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Autore: ale146    24/09/2015    1 recensioni
Storia ambientata al tempo dei malandrini. La nascità dei nostri personaggi e la loro vita a scuola.
Cosa faranno? Il cambiamento da undicenni a guerrieri.
Aggiunto il decimo capitolo del primo anno ad Hogwarts per i malandrini.
Genere: Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Black, I Malandrini, Severus Piton, Un po' tutti | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Quando tutto ebbe inizio'
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Eccomi, non sono sparita... Allora ecco il capitolo riguardante le vacanze americane. I nostri amici sono pronti a partire e a divertirsi.

Il capitolo sarà scritto in due modi diversi. La prima parte sarà descrittiva, la seconda invece sarà sotto forma di diario, e ho deciso di scrivere tutto dal punto di vista di Remus, in quanto è quello che più di tutti ama la storia e la sa spiegare bene, forse anche più della nostra Lily.

Infatti la mia idea è di rendere protagonisti tutti i Malandrini e i loro amici per i primi anni, per concentrarsi poi su James e Lily.





Le vacanze in Italia ormai erano un ricordo per i piccoli Grifondoro, era il momento di guardare avanti e pensare all'America.

Prima di partire per il nuovo continente avevano avuto la possibilità di stare qualche giorno a casa con le proprie famiglie.

Le ragazze avevano deciso di rimanere a casa di Alice, mentre tutti i ragazzi sarebbero andati da James, tutti tranne lui, Remus.

Il giovane Grifondoro avrebbe tanto voluto stare con i suoi nuovi amici, ma la luna piena si avvicinava, e non poteva rischiare che qualcuno lo scoprisse.

Remus stava seduto davanti alla finestra, un libro in mano, ma non lo stava leggendo, aveva lo sguardo fisso davanti a sé, e pensava.

Pensava a quei giorni meravigliosi passati in Italia, pensava ai suoi nuovi amici, pensava alla sua famiglia, e pensava a sé stesso, e forse per la prima volta a Remus Lupin, studente di Hogwarts, anziché a Remus Lupin, il lupo mannaro.

Al suo rientro a casa si era precipitato dai suoi genitori, li aveva trovati seduti attorno al tavolo, in silenzio.

La sua entrata li aveva fatti sobbalzare dalla paura, non si aspettavano un arrivo così turbolento da parte del loro tranquillo figlio.

“Mamma, papà” urlò Remus “Sono tornato!” e senza pensare, senza riflettere si lanciò tra le braccia di sua madre, che prontamente le aveva aperte per accoglierlo.

John li guardava amorevolmente, pronto ad abbracciare anche lui il suo ragazzo, perché ormai bambino non si poteva più essere riferito a Remus, stava crescendo ormai.

“Remus, figlio mio, sono così felice di vederti. Mi sei mancato tanto!” disse Helen, staccandosi per un attimo dall'abbraccio del figlio per poterlo guardare “Sei cresciuto tesoro!”

Infatti Remus si era alzato di almeno 15 cm dall'anno precedente, se continuava a crescere così, entro un paio d'anni avrebbe raggiunto l'altezza di suo padre, superandolo di una buona spanna.

Remus non perse tempo, e dopo essersi fatto abbracciare anche dal suo vecchio, iniziò a raccontare ai genitori la sua vacanza.

Mai i coniugi Lupin avevano visto il figlio così entusiasta, mai da quando il destino era stato crudele con lui, e la luna aveva reclamato la sua vita.

Remus parlò per ore, e mai una volta i suoi genitori diedero segno di annoiarsi, entrambi ascoltavano rapiti il figlio raccontare la sua vacanza.

Rimasero ancora più sbalorditi quando videro i bagagli di Remus pieni di souvenir, e non riuscivano a capacitarsi del perché Charlus Potter e la moglie, avessero insistito per pagarli loro.

Ora si sentivano in forte debito.

John infatti avrebbe voluto mandare un sacchetto di galeoni ai signori Potter, ma non li aveva. Purtroppo non si poteva permettere di ripagarli.

Remus spiegò loro che ci aveva provato a rifiutare con i genitori di James, ma entrambi non avevano voluto sentire ragioni, e che, se poteva consolarli, non avevano pagato solo per lui, ma anche per gli altri compagni di dormitorio di Remus, che comunque avrebbero potuto permetterselo, ma la motivazione data dai coniugi Potter era stata molto semplice, fintanto che erano loro ospiti, non avrebbero dovuto sborsare uno zellino.

Tranquillizzati, anche se enormemente dispiaciuti di non poter fare di più per il loro figlio, e consapevoli che non avrebbero mai potuto ricambiare la generosità di quella famiglia, non così almeno, si prepararono a trascorre la notte peggiore del mese.

Quella notte infatti, la luna sarebbe stata piena, e Remus si sarebbe trasformato in un lupo.

Subito dopo cena Remus venne rinchiuso in cantina, luogo da dove non sarebbe potuto uscire, in modo da non rischiare di far male a nessuno durante la sua trasformazione.

La notte trascorse rapidamente, e la mattina dopo, quando Helen e John entrarono in cantina per prendere il figlio, lo trovarono addormentato, e furono sbalorditi da non vedere neanche un graffio sul suo corpo. Per la prima volta dacché avevano memoria, Remus non si era fatto nulla, non si era morso.

Remus dormì a lungo quel giorno, e anche i due giorni seguenti si riposò molto, non voleva arrivare stanco dai Potter, ma pronto per una nuova avventura.

Ormai i bagagli erano pronti, e l'arrivo di Charlus Potter, che era venuto a prenderlo, annunciò la continuazione di quelle vacanze meravigliose.



A casa Potter i giovani Grifondoro si erano precipitati in cucina non appena avevano toccato terra, seguiti da Charlus, anch'esso affamato.

Dorea rimase in piedi al centro della sala, impietrita.

Non si erano nemmeno degnati di darle una mano con i bagagli, prima di andare a riempire il loro stomaco.

Suo marito non l'avrebbe passata liscia.

Prima di raggiungerli in cucina, chiamò Lizie e Tammy, due degli elfi domestici di casa Potter, e affidò loro i bagagli, che si affrettarono a portarli nelle varie stanze.

Era stata tentata di chiamare anche Milly in aiuto, l'ultima elfa di casa, per fare un dispetto al marito e al figlio, visto che sicuramente in cucina Milly stava preparando loro da mangiare, ma si era trattenuta solo per la presenza di Sirius, Peter e Frank.

Raggiunse la sua famiglia in cucina, e li vide tutti, nessuno escluso, mangiare come se non avessero toccato cibo per giorni.

“Charlus, ma non ti vergogni? Alla tua età ti comporti come un ragazzino, e stai dando un pessimo esempio ai nostri ospiti!”

Charlus ebbe il buon gusto di assumere un'espressione colpevole e di posare sul tavolo il succulento panino che teneva in mano.

Non era il caso di far arrabbiare ulteriormente Dorea.

Anche i ragazzi fermarono il loro assalto al cibo, tutti eccetto James, che continuò a mangiare come se nulla fosse, ignorando sua madre che lo guardava con uno sguardo di fuoco.


A casa di Alice invece, le ragazze dalla stanchezza avevano deciso di saltare la cena e andare direttamente a dormire.

Prima di coricarsi, Lily decise di scrivere a Severus, tramite il loro diario. Erano giorni che non sentiva il suo giovane amico ed era preoccupata. Probabilmente Severus era ancora arrabbiato con lei e non ne capiva il motivo.

In realtà aveva capito che Severus non voleva perdere la sua amicizia, e nemmeno lei lo voleva, però doveva capire anche le sue esigenze.

Comunque dopo avergli scritto e non aver ricevuto risposta, chiuse gli occhi e in pochi attimi si addormentò tra le braccia di Morfeo.

Quei pochi giorni a casa passarono molto in fretta e presto fu tempo di prepararsi a partire.


La partenza per il nuovo continente fu ancora più difficile di quella per l'Italia.

I bagagli erano più numerosi visto che sarebbero rimasti via più tempo, e i ragazzi più agitati per la nuova avventura che li aspettava.

Grazie al ruolo ricoperto da Charlus e Dorea al Ministero, era stata accolta la richiesta di far partire la passaporta direttamente da casa loro, in memoria della precedente partenza per l'Italia e del caos fatto nell'ufficio del trasporto magico.

L'itinerario era stato organizzato per filo e per segno da parte degli adulti, affinché i ragazzi potessero vedere il maggior numero di città senza perdersi nulla.

Si sarebbero spostati praticamente ogni giorno, e solo in alcune città sarebbero rimasti almeno due giorni.

Erano tutti riuniti attorno ad un salvagente, che celava in realtà la loro passaporta, pochi istanti e essa si illuminò, facendo sparire con sé quel grande e strano gruppetto e da li inizia la nostra avventura.


Estratti dal diario di Remus Lupin


                                                                                                                                                                          02 Agosto 1972


Caro Diario,

Questa è la prima pagina che scrivo dall'America. Hai capito bene, sto scrivendo dal nuovo continente, dove sono arrivato assieme ai miei amici ieri.

Ti chiederai perché non ho scritto nulla ieri sera, ero troppo stanco dopo aver girovagato l'intera giornata. Ti prometto però che scriverò tutti i giorni da adesso fino alla fine del viaggio. Il motivo? Ogni giorno ci sposteremo in una città diversa, e voglio documentare il tutto.

Ora siamo a San Francisco, dove siamo arrivati ieri mattina molto presto. In realtà quando siamo partiti da Londra erano le 17.00 e arrivati qui abbiamo scoperto che erano appena le 8.00 del mattino. Ci eravamo scordati del fuso orario, o almeno io e i miei compagni, di certo gli adulti lo sapevano.

Tra ieri e oggi abbiamo visitato il quartiere di Chinatown. Il papà di James ha detto che molte delle case in questo quartiere assomigliano a quelle cinesi. E lui lo sa perché da giovane è stato a Shangai.

Siamo stati anche nel quartiere italiano, North Beach dove abbiamo visitato la Chiesa, bellissima.

Siamo stati a vedere il Golden Gate Bridge, dicono che visto di sera sia ancora più spettacolare, ma purtroppo noi ci siamo stati di giorno.

Al pomeriggio abbiamo visto l'Exploratorium, il più importante museo scientifico al mondo, e anche se è stato bellissimo, posso dire che avrei preferito vedere qualche monumento. Forse perché non sono molto appassionato di scienza.

A James e Sirius invece è piaciuto molto, mentre Lily la pensa come me.

Siamo stati sempre assieme in questi due giorni, e tempo proprio di star innamorandomi di lei. So che è sbagliato, infatti sto facendo di tutto affinché lei non lo capisca. Non potrebbe mai stare con uno come me.

Tornando alla visita, ho adorato invece l'Underwater World, l'acquario sottomarino. Sembrava di essere dentro il mare con i pesci, una cosa straordinaria.

In questi due giorni abbiamo camminato tantissimo, e siamo tutti stanchi. Solo che come ci ha ricordato la signora Augusta, siamo solo all'inizio e avremo ancora molto da camminare.

Ora è il caso che vada a letto. Domani mattina partiamo presto e con la smaterializzazione congiunta andremo al Parco Nazionale Yosemite, dove rimarremo due giorni.

I genitori hanno deciso che ci diranno la successiva destinazione la sera prima di partire.

A domani sera.

Remus


                                                                                                                                                                               04 Agosto 1972

Caro Diario,

sono imperdonabile. Non ho mantenuto la promessa. Non ho scritto nulla ieri sera. Il motivo? Mi sono addormentato al tavolo della cena, e la mamma di James mi ha portato in camera con l'incanto di levitazione. Fortunatamente non sono stato l'unico. Per i ragazzi siamo stati io, Peter e Frank, mentre per le ragazze Lily, Emmeline e Marlene. Gli altri non sono crollati a tavola, anche se ci è mancato poco. Eravamo stanchissimi.

Ieri abbiamo raggiunto il parco Nazionale Yosemite e abbiamo camminato veramente tantissimo. Abbiamo cercato di visitare il più possibile ieri, e siamo riusciti a salire anche in alto. Cioè, io Remus Lupin, ero sulla Sierra Nevada e da li potevo vedere tutto ciò che mi circondava. Non riesco a decidere quale fosse la cosa più bella vista al parco. Tutto era bello, dalle sequoie, alle cascate che sono fantastiche. Abbiamo fatto delle brevi soste per mangiare qualcosa e per riposare i nostri piedi, ma a parte questo eravamo sempre in movimento.

Oggi invece abbiamo visitato i dintorni del parco. In particolare siamo stati a visitare Bodie, una cittadina che si trova sempre sulla Sierra Nevada, e lo sai una cosa? È una città fantasma del Far West. In realtà per i Babbani è una città disabitata, per i maghi invece è popolata di fantasmi. Essi sono visibili solo dai maghi, e noi durante la visita ne abbiamo visti alcuni. All'inizio si comportavano normalmente, non avevano capito che li potevamo vedere, ma un paio di battutine di Sirius e si sono accorti che potevamo vederli. Al primo impatto sono stati poco amichevoli, se potevano ci avrebbero attaccato, ma fortunatamente il signor Potter, dopo aver mostrato il suo tesserino di Auror è riuscito a spiegar loro chi eravamo e cosa facevamo li, e soprattutto fargli capire che non avevamo cattive intenzioni.

Ci hanno spiegato che il fondatore della città era un babbano, e quando la città fu abbandonata, alcuni maghi vi si trasferirono. Purtroppo una bomba durante la Guerra, cosa che nessuno di loro poteva prevedere, distrusse parte del villaggio, in particolare la Locanda della cittadina, dove in quel momento la popolazione era riunita per seguire una partita di Quidditich alla radio. Ovviamente non ci fu alcun superstite, e la gran parte di loro decise di lasciare un'impronta della propria anima indietro.

Siccome sono pochi i maghi che arrivano fin qui, quasi nessuno sa cosa è successo a quei cittadini, e il signor Potter ha promesso loro che appena tornato in Inghilterra avrebbe contattato il Consolato della Magia Statunitense per informarli di ciò che avevano scoperto, e per dare un riconoscimento post-mortem a loro, vittime di una guerra che non li riguardava.

È stata una visita che ci ha insegnato molto, e mi ha lasciato dentro un tesoro, che porterò nel mio cuore per sempre.

Che tesoro?

Che la vita è la cosa più preziosa che abbiamo, e nessuno ha il diritto di toglierla. E prometto che quando sarò più grande combatterò chiunque lo faccia.

Domani passeremo la giornata a Monterey. Che città è? Non ne ho idea, domani lo scoprirò.

Remus



                                                                                                                                                                          05 Agosto 1972


Caro Diario,

Stavolta ho mantenuto la promessa, ti ho scritto appena abbiamo terminato la giornata di visita. Oggi abbiamo visitato Monterey. È una cittadina che si trova non lontano da Los Angeles, e dove abbiamo visitato uno dei più grandi acquari americani. Fantastico. Come avrai capito mi piacciono molto gli acquari e soprattutto adoro vedere i pesci nuotare attorno a noi. Ecco, forse un po' di paura vedendo nuotare accanto a me gli squali ce l'ho, ma visto che non mi possono fare nulla, mi godo la gita. La giornata di oggi non è stata particolarmente faticosa, e dopo aver visitato la città, abbiamo passato il pomeriggio in albergo a riposare. Eravamo tutti esausti.

La mamma di Alice ne ha approfittato per preparare delle pozioni che sarebbero servite, e poi ce le ha fatte bere.

Una serve per attenuare i dolori alle gambe, una per prevenire i crampi e una era una pozione vitaminica, per poterci fornire energie per le prossime visite. Quella però la potremo prendere solo la mattina prima di iniziare la visita. Vista la giornata molto tranquilla oggi ho potuto osservare il comportamento di James nei confronti di Lily, e sono giunto alla conclusione che James si diverta solo a darle fastidio, ma non perché ci sia un interesse nei suoi confronti, semplicemente perché lei è una delle poche persone, o forse l'unica, che non lo cerca e non lo guarda con adorazione, e quindi credo per lui sia una sfida.

Se è come penso ci vorrà un miracolo per farli avvicinare.

Ti devo salutare ora, Peter è appena uscito dal bagno e ora andiamo a dormire.

Ci sentiamo domani sera con i racconti su Santa Barbara, anche se non credo avrò molto da dire. Probabilmente passeremo la giornata al mare, o almeno qualche ora.

A domani.

Remus



                                                                                                                                                                             09 Agosto 1972


Caro Diario,

è passato qualche giorno dall'ultima volta che ho scritto in queste pagine, mi dispiace, ma non avevo molto da raccontare, o meglio, su Santa Barbara non avevo praticamente nulla da dire, e gli ultimi 3 giorni li abbiamo passati tra Los Angeles e Pasadena, per cui ho preferito scrivere una volta solo e raccontare qualcosa, per non diventare monotono.

A Santa Barbara abbiamo passato la giornata al mare a rilassarci, e tutto questo su pressante richiesta di James e Dorcas, che erano esausti per aver camminato troppo in quei giorni. So che anche altri erano stanchi, ad esempio Peter, ma essendo un ospite aveva preferito stare zitto e sopportare. Ho notato subito l'espressione di felicità apparsa sul suo volto, sostituita da un'espressione preoccupata. Mi ha spiegato dopo che lui si vergognava a mettersi in costume, visto che era un po' sovrappeso. Fortunatamente, o sfortunatamente, dipende dai punti di vista, la mamma di James ha sentito Peter, e gli ha fatto un bel discorsetto, in particolare gli ha fatto capire che la bellezza è interiore, e che la bellezza esteriore non vuol dire nulla, visto che prima o poi, anche la persona più bella invecchierà e non sarà più bella da vedere in costume. Lui rinfrancato si è messo in costume e ci ha raggiunti sul bagnasciuga.

Ci siamo divertiti ma sia io sia Lily, non vedevamo l'ora di metterci in cammino per visitare la nostra prossima meta, che quel giorno scoprimmo essere Los Angeles.

Cosa abbiamo visto? Beh, in mattinata abbiamo visitato il quartiere di Beverly Hill's, guardando le ville dei personaggi famosi, raggiungendo a piedi Rodeo Drive, dove tutti ci siamo lasciati andare allo shopping. Ah, non ti ho ancora detto nulla, in solo 9 giorni ho riempito una valigia di souvenir, e prevedo di riempirne almeno altre 2 prima della fine del viaggio. Non sono stato l'unico però, un po' tutti abbiamo riempito una valigia a testa. Debitamente rimpicciolita dai signori Potter in modo da poterla portare in giro. Tuttavia li ho sentiti parlare l'altro giorno, volevano andare al consolato Statunitense e richiedere un permesso per far arrivare uno dei loro elfi domestici, affinché provvedesse a portare a casa le valigie con i regali e i ricordi. Sono andati giusto ieri pomeriggio e ieri sera Milly, l'elfo domestico di casa Potter si è smaterializzato qui e ha portato a casa tutti i bagagli.

Tornando a Los Angeles, nel pomeriggio siamo stati a Santa Monica e abbiamo fatto una lunga passeggiata sul lungomare. Nella strada per tornare alla Locanda abbiamo visitato il quartiere di Venice con la relativa spiaggia, proprio mentre era in corso uno spettacolo con attori di strada, fatto apposta per i turisti. Molto suggestivo.

Ieri invece abbiamo visitato il quartiere di Hollywood, poi ci siamo smaterializzati a Long Beach e abbiamo visitato anche il transatlantico Queen Mary, che è diventato un museo. Abbiamo pranzato li prima di raggiungere nuovamente il centro della città e concederci l'ultima passeggiata.

Oggi invece abbiamo raggiunto la città di Pasadena e dopo averla visitata, ci siamo guadagnati il pomeriggio di relax.

Siamo rimasti tutti in Albergo, troppo stanchi per fare qualsiasi altra cosa. Fortunatamente la pozione che ha preparato la mamma di Alice funziona, altrimenti staremo messi molto peggio. La pausa di oggi le ha permesso inoltre di prepararne ancora, visto che le scorte si stavano esaurendo. Siamo in tanti a berla, visto che anche gli adulti hanno deciso di prenderla.

Ora scendo a cenare, ho molta fame, cosa che di solito non succede. Credo sia per il movimento che sto facendo in questi giorni.

Ci sentiamo domani sera, e ti scriverò direttamente da Miami.

Remus



                                                                                                                                                                                  12 Agosto 1972


Caro Diario,

Eccomi qui, di nuovo in ritardo. Ormai ci sarai abituato. Per i prossimi giorni sarà sempre così, non scriverò tutti i giorni, un po' per stanchezza, un po' perché passeremo alcuni giorni nelle stesse città, quindi non voglio correre il rischio di ripetermi con i racconti.

Siamo arrivati a Miami due giorni fa e abbiamo passato la giornata a camminare per quelle strade fantastiche. L'idea degli adulti era quella di visitare più monumenti possibili in una giornata, e devo dire che siamo stati molto bravi, ne abbiamo visitati una decina. Ovviamente ci siamo smaterializzati nei diversi punti della città, questo per fare prima. Come sapevano dove materializzarsi? Me lo ero sempre chiesto anche io, e l'altra sera il mistero è stato svelato.

Prima di partire da Londra, ai signori Potter è stata fornita una piantina dettagliata, con tutte le stazioni della Metropolvere e anche i luoghi delle possibili smaterializzazioni. Questa piantina era stata chiesta direttamente al Ministero Statunitense quando erano stati richiesti i permessi di entrata nel loro paese. Avremo comunque modo di vedere il Ministero e di conoscere il Ministro quando arriveremo a Washington. Era stato il Ministro della Magia inglese, la Jenkins, ad organizzare l'incontro. In realtà da quanto ho capito l'incontro era stato organizzato per gli adulti, ma quando il Ministro Americano ha saputo della nostra presenza ha esteso l'invito anche a noi. Ho sentito i genitori di James parlare assieme a quelli di Frank e di Alice, e dicevano che questo incontro organizzato non era casuale. Il nostro Ministro voleva stringere più amicizie possibili con gli stati esteri, perché temeva che Tu-sai-chi non si sarebbe fermato davanti a nulla pur di ottenere il potere, e lei sperava di ottenere aiuti e sostegno da parte degli altri stati. Visto che quello Statunitense, assieme a quello Australiano, sono tra i più grandi e organizzati nel Mondo Magico, non è sbagliato il suo ragionamento.

Sto divagando. Tornando a noi, ieri invece ci siamo spostati a visitare le Isole Keys. Ovviamente non siamo riusciti a visitarle tutte, visto che sono circa 1700, ma abbiamo visto le principali isole.

Key West, Marathon, Layton e Islamorada. Il panorama che si gode da queste isole è a dir poco fantastico, strepitoso, megagalattico, meraviglioso. Non credo di aver mai visto una cosa del genere, sono praticamente in mezzo all'Oceano, e ovunque tu ti giri vedi acqua, semplice e pura acqua cristallina. Praticamente trasparente. In confronto a qui, l'acqua che bagna le coste dell'Inghilterra è sporca, nonostante non lo sia realmente. Abbiamo camminato a piedi nudi sulla sabbia bianca, e ci siamo goduti questa inaspettata giornata di relax.

Le ragazze hanno improvvisato una partita a pallavolo, uno sport babbano, di cui Lily e Mary sono appassionate, con un pallone fatto apparire dalla signora Prewett, e in pochi attimi anche noi ragazzi ci siamo uniti. Abbiamo formato due squadre miste giocando per almeno due ore. Alla fine eravamo esausti ma felici.

Ho notato anche che in questi giorni Lily e James parlano assieme in modo civile. La tregua che hanno fatto prima di partire continua, anche se secondo me non durerà a lungo. O almeno non proseguirà con l'inizio della scuola.

Oggi invece abbiamo visitato tre città. Fort Lauderdale, Palm Beach e Cape Canaveral. Nei primi due posti siamo rimasti poco, visto che entrambi erano luoghi di mare, e al mare eravamo già stati il giorno prima. A Cape Canaveral invece siamo rimasti molto. Abbiamo visitato il JFK Space Center. Cos'è? Un posto magico, dove in pratica vengono lanciati missili e navicelle verso gli altri pianeti dello spazio. Da qui due anni fa è partito il primo uomo che è riuscito a sbarcare sulla Luna. I miei compagni Purosangue che non avevano mai sentito parlare dei viaggi sulla Luna, ne sono rimasti affascinati. E non mi stupirei se James e Sirius ci volessero andare pure loro. Te lo dico perché li ho visti parlottare sotto voce per diverso tempo, mentre lanciavano delle occhiate alle navicelle. Oddio, se trovassero il modo di raggiungere i pianeti dello spazio, forse potrei unirmi a loro, ma solo per tenerli d'occhio, sia chiaro. Ma chi voglio prendere in giro? Ci andrei perché vorrei vedere da vicino i pianeti che ci circondano, e scoprire se Marte è veramente abitata. Purtroppo sono solo sogni. Beh, sognare non ha mai fatto male a nessuno, o no?

Ora è meglio se vado a dormire, domani andremo al Walt Disney World, dove staremo due giorni.

Non vedo l'ora.

Remus



                                                                                                                                                                                      14 Agosto 1972


Caro Diario,

In questo momento sono il bambino più felice del mondo. Anzi, dell'universo.

Come ti avevo accennato, l'altro giorno siamo arrivati al Walt Disney World e già vederlo all'ingresso mi sembrava di essere in un sogno. Non avrei mai pensato di riuscire a vedere un luogo che con i suoi racconti e i suoi cartoni ha accompagnato la mia infanzia. Quei cartoni sono stati l'unico modo che avevo di sognare dopo che sono stato morso.

Per fortuna non sono l'unico ad adorare quei cartoni. Anche Lily e Mary che hanno i genitori Babbani sono cresciute con questi cartoni.

In realtà anche Marlene che ha la mamma nata Babbana conosce il mondo di Walt Disney, James, e con mia sorpresa anche Frank. Mi ha spiegato che siccome sua madre ha tante amiche nate Babbane, alle sue feste di compleanno ha ricevuto diverse VHS con i suddetti cartoni, e quindi ha imparato ad amarli anche lui.

I nostri compagni che invece non ne avevano mai sentito parlare ne sono rimasti affascinati.

Abbiamo passato due giorni bellissimi sulle giostre e a conoscere i vari personaggi Disney.

Io e Frank abbiamo promesso agli altri di far vedere loro le cassette con i cartoni al nostro rientro a casa, anche se probabilmente dovranno attendere le vacanze di Natale, visto che rientreremo giusto in tempo per prendere il treno che ci riporterà a scuola.

Oggi non ho molta voglia di scrivere, la mia mente è ancora tutta al parco.

Vedrai che recupererò nei prossimi giorni, visto che domani saremo a New York dove resteremo per 3 giorni.

Finalmente la Grande Mela.

Ci sentiamo nei prossimi giorni.

Remus



                                                                                                                                                                                      18 Agosto 1972


Caro Diario,

In questo momento ti scrivo dal mio letto newyorchese. Per prima cosa volevo chiederti scusa per le diverse incongruenze che avrai trovato nei miei racconti. In particolare per quanto riguarda l'organizzazione del viaggio.

All'inizio ti avevo detto che avevamo deciso noi le tappe, ed era vero, però nei giorni antecedenti la partenza, un gufo dei signori Potter ha chiesto a tutti se ci dispiaceva che fossero loro a decidere le città da vedere. Ovviamente avrebbero tenuto conto delle città che volevamo vedere noi, ma avrebbero inserito anche altre cittadine da vedere, e distribuito meglio le giornate.

Nessuno di noi ha avuto da obiettare, anzi, devo dire che sono stati veramente gentili a farsi carico anche di questo impegno.

Tornando al mio bellissimo e comodo letto newyorchese, questa è l'ultima sera che passiamo in questa meravigliosa città. Abbiamo passato qui 3 giorni stupendi.

Vuoi sapere cosa abbiamo visto in tre giorni? Beh, ho solo una parola da dire, tutto.

O meglio, tutto quello che ci poteva interessare.

Il primo giorno abbiamo visitato la zona sud di Manhattan, quindi un bel giro per Little Italy, dove abbiamo anche pranzato in un piccolo ristorantino italiano, gestito da una coppia di signori di origine napoletana, che ci hanno preparato una buonissima pizza alla napoletana.

Nel pomeriggio invece abbiamo raggiunto il quartiere di Greenwich, dove siamo rimasti poco, giusto un giretto, per proseguire poi per l'Empire State Building, dove siamo saliti fino in alto al piano panoramico da dove abbiamo potuto ammirare un panorama mozzafiato.

Nonostante la giornata molto piena di oggi, non sono riuscito a non pensare a Lily.

Non so come comportarmi, e soprattutto non so con chi confidarmi. James e Sirius non capirebbero, e Peter non credo sia capace di dare consigli amorosi, e soprattutto temo non sia capace di tenere la bocca chiusa. Non voglio rivolgermi ai miei genitori perché temo la prenderebbero male, vista la mia condizione, e non sento corretto chiedere un consiglio al signor Potter.

Credo mi toccherà tenere tutto per me, a meno che io non decida di chiedere direttamente un consiglio a Silente, non tanto per quanto riguarda i sentimenti, ma per sentirmi confermare che quelli come me non possono avere storie d'amore, perché è pericoloso.

Ho deciso, appena tornerò a scuola ne parlerò con il preside.

Tornando a New York, ieri invece siamo passati per Wall Street, una strada molto famosa per i babbani, e poi abbiamo attraversato il Ponte di Brooklyn e visitato il Metropolitan Museum of Art, abbiamo usato per la prima volta la metropolitana, e nonostante sia stato interessante, abbiamo convenuto che fosse più semplice e veloce spostarci tramite materializzazione.

Abbiamo pranzato a Chinatown e poi visitato Central Park. Dopo aver visto il parco ci siamo smaterializzati a vedere la Statua della Libertà.

Oggi invece abbiamo visitato i quartieri del Queens, di Brooklyn e di Harlem al mattino, per poi concederci un pomeriggio di shopping babbano al Rockfeller Center.

Siamo rientrati in albergo dopo aver cenato al 21, un ristorante di New York, forse uno dei più costosi al mondo. Il cibo era molto buono, però per il costo tutti noi ci aspettavamo porzioni un pochino più abbondanti.

Dopo aver ricevuto il conto ci sono voluti 20 minuti buoni per far riprendere la signora Paciock, sembrava che qualcuno le avesse fatto l'incantesimo della Pastoia, invece era semplicemente sotto shock per il totale.

Il signor Potter l'ha rassicurata dicendo che avrebbe pagato lui visto che l'idea era stata sua.

Ora io mi chiedo, ma quanto sono ricchi i Potter?

Domani abbiamo la sveglia molto presto, dobbiamo andare a Washington dove incontreremo il Ministro della Magia Americano, e siamo tutti molto emozionati.

A Presto.

Remus



                                                                                                                                                                                      21 Agosto 1972


Caro Diario,

Sono imperdonabile è vero, ho preso la brutta abitudine di scrivere ogni tre giorni, ma non riesco a fare diversamente. Comprenderai certo che la sera sono molto stanco, e poi preferisco scrivere di più città in una volta sola.

Dove eravamo rimasti?

In attesa della partenza per Washington che è avvenuta senza problemi, tutti eravamo davvero molto eccitati e felici.

Il signor Prewett ci ha spiegato che la mattina avremmo visitato la città, mentre l'incontro con il Ministro era previsto nel pomeriggio.

Ci siamo materializzati direttamente davanti a Union Station (non proprio davanti, ma in un vicolo nascosto agli occhi dei curiosi), la bellissima stazione in stile neoclassico. Beh, non ho mai visto una la facciata di una stazione cosi maestosa e bella.

Nella guida che ci hanno preso i genitori di Frank, c'è scritto che la stazione fu costruita nel 1908 e che è una della stazioni più frequentate .

Davanti alla stazione c'era il monumento di Cristoforo Colombo. Chi era? Colui che ha scoperto l'America nel 1492, ho letto tutta la sua storia e l'ho trovata affascinante, ma questo non è il momento di raccontartela, per ora ho altre cose da dirti.

Guardandoci intorno abbiamo intravisto il Campidoglio, la sede ufficiale del congresso USA. Per raggiungerlo siamo passato davanti alla Corte Suprema e alla Biblioteca del Congresso, e li sia io che Lily ci siamo dovuti trattenere dal correre al suo interno e passarci l'intera giornata.

Con stupore abbiamo avuto il permesso di visitare il Capitol, anche se devo ammettere la visita per noi che di politica babbana non ne sappiamo molto, o meglio io qualcosa so, ma di quella britannica, non è stata molto interessante.

Dopo una bellissima passeggiata nel viale dei National Mall, siamo arrivati davanti ad un bellissimo Memorial dedicato alla Seconda guerra Mondiale. Chissà se ne faranno uno anche da noi al termine della guerra magica che sta per iniziando a Londra.

Speriamo termini prima della fine della scuola, altrimenti temo che James e Sirius vorranno prendervi parte, in difesa della popolazione magica.

Io dici? Ovviamente prenderei parte anche io alla difesa del mio mondo, ma spero davvero non debba mai succedere.

Passando ad un argomento più allegro ma collegato alla nostra situazione attuale, ti volevo raccontare dell'incontro con il Ministro.

Dopo aver pranzato, ci siamo smaterializzati alla Casa Bianca, o meglio alla parte magica della Casa Bianca, che nessuno sa esistere.

Men che meno il Presidente Americano.

In pratica nello stesso giardino, è stata eretta una costruzione magica, invisibile agli occhi dei babbani e dei curiosi, anche se maghi. Solo chi è stato invitato a visitare il ministero della magia, avrà la facoltà di vederla. Infatti non è possibile accedervi, se non tramite materializzazione direttamente all'interno dell'edificio, e su invito, altrimenti si corre il rischio di spaccarsi visto che saresti respinto indietro da una barriera eretta a protezione, o tramite Metropolvere, e anche li sempre su invito.

Beh, noi eravamo stati invitati, pertanto ci siamo materializzati direttamente all'interno, e non appena siamo arrivati siamo stati circondati da almeno una quindicina di auror che ci puntavano la bacchetta addosso. Fortunatamente il signor Potter, prima di partire ha avuto la brillante idea di trasfigurare i propri abiti in quelli da Auror e appuntarsi al petto il distintivo, così anche i genitori di Frank e Alice. Questa ha permesso agli auror americani di riconoscere i signori Potter come Auror Britannici e hanno abbassato le bacchette.

Dopo un controllo alle bacchette, per verificare la veridicità di quello che stavamo dicendo, ci hanno portato nello studio del Ministro. Era enorme. Ora io non so se lo studio del nostro Ministro sia così grande, anche se dalla faccia sbalordita della signora Prewett credo di no, ma questo è veramente bellissimo. Appesi alle pareti moltissimi quadri, appartenenti sia al mondo magico, sia a quello Babbano.

Abbiamo conosciuto il Ministro della Magia Cameron Lewis, è risultato molto simpatico e soprattutto molto giovane, non avrà avuto più di quarant'anni, solo che sembrava poco educato chiedere l'età.

L'abbiamo visto per pochi minuti perché poi si è chiuso assieme agli adulti nel suo ufficio, e noi ragazzi siamo stati accompagnati in una saletta riservata, dove siamo rimasti in attesa che la loro riunione terminasse. Fortunatamente nel tempo che abbiamo aspettato, circa un paio d'ore, ci hanno portato da mangiare e l'auror assegnato a stare con noi ci ha raccontato come funziona il loro ministero. Tutto diverso da noi. Lo sapevi che loro diventano maggiorenni a 16 anni? E che a quell'età possono anche smaterializzarsi. Sarei molto tentato di venire a vivere in America solo per potermi smaterializzare liberamente tra qualche anno. Anche James e Sirius l'hanno pensata come me, anche a loro è passato per la testa di venire in America.

Appena gli adulti hanno terminato la loro riunione siamo rientrati in albergo, e dopo una cena veloce ci siamo fiondati a letto, pronti a partire per la destinazione successiva. BOSTON.

A Boston abbiamo fatto una passeggiata lungo The Freedom Trail, ovvero il sentiero della libertà. Li abbiamo visto la Massachusetts State House, ovvero la sede del governo dello stato e diverse zone, tutte davvero molto belle. Purtroppo non ci siamo potuti soffermare molto, visto che avevamo solo un giorno di tempo e molte cose da vedere.

Abbiamo raggiunto successivamente il Boston Public Garden, un famoso giardino botanico, visitato in velocità visto che pochi di noi erano realmente interessati alle piante, solo Frank e Alice in realtà sarebbero rimasti li volentieri per ore, mentre il resto di noi, non avendo un particolare interesse per Erbologia ha trovato la visita al parco noiosa.

Prima di pranzo siamo anche riusciti a visitare il Museo della Scienza e il Planetario, interessanti entrambi, ma ho preferito di gran lunga il secondo.

Dopo un pranzo veloce al Mc Donald's ci siamo avviati nelle Boston Harbor Islands, dove abbiamo nuotato ed esplorato le rovine di un antico forte, davvero molto bello.

Oggi invece siamo stati a Chicago.

Abbiamo passato l'intera mattinata al Lincoln Park Zoo, e sono contento sia stato così, non avevo mai visto tanti animali tutti assieme, e men che mai avevo visto da vicino leoni, tigri o scimmie. Anzi, a dirla tutta non avevo mai visto dal vivo nessuno degli animali presenti nel parco, forse solo i lupi (anche se io sono mannaro e non un lupo comune) e i maiali (ho pensato assomigliassero molto ai Serpeverde, e anche James l'ha pensato).

Il pomeriggio invece ci siamo divertiti a girare per le strade a piedi e a fare shopping.

In realtà Dorcas e Marlene avevano proposto di andare al Millenium Park, ma gli adulti non hanno voluto. La motivazione che hanno fornito è che avremmo dovuto visitare molti altri parchi nei prossimi giorni, e sicuramente ci saremo stancati di vedere sempre erba. Così dicendo ci hanno incuriosito molto e dopo averli tartassati per ore, in particolare James e Sirius che hanno un talento naturale nello stressare il prossimo, ci hanno comunicato dove andremo i prossimi tre giorni.

Yellowstone, Cascate del Niagara e la visita di alcuni dei laghi presenti nel circondario.

Non vedo l'ora.

Ti scriverò dopodomani.

Remus Lupin



                                                                                                                                                                                         24 Agosto 1972


Caro Diario,

Hai visto? Stavolta ho mantenuto la promessa e ti ho scritto il giorno che ti avevo detto.

Sono stanchissimo, e l'unica cosa che vorrei fare è dormire, ma volevo aggiornarti.

Approfitto del tempo che i miei compagni impiegheranno per fare la doccia, visto che abbiamo sorteggiato e io sono finito per ultimo. Dividiamo tutti e 5 la stessa stanza. Siamo stati molto fortunati a trovare ultimamente alberghi con stanza molto grandi, e quindi adatte anche a 5 persone assieme. Questo ha permesso di risparmiare molto sui costi dei pernottamenti, anche se era tutto a carico della scuola, vista la vittoria alla gara di cucina.

Pensa Diario, i miei amici stanno già parlando delle vacanze dell'anno prossimo, e anche se non posso ancora crederci, vogliono che io vada con loro. Dove volevano andare? Beh James e Sirius parlavano dell'Australia, mentre Frank diceva che l'anno prossimo sua madre voleva portarlo a vedere i fiordi norvegesi, e che i genitori di James avevano pensato di aggregarsi. Pertanto credo che andranno li. Io non sono sicuro di poter andare, i miei non si possono permettere di farmi fare un viaggio, anche se James ha detto che saremmo ancora una volta suoi ospiti.

Meglio non farsi troppe illusioni. Dubito che a Sirius venga permesso di fare un'ulteriore vacanza fuori casa.

Tornando comunque a queste ultime giornate, come ti dicevo prima sono molto stanco, perché abbiamo camminato davvero molto. Ci ha aiutato molto poterci smaterializzare nei diversi posti, e questo ci ha permesso di vedere tutto quello che volevamo in una giornata.

Partiamo da Yellowstone. Che dire? Non credo di aver mai visto una cosa così stupenda in tutta la mia vita. Credo che se avessimo fatto la gita solo qui sarei stato ugualmente felice, perché essere in questo posto ti fa momentaneamente dimenticare tutto il resto.

Il parco è diviso in quattro zone e dicono che per visitarle tutte e con attenzione, ci vogliono almeno 4/5 giorni, noi ci siamo riusciti in 1, anche se alla sera eravamo distrutti.

La prima zona che abbiamo visto è stata la regione dei geyser.

Il primo è stato Old Faithful, situato nel bacino più a sud, l'Upper Geyser Basin, e l'Old Faithful è il geyser più famoso del parco, e siamo riusciti anche a vedere l'eruzione, e praticamente c'è stato un potentissimo getto d'acqua che, secondo la guida cartacea a nostra disposizione, può anche toccare i 55 metri. Il secondo sempre nello stesso bacino, è il Grand Geyser, a cui siamo giunti tramite una passeggiata su delle passerelle di legno.

Spostandoci di zona siamo arrivati nella Midway Geyser Basin, dove oltre ai geyser abbiamo trovato la sorgente termale Grand Prismatic Spring, beh che dire, meravigliosa. Peccato non aver potuto farci un bagno...

Gli ultimi Geyser che abbiamo visto sono quelli nel bacino Norris, dove si trovano quello più altro del mondo, lo Steamboat, dove siamo riusciti a vederne anche l'eruzione, e da quello che ho capito siamo stati molto fortunati a vederla, perché non capita spesso, e l'ultimo l'Echinus, il più ampio geyser d'acqua acida del mondo.

Dopo un'occhiata alle sorgenti termali, dove non si può assolutamente fare il bagno, visto che l'acqua è bollente e oltre a rischiare di farti male, rischi anche una bella multa.

Per ultimi invece abbiamo visitato il Grand Canyon dello Yellowstone e il lago, ma eravamo talmente stanchi che non ci siamo soffermati moltissimo, e dopo un breve giro siamo rientrati in albergo. La signora Prewett ci ha dato oltre alle pozioni che beviamo giornalmente, anche quella per un sonno senza sogni, affinché potessimo riposare tranquillamente.

Non abbiamo neanche mangiato, anzi, siamo andati direttamente a letto. Ho impiegato qualcosa come 30 secondi per addormentarmi.

Ieri mattina mi sono svegliato riposato e meno stanco di quello che pensavo, anche se avevo continui dolori alle gambe.

Per cercare di attenuarli, ho mangiato tante banane a colazione, visto che i crampi sono dovuti alla mancanza di potassio, e le banane ne contengono molto.

Tuttavia temo di non aver fatto la cosa giusta, visto che a causa di tutte quelle banane, non vado in bagno da ieri, e ora comincio ad avere crampi alla pancia, senza poter far nulla.

Lasciando perdere la mia colazione strana, dopo esserci tutti abbondantemente rifocillati, ci siamo smaterializzati alle cascate del Niagara.

Dopo una bellissima ma lunga passeggiata attraverso il Rainbow Bridge, dove ci siamo goduti la vista delle 2 cascate, siamo arrivati al confine con il Canada, dove siamo andati per vedere la parte canadese delle cascate.

Salire sul Maid of The Mist ci ha portato praticamente attaccati alle cascate, e siamo riusciti ad ammirarle meglio, e sono sempre più sbalordito da quello che la natura può fare.

Quando siamo tornati con i piedi per terra eravamo tutti bagnati fradici, con un incantesimo la signora Potter ci ha asciugati tutti, per evitare prendessimo un raffreddore, visto che già alcuni di noi avevano iniziato a starnutire, tipo Peter, Mary e Dorcas. Dopo una veloce somministrazione della pozione pepata, per prevenire eventuali influenze, abbiamo ripreso la nostra gita.

Siamo tornati sul lato americano e abbiamo visitato la Grotta dei Venti, che tramite un sentiero ci ha portato a pochissimi metri dalle American Falls. Siamo riusciti a fare anche l'escursione dietro le cascate, fantastico, davvero.

Non vedo l'ora di raccontare tutto a mamma e papà. Sono sicuro che saranno felice di sentire i miei racconti e di vedere quante cose ho comprato per loro.

Mi sono anche dimenticato di dirti che l'altro giorno è tornata Milly, l'elfo dei Potter, a prendere l'ennesimo blocco di valigie con i souvenir. Ridendo, James ha detto che secondo lui quando torneremo a casa sua la troveremo sommersa dalle valigie, e non ci sarà posto per nessuno di noi. Tutti ci siamo messi a ridere, anche gli adulti. Però, riflettendo sulle dimensioni di casa Potter, ci vorrebbero almeno 500mila valigie per riempirla, e forse neanche sarebbero sufficienti.

Tornando a noi, oggi invece indovina dove siamo stati?

Nella grandissima, enorme, regione dei laghi. Sembrava impossibile riuscire a girarla tutta, da quanto grande è, ma noi ce l'abbiamo fatta. Certo, stamattina siamo partiti alle 6, e siamo rientrati poco più di mezz'ora fa, e ora sono le 21. Per cui abbiamo girato per più di 12 ore, ed è per questo che siamo tutti davvero stanchi. Immagina che dalla stanchezza oggi Lily ha fatto tutta la gita a braccetto con me, per potersi sostenere. Immagina quindi la mia felicità nell'averla vicina.

Continuo a divagare, e non so neanche io perché, di solito non lo faccio, vero?

Oggi abbiamo visto tutti e cinque i laghi, iniziando dal lago Superiore, che è il più grande e profondo dell'intero pianeta.

Il secondo Lago che abbiamo visto è il Michigan, che abbiamo scoperto aver già avuto modo di intravederlo mentre eravamo a Chicago, visto che le sue acque ne bagnano la città.

La visita del lago Huron invece, ha comportato anche la visita dell'isolotto di Manitoulin, che è l'isola lacustre più grande al mondo. Pensa che all'interno dell'isola ci sono più di 80 laghi, e che al loro interno contengono anche loro delle isole. Fantastico.

Per ultimi invece il lago Erie, bello si, ma non mi è rimasto impresso quanto gli altri, il Lago Ontario, che mi è piaciuto molto, e per ultimo il più piccolo della regione dei grandi laghi, che da quello che ho capito, spesso non viene neanche nominato, perché rispetto agli altri è troppo piccolo, il lago di Saint-Clair, nonostante sia veramente piccolo, è davvero molto bello e suggestivo.

A parte per i grandi spostamenti effettuati con mezzi magici, per il resto del tempo abbiamo camminato, e davvero tanto.

Ormai manca davvero poco al termine di questa avventura. Abbiamo ancora 4 giorni per visitare questi meravigliosi luoghi, e per stare assieme, poi ci sarà il ritorno alla realtà.

Dove andremo nei prossimi giorni? Ci hanno solo detto che lasceremo gli Stati Uniti e andremo in altri stati, ma non hanno voluto dirci altro...

Sono proprio curioso.

Finalmente è arrivato il mio turno in bagno, per cui ti auguro buona notte.

A presto.

Remus




                                                                                                                                                                                28 Agosto 1972



Caro Diario,

Questo è l'ultimo giorno delle mie vacanze Americane, le mie stupende vacanze, le più belle della mia vita.

Domani mattina partiremo molto presto, prenderemo una passaporta che ci porterà direttamente al Ministero della Magia Inglese.

Qui ormai sono le dieci di sera, e nonostante la stanchezza non riesco ad addormentarmi. Il motivo? Perchè non voglio lasciare indietro tutto questo, lasciarlo per l'ignoto.

Sarà ancora tutto come prima una volta tornati in Inghilterra? Non credo. Durante questo viaggio ho spesso dimenticato della mia condizione, ma il ritorno a casa per la farà ricordare continuamente, ne sono sicuro.

L'unica cosa positiva del tornare a casa, è il rivedere i miei genitori. Li rivedrò domani pomeriggio, quando mi verranno a prendere dai Potter per passare a casa gli ultimi due giorni.

In realtà James mi aveva invitato a stare da lui fino all'inizio della scuola, ma la luna piena che ci sarà domani sera non me lo consente.

Solo Sirius e Peter resteranno da James, tutti gli altri, femmine comprese, torneranno nelle proprie case per gli ultimi due giorni.

Ci eravamo lasciati all'ultima sera negli Stati Uniti, pronti a trasferirci in un'altro stato, ma senza sapere quale.

Siamo arrivati in Canada, per la precisione a Toronto. Quella era la nostra prima metà canadese, poi ci siamo spostati ad Ottawa, ieri eravamo a Vancouver mentre oggi per concludere in bellezza, Montreal e Quebec.

Cosa abbiamo visto a Toronto?

Allora, siamo partiti da Front Street e percorrendola siamo arrivati alla Old Town, dove abbiamo visitato il mercato e fatto numerosi acquisti di prodotti tipici, per poi passare davanti l'antica zona delle distillerie, dove ora sorgono moltissimi negozi.

Sempre al mattino abbiamo passato un paio d'ore tra i negozi della zona più lussuosa di Toronto, dove gli acquisti sono stati tantissimi, tanto da costringere i signori Potter a portare il tutto in albergo prima di proseguire.

Il pomeriggio invece è stato dedicato alla visita del Royal Ontario Museum, un enorme museo di storia naturale ed antropologia. Molto interessante davvero.

Per cena invece di tornare in albergo è stato deciso di cenare a Chinatown a base di involtini primavera e spaghetti di riso alla piastra. Una cena davvero gustosa e saporita.

Il giorno successivo siamo stati a Ottawa che è la capitale del Canada.

A passo sostenuto abbiamo raggiunto una collina con un stupenda veduta sul fiume Ottawa, doce si trova la zona parlamentare, formata da edifici neogotici (solo io, Lily e Mary sapevamo cosa volesse dire, perchè per i maghi l'arte babbana non è molto conosciuta), e sono edifici davvero molto belli. Una veloce visita al parlamento, dove c'è una biblioteca enorme, che devo ammettere, per la prima volta mi ha fatto passare la voglia di proseguire oltre, e mi ha fatto desiderare di restare qui, per sempre.

Pranzo veloce sul prato che si trova al centro di questi meravigliosi edifici, dove ho avvistato delle marmotte e degli scoiattoli. Sirius ha provato ad avvicinarsi ma sono scappate in tutta velocità. Forse avevano paura...

Abbiamo proseguito fino al punto panoramico Nepean, dove si può vedere tutto il centro della città. (Ti chiederai come faccio a sapere tutti i nomi, semplice, in ogni città provvedo all'acquisto di una guida turistica e li trovo scritto tutto, e mentre cammino mi segno cosa ho visto, così da poterti riportare tutto).

Siamo entrati nella Cattedrale di Notre-Dame, e onestamente da fuori non mi ispirava molto, e neanche ai miei compagni, gli adulti però, in particolare la signora Prewett hanno insistito per vedere l'interno, e mi sono ricreduto. È davvero meravigliosa, con un soffitto veramente molto bello e delle vetrate fantastiche.

Per il resto della giornata invece ci siamo riposati. In effetti eravamo parecchio stanchi, e quindi siamo rimasti all'ombra di un albero nel parco cittadino.

Ieri invece ci siamo smaterializzati a Vancouver, la mattina l'abbiamo dedicata alla visita dell' HR MAC MILLAN SPACE CENTER, un centro dedicato allo spazio e a Granville Island, una parte commerciale della città. In realtà è un isolotto all'interno di un'insenatura chiamata False Creek.

Dopo pranzo invece ci siamo recati allo Stanley Park, con oltre 70mila esemplari marini provenienti da tutte le parti del mondo. Successivamente ci siamo goduti una passeggiata sul Capilano Suspension Bridge, un ponte sospeso sopra un canyon. Suggestivo.

Purtroppo non c'è stato tempo di vedere o fare altro, anche se tutti avremmo fatto volentieri l'escursione con il kayak, uno sport babbano molto bello anche se non semplice.

Oggi invece la giornata l'abbiamo passata a Montreal al mattino e a Quebec nel pomeriggio.

La visita a Montreal è iniziata con un giro per la città vecchia a bordo di carrozze trainate da cavalli. Dopo il giro ci siamo smaterializzati sulla cima del Mont Royal, dove abbiamo potuto ammirare la città dall'altro. Una breve camminata e un pranzo veloce e ci siamo smaterializzati (sempre materializzazione congiunta ovviamente) a Quebec.

La visita è iniziata con una passeggiata sulle antiche mura e una visita alle Citadelle, una fortificazione eretta nel Settecento. Dopo la passeggiata eravamo veramente molto stanchi, ma con un piccolo sforzo abbiamo visitato anche la chiesa più antica del Canada, l'Eglise Notre Dame des Victoires. Una breve vista alle cascate del Parc de la Chute e poi siamo rientrati in albero vista la stanchezza.

Questa è l'ultima sera che scrivo dall'America, da domani tornerò a scrivere dal mio letto inglese.

Sicuramente non ti scriverò domani sera visto che ci sarà la luna piena, ma dopodomani ti racconterò come è andato il viaggio di ritorno e soprattutto le mie impressioni su questo viaggio.

Remus







Buonasera a tutti... Sono imperdonabile davvero, aggiorno una volta ogni tot mesi e non ho scusanti.

Anche se in realtà forse scrivo e aggiorno più per me stessa che per altri, visto che nessuno in pratica scrive cosa ne pensa, per cui non so neanche se viene realmente letta la storia e se piace o meno.

Continuerò a scrivere, questo è sicuro.

Prima o poi aggiornerò anche i Missing Moment, e il prossimo Missing dovrebbe riguardare Lucius e Narcissa.

Il prossimo capitolo parlerà del nuovo anno a Hogwarts ovviamente visto dai malandrini, ma sarà visto anche dal punto di vista di Regulus, sarà il suo ingresso ufficiale nella storia.

Per quanto riguarda questo capitolo, siccome era già abbastanza lungo, non mi sono voluta prolungare oltre e non ho narrato il ritorno a casa di ognuno.

Ci sarà comunque un accenno nel prossimo capitolo.

Vi preparo già a quello che verrà affrontato durante il secondo anno. Per qualche mese ci sarà una RemusXLily, ma non vi anticipo altro. Siete curiosi? Rimanete sintonizzati, che prima o poi aggiornerò.







  
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