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Autore: Demj_    27/09/2015    2 recensioni
ho sempre amato il fantasy, mi piace viaggiare con l'immaginazione,credo sia l'unico modo per sognare. Questo è libro non una breve storia, sto cercando ancora di finirlo,perché anche se ho tutto in mente il problema è scriverlo, spero tanto vi piaccia. Tra storie d'amore, segreti, battaglie e e forze che sovrastano la natura..un disprezzate ( o così sembra) affascinante ragazzo,un guerriero.. e una ladra..secondo voi è una buona combinazione? Cosa potrà mai accadere?
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Si svegliò all’ ombra di un enorme quercia che era ormai giorno. La sera prima si era sdraiata in quel prato per riposarsi. Alzando gli occhi al cielo non aveva potuto far a meno che mettersi a guardare le stelle che splendevano come lucciole. Lei amava le costellazioni, e men-tre cercava di riconoscerne alcune si era rilassata, scordando ciò che gli era appena accaduto. Così ,inevitabilmente si era addormentata. E ora si ritrovava lì ,con la schiena dolorante per aver dormito tutta storta, i ciuffi d’erba ovunque e lo stomaco che brontolava. Doveva mettere in ordine i suoi pensieri, ma decise che la prima cosa da fare era darsi una ripulita essendo ancora tutta infangata dal giorno prima. Si alzò e andò verso un laghetto lì vicino, ben nascosto dalle fronde degli alberi, anche se essere vista nuda era l’ultimo dei suoi problemi. Mentre si toglieva i vestiti di dosso si ritrovò a pensare che non era sempre stata così ,era stata la vita ad averla cambiata. La vecchia sé non sarebbe mai stata così menefreghista e senza vergogna. Una volta tolti la giacca marrone ,gli stivali e i pantaloni di pelle, si slacciò il corsetto , e si immerse in acqua. Era gelida,e Jayne si sveglio completamente dal torpore mattutino. Dopo essersi strofinata via per bene tutto lo sporco rimase a mollo nell' acqua ancora un po’ . Fu allora che ripensò alla sera prima, al pericolo che aveva corso,e tirò un sospiro di sollievo. Tutto era iniziato perché aveva accettato un incarico per il quale si sarebbe dovuta spostare in un villaggio vicino. Aveva trovato qualche difficoltà nel portarlo a termine , ma alla fine ce l'aveva fatta. Era esausta per questo,quando si avviò per tornare a casa, pur di arrivare prima aveva deciso di tagliare e passare per il bosco. Era una strada pericolosa, soprattutto di notte, a causa di una banda di briganti che si diceva, si aggirasse da quelle parti saccheggiando i passanti e violentando donne e ragazzine. Questo però non bastava ad intimorire Jayne. Per cui, nervi saldi e orecchie aperte aveva deciso di passarci ugualmente. Siccome dopo un po' che camminava non aveva incontrato problemi, a fatta eccezione per qualche animaletto innocuo, decise che poteva rilassare i muscoli in tensione. E si mise a fare i calcoli del guadagno giornaliero del lavoro, ma non era sicura si potesse definire lavoro ,il suo. Fare la ladra su commissione non era stata certo una scelta premeditata, era ciò che la vita gli aveva offerto e lei lo aveva accettato, senza fare troppe storie. Perché, se c'era una cosa che il suo passato le aveva insegnato, era che combattere non serve a nulla, cercare di raggiungere i propri sogni è solo un inutile spreco di tempo. Meglio accettare le cose per come sono. Cercava di non pensare alla Jayne di un tempo,ogni volta gli provocava un tuffo al cuore. Aveva tentato in tutti i modi di eliminare quei ricordi,nascondendoli in un cassetto nelle profondità del suo animo ,ma alle volte, quando era distratta o credeva di avercela fatta, saltavano fuori facendo vacillare la cara maschera che si era costruita. Era davvero buio ,niente illuminava la strada ,fatta eccezione per la lanterna che aveva con se ,ma questa serviva a ben poco. E ancora nessuna traccia di briganti depravati. Incredibile quante storie la gente adulta potesse essere in grado di inventare pur di tenere i piccoli rintanati nei villaggi. Una parte di se si compiaceva di essere passata attraverso il bosco, altrimenti se fosse passata per uno dei camminamenti a quell'ora sarebbe stata ancora molto lontana , invece , ora era quasi arrivata. Fu in quel momento di compiacimento che si accorse di passi concitati dietro di lei, e si diede della stupida, aveva scordato ogni prudenza. Sì fermò e il rumore di passi fece lo stesso . Con cautela e il cuore in gola ,si girò ma non vedendo nulla, pensò che fosse stata le sua immaginazione, e che si stava facendo suggestionare da quelle storielle di paese. Riprese il cammino con il cuore che batteva ancora a mille e mentre cercava di tranquillizzarsi si ritrovò accerchiata. Erano dieci, tutti incappucciati,in modo da non farsi riconoscere , e armati fini ai denti. Dallo spavento, Jayne fece cadere la lanterna che aveva in mano. I briganti sogghignarono divertiti. Uno, basso e con un fisico non troppo atletico, il Boss probabilmente, iniziò ad avanzare verso di lei, ma anche se non sembrava tanto forte o veloce ,Jayne non lo sottovalutò. Si abbassò la bandana che gli copriva il viso. Un gesto che fece le capire quanto fosse convinto di averla già in pugno. Ora che poteva vederlo meglio,vide che era un uomo barbuto sulla quarantina, capelli scuri. Una persona come tante altre. Se non fosse stato per i suoi occhi che scintillavano di una luce malvagia e per il fatto che stava per abusare di lei. -Ma cosa abbiamo qui?? Ragazzi avete visto? E' una ragazzina! Carne fresca.. - disse in tono beffardo rivolto ai suoi compari. -Rimedieremo subito- e si leccò i baffi. Risate e versi di approvazione provenienti dagli altri e nove . Jayne non si lasciò prendere dal panico. Erano in stracciante superiorità numerica e lei era solo una ragazzina apparentemente indifesa, quale vantaggio poteva essere il suo? Cercò di pensare in fretta. Sfoderò il pugnale cercando di essere il più minacciosa possibile -State lontani!- urlò contro i briganti. Sarebbe stata quasi convincente se non fosse stato per la voce che le tremava. Quelli risero divertiti,così approfittando di quel momento fece una cosa inaspettata e prima che se ne resero conto lei era già saltata al collo del capo come una furia. Gli avevano insegnato che per prevalere su un intero branco bisogna sempre attaccare il più forte, così che gli altri indifesi e senza guida se la diano a gambe. Comunque la lotta con quell'essere spregevole duro poco, riuscì a disarmarlo dopo qualche stoccata nonostante fossero pugnale contro spada. Il brigante non si aspettava di certo, che una ragazzina potesse tenergli testa, così quando la sua spada volò via ad alcune braccia di distanza rimase sconvolto. Purtroppo si riprese subito e quando puntò di nuovi i suoi occhi uno sguardo di sfida vi lampeggiava nelle pupille. Gli altri compari erano rimasti a guardare, e quando stavano per intervenire il capo gli fece segno di farsi indietro - E' mia! fatevi da parte.- e sorridendo si asciugò il sangue dalla ferita sulla guancia procuratagli da Jayne . Nel frattempo lei sempre in posizione di guardia pronta a riattaccare era rimasta ad osservare e a riprendere fiato. Aveva vagamente pensato all'opzione di scappare tra gli alberi per darsela a gambe, ma l'aveva subito accantonata ,sarebbe stato solo schiocco da parte sua. Doveva riuscire a pensare ad altro. Ma mentre lei pensava ,sempre in posizione di difesa, il brigante aveva ripreso ad avvicinarsi. A un passo da lei si preparò per un colpo diretto a disarmarla , la forza che vi aveva infusa era tanta e Jayne non poté far a meno che guardare il suo pugnale scappargli dalle mani e cadere a terra. Con un passo fulmineo coprì la distanza che li separava e colpi con la mano il suo viso facendole perdere l'equilibrio e per finire le mollò un calcio nello stomaco tanto forte da spezzarle il fiato e farla cadere a terra. Le ci volle qualche secondo prima che la vista si schiarisse. "Okay, ora sono fregata"pensò Jayne in preda al panico. Il brigante continuava ad avanzare verso di lei ,così non gli restò altro che iniziare a arretrare sempre più come un animale in gabbia. Gli altri omaccioni che erano rimasti a guardare ,si godevano lo spettacolo, quando ad un tratto uno fu colpito da una freccia che gli trafisse il torace passandolo da parte a parte. Qualcosa si mosse nella direzione da cui era provenuta e un ombra misteriosa uscì dall'oscurità, la quale si avventò sugli altri briganti, che nonostante tentavano di sopraffarlo a mano a mano , uno ad uno morirono tutti sotto la sua mano spietata. Jayne nel frattempo, era rimasta a guardare la scena paralizzata, senza riuscire a muoversi."Alzati e scappa!" si ripeteva nella mente , ma il corpo si rifiutava di obbedirle. Non si accorse che il capo dei briganti , insofferente alle morte dei suoi compagni aveva ripreso ad avvicinarsi nel intento di portare a termine il suo squallido obbiettivo. Ma lo fece l'uomo ( almeno credeva fosse un uomo) incappucciato che in un secondo gli fu addosso. Pronto a sgozzarlo . - Maleducato! Alla tua età dovresti essere un vero gentiluomo- disse con voce roca l'incappucciato rivolto all'aggressore di Jayne . - Dai amico! Volevamo solo divertirci un po'!- fu la risposta del brigante. - Si certo... ti capisco sai..ora però, voglio divertirmi io okay?-Quello che il brigante riuscì a pronunciare in risposta fu solo un grugnito prima che ,l'uomo misterioso, gli spezzasse il collo. - E in effetti.. era troppo giovane per te ..amico- disse lasciando cadere al suolo il corpo senza vita. Poi andò verso il pugnale di Jayne caduto a qualche passo di distanza e lo raccolse. Si avvicinò a lei, la quale non aveva alcuna idea di che intenzione avesse, iniziarono a tremargli le gambe ma rimase immobile. Qualcosa nel suo cuore glielo impose. Quando gli fu vicino si chinò a un soffio dalla sua faccia e la ragazza riuscì finalmente a vedere qualcosa sotto quel mantello. E rimase senza fiato. Gli occhi, gli occhi del suo ,forse, salvatore non erano dei comuni occhi,affatto . La sclera non era bianca bensì nera , le due iridi diverse, una di un rosso acceso che a Jayne ricordò il colore della lava bollente, l'altra di un azzurro profondo e scintillante , turbarono e affascinarono la ragazza . L'uomo misterioso chiuse gli occhi ,trasse un profondo sospiro e quando li riaprì incredibilmente non vi erano più quei terrificanti occhi di poco prima, ma dei semplici e bellissimi occhi verdi. Come diamine era possibile?? " L'avrò semplicemente immaginato!" penso Jayne spalancando la bocca dallo stupore. Sbatte più volte le palpebre ,pensando ad un'allucinazione, ma quelli rimasero dei normalissimi occhi. L'incappucciato gli porse il pugnale , a quel punto si alzò e fece per andarsene. Ma all'ultimo si girò - Il bosco non è un posto adatto per le ragazzine- gli disse e Jayne giurò che stesse sorridendo. Ma non fece in tempo a replicare nulla ,perché quello scomparve tra gli alberi. Era stato allora che ripresa dallo shock la ragazza si era alzata e aveva preso a correre come un ossessa fino ad arrivare all'albero sotto il quale si era addormentata.
   
 
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