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Autore: micchan91    27/09/2015    4 recensioni
< Comunicato ufficiale. Tutti gli ufficiali che non sono rimasti feriti nell'attentato di questa mattina si rechino al più presto al quartier generale per ulteriori ordini > dal megafono mezzo rotto la voce incrinata del capitano risuona per tutto il campo. Un ragazzo dai capelli rosa, ormai rovinati dal fango e dalla polvere, si alza stancamente da terra e si avvia verso il luogo che gli è stato indicato. Mentre cammina lentamente si tocca l'occhio ferito coperto da una benda e sospira sconsolato, quella dannata guerra gli ha portato via le persone che amava e adesso gli ha portato via anche un occhio.
Genere: Angst, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kariya Masaki, Kirino Ranmaru, Shindou Takuto, Un po' tutti, Xavier/Hiroto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kariya cammina velocemente sulla stradina sterrata imprecando ogni qual volta che un ramo gli graffia le braccia, le gambe o il viso. Ha saputo da una spia infiltrata nel quartier generale che parte del terzo plotone, con a capo proprio il suo obiettivo, si sta dirigendo verso la costa orientale, precisamente stanno andando verso il covo del loro capo. Si è chiesto più volte se non sarebbe il caso di avvertire qualcuno che il capo dei ribelli è in pericolo, ma poi non è che gliene importi molto. Se venisse ucciso e la guerra finisse a Kariya farebbe solo che piacere. Nel frattempo ha deciso di aspettare il suo obiettivo alla meta per prepararsi al meglio per ucciderlo, se non dovesse andare a buon fine la loro imboscata e il capo dei ribelli rimanesse vivo dovrebbe comunque assicurarsi che il suo obiettivo sia realmente morto e farebbe il doppio della fatica, invece se lo uccide lui può essere sicuro della sua morte.

 

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< Li avete mandati al suicidio! > urla per l'ennesima volta Shindou, sono passate diverse ore dalla videoconferenza, ma il gruppo non si è ancora sciolto per finire di discutere di alcune questioni importanti.

< Shindou basta così! È inutile continuare a discutere! Oramai a quest'ora saranno già partiti > urla Tsurugi esasperato, anche lui è agitato visto che nel terzo plotone c'è Tenma, che non sa nemmeno se è ancora vivo o è morto nell'attentato del giorno prima o in uno dei tanti attacchi e anche se non lo da a vedere la cosa lo sta distruggendo.

< Smettetela entrambi, ora c'è da discutere dove effettueremo i prossimi attacchi > anche Hiroto è parecchio nervoso dopo l'annuncio che Kariya è scomparso e non è rientrato dalla sua ronda pochi giorni fa. Il gruppo si ammutolisce nel giro di pochi secondi e pochi minuti dopo un uomo in uniforme mimetica entra nella sala, i suoi occhi rossi scrutano i presenti.

< Mi avete chiamato? > chiede.

< Kidou, abbiamo bisogno di creare un piano strategico per attaccare i punti nevralgici del nemico non appena il capo dei ribelli verrà catturato > dice Gouenji e Kidou si avvicina al tavolo iniziando ad esporre le sue idee, chi l'avrebbe mai detto che la sua capacità di fare strategie un giorno sarebbe servita a questo...

 

:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: Poche ore prima.

 

Kirino guarda distrattamente fuori dal finestrino osservando i pochi alberi salvi dalle esplosioni delle bombe, si chiede se avrà mai la possibilità di rivedere gli alberi in fiore, o qualsiasi altra cosa... Stranamente non è agitato come credeva, si sente come se stesse andando a fare una passeggiata o una partita d'allenamento con i suoi amici.

< I miei amici...> sussurra pensando a quanti sono morti in quei pochi mesi di violenza, ma è sempre felice che almeno Shindou non è stato toccato da tutto quell'orrore, non in prima persona per lo meno. La macchina corre veloce zigzagando per evitare le buche e le macerie cadute sulla strada e dopo nemmeno un' ora è nuovamente al suo campo.

< Kirino, novità? > chiede Kageyama, uno dei pochi sopravvissuti all'attentato. Sono rimasti sessenta in tutto dai centocinquanta che erano...

< Ci hanno affidato una missione > sussurra guardando i suoi compagni seduti malamente chi per terra, chi sulle brandine, non ce n'è uno che non abbia una benda o una ferita.

< Una missione? Ma siamo tutti feriti e siamo rimasti in pochi! È un suicidio! > urla Kurama alzandosi e tenendosi la spalla dolorante, rotta molto probabilmente.

< Appunto per questo l'hanno affidata a noi...> dice sedendosi stancamente su una brandina mentre tutti si zittiscono.

< E' una missione da cui non si torna indietro eh? > chiede Hamano sorridendo, Kirino crede che niente e nessuno riucirà mai a intaccare quel sorriso.

< Credo proprio di si > gli risponde prendendosi la testa tra le mani, non ha voglia di portare i suoi amici in una missione suicida, non vuole più veder morire nessuno a cui vuole bene.

< Eih noi siamo in gamba! C'è anche la possibilità di tornare indietro no? > chiede Kageyama sorridendo.

< Giusto! > gli da man forte Tenma alzandosi in piedi.

< Noi torneremo! > aggiunge alle sessanta persone che lo osservano in silenzio.

< Tenma, non ti smentisci mai! > dice piano Kirino, poi si alza a sua volta in piedi.

< Vi prometto su tutto ciò che ho che farò di tutto per riportarvi sani e salvi a casa! > urla e l'intero plotone si alza in piedi facendo il saluto al suo ufficiale che prende un lungo respiro chiedendosi se sarà veramente in grado di mantenere la sua promessa. Poi inizia a spiegare a tutti la missione dando ad ognuno il proprio compito e gestendo al meglio le forze che ha a disposizione creando una strategia molto efficace.

< Tutto chiaro? > chiede dopo ben due ore di spiegazione e tutti annuiscono silenziosamente, la stanza è carica di tensione e tutti stanno pregando di poter sopravvivere.

< Andiamo allora > dice alla fine ed ognuno si dirige verso la propria tenda per preparare le poche cose da portare con se. Poco prima di tornare dai suoi sottoposti Kirino fa una deviazione verso una delle tende del campo, quella dove sono stati portati i feriti più gravi che non potranno partecipare alla missione.

< Ciao > saluta un ragazzo sedendosi sulla brandina vuota vicina alla sua, i suoi occhi scivolano involontariamente sulla gamba mancante ed ha un nodo allo stomaco, non potrà mai più giocare a calcio...

< Eih, ho sentito che state partendo > gli dice Kurumada tirandosi su con le mani.

< Si...volevo salutarti prima di andare > dice sorridendo.

< E' un addio o un arrivederci? > chiede guardandolo dritto negli occhi.

< Non si sa...> sussurra il rosa.

< Allora ci vediamo presto Kirino > gli dice porgendogli la mano che il suo compagno afferra e stringe forte.

< Mi dispiace > gli dice a mezza voce.

< Non è colpa tua...è stata una mina a farmi questo, non tu! > ma Kirino non può fare a meno di sentirsi in colpa, si sente in colpa per tutti quelli che si sono feriti o sono morti, in fondo è lui al comando. Alza lo sguardo sconsolato verso le infermiere intente a curare i vari feriti.

< Salutami Akane e Midori e digli di salutarmi Aoi quando la sentono > dice a Kurumada, non vuole disturbare il frenetico lavoro delle ragazze che sono mesi che salvano vite umane nonostante non sappiano molto di medicina avendo iniziato a studiare da poco all'università.

< Va bene > e Kirino esce lentamente dalla tenda mentre una lieve pioggerella inizia a picchiettare sul terreno, ci mancava solo questa!

< Arrivederci mio caro amico...> sussurra Kurumada alla schiena di colui che l'ha salvato da morte certa.

< Siete tutti pronti? > chiede osservando le cinquanta persone chiuse nei loro impermeabili, dieci non sono potuti partire per via del peggioramento delle loro condizioni fisiche.

< Si > rispondono in coro.

< Andiamo allora > e tutti salgono sulle auto che li porteranno vicino al luogo dove si svolgerà la battaglia decisiva. Arrivano a desitinazione dopo molte ore di viaggio e quando scendono dalle macchine sono tutti già pesantemente provati per via delle loro condizioni precarie.

< Ragazzi siete arrivati > il gruppo viene raggiunto da un uomo con degli occhi marroni e dei capelli azzurri, un tempo il suo più grande vanto, ora talmente corti da non scorgerne quasi più nemmeno il colore.

< Kazemaru, che ci fai qui? > chiede Kirino avvicinandosi a quello che è sempre stato il suo idolo.

< Sono stato scelto come vostra guida. Se non si conosono i territori ci si perde facilmente. > gli risponde osservando la moltitudine di ragazzi, tutti troppo giovani per questa guerra e sospira tristemente, questa guerra sta portando via una cosa troppo preziosa a tutti loro.

< Meglio sbrigarsi, non so quanto reggeranno > gli sussurra Kirino che si sente ogni minuto che passa sempre più stanco, anche lui è parecchio provato dal fatto che non si è mai fermato dal momento in cui c'è stato l'attentato.

< Ok andiamo > e inizia a fare strada inoltrandosi nella fitta foresta.

 

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Kariya è quasi arrivato a destinazione, inizia già a scorgere i capannoni in lontananza. Si chiede come fanno quelli del terzo plotone a pensare di poter entrare lì e catturare il capo dei ribelli, non arriveranno nemmeno a cento metri dall'entrata. Soprattutto perchè dopo la bomba che ha piazzato non ne saranno rimasti molti, e chi è rimasto non sarà in condizioni di poter combattere al meglio. Comunque continua a ripetersi che non sono affari che lo riguardano, lui deve solo portare a termine la missione per assicurarsi la sopravvivenza, non ha intenzione di essere ucciso o che chi lo comanda possa fare del male a Midorikawa, preso in ostaggio poche settimane fa per poter ricattare sia lui che Hiroto. Visto che del terzo plotone non c'è ancora traccia Kariya sale agilmente su un albero e si nasconde tra le fronde in attesa. "Chissà come starà Hiroto" pensa tristemente guardando le nuvole grige, è sicuro che Midorikawa sta bene perchè ci ha parlato poco prima di partire e sa che finchè porta a termine ciò che gli viene chiesto di fare non si deve preoccupare, ma sa che Hiroto si è rifiutato di cedere al ricatto e spera solo che non gli sia accaduto nulla. Rimane in attesa del terzo plotone per diverse ore e alla fine scorge un movimento poco vicino al suo nascondiglio, si immobilizza così da mimetizzarsi al meglio e osserva i suoi ex compagni procedere con cautela verso il capannone.

< E' ora...> sussurra a se stesso e scende dall'albero....

 

 

Angolino dell'autrice

Ed ecco il secondo capitolo ^_^

Insomma, Shindou e Tsurugi sono lontani dalla guerra e si stanno struggendo per i loro cari. Kirino si sta struggendo per le persone perse e ferite e rischia di essere ucciso proprio da uno dei suoi amici. Kariya è costretto ad uccidere la persona che ama per evitare che Midorikawa venga torturato o ucciso... che allegria eh? XD

Spero che vi sia piaciuto, fatemi sapere cosa ne pensate

bacio <3

  
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