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Autore: theuncommonreader    25/09/2015    4 recensioni
[Patroclo/Achille]
Non aveva niente, per quel giovane destinato alla gloria degli Elisi. Le sue mani erano vuote.
Scritta in occasione dell'evento "Drabble Week-End 19-20 settembre" indetto dal gruppo FB "We are out for prompt".
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Patroclo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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my heart so full and these empty hands

WE ARE OUT FOR PROMPT-  DRABBLE WEEKEND 19 SETTEMBRE - 20 SETTEMBRE

Titolo: my heart so full and these empty hands 

Personaggi: Patroclo; Achille. Patroclo/Achille.

Prompt © Donatella Ceglia: Mitologia greca. Patroclo/Achille - Ancora una notte, una sola, se lo ripetevano in continuazione.

Note: Il titolo è una citazione da "Piccole Donne", di Louisa May Alcott. 


OoOoOoOoOoO


Ancora una notte, una sola.

Se lo ripetevano in continuazione, ma erano parole vuote: vuote di spirito, vuote di intenti. Sentite, mentre venivano pronunciante, ma prosciugate di significato dal succhiare delle labbra, dal cercarsi delle dita, dei corpi.

Erano giovani assieme, loro due, verdi nell’età in cui non un sopracciglio si sollevava di fronte alla loro amicizia. Nessuno gettava loro parole disonorevoli in faccia o dietro le spalle, e se non altro, le loro assenze non provocavano che sorrisi maliziosi, consapevoli - persino nostalgici.

Patroclo era entrato tardi in quella fase della vita in cui un giovane poteva guadare un uomo e trovarlo bello e buono; in cui un uomo poteva serrare le cosce di un giovane e godere della pelle morbida tra di esse. [1]

Era stato un ragazzino esiliato pieno di rabbia, e poi un adulto macchiato da un omicidio immotivato persino ai propri occhi. [2]
Un adulto con ben poco da insegnare a chicchessia, se non come esempio di quanto non fare nel perseguire la virtù. Per anni si era illuso di aver accettato questo ruolo con abbastanza grazia da non curarsi della pesante solitudine nel popoloso deserto[3] che era il palazzo di Peleo, ché i suoi sogni di gloria erano sepolti a Taigeto. [4]

Con tanta grazia se l'era imposto, in effetti, che aveva fatto fatica a leggere l’ammirazione negli sguardi di Achille, o a interpretarla; che aveva chiuso gli occhi di fronte all’evidente rapimento col quale il giovane cugino ascoltava le poche storie di quel tempo in cui Patroclo sarebbe potuto essere, non qualunque cosa, ma quasi.

Si era rifiutato di farsi domande di fronte alle sue gentilezze, le piccole premure di quel ragazzo altrimenti così irascibile, così prono a mettere se stesso prima di chiunque altro. Coscientemente, aveva scelto di ignorare le reazioni di quel corpo giovane ma già formato quando passava l’olio su ogni palmo di esso, lavando via sangue, sudore e polvere.

Non aveva niente, per quel giovane destinato alla gloria degli Elisi. Le sue mani erano vuote. [5]

Eppure, in un giorno qualunque, scandito dal solito ritmo di allenamenti e lezioni di musica, Achille aveva intrecciato le dita alle sue – quelle dita tanto abili a uccidere quanto a suonare la cetra. Le mani di Patroclo erano piene, mentre per la prima volta veniva trascinato lontano dallo sguardo di chi volesse giudicare, sotto la protezione del mantello di Nyx.

La prima e l’ultima, si era detto allora, mentre con le labbra quasi divorava quel ragazzino forgiato nel ferro e nell’oro che inspiegabilmente covava il desiderio di essere amato da lui.

Già allora sapeva che non avrebbe saputo più viverne senza
.

OoOoOoOoOoO

NOTE:

[1]:  Il sesso intercrurale sembra essere stato quello più diffuso tra le coppie di uomini nell'antica Grecia.

[2]:  Un racconto narra di come Patroclo, recatosi con Achille a chiedere la mando di Elena a Sparta, uccise sulla via un altro pretendente, un eroe locale di nome Las.

[3]: Piccola citazione da "La Traviata".

[4]: Penisola del Peloponneso dove si racconta Las sia sepolto.

[5]: Piccola citazione da "Piccole Donne".




   
 
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