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Autore: Leonetta99    27/09/2015    5 recensioni
'perche con i tuoi compagni di squadra pensi con l'organo genitale invece che con questo?" il suo dito sfiora la mia tempia e rabbrividisco a quel semplice contatto e prima che possa parlare dice "e ti prego non fare una battuta sul tuo amichetto" le faccio un sorriso malizioso e sorrido prima di tornare serio e guardarla negli occhi "un altra cosa che ho capito è che se ti fai vedere indifferente le persone non provano a distruggerti, lo faccio per non uscirne ferito" non sa cosa dire quindi mi avvicino trovandomi ancora più vicino a lei, alza il capo dato che è più bassa "e perché con me non ti dimostri così?" poso lo sguardo sulle sue labbra stando a pochi centimetri da esse "per qualcuno vale la pena togliersi la maschera e buttarsi" dico ben sicuro di averle dato il potere di spezzarmi. "non hai paura che ti faccia del male?" annuisco consapevole non solo di essermi privato della mia maschera, del mio scudo per lei ma anche di averle dato il mio cuore.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jorge Blanco, Violetta
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Appoggio il capo sopra al palmo della mia mano e sbuffo cercando di farmi venire l'espressione di matematica, ma nulla. Sicuramente io e questa materia non camminiamo mano nella mano, anzi mi prende proprio a calci in culo. "Imparerai mai a fare i compiti di pomeriggio?" ed ecco la voce di mia sorella che non fa altro che innervosirmi ancora di più "Avevo da fare" alza gli occhi al cielo -non la vedo, ma so che lo ha fatto- e si siede di fronte a me "Eri così occupato a darti da fare da solo pensando alla mia compagna di classe che non sei riuscito a fare i compiti?" alzo lo sguardo e le lancio un occhiata esasperata e omicida. Possibile che mia sorella pensa che non faccio altro che seghe nella vita? "Mi dici che me le faccio sempre per sentirti meno in colpa quando te le fai tu?" questa la farà infuriare lo so, ma non ne posso più delle sue frecciatine che alludono alla mia inesistente vita sessuale - "Oh non ho bisogno di farmele da sola" un sorriso malizioso fa spazio sul suo viso e io stringo i pugni "Spero per te che sia una presa per il culo perché se trovo quel ragazzo gli spacco la faccia" e sono seria, lei sarà sempre una bambina per me. Nella mia testa lei è quella paffuta bimba con i codini rossi e i vestiti da maschiaccio che da piccola si infilava nel mio letto quando aveva paura del mostro dentro l'armadio. "Prima o poi incontrerò qualcuno anche io Jorge lo sai?" incrocio le braccia lanciando la matita sul quaderno e appoggio la schiena alla sedia guardandola attentamente "Spero che quel momento arrivi più tardi possibile" mi sorride con un vero sorriso che non allude alle mie "sedute" o alla mia cotta e si alza lasciandomi un bacio sulla guancia "Comunque il risultato è -2x" i miei occhi si spostano al mio quaderno e mi do dello stupido mentalmente. Era così semplice. "Scusate se vi disturbo, ma sto cercando una ragazza. Magari voi la conoscete" Alzo lo sguardo posandolo insieme a mia sorella sul ragazzo che ha appena parlato rispondendo educatamente alla sua domanda "Se ci dici il nome forse possiamo aiutarti" ci sorride gentilmente e io mi soffermo sul sorriso stupido che mia sorella ha in viso, cosa significa quel sorriso? "Martina Stoessel, sapete dove si trova?" mi irrigidisco davanti a quel nome e il sorriso di Cande scompare lasciando spazio a un'espressione delusa mentre risponde al posto mio "È in classe con me, l'ultima volta che l'ho vista era in sala di fotografia" il ragazzo annuisce ringraziando e salutando scomparendo pochi secondi dopo. "Sai chi era?" chiedo dopo il mio silenzio tombale "No, devo andare ciao" la sua risposta secca mi sorprende ma non faccio in tempo a chiederle cosa ha che si dilegua, ma la domanda principale che gira nella mia testa è: 'Chi è quel ragazzo e cosa vuole dalla mia bambie?' 

Dopo un ora intensa di matematica in cui ho potuto solo pensare a quel ragazzo esco da scuola dirigendomi da Ruggero che è appoggiato alla macchina con quell'aria da superiore che ha sempre "Hey amico andiamo?" non rispondo limitandomi ad entrare in auto finché l'assenza di una vocina fastidiosa si fa sentire "Cande?" mi lancia un occhiata come a dire 'ci sei o ci fai?' e dice "Ma ti ha urlato che non veniva perché andava in bus a danza" sibilo un 'Ah vero' e guardo fuori dal finestrino "Jorge, c'è qualcosa che non va?" -mette in moto- e sto per aprire bocca quando la Mia Bambie esce da scuola con un sorriso enorme stampato sulle labbra che mi fa dimenticare della Terra sotto i piedi. Cosa darei per essere la causa di quella curva meravigliosa sul suo viso. I miei pensieri sdolcinati da finocchio vengono subito fermati quando vedo un braccio sulle sue spalle, il ragazzo di prima. Stringo i pugni quando lo vedo baciargli la tempia, lei sorride leggermente e chiude gli occhi rilassata così da innescare qualcosa che mai prima d'ora avevo sentito. Gelosia? Molto probabile. Sono sempre stato molto protettivo nei confronti di mia sorella, quando vedo un ragazzo farle la "corte" mi agito e mi infastidisco ma non le metto i piedi fra le ruote perché prima o poi dovrò accettare il fatto che lei un giorno avrà un ragazzo, un giorno molto lontano ma che sicuramente arriverà. Quello che provo ora invece è qualcosa che mai prima d'ora avevo sentito, ho voglio di uscire da questa fottuta auto, sbattere la portiera e dare un pugno a quel scoiattolo che sta abbracciando la mia ragazza, perché non l'ho mai baciata, non ho mai visto la sua casa, non l'ho mai sfiorata più di tanto ma quella piccola nana associale è mia. Giro lo sguardo verso l'altra parte è noto Ruggero guardarmi con un sopracciglio alzato. "C'è sicuramente una spiegazione" dice cambiando marcia e partendo "Non è la mia ragazza, può fare quel cazzo che gli pare" -dio sono l'incoerenza umana- "Hai ragione non è la tua ragazza, ma c'è qualcosa di molto forte che vi lega. Tutti lo hanno notato" lanciò uno sguardo interrogativo a lui per due motivi: Ruggero Pasquarelli ha appena detto una frase senza dire parole come Pene, Vagina, pisellonia, Patagonia e tante altre che non starò ad elencarvi e perché ha fatto una constatazione che mi incuriosisce "Cosa intendi con 'tutti lo hanno notato'?" un espressione tra il consapevole e lo stupido appare sul suo viso e io rimango sempre più sorpreso "Jorge, tu non ti rendi conto che lei è venuta a quel tavolo di merda per te? Ha affrontato Lodovica per venire da te. Ha affrontato lo sguardo di tutti noi per te. Se questa non è una dimostrazione del 'qualcosa' che c'è fra voi allora non so come possa farti capire che gli interessi e tanto" a questo punto credo che la mandibola sia finita sotto il sedile e i miei occhi fuori dalle orbite. "Cosa ne hai fatto tu del mio migliore amico? Dove hai nascosto quel cazzone?" scoppia a ridere ma poi mi guarda "Per una volta che sono serio devi rovinare il momento? Fanculo" scoppiamo in una fragorosa insieme e alziamo gli occhi al cielo. Quando smetto di ridere mi fermo a pensare alle sue parole. Lo so che non sembra normale ma quello che provo per lei mi spaventa, è indomabile. Prende il sopravvento su tutto il resto è io rimango fottuto da ogni cosa che so e che scopro ogni giorno. Questo è positivo, ma anche negativo. Quello che sento, che vivo non è come un film che posso guardare, mettere in pausa o mandare avanti guardando direttamente il finale. Vivo la giornata senza sapere come finirà quel film che è la mia vita. 

Il giorno dopo a scuola sono un fantasma, non ho fatto che pensare a quel ragazzo vicino a Martina. Ma che cazzo ho in testa? 'una certa cerbiatta' 'zitta coscienza' sbuffo aprendo l'armadietto quando una spallata mi arriva alla schiena "Ma dio zio cantante riprenditi su" ah é il coglione Pasquarelli che rompe le palle alle otto e mezza. "Dio zio cantante?" alza le spalle dicendo "Tua sorella l'ha detto stamattina e mi è entrato in testa" annuisco girandomi verso il mio armadietto chiudendolo. "Sembri un morto vivente" lo ignoro e vado in classe. Oggi si prospetta proprio una giornata di merda. 

Immergo la patatina nella maionese e me la infilo in bocca, come si dice? Ah sì: 'Mangio per dimenticare'. "Non ti piaceva il ketchup?" il mio cuore reagisce a quella voce anche se non vorrei, ma cerco di essere indifferente - "Odio il ketchup" - rispondo senza far trasparire emozioni dalla mia voce. Ho il diritto di essere incazzato? Non lo so, ma lo sono. "Perché l'hai mangiato allora l'altro ieri quando siamo andati in giardino?" alzo le spalle senza darle una risposta. Perché l'ho fatto? I suoi occhi erano luminosi, si stava aprendo con me e io non voleva farla sentire in imbarazzo per aver messo quella salsa disgustosa su tutte le patatine obbligandomi a mangiarle. Dio sono andato, completamene. Si siede davanti a me allora alzo lo sguardo su di lei. È bellissima, ha una felpa enorme nera con scritto 'Normal people scare me' abbinata a un paio di jeans strappati sul ginocchio che la rendono molto più figa del solito. L'ho pensato davvero? 
"Sai ho parlato con Cande oggi" - "Siete in classe insieme, se non parlaste sarebbe un problema" sorride e allunga una mano sfiorando la mia. "Perché non parli con me? Sono io quella chiusa ricordi? Se siamo entrambi due conchiglie che ancora devono schiudersi non andremo tanto lontano" fisso le sue dita che toccano lentamente la mia mano e parlo "Ruggero ha parlato con Cande che a sua volta ha detto a te eh?" annuisce facendo un sorriso tenero. "Si chiama Francisco ed è l uomo che più amo al mondo, forse è allo stesso livello di mio madre o anche più in alto" amo? è innamorata di quel ragazzo? E allora perché fa tutto questo con me? "Ma se stai con lui allora-" le sue dita si intrecciano alle mie prima di sentirla parlare "È mio fratello, stupido" - fratello? Oh grazie a Dio sì sì sì e ancora sì- "Questa è la frase più bella che io abbia mai sentito" scoppia a ridere e avvicina il suo viso al mio reggendosi sulle braccia che sono appoggiate al tavolo "Hai veramente creduto che potessi in un certo senso tradirti?" con la mano libera mi gratto la nuca facendo un espressione colpevole "Mi dispiace ecco io mi sono fatto prendere dalla g-gelosia" le sue guance si tingono di rosso e da questo capisco che forse oltre a suo fratello nessun ragazzo è mai stato geloso di lei - "Ti posso capire" sussurra guardando le nostre mani così da evitare il mio sguardo "Cosa vuoi dire?" - "Sono la persona più gelosa di questo mondo" dice alzando il viso per specchiarsi nei miei occhi. Mmh, una bambie gelosa? Quando inizia lo spettacolo? 
"Hai da fare dopo?" chiede all'improvviso facendomi tornare alla realtà - "Ho gli allenamenti, ma fino alle tre e mezza, dopo sono totalmente libero" si alza lasciando la mia mano e dice "Allora vorrei portarti in un posto se a te va bene" annuisco sorridendo e la guardo girarsi per andare via, ma a un certo punto la vedo bloccarsi e avvicinarsi a me. Si avvicina alla mia guancia e posa le labbra su di essa con molta insicurezza "Nessuno aveva mai mangiato qualcosa solo per farmi felice, grazie" e corre via, sicuramente tutta rossa in viso. 

Corro facendo un ultimo giro di campo con Ruggero al mio fianco che respira a malapena dato che ha dovuto fare dieci giri in più per colpa della sua lingua lunga. "Jorge, pss" sussurra cercando di non farsi beccare ed io scoppio a ridere "Ne vuoi altri dieci?" - "Per carità di Dio no, vorrei sudare in questo modo facendo altro" e sorride maliziosamente ricevendo solo un alzata di occhi al cielo da parte mia "Noto che la principessa ti ha parlato, sei ritornato il solito coglione di sempre" gli lanciò un occhiata minacciosa non tanto per l'insulto a me quanto per il soprannome che ha dato alla mia bambie e lui alza le braccia in alto ridendo "Sai cosa stavo pensando?" - "No e non lo voglio sapere" - "Tanto te lo dico comunque: allora adesso siete nella fase di conoscenza e va bene però secondo me dopo la prima limonata diventate peggio di due conigli voi due" mi blocco di colpo e lui mi guarda sogghignando "Corri Pasquarelli perché sei un uomo morto" e inizia a correre ridendo come un deficiente. Dopo mezz'ora passata a ricorrerci come due bambini il coach ci urla di andarci a cambiare "Eddai Jorge non te la prendere, ero serio. La principessa secondo me nasconde un lato perverso" gli lancio un altra occhiata superandolo e dirigendomi verso il corridoio che porta al camerino "Perché la chiami così?" alza le spalle mentre traffica nella sua borsa "Ci ho parlato oggi, all'inizio cercava di scappare ma poi era più a suo agio e devo dire che è forte" mi giro di scatto verso di lui e chiedo "Ci hai parlato?" annuisce senza aggiungere altro. Ma perché quando deve parlare sta zitto e quando deve stare zitto spara solo stronzate? 

Tini mi ha detto di incontrarci davanti alla scuola così vado lì e la trovo appoggiata al cancello a braccia incrociate. "Sei in ritardo di venti minuti" mi dice appena mi avvicino a lei "A mia discolpa posso dire che Ruggero era più coglione del solito oggi" annuisce capendo la mia situazione e fa qualche passo avanti "Non avrai i libri dentro lo zaino vero?" scoppia a ridere scuotendo la testa e allunga una mano per prendere la mia. Mi piace questa sua nuova abitudine di oggi di prendermi la mano, mi fa pensare che stia superando piano piano la paura di toccarmi e di stare nelle mie vicinanze. 

"Bambie? Ma dove diavolo mi stai portando?" urlo appena vedo che ci troviamo in una specie di tunnel - "Ti sto portando nel posto di Martina" la seguo senza obiettare ma abbastanza timoroso - "Vuoi stuprarmi?No perché non c'era bisogno di andare qui sotto potevi dirmelo subito che mi offrivo" ha alzato gli occhi al cielo lo so, "Zitto scemo che siamo quasi arrivati" e poco dopo mi ritrovo davanti il posto più bello che io abbia mai visto o esplorato. Il tunnel spaventoso porta a una specie di cilindro aperto che fa entrare i raggi del sole così da rifletterli nello stagno che abbiamo davanti, l'acqua non è marrone o azzurra ma color diamante. La fisso senza riuscire a spostare lo sguardo e mi soffermo sul rumore dell'acqua. "È magnifico Bambie, come hai trovato questo posto?" mi giro verso di lei che si è seduta su una specie di roccia e la vedo appoggiare il capo sulle ginocchia che si è portata al petto "Avevo litigato con Lodovica e il destino mi ha portata qui" mi avvicino a lei sedendomi affianco e sposto il mio sguardo alla meraviglia davanti a me - "L'acqua diventa calda d'inverno, è questo quello che mi piace di più di questo posto" mi giro di scatto verso di lei e dico "Davvero? Hai mai fatto il bagno qui? Non puoi non averlo fatto" non mi guarda quindi presumo che no, non ha mai fatto il bagno qui - "Avevo paura di farlo da sola" annuisco capendo e chiedo "Mi hai portato qui per questo? Ti senti più sicura se lo faccio con te?" scuote il capo e parla continuando a fissare qualsiasi cosa che non sia io "No, ti ho portato qui perché volevo farti vedere una parte di me che non ho mai fatto vedere a nessuno. Sei il primo che porto qui e forse anche l'ultimo e so che mi sto fidando troppo ma dentro di me sento di dover mettere tutta me stessa in questa cosa" sono colpito dalle sue parole, dalla sua sincerità e dalla sua paura. Non mi aspettavo da lei una cosa simile, pensavo che si sarebbe limitata a qualcosa di più semplice. "Anche io rischio tanto con te sai? Questa cosa che sta nascendo non la posso controllare ed io odio le cose non controllabili, ma mi ci sto tuffando perché mi piace sentirmi fuori controllo con te. " gira il capo verso di me e mi guarda con gli occhi luminosi. "Fai il bagno con me?" annuisce senza cercare di dire di no e ne sono felice. Mi tolgo la maglia e non la vedo girarsi tutta imbarazzata cosi le chiedo "Ora non è la parte in cui tu ti giri perché ti vergogni?" alza le spalle e pian piano inizia a prendere colore, ma continua a guardarmi "Sei tu che ti stai spogliando mica io" scoppio a ridere scoprendomi ancora una volta molto sorpreso. Questa ragazza è un fottuto controsenso umano. "Quindi mi stai dicendo che ti piace ciò che stai guardando?" le chiedo slacciandomi i pantaloni - diventa ancora più rossa e risponde - "Credi veramente che vengano alle partite di calcio per guardare persone che corrono dietro a una palla? No caro" e per cosa vengono allora? Oh dio detta così è orribile. "E cosa si aspettano da una partita di calcio scusa?" - "Sei così ingenuo capitano, aspettano solo il momento il cui siete così stanchi che vi togliete la maglietta" dice alzando le spalle cose se fosse la cosa più ovvia del mondo. "Ah e pure tu lo faresti?" - "Jorge ho capito che non ho una vita sociale ma anche io sono una ragazza" scoppio a ridere togliendomi definitivamente i pantaloni così da rimanere con indosso solo i boxer. "Ok rimandiamo il discorso, dai tocca a te fare lo spogliarello mentre io mi godo lo spettacolo" mi lancia un occhiata omicida mentre risponde con un secco "Girati" incrocio le braccia al petto e dico "Tu guardi ed io no? Non vale" - "Girati" mi arrendo definitivamente e contrariato mi giro verso il lato opposto. Dopo più di due minuti esclama un "fatto" e mi giro trovando le sue gambe totalmente nude e il suo busto coperto da una canottiera. Non è ancora pronta a mostrarsi in intimo davanti a me, lo posso capire. "Andiamo?" annuisce e afferra la mia mano mentre insieme immergiamo le gambe nell'acqua che sembrerà assurdo ma è calda, come quella delle terme. Ci immergiamo completamente senza la testa e ci ritroviamo in una bolla di vapore uno davanti all'altro, la avvicino a me e lei senza pensare circonda con le gambe il mio bacino, dio si è lì che devono stare. Prendo le sue mani e le porto dietro al mio collo così da essere così vicini da poter sentire il suo seno coperto da canotta e reggiseno a contatto con il mio petto nudo. Si morde il labbro e appoggia la fronte alla mia, chiudo gli occhi e le lascio un bacio lento sulla guancia, per poi lasciarne uno all'angolo della sua bocca così da incontrare un suo respiro "Sei una fottuta tentazione" mi allontano dalle sue labbra per cercare di non fiondarmici sopra e appoggio le labbra sulla guancia, mi sposto al suo orecchio per mordergli il lobo e la sento sospirare stringendosi a me "Bellissima" sospiro sul suo collo.  Inclina di poco il capo per lasciarmi il lavoro più facile e noto con piacere che questo la fa impazzire - "Eccitante" - sussurro premendo più forte le labbra su un punto particolare, non mi fermo lasciandoci un leggero morso che la fa gemere silenziosamente. Mi stacco lentamente guardando il mio capolavoro sul suo collo. Raddrizza il capo e il marrone da cerbiatta lascia il posto a un marrone passionale "Cosa hai fatto?" - "Nulla, ho solo trovato il modo di far capire a tutti che sei mia, ti ho solo marchiata bambie, così ogni volta che ti guarderai allo specchio penserai a me e al fatto che sei mia"

Comunque se proprio devo ammetterlo forse Ruggero non ha tutti i torti sulla questione dei conigli.
  
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