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Autore: AshiAndSamy    25/09/2015    1 recensioni
La gente purtroppo non capisce cosa significa vivere pesando sugli altri.
Io lo so bene, con la malattia muscolare che ho, non posso fare tutto da sola, devo sempre essere con qualcuno, stare attenta a come mi muovo e cercare di non sforzarmi.
Perché la vita mi odia così tanto ?
Ero felice prima che il mio problema saltò fuori, facevo ginnastica artistica, tutti i miei amici mi volevano bene, ma adesso sento che qualcosa è cambiato in me e in loro.
Dalla parte mia perché mi sono chiusa, ho paura a raccontare quello che sto passando, non voglio che qualcuno mi stia vicino per compassione ma semplicemente deve volermi bene mettendo da parte questa mia parte 'speciale' .
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo, Violenza
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La mattina seguente mi svegliai con un gran mal di testa.
Sembrava quasi che un martellino picchiasse dietro il mio occhio destro.
Feci pressione sulle tempie e sospirai dolorante.
La mattina non stava per niente iniziando nel modo giusto.
Spensi la chiassosa sveglia poggiata sul comodino di fianco al letto e mi alzai lentamente con controvoglia.
Appena in piedi, barcollai per qualche secondo, mi appoggiai al materasso rintontita.
"Buon giorno"- entrò in camera Davide sbattendo la porta.
"Ciao"- appoggiai la mia mano sulla schiena sospirando.
"Non mi va bene che esci con tutti quei ragazzi"- mi spinse leggermente.
Mi aggrappai alla sua maglia per non cadere a terra, lo guardai spaventata dalla sua reazione esagerata e fuori luogo.
Chiusi gli occhi per qualche secondo e respirai profondamente.
"E dimmi quale è il problema ?"- domandai allontanandomi poco da lui, afferendo i miei calzoni.
"Vogliono allontanarti dalla tua famiglia"- gesticolò arrabbiato.
Non capivo perché questo suo interessamento a me, non gli era mai importato niente di quello che facevo e soprattutto delle mie amicizie, mentre adesso, voleva fare il fratello protettivo che non è mai stato
Mi sentii mancare ancora di più e mi sedetti sulla sedia, sentivo ogni singolo muscolo lento e lo stress che stavo accumulando quella mattina. non aiutava il mio corpo e tanto meno la mia testa.
"Senti Davide, non sarai tu a decidere cosa ne devo fare della mia vita"- lo guardai dritto negli occhi -"Sono ragazzi semplici che stanno cercando di farmi uscire da un problema causato, interamente, da te"- gli puntai il dito contro.
Non rispose a quello che gli dissi, purtroppo è così, quando si dice la verità non ci sono vie di uscita e lui non poteva trovare scusanti : Loro erano migliori di lui, doveva accettarlo.
Portai il mio sguardo sull'orologio attaccato al muro, segnava le 07:30.
Era tardi e dovevo ancora prepararmi e fare colazione.
"Scusami ma adesso devo prepararmi"- gli indicai la porta con cortesi.
Sentii solo che sbuffò e uscii dalla mia camera.
Mi chiesi cosa gli prendesse, perché c'è l'aveva con Zayn, Liam, Harry, Louis e Niall, non gli avevano fatto niente.
Doveva essere grato di quello che stavano facendo, sono riusciti a farmi sorridere in un momento triste e deprimente della mia vita.
Non era geloso, questa non era gelosia, c'era qualcosa dietro e lo avrei scoperto.
Con delicatezza afferrai la mia tuta e la indossai.
Devo essere sincera, ero agitata, sentivo lo stomaco stringersi ogni qual volta pensavo alla parola 'Scuola'.
Sapevo delle voci sparse per l'istituto: che la colpa è stata mia, che Brian non voleva farmi del male, che la sottoscritta lo aveva pregato di scopare.
Portai le dita nelle orecchie per tapparle e emisi un urlo soffocato, tutta la frustrazione mi stava uccidendo lentamente, aveva fatto di me il nulla.
Forse ero veramente inutile come sentivo dire.
Aprii l'anta del mio armadio e mi fissai allo specchio, non ero perfetta, nessuno lo era ma mi chiedevo cosa avessi fatto di male per meritarmi tutte quelle offese.
Osservai i miei occhi, come sempre privi di felicità, ma carichi di agitazione e paura, Niall sarebbe mai riuscito a far tornare i miei occhi vivi, pieni di amore e felicità?
Sorrisi, pensare al biondo mi rallegrava le giornate e dentro di me saliva il fuoco che provai la sera precedente quando mi baciò con tutta la passione che possedeva in corpo.
Risi ripensando a noi due sul divano avvinghiati come cozze, dentro di me, il gelo si stava sciogliendo, cominciai a sentire tutto un po' più caldo e bello nel mio cuore.
Mi stavo innamorando ? 
Subito persi il sorriso guardando il mio zaino, tirato in un angolo della stanza, lo odiavo fu l'oggetto che più maledissi in tutta la mia vita.
Lo afferrai e lo trascinai fino in cucina dove si trovava mia madre.
"Ciao bimba"- mi diede un bacio sulla fronte.
"Ehi"- le sorrisi afferrando la tazza piena di latte sul tavolo.
"Qualcuno ha lasciato questo biglietto nella buca delle lettere"- mi tese una piccola busta bianca -"Aprila"- mi incitò scuotendola.
La guardò incerta, non sapevo se leggerla in sua presenza oppure no, mi metteva soggezione stare sotto il suo sguardo.
Presi la piccola lettera fra le mani, ci giocai per un attimo e la infilai nella felpa.
"La leggerò più tardi"- feci spallucce, continuando a bere.
Non ero disinteressata, tutt'altro, potevo immaginare di chi fosse e mi vennero le farfalle nello stomaco al pensiero.
Cercai di sbrigarmi in modo da uscire e mentre aspettavo l'autobus, che mi portava a scuola, leggere quel pezzo di fogli color rosa confetto.
Da dentro la felpa la accarezzai .
"Mamma vado, un bacio ciao "- presi lo zaino e uscii fuori.
La prima cosa che feci, mi girai verso la casa di Niall, non era fuori, nemmeno stava discutendo con sua madre, cosa che succedeva spesso.
Con passo lento e silenzioso mi avviai verso il cancello per poi mettermi seduta sulla panchina.
Afferrai la busta e la aprii.

"Scusami, forse ieri sera ho un po' esagerato.
Ma sento che con te è diverso, mi concederei anche se ci conosciamo da poco più di una settimana.
Quando ti guardo il mio cuore comincia a battere forte, per non parlare di quando i nostri sguardi si incrociano. 
Muoio.
Tu sei una ragazza perfetta anche se dovessi avere qualche problema, lo rimarrai per sempre.
Già tuo, Niall" 
 
Cercai di far tornare le lacrime al loro posto, ma fu difficile, le mani tremarono, per almeno dieci minuti passai le dita sulla sua calligrafia disordinata e quasi incomprensibile.
Era indescrivibile la sensazione che in quel momento provai, un misto fra felicità e sbalordito.
Non mi sarei mai aspettavo niente di simile da Occhi Color Ghiaccio.
Forse dentro di me stava veramente cambiando qualcosa in meglio.
"Sono felice ti sia piaciuta"- sentii la sua voce è il sangue si congelò dentro di me.
"È bellissima"- mi alzai in piedi avvicinandomi a lui -"Nessuno mi ha mai fatto sentire in questo modo"- appoggiai la mia testa sulla sua spalla.
Mi accarezzò dolcemente i capelli stampando un bacio su di essi.
"Non meriti male"- mi strinse forte a lui.
Cercai in ogni modo di trattenere l'ondate dei miei sentimenti, ci riuscii.
"Dimmi, come va la schiena piccola ?"- mi domandò.
Mi staccai da lui guardandolo e un'altra fitta allo stomaco si fece sentire.
"Fa ancora molto male"- guardai le sue labbra torcersi verso l'alto.
Per l'ennesima volta sentii dentro di me una carica assurda, afferrai il viso di Niall e mi avvicinai alle sue labbra.
Con delicatezza appoggiai le mie labbra fredde e secche sulle sue, calde e morbide come la seta.
Lui mi strinse più a se.
Avevo voglia di sapere cosa voleva dire amare, volevo sentire ancora queste emozioni crescere dentro di me, perché mi facevano stare magnificamente .

Eccomii!
Non ammazzatemi se il capitolo è corto, ma ho deciso di postarlo lo stesso, perché fra scuola e impegni vari ho scritto solo questo.
Spero vi piacca lo stesso.
Fatemi sapere che ne pensate con una recensioe.
Grazie mille un bacio.

xxAshiAndSamy

Twitter; @HoranNiv

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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