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Autore: ineedofthem    24/09/2015    8 recensioni
Anita, un metro e sessanta di dolcezza e allegria, è una specializzanda in pediatria. Adora il suo lavoro, sa che è quello che deve fare perché ci crede da sempre e, spinta dalla passione per questo lavoro, comincia a passare le sue giornate in ospedale.
Qui conosce Lucia: una bambina rimasta orfana, con una grave disfunzione cardiaca, ricoverata nel reparto di pediatria.
Anita sente di provare per lei un affetto profondo e il loro diventa un rapporto viscerale.
Tutto procede bene, finché non arriva lui: Luca Franzese, il nuovo cardiochirurgo dell'ospedale, e Anita capisce che la sua vita non sarà più la stessa. Riconoscerebbe quella zazzera di capelli castani e quei lucenti occhi verdi tra mille. Sa che il ritorno in città del ragazzo porterà solo guai per lei. Il rapporto con Lucia li accomuna entrambi e la piccola sembra l'unica in grado di sciogliere il suo sguardo da duro e quel carattere burbero che lui si porta dietro.
Anita crede di averci messo una parola fine su quel capitolo, ci ha avuto a che fare in passato e non intende ripetere lo stesso errore. Ma se Lucia ci mettesse il suo zampino, cosa potrebbe succedere?
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Ricominciare'
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Capitolo 5

RICOMINCIAMO DA QUI

Capitolo 5



Le giornate passano velocemente, continuo a vedere Lucia regolarmente, adesso, e sembra che le cose tra me e Luca vadano meglio. E' come se Lucia stesse cercando in tutti i modi di avvicinarci. Il nostro rapporto non è certo idilliaco, non ci vediamo nemmeno spesso, solo per quanto riguarda la bambina, però riusciamo a scambiare qualche parola.
E' una sera fredda quella, con un vento capace di raggelare le ossa e io sono ancora in reparto per salutare la piccola, prima di tornare a casa.
Le rimbocco le coperte, mentre Lucia ha gli occhi socchiusi sul punto di dormire, poi passo ad accarezzarle i capelli sparsi sul cuscino. E' impossibile che una bambina come lei non sia mai stata adottata da nessuno. Un senso di rabbia mi pervade il corpo, ma allo stesso tempo sono felice che lei possa stare ancora con me: ed è un gesto egoista, lo so, perchè sì, lei avrebbe bisogno di una famiglia a prendersene cura.
"Come sta la mia paziente preferita?!"Luca entra in stanza, facendo molto baccano, sprizza gioia da tutti i pori, è allegro come non l'ho mai visto da quando lavoriamo insieme.
Mi volto, facendogli segno di abbassare la voce, ma ormai Lucia ha già spalancato i suoi occhioni azzurri, sorridendo felice di vederlo.
Lui le si avvicina. "Sono passato a salutarti come volevi"le dice, pizzicandole una guancia.
Lei gli fa una linguaccia, allontanando la sua mano, e io sorrido alla scena.
"Adesso,però, torna a dormire, ci vediamo domani" pronuncia con dolcezza.
Lucia annuisce, girandosi da un lato, e comincia a sonnecchiare.
Mi giro a guardarlo e per la prima volta da quando è entrato nella stanza, lo osservo davvero. Ha i capelli più spettinati del solito, con delle ciocche che gli ricadano morbide sulla fronte, il viso pallido contrasta con il rossore delle sue guance. Non ha il camice, indossa un maglioncino di cashmire blu notte, un jeans e delle stringate di pelle. A guardarlo così, sembra lo stesso ragazzino di qualche anno fa.
"Sei molto legata a lei"parla lui, più che altro a sè stesso che a me, che faccio quasi fatica ad avvertire la sua voce.
 Distolgo lo sguardo, posandolo su Lucia che dorme beata, e i braccialetti sul mio polso tintinnano.
"Sì, dalla prima volta che ci siamo viste è come se fossimo entrate in simbiosi, lei mi sta dando molto, sai? E io spero di star facendo la stessa cosa"ammetto e non so nemmeno per quale motivo io stia aprendo il mio cuore a lui, ma le parole escono da sole, libere.
La sua mano si posa sulla mia spalla in un gesto delicato, e io sussulto.
"Credimi Anita lo stai facendo, eccome. Le stai donando la forza di vivere".
Le sue parole mi lusingano, facendomi sentire importante per qualcuno.
"E scusa per l'altro giorno, non era mia intenzione dirti di starle lontana, anzi la situazione è precaria ed è meglio che... Lucia abbia accanto le persone a cui tiene di più"la sua voce va via via scemendo, diventando quasi impercettibile, ma sembra che queste parole me le abbia urlate.
Mi volto di scatto con un' espressione di terrore sul viso.
 "C-cosa...succede Luca?"chiedo incerta.
Lui posa gli occhi su ogni cosa che non sia io, come se avesse paura che io possa leggerci la verità. Poi finalmente mi guarda e il mio stomaco si contorce, ma non ho il tempo di pensarci, perchè la sua mano preme di più sulla mia spalla.
"Vai a casa e stai tranquilla"tenta di rassicurarmi.
Lo guardo attonita, mentre lui, piano, si allontana.
"Buonanotte, Anita" mi saluta. Il modo in cui pronuncia il mio nome è dolce.
Mi sta nascondendo qualcosa, ne sono sicura,e nella mia mente si fanno spazi i più svariati pensieri. Per quanto, a volte, la verità possa far male, io devo scoprirla.

Sono seduta al tavolo del bar, nostro ritrovo. Siamo io e le mie amiche che aspettiamo Nicola, che arrivi in compagnia di Emiliano, suo cugino. Mi ha chiesto se potesse portarlo e io non ho esitato a dirgli di si, lo conosciamo da poco, ma è una persona di buona compagnia nonostante sia un pò timido.
Con mezz'ora di ritardo Nicola entra trafelato, seguito da suo cugino. Si libera del cappotto, impregnato di umidità, e si siede sullo sgabello, appoggiando i gomiti sul tavolo.
"Buonasera, bellezze"ci saluta.
 Carlotta al mio fianco arrossisce. E' segretamente innamorata di lui da un pò, e pensare che all'inizio quasi non lo sopportava. Stava sempre lì a puntualizzare e a giudicare i suoi comportamenti, talvolta infantili, infastidendolo. Emiliano, invece, ci rivolge un sorriso, prima di imitare i gesti di Nicola.
Emiliano Rossi, una zazzera di capelli ricci neri, un paio di occhi castani con delle pagliuzze dorate, tenuti nascosti da grandi occhiali neri, viso squadrato e labbra sottili. Laureato in informatica e con un stipendio fisso, timido e impacciato, non sembra nemmeno che lui e Nicola siano parenti, sono praticamente l'opposto.
"Emiliano, non sapevo ci fossi anche tu"sorride a quel punto Giulia, facendolo arrossire. Ho la netta sensazione che il ragazzo abbia una cotta per la mia migliore amica: arrossisce vistosamente ogni volta che lei gli parla o semplicemente gli rivolge uno sguardo, e poi comincia a balbettare, è carinissimo.
Si passa una mano dietro la nuca. "Beh...s-si, Nicola mi...ha invitato"risponde impacciato.
A quel punto la mia amica appoggia una mano sul tavolo, facendola sfiorare con la sua. "Ha fatto benissimo"gli sorride dolce.
Nicola allora ride, lanciando un'occhiata al cugino che non si sa in che mondo sia andato a finire, mentre la mia attenzione viene attirata da qualcun'altro.
Luca Franzese cammina disinvolto, facendosi spazio tra la folla, ha i capelli tirati indietro dal gel e indossa un giubbino di pelle in netto contrasto con il freddo che c'è fuori. E' bello da mozzare il fiato.
"Hei, terra chiama Anita"sento Cristina al mio fianco passarmi una mano sul viso e mi giro a guardarla, un'espressione preoccupata sul viso. Impegnata com'ero non mi sono nemmena accorta che Emiliano e Giulia si siano alzati per andare a prendere qualcosa al piano bar. Penso che la cotta sia reciproca.
"Lui è qui"ammetto sottovoce, sperando che Nicola non senta. Ci guarda confuso, mentre noi parlottiamo sottovoce.
"Perchè non lo inviti ad unirsi a noi? Hai detto che le cose tra voi vanno meglio, no?"propone Lottie. Io rischio di strozzarmi con la mia stessa saliva, mentre lei mi dà colpetti sulla schiena.
"No, certo che no!"replico, alzando la voce di un'ottava e destando la preoccupazione di Nicola.
"Buonasera Anita"la voce di Luca alle mie spalle mi fa sussultare e il cuore comincia a battermi all'impazzata. Le mie amiche smettono di parlare e io riesco a voltarmi dopo qualche secondo, notando Giulia al piano bar farmi segno con i pollici all'insù.
Poi mi soffermo a guardare lui, un'ombra di sorriso sul volto, e per quanto io ci provi, nessuna parola esce dalla mia bocca come se d'improvviso mi si fosse frenata la lingua.
"Però, Franzese è cresciuto proprio bene"mi sussurra Cristina all'orecchio.
Le do una gomitata, mentre riesco a biascicare un timido ciao. La mia amica notando che io non sia capace di farmi avanti, gli porge la mano. "Ciao Luca, Cristina, ricordi?Perchè non vi sedete con noi?"gli domanda tranquilla. Lei che Luca Franzese non l'ha mai sopportato più di tanto, gli ha chiesto di unirsi a noi? Credo di non sentirmi bene.
Lui si gratta la nuca in imbarazzo.
"Sì dai, unitevi a noi"concorda Lottie a quel punto.
Nicola, invece, lo squadra da capo a piedi, il sospetto disegnato sul viso.
Luca prende posto proprio accanto a lui e il suo amico, di cui mi accorgo solo ora, alla sua destra.
"Nicola Rossi"il mio amico gli porge la mano, serio, aspettando che Luca gliela stringa.
Il ragazzo ricambia il gesto vigorosamente, credo che non si ricordi più di lui, e si presenta come un mio collega.
"Levami una curiosità, tu sei il famoso collega pallone gonfiato di Anita,no?"inizia a parlare il mio amico, mentre io gli tiro un calcio da sotto il tavolo per il nomignolo che gli ha affibiato.
"Hai una faccia conosciuta, sai?"gli domanda dubbioso e io mi passo una mano sul viso preoccupata.

"Beh, probabile che ci siamo già visti"sorride calmo Luca.
Nicola sembra pensarci su, poi noto il suo viso illuminarsi e le sue labbra arricciarsi in un ghigno.
Ohoh, guai in vista...

"Ma certo!"si batte una mano in fronte "Luca Franzese, sei quel coglione che spezzò il cuore ad Anita"sbotta lui, inchiodando il suo sguardo per sfidarlo.
La mia mano stringe forte il legno del tavolo mentre lancio un'occhiata preoccupata alle mie amiche.
Luca, però, non si scompone minimamente alle sue parole.
"Tu saresti? Il suo ragazzo?" chiede, indagando.
Riesco quasi a vedere del fumo uscire dalle orecchie di Nicola.
"No, sono il suo migliore amico quello che avrebbe tanto voluto spaccarti la faccia, brutto stronzo"replica lui indignato.

La mano di Lottie si chiude attorno al mio braccio. "Fa qualcosa..."mi supplica con lo sguardo.
"Nic..."la voce mi esce in un sussurro mentre quella di Luca "come hai osato chiamarmi, eh?" sovrasta la mia.
Nicola si alza di scatto e lo sgabello cade rovinosamente a terra, attirando l'attenzione dei presenti.

"Affrontami se ne hai il coraggio, eh avanti!?" lo incita, indicandosi e capisco che la situazione stia degenerando.
Luca gli rivolge solo uno sguardo sprezzante ma non lo fronteggia, no.
Lui è sempre stato un tipo pacato, sono davvero rare le volte in cui lo ricordo arrabbiato e preferiva usare le parole più che le mani, ma questa volta resta in silenzio come se non avesse il coraggio di dire nulla.
Guardo Nicola che a differenza sua si sta rivelando così immaturo.

Poi si alza dallo sgabello, stringendo il bordo del tavolo tra le mani, e mi guarda un'ultima volta prima di uscire dal locale seguito dall'amico.
Senza che io me ne accorga le mie gambe si stanno già muovendo per raggiungerlo, mi curo di fulminare con gli occhi Nicola e afferro il cappotto che Cristina mi lancia, uscendo finalmente dal locale.
"Luca...aspetta"lo richiamo esausta prima che lui possa salire in auto.
Lui si volta nell'oscurità della notte e rimane sorpreso di vedermi lì.
Continuo ad avvicinarmi con le braccia che si stringono al petto, le mani che si sfregano sugli avambracci per prendere calore.

"Mi dispiace, io...non so cosa gli sia preso, non lo riconoscevo"parlo tutto d'un fiato.
Luca incrocia il mio sguardo e in un gesto inaspettato la sua mano si posa sulla mia guancia.
"A domani Anita" proferisce in un sussurro. Poi si allontana.

Rimango sola, con il cuore che batte forte e le gote in fiamme, mentre guardo la sua automobile sparire piano dalla mia vista.
Quando rientro nel locale, Giulia mi corre incontro. "Ma cosa è successo?"chiede preoccupata.
Afferro la borsa, che ho lasciato al tavolo, inchiodando lo sguardo rammaricato di Cris e Lottie.
"Chiedilo a lui"le indico Nicola, che non ha nemmeno il coraggio di guardarmi in faccia e vado via. Sono a pezzi.


Angolo autrice:

Buonasera mie care! Siamo giunte già al 5°capitolo, pieno di sorprese non trovate? Fatemi sapere che ne pensate :)
Prima di salutarvi vorrei ringraziare tutte le ragazze che stanno recensendo la storia, tutte quelle che l'hanno aggiunta tra le preferite/ricordate/seguite e anche i lettori silenziosi. Siete sempre di più a seguirla la storia e ciò mi rende felicissima, davvero.
Bene, detto questo vi saluto dicendovi che il prossimo capitolo è solo da ricopiare al pc e sarà un pò triste.
Bacioni e a presto! <3

  
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