani di Tashigi prima di andarsene da Punk Hazard, con la garanzia che li avrebbe portati al sicuro.
Smoker stava guarendo velocemente dalle ferite infertegli da Doflamingo e Law gli aveva restituito il cuore confessando di averlo sempre avuto lui e che quello nelle mani di Ceaser era in realtà il cuore di Monet, ciò voleva dire che il malefico scenziato aveva inconsapevolmente ucciso la propria segretaria.
Non una grande perdita comunque, quell'arpia aveva fatto sudare freddo sia lei che Roronoa: sembrava immortale!
Tashigi uscì sul ponte e scrutò attentamente il cielo alla ricerca del Gabbiano News che non tardò ad arrivare portando con sé ottime notizie: Cappello di Paglia aveva sconfitto Doflamingo a Dressrosa.
Dopo aver dato una lettura veloce al giornale corse dentro e si diresse velocemente verso la cabina di Smoker che le strappò letteralmente il giornale di mano quando ebbe saputo tutto.
"Pensare che Fujitora l'ha fatto davvero..." commentò pensieroso.
"Questo mi riporta alla memoria i ricordi dolorosi di Alabasta, due anni fa... sembra quasi che ci abbia vendicato" disse Tashigi.
"Non sarei stato in grado di fare una cosa simile nemmeno se avessi avuto il suo rango... questo è confortante"
"Ah! Ho preparato dei muffin, vorrebbe anche del caffé per accompagnarli?"
"Non parlavo di quel genere di conforto, donna!"
"Sorellona! Abbiamo fame!" un paio di bambini irruppero nella cabina.
Mentre Tashigi l'informava di aver preparato la merenda Smoker osservava assorto il giornale immerso in tutt'altri pensieri.
"Tashigi!" chiamò.
"Si, Smoker-san?" chiese lei fermandosi sulla soglia.
"Riguardo quello che è successo a Punk Hazard... non ce l'hai ancora con me, vero?"
"Oh, ma no. Cosa va a pensare, signore" rispose lei "Le cose si risolveranno presto" aggiunse rivolgendogli un sorriso malefico.
Smoker deglutì mentre veniva sovrastato dalla pelle d'oca: "Tashigi, ripensandoci, non ho molta fame adesso" informò aprendo il giornale davanti a sé. Tashigi aveva dimostrato una certa vendicatività in quel periodo, anche se raramente il suo carattere dolce e gentile era andato a farsi benedire sfociando in un istinto omicida senza eguali, quindi... beh, meglio digiuno che avvelenato, su questo non c'era alcun dubbio.

Angolo della Pazzoide:
Ok, forse questo era un tantino OC verso la fine: nemmeno io m'immagino Tashigi che avvelena Smoker ma doveva esserci il tocco comico quindi... eccolo qui!
Spero sia piaciuta e mi dispiace il tempo infinitamente distante tra un capitolo e l'altro, ho problemi di connessioe ultimamente.
Comunque, questa è la prima long a cui metto la parola "Completa"... beh, long per dire: sono solo quattro capitoli!
Ringrazio tutti colori che l'hanno letta, recensita e messa tra le seguite: mi piange il cuore dalla commozione :')
Kiss,
Caroline94

   
 
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