Good
and bad news
POV’S MIKE
‘Mentre la
stavo visitando ho trovato
questo bigliettino dentro la giacca’ mi
porge un foglietto con su scritto:
State attenti. Lei non
è l’unica e questo è
solo l’inizio. Alla fine lei morirà e io mi
riprenderò ciò che mi spetta di
diritto…
“Chiunque
sia stato, ci riproverà” dico con voce tremante.
Non voglio che le accada di
nuovo qualcosa. “Mike non è che tu sai chi
vorrebbe fare del male ad Alex?” mi
chiede Clary con voce speranzosa. Scuoto il capo “No. Lei
è una ragazza che si
fa amare da tutti, anche se certe volte, per colpa della sua
testardaggine, fa
arrabbiare tutti, ma non si può stare arrabbiati con lei per
più si trenta
secondi. Fratello Enoch adesso possiamo entrare a vedere
Alex?”-‘Certo ma uno alla
volta’ guardo tutti i
presenti in questa stanza. Vedo Clary che mi sorride e che mi guarda
come se mi
volesse dire ‘lo so che stai morendo dalla voglia di vederla,
entra’ le mimo un
“grazie” con le
labbra e poi entro in
infermeria. Vedo Alex distesa su un fianco e con le spalle rivolte
verso la
porta. Faccio piano così da non farmi sentire. Mi distendo
sul letto e lei si
gira, appena mi vede mi bacia. Era un bacio dolce e pieno di amore, un
amore
che entrambi proviamo nei confronti dell’altro. “Ei
principessa, come
stai?”-“Adesso che ti vedo meglio” mi
getta le braccia al collo e affonda il
viso nel mio petto, ricambio l’abbraccio stringendole la vita
e immergo il viso
in quei suoi capelli biondi e lisci. Rompiamo l’abbraccio, e
appena poso lo
sguardo su quel viso angelico, mi perdo nei suoi occhi verdi smeraldo.
“Amore
mi hai fatto preoccupare molto”-“Scusami”
abbassa la testa come se si sentisse
in colpa. Le metto due dita sotto il mento e le alzo la testa e
continuo a
guardarla “Ei, non è colpa tua” prende
un sospiro “Mike ti devo dire una
cosa”-“Lo sai che mi puoi dire
tutto”-“Si ma è difficile da
spiegare”-“È una
cosa brutta?”-“Beh dipende dai punti di vista, per
me è bella, ma per te
potrebbe essere il contrario”-“Allora facciamo
così, me la dici appena esci di
qui, ok?”-“Ok” la bacio e scendo dal
letto “Vado a chiamare gli altri” vedo che
fa cenno di si con la testa, ed esco.
POV’S CLARY
Sto per entrare in
infermeria quando Fratello Enoch mi prende il braccio e mi dice ‘Clary dobbiamo parlare’ –“Posso
prima
vedere mia sorella o è troppo importante?”-‘In
verità è abbastanza importante sia per te che per
Jace’ –“Ok andiamo in
salone” ci incamminiamo verso il salone e incomincio a
pensare che quello che
mi deve dire Fratello Enoch sia davvero importante. Appena arrivati ci
sediamo
sulle poltrone ‘Allora Clary tu lo
sai
qual è il tuo stato fisico?’ –“Se
ti riferisci al fatto che sono incinta
si, lo so da quattro giorni” abbasso il volto
perché mi sento in imbarazzo ‘Jace
lo sa?’ faccio segno di no con la
testa ‘Tua madre e Luke?’
faccio
ancora segno di no con la testa ‘Chi
lo
sa?’-“Mia sorella e Magnus”-‘Quando
lo dirai a Jace?’-“Spero di riuscirci al
più presto. Non voglio che lui
scopra che sono incinta da altre persone, anche se sono sicura che non
sia
pronto a fare il padre”-“Cosa?” vedo Jace
sull’uscio della porta con una faccia
sbalordita. Vedo che contrae la mascella segno che è un
po’ nervoso “Fratello
Enoch ci lasci da soli, per favore?”-‘Certo
Jace. Vado a vedere come sta Alexandra’-
“Jace cosa ci fai qui?”-“Ero
venuto a cercarti perché Alex aveva chiesto di te. Ho
sentito la tua voce
venire da qui e sono venuto. Clary perché non mi hai detto
che sei
incinta?”-“Per paura”-“Di che
cosa hai paura?”-“Che tu non volessi questo
bambino. Tu sei impulsivo, non rifletti prima di agire, ti metti in
pericolo di
più di quanto noi Shadowhunters già non siamo.
Sei un ragazzo di vent’anni sei
pronto a diventare padre?”-“In effetti non mi sento
pronto…”-“Visto questo
significa che non vuoi il bambino. Jace ormai ci siamo tuffati in
questo fiume,
però se tu vuoi uscire puoi finché sei in tempo.
Io ormai devo continuare, però
ti dico solo una cosa, se non vuoi continuare mi devi lasciare
andare” ormai
avevo le lacrime che mi scorrevano una dopo l’altra. Non
riuscivo a pensare
nemmeno un secondo alla mia vita senza Jace, ma avrei avuto quel
bambino che
sicuramente erediterà qualcosa da suo padre, ma non
sarà lo stesso. Mi alzo
dalla poltrona e vado per uscire quando due bracci muscolose mi
abbracciano da
dietro “Hai ragione. Ho vent’anni, non sono pronto
per fare il padre, ma non ti
lascerei mai sola con un bambino. Non importa se non sono pronto, lo
sarò al
momento della nascita del bambino, e lo sarò sia per lui che
per te.” Sempre
con le lacrime agl’occhi mi volto verso di lui e mi bacia
appassionatamente.
POV’S
ALEXANDRA
Sono appena
tornata in camera. Prendo quella busta che ha cambiato il mio umore in
questi
giorni e che mi ha fatto riflettere su quello che voglio e che devo
fare nella
mia vita. Sono seduta sul bordo del letto e sento qualcuno che bussa
alla porta
“Avanti”-“Ei amore mi avevi detto che
dovevamo parlare”-“Si, siediti” lo vedo
venire verso di me e sedersi affianco a me “Allora,
cos’è questa cosa che ti
turba tanto?” lo guardo con gli occhi strabuzzati.
È mai possibile che questo
ragazzo mi legga dentro “Beh in effetti
c’è una cosa che ti dovrei dire, però
mi devi promettere che non mi giudicherai”-“Amore
non lo farei mai” prendo un
bel respiro “Ti ricordi che quando eravamo a Londra tu mi
portasti a conoscere
una scuola di musica molto prestigiosa?”-“Si, la
Royal College of Music”-“E ti
ricordi che avevo fatto un provino per entrare presentando il mio pezzo
al
pianoforte?”-“Si, ti avevano detto che se fossi
passata ti avrebbero mandato
una busta con scritto che avevi vinto una borsa di
studio”-“E ti ricordi anche
che io ti dissi che non era possibile che mi avrebbero scelta
perché c’erano
almeno dieci mila iscritti che aspettavano la borsa di studio e che
loro ne
davano solamente dieci?”-“Si, ma non capisco questa
che cosa ci possa entrare
con il tuo turbamento”lo guardo con occhi tristi e poi lui si
alza e si mette
le mani in testa. Da quel suo gesto ho capito che ha inteso tutto la
situazione
“Alexandra Elena Morgenstern, tu mi stai dicendo
che…”
POV’S MIKE
“Alexandra
Elena
Morgenstern, tu mi stai dicendo che ti hanno mandato la busta e che ti
hanno
dato la borsa di studio?” no, non può essere. Se
lei accetta se ne dovrà andare
per molto tempo, quattro o cinque anni. Come farò a stare
cinque anni senza di
lei? “Si, Mike. Mi hanno dato la borsa di
studio”-“E tu la vuoi
accettare?”chiedo con voce triste “Non lo so.
Sinceramente, non ne ho idea. Sai
che il mio sogno è sempre stato quello di diventare una
pianista
eccezionale”-“Alex ma tu lo sei già. Se
ti hanno accettato e ti hanno mandato
la borsa di studio vuol dire che già lo sei” mi
siedo di nuovo affianco a lei e
le prendo le mani. Ha il viso rivolto verso il basso e guarda il vuoto.
“Ei,
amore ascolta. Se tu non vuoi accettare per causa mia, no. Devi
accettare. Se
tu non vuoi andarci perché non te la senti o
perché non vuoi separarti di nuovo
dalla tua famiglia, ok, non andarci, non sei obbligata” la
vedevo persa nei
suoi pensieri. Dopo qualche minuto alza la testa e mi guarda negli
occhi “Tu
vuoi che io ci vada?”-“Beh, Alex è una
domanda difficile, lo sai come la
penso”-“Ti prego. Dimmelo. Ho bisogno di sentirtelo
dire”-“Ok io voglio che tu
ci vada perché so che è il tuo sogno, ma da una
parte non voglio, perché ti
perderei. Sai che non sono un tipo da relazione a distanza per cinque
anni” si
alza e esce dalla stanza. La inseguo “Alex. Alex. ALEX DOVE
VAI?” nessuna
risposta. Entra in salotto e stranamente sono tutti lì
seduti sul divano e
sulle poltrone. Vedo Clary guardarci in modo strano “Ei, come
mai qui. Alex che
hai?” era tesa, le braccia lungo il corpo e chiuse in due
pugni e la mascella
contratta. “Io vi devo dire una cosa molto
importante”-“Dai parla. Noi ti
ascoltiamo zuccherino” ovviamente Magnus era seduto sulla
poltrona tutto calmo
“Beh, quando io e Mike siamo andati a Londra, io ho fatto un
provino per una
scuola prestigiosa di musica. Mi avevano detto che mi avrebbero mandato
una
busta se fossi stata accettata, e l’altro giorno, prima di
andare a casa di
Clary, l’ho ricevuta. Mi hanno accettata, ma se accetto di
seguire i corsi,
dovrò trasferirmi a Londra per cinque
anni”-“Sorellina questa è una notizia
fantastica” dice John correndole incontro e abbracciandola.
Alex scioglie
l’abbraccio e si volta verso di me “Beh, dipende
dai punti di vista” sento gli
sguardi di tutti su di noi, ma uno in particolare che non mi ama
particolarmente “Figlia mia, devi seguire quello che ti dice
il cuore. Se lui
ti dice di restare resta, ma se lui ti dice di andare a Londra, vai.
Anche
se…”-“Anche se cosa mamma?”
Alex la guarda con uno sguardo interrogativo “Mike
potrebbe venire con te, no?” chiede guardando Maryse,
quest’ultima si alza dal
divano “Ah mia cara Jocelyn, si vede che non hai mai
partecipato alla vita di
un gestore di un Istituto”-“Cosa vuoi dire con
questo?”-“Quando un
Shadowhunters entra e incomincia ad alloggiare in Istituto, fare gli
allenamenti qui dentro, diventa un membro di quell’Istituto.
Se diventa membro
è molto difficile che possa cambiare Istituto, solo in casi
estremi il Conclave
lo fa spostare, e questo non viene considerato un caso
estremo”-“In ogni caso
Mike non potrebbe andare con Alex”-“No, non
può” vedo Alex che mi guarda ancora
una volta. Vedo i suoi occhi lucidi, così mi avvicino a lei
e la prendo tra le
mie braccia. Lei incomincia a sfogarsi in un pianto pieno di angoscia e
tristezza. Non sopporto vederla così. Mi scuso con tutti e
la porto in camera.
La faccio distendere sul letto e io mi distendo affianco a lei
“Meglio?”-“Mike
io non me ne voglio andare, non ti voglio lasciare, ma è il
mio sogno” le
asciugo le lacrime che continuano a scendere. “Amore lo so.
Neanche io ti
voglio lasciare”-“Allora resto. Basta, ho deciso.
Resto” e posa le sue labbra
sulle mie. Io mi allontano “Alex non voglio che rinunci al
tuo sogno a causa
mia”-“Mike, io non voglio separarmi da te e
ritornare quando avrò ventiquattro
anni e tu venticinque. Io voglio costruire al più presto una
famiglia con te,
avere tanti bei Mike junior con i tuoi capelli biondi e i tuoi occhi
nocciola”
sorrido al pensiero di noi due al parco con i nostri figli
“Invece io li voglio
con i tuoi occhi verde smeraldo” ci baciamo dolcemente.
Appena ci stacchiamo si
accoccola tra le mie braccia e si addormenta. È un angelo
persino quando dorme.
Per non rovinare l’atmosfera mi addormento anche io.
POV’S
ALEXANDRA
Mi sveglio e vedo
che sono ancora tra le braccia di Mike. Guardo il mio iPhone e vedo che
sono le
quattro del mattino, ma oltre all’orario vidi dodici chiamate
perse da Julie.
Oh mio Raziel mi ero dimenticata di chiamarla e adesso lei era
preoccupata per
me. Ah che pessima migliore amica che sono. Scendo in cucina a prendere
un
bicchiere d’acqua quando vedo un’ombra. Mi sembra
un ragazzo. La vedo avanzare.
Ma alla fine mi accorgo che è… “Come
mai svegli a quest’ora?”-“Alec mi hai
fatto
prendere un colpo”-“Scusa non era mia intenzione.
Alla fine che hai deciso?
Rimarrai o te ne
andrai?”-“Rimango”-“Come
mai?”-“Lo faccio per Mike. Non
sopporterei di non vederlo per cinque anni, e poi lui non è
un tipo da
relazione a distanza”-“Sai l’ultima volta
che io e Magnus abbiamo litigato lui
se n’è andato a Parigi per due settimane. Non
riuscivo a non sapere come stava
o cosa faceva e questo mi alterava un po’. Infondo ti
capisco. Se non sono
riuscito a stare lontano da Magnus per due settimane pensa se lo avessi
dovuto
fare per cinque anni. Secondo me hai fatto la scelta
migliore” ero molto
stupefatta. Io e Alec non abbiamo un rapporto, cioè non
parliamo mai, però con
questo suo discorso mi ha fatto capire che è un ottimo amico
“Alex se hai
bisogno di aiuto, di sfogarti o qualunque cosa, io ci sono. Lo so che
noi ci
possiamo considerare solo conoscenti, ma mi stai simpatica e quindi
vorrei che
diventassimo amici” lo abbraccio. È bello sapere
che puoi contare su una
persona. “Grazie”-“E di che. Ricorda io
ci sono” mi da un bacio sulla fronte e
va in camera. Ritorno anche io in camera. Appena entro vedo Mike seduto
sul
letto “Ei, coma mai alzata?”-“Ero andata
a prendere un bicchiere d’acqua” vado
verso il letto e mi metto a cavalcioni su di lui “Alex sono
le quattro del
mattino”-“E allora?”-“Domani
mattina ci dobbiamo alzare alle sette, se iniziamo
non ci sveglieremo alle sette ma alle otto”-“Ok,
ok, ma domani mattina ti fai
la doccia con me, intesi?”-“Ai suoi
ordini” detto questo mi bacia e poi
torniamo a dormire.
Sento la sveglia
suonare e la stacco subito. Odio il rumore di questo fastidioso arnese
di prima
mattina. “Mike sveglia sono le
sette”-“Si, si ora mi alzo” sento
un’altra
suoneria “Alex, spegni la sveglia”-“Ma io
l’ho fatto”-“E fallo di nuovo
amore”
vado per spegnere la sveglia e mi accorgo che invece era la suoneria
del mio
telefono. Strano è un numero a me sconosciuto
-Pronto.
-Ciao Alex. Come stai?
-…
ANGOLO DELLA VOSTRA
PAZZA
Scusate il ritardo,
dovevo postare qualche settimana fa, ma i miei amici hanno organizzato
un
viaggio, e non potevo dire di no *-*. Passiamo al capitolo. Lo so. Come
al
solito fa schifo, perché scrivo di merda ma… vi
è piaciuto? Che ne pensate di
Alex e Alec? A me piacciono molto *-* sono così carini e
questo lato tenero di
Alec è stupendo, come lui del resto. Secondo voi chi era al
telefono? Provate a
indovinare ;-)
Baci Alex
P.S. Ah
un’altra
cosa appena finita questa fan fiction volevo scriverne
un’altra su quello che
hanno fatto Mike e Alex nel loro viaggio prima di arrivare a casa di
Clary.
Ditemi che ne pensate.