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Autore: Lady Windermere    27/09/2015    18 recensioni
Audrey è a tutti gli effetti la ragazza più normale sulla faccia della terra. Ha venticinque anni, lavora, convive con un gatto di nome Loki e un coniglio di nome Mr Darcy.
Ma cosa succederebbe a questa povera ragazza se i suoi personaggi preferiti decidessero improvvisamente di catapultarsi nel suo appartamento di cento metri quadri?
Personaggi principali: Loki, Mr Darcy, Anakin Skywalker, Artù (Merlin), Capitan Uncino (OUAT), Casanova, Jack Sparrow.
Buon divertimento!
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Loki, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo Diciannove -Dove Artù si rende utile per la prima volta

 

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Loki sapeva che era cambiato qualcosa. Ne era quasi certo. Non poteva non essere così. Insomma, chi si credeva di essere per poter resistere così a lungo al suo fascino?

E quindi, mentre osservava Audrey preparare il pranzo quella mattina, a meno di una settimana dal matrimonio, il dio cercava in tutti i modi di notare un segno di debolezza o di indecisione.

Ma Loki cercava invano: la ragazza stava ben attenta dal mostrare segni di alcun genere. In effetti si sarebbe detto che non ne provava affatto, viste le mosse automatiche e il volto inespressivo.

La tensione, in casa Flaurinbel, si poteva letteralmente tagliare con il coltello. Dico letteralmente, perché in effetti era quello che Audrey stava facendo.

-Sta tagliando zucchine da almeno tre ore…- sussurrò Hook, preoccupato.

Artù si coprì gli occhi con le mani -È inquietante…-

-Si può sapere cosa le hai fatto?- domandò Anakin a Loki, il quale rispose con una scrollata di spalle.

La ragazza si girò verso di loro col coltello in mano.

Artù impallidì palesemente –Ci vuole uccidere…-

-Ci volete anche i peperoni nella zuppa?-

-Non-non serve, grazie- biascicò Hook, incerto sul da farsi.

-Bisogna seriamente fare qualcosa- dichiarò Casanova –Altrimenti Audrey rimarrà a tagliare verdure per tutto il resto della sua vita!-

Loki sbuffò contrariato e si alzò dalla sedia per sdraiarsi sul divano.

Anakin lo seguì con lo sguardo -Quei due ci nascondono qualcosa. Ne sono certo.-

-Non è difficile capirlo- affermò Jack –Al dio piace la ragazza, la ragazza è combattuta tra il dio e il biondino stupido. Per finire il triangolo servirebbe che il biondino stupido si prendesse una bella cotta per il dio. Facile no?-

Mr Darcy sollevò un sopracciglio –Quindi voi dite che Miss Audrey sia innamorata di Mr Loki?-

Casanova lo incalzò –Non dice che sia innamorata. Dice che l’attrazione fisica tra i due è palpabile.-

-Se vuoi traduco in parole spicce…- propose Jack, schioccando la lingua.

-Non serve, grazie- lo fermò Anakin.

Audrey appoggiò il coltello sul piano da lavoro –Ragazzi. Esco a comprare i carciofi.-

Hook le sorrise caldamente –Ma certo, vai pure a comprare tutto quello che vuoi.-

La ragazza sorrise meccanicamente e uscì di casa senza nemmeno darsi una sistemata, in tuta e struccata.

-Bene. Sta decisamente male- concluse Casanova –È uscita in ciabatte.-

Anakin scosse la testa -Dubito che se ne accorgerà.-

Loki sbuffò nuovamente –E lasciatela uscire come più le piace…-

-Guarda che se si è ridotta così è solo colpa tua!- protestò Hook.

-Io non l’ho nemmeno toccata!- ribattè il dio, scocciato –Andate a parlare con quel pezzo di idiota che chiama fidanzato.-

Mr Darcy si avvicinò al sofà –Cosa provate per Miss Audrey?-

-E che ti interessa, damerino?-

Darcy lo prese per il colletto della camicia e lo tirò su dal divano, spingendolo contro il muro –Vi ho fatto una domanda.-

Gli altri guardavano Darcy stupefatti.

Loki più di tutti sembrava sconvolto –Io…io non lo so! Mettimi giù, razza di idiota!-

Il gentiluomo rafforzò la presa –Sto aspettando una risposta…-

-Oh…io…non lo so, ti ripeto! Lasciami andare!-

Darcy lo mollò all’improvviso, facendolo cadere sul pavimento –Un uomo che non conosce i suoi sentimenti non è degno di essere un uomo.-

-Beh, voglio vedere quando sarà il tuo turno cosa farai…- replicò il dio, massaggiandosi il collo.

-Cerchiamo di calmarci e ragioniamo in modo serio- propose Anakin.

-Non possiamo sapere cosa passa nella testa di Audrey. Potrebbe tenere ancora a quel biondino per quello che sappiamo- iniziò Casanova.

-Quello che è certo è che è fortemente combattuta- continuò Darcy –Per quanto io in realtà non vedo motivo di provare sentimenti profondi né per l’uno né per l’altro soggetto…- disse, scoccando a Loki un’occhiata di disprezzo.

Il dio roteò gli occhi –Bene, ragazzi, se non vi dispiace…- disse, aprendo di scatto la porta di casa e uscendo dall’appartamento, lasciandoli a confabulare.

 

Audrey rimise la mozzarella nel reparto frigo. Non era la marca giusta. Forse avrebbe potuto comprare un po’ di yogurt. Ad Artù piaceva lo yogurt.

La ragazza prese due vasetti di yogurt alla fragola e li mise nel cestino della spesa.

Si diresse poi verso il reparto del pesce. Aveva bisogno di qualcosa per la cena di quella sera.

Audrey osservò i vari tipi di pesce esposto in bella vista, cercando di capire se il salmone fosse fresco.

L’occhio vitreo e bianchiccio del pesce la fissò dal bancone. E fu così che Audrey ebbe la rivelazione più importante della sua vita.

Si stava comportando da stupida. Era inutile cercare di nascondere in tutti i modi ciò che provava. Era completamente inutile.

Non poteva passare il resto della sua vita nell’inerzia. Avrebbe potuto finire come quel pesce.

Audrey cominciò a vagabondare a caso in giro per il supermercato.

Eppure, non posso neppure dirglielo. Suvvia, è solo una semplice cotta adolescenziale. Non è mica vero amore…

I pensieri le affioravano tutti alla testa nello stesso momento, come se fossero impazziti.

E poi cosa succederà dopo? So benissimo che non è per sempre…

Non credo di essere pronta a rischiare così tanto…

E lui? Chissà cosa penserà di me…

E, mentre rimuginava su tutti i molteplici problemi della sua breve vita, andò a scontrarsi contro qualcuno.

-Oh cielo! Mi dispiace tantissimo!-

-Audrey?-

La ragazza sollevò lo sguardo -Eric?-

Lui sorrise e la strinse in un abbraccio –Sai, non posso fare a meno di pensare che tra meno di una settimana saremo sposati…- le sussurrò in un orecchio.

Audrey sorrise imbarazzata –Oh, anch’io.-

-Cosa ci fai qui?-

-Stavo facendo la spesa…-

Eric le si avvicinò ancora di più. Gli occhi blu di lui si rispecchiarono in quelli verdi di lei.

-Posso baciarti?- le chiese, sottovoce.

Audrey sgranò gli occhi –Qui? In pubblico? Sai che non mi pia…-

Lui non aspettò la fine della frase e la baciò intensamente.

 

Loki era infastidito. Era assolutamente la prima ragazza che si comportava in quel modo. Ma cosa avevano le fanciulle midgardiane? Non che Loki avesse conosciuto chissà quante ragazze terresti. Anzi, Audrey era la prima.

La prima e l’unica…

Il dio scosse la testa, come a scacciare un pensiero molesto. Non serviva a nulla che si abbattesse così.

Lei aveva fatto la sua scelta. Non poteva farci nulla. E di certo non si sarebbe reso ridicolo implorandola di lasciare quello stupido biondino.

Insomma, sono affascinante, sono un dio…non vedo cosa potrebbe volere di più…

Camminando, non si accorse si essere arrivato nel supermercato dove presumibilmente Audrey era andata a fare la spesa.

Non ho affatto intenzione di entrare…poi magari pensa che la segua…come se non avessi altro da fare…

Loki sospirò e alzo gli occhi sulle vetrine del supermarket. Quello che vide però, non gli risollevò certo il morale.

Audrey e il biondino, all’interno, proprio davanti la vetrina principale, erano avvinghiati in quello che sembrava un bacio senza fine.

Il dio strinse i pugni e dominò la tentazione di entrare a prendere a pugni quell’impudente.

Strinse i denti e cominciò a camminare velocemente, per mettere il più possibile numero di chilometri tra lui e loro.

Allora veramente non le è mai importato nulla di me…nulla di quello che ho fatto è servito. Mi ha solo preso in giro. Voleva stare fin dal principio con quello stupido umano!

Anzi, sono stupido io che ho ceduto al fascino di due begli occhi…

-Oh, ecco quello che fa per me…- sussurrò, vedendo un pub irlandese dall’altro lato della strada e dirigendosi verso di esso, con la ferma intenzione di annegare tutti i suoi dispiaceri nell’alcool.

 

-Dannazione! Dobbiamo assolutamente fare qualcosa!- si lamentò Hook.

-Quei due sono palesemente cotti l’uno dell’altra…- mormorò Anakin.

Darcy accavallò le gambe sotto il tavolo –Ma lui sarà disposto a lasciare Asgard per sempre per lei?

I suoi sentimenti saranno più forti della sete di potere?-

-Questo non possiamo saperlo. Loki è imperscrutabile quando si tratta di queste cose…- rispose Casanova.

Artù si alzò dalla sedia –Sono sicuro che Audrey non ama Eric.-

Hook schioccò le dita -Ah, ecco come si chiama…che nome stupido…-

Jack sbadigliò –Certo, se dobbiamo fare qualcosa lo dobbiamo fare subito…vi ricordo che questo sabato si sposa.-

-Non sono mai stato così stressato in vita mia…- dichiarò Casanova, passandosi una mano tra i capelli biondi.

-Il problema è che non abbiamo la più pallida idea di come agire…Se magari Loki fosse qui…- replicò Anakin.

-Non ci serve Loki per trovare una soluzione- affermò Hook –Possiamo farcela benissimo anche noi da soli.-

Artù bighellonò per il salotto –Dobbiamo spremerci le meningi…-

-Per prima cosa dovremmo rapire Audrey…- dichiarò Jack.

Anakin si mostrò contrario -Così ci chiudono in gattabuia. Bel piano, pirata!-

Artù si sedette sul divano. Non aveva mai notato che fosse così morbido. Ci si sdraiò completamente sopra, stiracchiando le gambe.

-E se rapissimo lui?-

-E se ti cucissi la bocca?-

Il principe allargò le braccia, lasciando penzolare le mani dal sofa. Il palmo della mano urtò qualcosa. Qualcosa di ruvido.

-Ragazzi!- li chiamò, tirando fuori da sotto il divano un portafoglio di pelle –Forse ho trovato qualcosa…-

I cinque gli si fecero appresso.

-E questo da dove viene?- chiese Hook

-Da quella giacca, probabilmente…- Artù indicò l’attaccapanni, dove era appesa una giacca color camoscio.

-Non è certo nostra…che colore orribile…- dichiarò Casanova.

Anakin ebbe un’illuminazione –È sicuramente di Eric! Audrey l’aveva detto che aveva dimenticato qui qualcosa…-

Il principe aprì il portafoglio.

Hook sfilò la carta di identità e la lesse –Artù, hai senza dubbio trovato qualcosa. Ora i nostri problemi sono risolti- concluse, sogghignando.

Dieci paia di occhi si scambiarono sguardi compiaciuti.

 

Audrey si staccò dal ragazzo –Ho detto che non mi piacciono le effusioni in pubblico!- disse, infastidita.

Eric cercò di farsi perdonare –Amore, scusami, è che non sono riuscito a resistere…-

La ragazza si voltò dall’altra parte –Non osare farlo mai più.-

-Non posso baciare la mia futura sposa dove e quando voglio?-

-No se io non voglio!- urlò lei.

Eric la osservò a fondo -Audrey, stai bene? Non ti ho mai vista così…-

-No, non sto affatto bene! Non sono un giocattolo e nemmeno un robot! Ho bisogno del mio spazio e del mio tempo. E nessuno qui riesce a capirlo! Continuate ad incalzarmi e non riesco più a capire cosa voglio o no. Smettetela e lasciatemi in pace per dieci minuti! Non chiedo tanto.-

Il ragazzo si sorbì tutto lo sfogo di lei, poi la strinse a sé –Anch’io sono teso per il matrimonio…-

Audrey si liberò dalla presa – Non è per questo!-

-E per cosa allora?-

-Io…io…oh, insomma, saranno anche fatti miei! Lasciami in pace anche tu!- replicò, voltandosi e correndo via, lasciando Eric nel mezzo del supermercato. Solo.

 

-Cosa ti posso servire, amico?-

-La cosa più forte che hai…- rispose Loki, sedendosi al bancone del pub.

Il barista lo fissò a lungo –Una donna?-

Il dio alzò gli occhi –È così evidente?-

L’altro ridacchio –Abbastanza…ma non preoccuparti, amico, ho qualcosa che ti farà dimenticare anche il suo nome.-

-Ne dubito.-

-Fidati di me. È una ricetta speciale di mio nonno, che Dio l’abbia in gloria, farebbe ubriacare perfino un cavallo.-

Il dio sorrise –Fammene tre.-

 

Tre bicchieri di liquore speciale dopo…

 

-E non so più cosa fare, capisci? Mi pare che lei non voglia più avere a che fare con me…- biascicò Loki.

-È una brutta situazione, in effetti. Hai detto che si sposa sabato?- chiese il barista, interessato.

Il dio annuì con la testa. O almeno, pensò di annuire, perché in pratica mosse solo la testa in un modo bizzarro che l’altro interpretò come un sì.

-Secondo me, dovresti dirle quello che provi…-

-Ma lo sa!- protestò animatamente Loki, rischiando di cadere dalla sedia.

-Amico, una donna vuole sempre sentirselo dire. Anche se magari lo sa da anni, vuole che sia tu a dirglielo.-

Il dio alzò lo sguardo su di lui –Tu dici?-

Il barista gli diede un’amichevole pacca sulla spalla –Fidati del tuo amico irlandese! Vai da lei e diglielo.-

-Adesso?-

-Adesso.-

Il dio scese dalla sedia e abbracciò il barista –Grazie, amico.-

-Sono qui apposta.-

 

Quando Loki arrivò davanti al portone di casa si fermò, terrorizzato.

Anche se aveva la mente annebbiata dall’alcool, riusciva comunque a pensare alle conseguenze di quello che stava per fare.

-Audrey?- chiamò, bussando alla porta.

Nessuno rispose.

Il dio si sedette con la schiena rivolta al portone –Io…io devo parlarti. Sai, quando sono arrivato ho pensato che questo non era altro che un terribile malinteso. Una disgrazia. Ero a due passi dal conquistare il trono di Asgard e mi sono trovato catapultato in questo misero appartamento, con te.

Ho sempre pensato che prima sarei tornato a casa, meglio sarebbe stato.

Ma non lo penso più. Non penso più al trono, né a mio fratello o mio padre…non riesco più a pensarci perché hai completamente invaso la mia mente, facendoti spazio man mano tra i miei pensieri sempre con più forza.-

Loki sospirò –So che non mi vuoi più parlare, ma non ce la faccio a tenermelo ancora dentro. Devo dirtelo. Audrey, se sposi quel bellimbusto biondo io non me lo perdonerò mai…tu non me lo perdonerai mai. Non posso credere di riuscire a vivere senza di te. Audrey, ti prego non sposarlo- il dio trattenne a fatica i singhiozzi –Non puoi sposarlo! Non puoi perché…perché io ti amo!- concluse, stringendosi la testa tra le mani.

All’interno dell’appartamento qualcosa diede segni di vita. Un rumore di chiavi e la porta si aprì di scatto.

-Perfetto- commentò Hook –Era proprio quello che volevamo sentire.-

Loki lo fissò con gli occhi lucidi –E tu che ci fai qui?-

-Molto toccante, devo dire…- replicò Anakin.

Casanova fece capolino dalla porta –Non avrei saputo fare di meglio.-

-Dov’è Audrey?-

-Miss Audrey  ha deciso di soggiornare da Miss Bessie fino al giorno delle nozze…ci ha informati tramite un bizzarro strumento che voi chiamate…- Darcy si mostrò esitante.

-…telefono?- suggerì Loki.

-Ad ogni modo- dichiarò Jack, cambiando discorso -abbiamo trovato qualcosa di molto interessante.-

-Io l’ho trovata!- corresse Artù.

Hook aiutò Loki a rimettersi in piedi -Qualcosa che ci servirà per impedire il matrimonio.-

Il dio passò lo sguardo da uno all’altro, incerto –Cosa?-

Anakin lo prese sottobraccio –Vieni dentro lo saprai…e ti farò anche una buona tisana…sembra che tu ne abbia bisogno.-

Hook si strofinò le mani -Inizia l’Operazione “Questo matrimonio non s’ha da fare”.-

 

Angolo dell’autrice: Ebbene, ragazze, posso finalmente dire con certezza che mancano esattamente due capitoli. Due capitoli che ho già scritto e che non tarderanno ad arrivare. Veneratemi. XD

Per motivi logistici (ossia non so più che cosa scrivere) non uscirà un capitolo di E gruppo WhatsApp sia…

Non volevo scrivere un brutto capitolo e preferisco aspettare che mi torni l’ispirazione.

Arriverà comunque anche là un capitolo conclusivo, non preoccupatevi… :)

Per chi se lo stesse chiedendo, non so ancora se sono passata a medicina, ma molto probabilmente no…(la mia unica speranza è entrare per scorrimento a Ferrara).  Adesso spero che mi ripeschino a biotecnologie, altrimenti farò archeologia, dove sono passata alla grande. Come vedete, è tutto sotto controllo. (Eh, come no…) XD

Sono ansiosa di sentire i vostri pareri!

Grazie mille per tutto il supporto, per tutte le recensioni, per tutte le ricordate/preferite/seguite…

Non avrei mai potuto farcela senza di voi! <3

A presto!

Lady Windermere <3

PS: Ringrazio Helen_TheDarkLady per lo splendido collage!

 

  
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