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Autore: Arte Prime    29/09/2015    1 recensioni
Una ragazza dal passato misterioso fugge sempre e non conosceva ancora abbastanza il mondo finché un giorno... Non posso più raccontare altro perché non voglio rovinare le sorprese, vi auguro una buona lettura!
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Diez Drake, Un po' tutti, X Drake
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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CAPITOLO VI
 
Il mattino seguente… il cielo era diventato piacevole e si era alzato il vento adatto per la navigazione. Nella biblioteca della nave, Lady stava facendo delle verifiche scritte sul grande tavolo dove era seduto anche Drake che fingeva di leggere un giornale per poter osservare la ragazza… non stava controllando le sue risposte, ma la stava “studiando” per quella notte…. “Mi sembra molto serena e più tranquilla oggi… ma non si rende ancora conto di quello che ha fatto stanotte? Perché l’ho abbracciata per tutta la notte credendo che fosse una bambina?” sentì battere tanto forte il cuore “Dannazione, perché mi sento così nervoso??? E soprattutto, perché le ho detto di dormire con me???... Però… sinceramente non mi dispiace affatto…”, disse ammirando l’affascinante fanciulla.
In quel momento Lady, sentendosi osservata, alzò la testa dal banco, ed immediatamente Drake, tutto rosso in faccia, spostò lo sguardo sul giornale per non farsi scoprire… Gli uscì la sua coda da dinosauro.
“Accidenti alla mia coda!” borbottò tra sé e sé il capitano, dando un’occhiata dietro “Perché non riesco a controllarla???” e poi girò la testa e vide vicinissima la faccia di Lady e con grande spavento cadde dalla sedia gridando “Aaaaaahhh!!! Ouch! Il mio sedere…”
Subito la ragazza, preoccupata, si chinò per aiutarlo, e Drake, appena Lady lo toccò, si imbarazzò subito e tranquillizzò la fanciulla dicendole in modo agitato e veloce “Non è niente! Non è niente! È tutto ok! È tutto ok!”
Vedendolo ciò Lady lo guardò perplessa. Quindi il pirata, ancora a terra, fece un lungo respiro e le chiese con voce un po’ nervosa “Che… c’è…? Qualche… problema…?”
Per rispondergli lei gli porse un biglietto “Oggi stai bene?
“Eh? Certo… che… sto… bene…” balbettò Drake sforzandosi di non pensare a quella notte.
Un altro foglietto “Ma se hai il viso tutto rosso. Ed hai anche una strana voce.
Il capitano capì che lei era solo preoccupata e le sorrise dicendole “Va tutto bene, piccola, sono soltanto un po’ agitato…” Non sapeva bene cosa dire… Alle sue parole Lady scrisse su un altro foglietto “Si tratta della navigazione, vero?
“Mh… Sì, ma ora devi pensare a finire tutte le verifiche.” il capitano, tornato ad essere serio ed austero come prima, si alzò e si sedette di nuovo al tavolo mentre la fanciulla tornò al suo banco per terminare le verifiche.
Poco dopo entrò Vincent con un rotolo di carta.
“Non dovevi bussare prima di entrare?” replicò il pirata mascherato guardandolo.
“Scusa, capitano, me ne sono completamente dimenticato.” rispose il braccio destro che si diresse verso la scrivania di Drake, gli pose il foglio aprendolo e tenendolo fermo con le mani “Ma purtroppo il problema della navigazione non è ancora risolto. Il Log Pose non ha nessuna indicazione precisa, anzi continua a comportarsi in modo bizzarro!”
Ascoltando ciò Drake si mise la mano sugli occhi, sconvolto, mentre Lady, che aveva sentito tutto, continuava a scrivere sulle verifiche. Poi sentirono bussare alla porta.
“Avanti!” esclamò Drake. Così entrò il giovane cuoco.
“Jack, non dirmi che sei venuto per portare qui la merenda?” lo interrogò l’uomo dalle folte basette di color rame.
“No, capitano, si tratta di… un problemino…” gli rispose il ragazzo che poi, rivoltosi alla fanciulla, la salutò con un sorriso “… Ehilà, Lady! Come va? I compiti sono abbastanza difficili, eh?”
In quel momento Drake tossì dicendo “È meglio discutere fuori di qui per non disturbarla.” Così uscirono fuori della biblioteca lasciando la mappa sul tavolo…
“Cosa volevi dirmi, Jack?” gli chiese dopo aver chiuso la porta.
“Beh… Ecco…” disse il ragazzo grattandosi la nuca “… siamo a corto di cibo… Devo sapere quando saremo approdati?”
Drake fece un pesante sospiro borbottando “Ci mancava questo… Ancora niente pesca?”
“No, da giorni in questo mare non abbiamo pescato niente,” spiegò il giovane cuoco con tono serio “neanche un pesciolino!”
“Se tu non avessi preparato tutti quelli dolci per quella ragazza, non avremmo questo problema!” lo rimproverò Vincent guardandolo male, ed anche Jack gli diede un’occhiataccia.
“Vincent, non è il momento di replicare e neanche di litigare.” ordinò il capitano dopo aver alzato la mano per farlo smettere “Dobbiamo risolvere al più presto il problema della rotta! Jack, prepara mezza porzione per ognuno di noi per pranzo.”
“Sì, capitano!” annuì il giovane andandosene.
“Capitano, abbiamo lasciato la mappa nella biblioteca.”
“Sì, giusto. Ora torno dentro per riprenderla, Vincent.” aprì la porta e notò che era tutto uguale: la mappa era sul tavolo e Lady era ancora seduta al banco per scrivere.
“Scusa, ma devo andare in coperta per sistemare una cosa con il sottoposto mentre tu devi rispondere a tutte le domande, va bene?”
In risposta la ragazza annuì così Drake prese la mappa, ma si accorse che sul foglio c’erano delle minuscole tracce di gomma da cancellare e che le linee della rotta che erano diverse rispetto a prima.
… Non sarà mica stata lei?, pensò il corsaro fissando la ragazza che continuava a scrivere con tranquillità,… allora lei ha modificato questa mappa quando siamo stati fuori? Potrei chiederglielo… No, è meglio di no: voglio darle una possibilità senza che nessuno lo sappia…
Lady alzò gli occhi per guardare Drake, che stava arrotolando la mappa e le sorrise. Anche lei gli sorrise e riprese a scrivere.
Appena usciti in coperta il capitano ordinò a Vincent di seguire le rotte indicate sulla mappa. Il sottoposto, dopo aver dato un’occhiata al foglio, credette che Drake le avesse modificate e seguì il suo ordine fedelmente.
 
 
Quando Lady ebbe finito finalmente le verifiche uscì in coperta per seguire la sua lezione preferita: combattimento!
“Piccola, ora facciamo di nuovo il duello con le spade!” le spiegò Goliath con tono gentile, porgendole una spada di legno “Le braccia e le spalle non devono essere troppo rigide e devi guardare sia gli occhi che i movimenti del tuo rivale, chiaro?”
La ragazza annuì in risposta e si mise in posizione; ma si mise tra i due il capitano che chiese, con un sorriso divertito, “Posso avere l’onore di aver un duello con l’incantevole Lady?”
“Ma certo che puoi averlo, capitano!” esclamò il grosso pirata porgendogli la sua spada di legno mentre la fanciulla non sembrava intimidita o sorpresa, anzi, entusiasta.
“Sei pronta, Lady?” le sorrise ancora Drake il quale si chinò davanti a lei e mise la spada vicino al centro del viso.
I due spadaccini si fissarono negli occhi come per studiarsi… Subito Lady stava per dargli un colpo di spada alla spalla, ma lui riuscì ad evitarlo agilmente con l’arma di legno. Da quel momento il loro duello divenne lungo e pieno di passione, sembravano che entrambi fossero contemporaneamente maestro ed allievo: Lady saltò sulla balaustra combattendo e Drake fece salti e capriole all’indietro. Tutti li guardavano a bocca aperta, con grande ammirazione!
“Acc…” ammirò Goliath molto sorpreso “… Non me lo aspettavo: Lady ha superato tutto! Sembra una spadaccina nata… Mi domando perché non l’ha fatto prima?”
“C’è una grossa differenza tra te ed il capitano: tu non hai le sue stesse grazia ed eleganza.” ironizzò Jack guardando la ragazza duellare.
“Come ti permetti?” si offese il grosso pirata che però continuava a guardare ancora il duello.
Poco dopo Vincent, uscito in coperto, notò che tutti erano concentrati sul duello.
“Insomma, cosa succede?”
“Non vedi che stanno facendo un duello appassionato?” gli rispose il vecchio Ernest senza smettere di guardare la scena di lotta.
Alle sue parole Vincent fece un sospiro seccato e poi alzò la testa per vedere se dall’osservatorio sull’albero di trinchetto Thomas avesse visto qualcosa, ma invece anche lui, come gli altri, guardava con interesse il duello.
“Thomas!” urlò il sottoposto con il capo alzato “Non avrai mica dimenticato il compito di osservare il mare, eh?”
“Oh, pardon!” si scusò il corsaro abbassando la testa “Quello tra il capitano e Lady è…”
“Risparmiati le parole!” tagliò corto Vincent innervosito “Ti sembra il momento di distrarti? Prenditi le tue responsabilità! Ancora niente in vista?”
A quelle dure parole Thomas, rimasto un po’ male, sbuffò e prese un cannocchiale per osservare.
“Ancora niente, eh?” si lagnò il braccio destro che stava per andarsene, però sentì gridare Thomas “Terra! Terra! Terra!”
“Eh?” chiese Vincent stupito “Thomas, sei proprio sicuro?”
“Certo che sì! La direzione è lì!” il pirata dai capelli biondi indicò la terra verso nord-ovest così il vice si avvicinò alla balaustra e la vide da lontano “È vero! Finalmente c’è la terra!”
Al suo grido tutti corsero verso il mare per vedere la terra e gioirono, mentre Lady, ancora in piedi sulla balaustra, si accorse di quello che era successo e perse l’equilibro, rischiando di cadere in mare. Immediatamente Drake la afferrò per il braccio e le cinse la vita ed attirandola a sé “Non devi mai distrarti anche se qualcuno grida o ti chiama se non vuoi correre in rischio di essere ferita o uccisa.”
Lady si trovò vicinissima alla sua faccia seria ed austera e provò di nuovo una strana sensazione.
“Hai capito quello che ti ho detto?” ripeté il capitano con tono molto serio e forte.
La sua voce profonda la fece ritornare in sé e la ragazza abbassò gli occhi guardando un po’ sorpresa le mani di Drake che erano ancora intorno alla sua vita.
“Oh, scusa!” disse l’uomo mascherato, imbarazzato, staccandosi velocemente ma con delicatezza “… Quando sei in lotta con un nemico non devi mai abbassare la guardia, chiaro?”
Lei ritrovò il sorriso e gli fece un cenno di assenso, intanto Vincent si diresse verso Drake e si congratulò con lui “Capitano, finalmente tra poco toccheremo la terra. Complimenti, capitano! Grazie a te: hai modificato le rotte di navigazione!”
“Veramente non ho mai detto di averle modificate io,” lo corresse Drake “il merito è suo!” e mise la mano sulla spalla di Lady.
“Cosa?” domandò il vice mentre l’espressione felice si trasformava in quella  sbalordita e delusa, gli altri, nel frattempo, che avevano sentito, corsero verso la ragazza.
“Davvero hai modificato la navigazione?” le chiese Athos con ammirazione “Ma che brava!”
“E perché non ci hai mai detto di essere una navigatrice oltre che una brava spadaccina?” le sorrise Goliath chinandosi un poco per via della sua altezza esagerata.
“Sono proprio orgoglioso di te, mia carissima Lady!” si rallegrò Jack “Non ce l’hai mai detto perché sei troppo modesta. Per questo mi piaci sempre di più!”
Non era finita: la ciurma applaudiva per la bravura della ragazza e la lusingava tanto da farla arrossire: Lady abbassò gli occhi per la vergogna…
“Brava, Lady! Brava!” gridò forte Thomas ballando e cantando nell’osservatorio. Il suo atteggiamento fece innervosire ancora di più a Vincent che gli ordinò duramente “Non è il momento di danzare! Guarda verso terra e vedi se c’è qualche nave della Marina!”
“Uff… Vabbè!” sbuffò pesantemente il pirata biondo che riprese ad osservare con il cannocchiale “… Non vedo nessuna nave della Marina, ma una che mi sembra familiare… Quella nave pirata è… un nostro vecchio conoscente!”
 
 
“Mmmh… Tra poco arriveranno a terra.” disse qualcuno che aveva appena finito di rimescolare le carte.
“Chi? Forse la Marina, capitano?” gli chiese il primo ufficiale, preoccupato, che aveva soltanto tre strane trecce di capelli castani sulla testa calva.
“No… Non si tratta di un nemico, ma neppure di un amico!” lo tranquillizzò l’uomo rimettendo lentamente le carte al loro posto.
“In che senso, capitano?” gli domandò ancora il vicecapitano che non riusciva a capire più niente.
In quel momento il capitano sembrò molto turbato “… Hanno portato qualcuno… che è un essere umano… quasi completamente!”
“Eh? Vuoi dire che è… un mostro???” si allarmò il braccio destro sempre di più preoccupato.
“Più una vittima che un mostro.” gli rispose lo strano uomo tranquillamente fissando le sue carte “Non è colpa sua: il suo destino è troppo crudele… Porta sventura… alle persone che le stanno vicino…”
“Le”? Allora è una femmina?” gli chiese l’uomo con le trecce.
“Già… Ci mancava questo…” continuò il capitano alzando gli occhi al cielo “… Se l’avessi saputo prima avrei potuto impedire l’incontro tra lei e… il mio vecchio conoscente!”
 
 
Dopo aver buttato l’ancora in mare la ciurma si riunì attorno al capitano Drake che iniziò a parlare “Bene, siete tutti qui.” mentre Lady era alla balaustra osservando quel nuovo porto chiamato Reggio Calabria. Gli abitanti non sembravano tanto allarmati per l’arrivo dei pirati… Chissà perché… Si accorse che allo stesso molo era ancorata molto prima un’altra nave… dei pirati! Aveva la bandiera con uno strano Roger Jolly… Solo Drake e la sua ciurma lo riconobbero, ma non dissero nella, anzi preferirono ignorarli completamente.
“Per fortuna siamo a terra e non c’è la Marina.” disse l’uomo mascherato che indicò quattro dei suoi uomini “Voi quattro restate qui a controllare la nave mentre alcuni di voi verrete con me e Lady.”
Intanto un uomo, che aveva un pancione ed era ben vestito, si avvicinò alla nave Bandiera Rossa ed alzò la mano in segno di saluto “Buongiorno, signorina!”
Lady si era intimidita per quel gesto di saluto, ma alzò anche lei la mano per ricambiare.
“Benvenuta, signorina, a Reggio Calabria!” continuò quello strano uomo con la testa alzata rivolgendosi alla ragazza “Mi chiamo Toni e sono la guida di questa città. Se volete di questo luogo, posso darvi informazioni. Qui ci sono molte cose di ottima qualità!”
Accanto a Lady apparve Drake perché aveva sentito parlare qualcuno con lei.
“Buongiorno, signor pirata! Benvenuti su questa modesta città!” lo salutò Toni sorridente. Anche lui lo ricambiò e scese dalla nave con Lady ed i suoi uomini. La guida si avvicinò al capitano “Signor pirata, se volete informazioni, sono sempre disposto a darvele. Ditemi di cosa avreste bisogno senza problemi.”
“La ringrazio molto, ne abbiamo proprio bisogno.” ringraziò Drake con tono serio “Dobbiamo prendere i viveri per continuare il viaggio: siamo a corto di cibo. E…”
“Perfetto, signor pirata!” interruppe Toni sempre di più sorridente “Qui ci sono molti prodotti ottimi come la birra, la carne ed i pesci! E poi c’è anche il dolce più buono del mondo: gelato! È buono da morire, credetemi! Ci sono molti gusti squisitissimi!”
“L’hai sentito, Lady?” esclamò Jack rivolgendosi alla fanciulla “C’è il buonissimo gelato! Te lo offrirò io!”
Lady non sapeva neanche cosa fosse il gelato, ma voleva tanto assaggiarlo!
“D’accordo.” rispose Drake cercando di non perdere troppo tempo per le chiacchiere continue di Toni “Vorrei andare al negozio di vestiti femminili portando la nostra ospite.” e la indicò con la mano. Seguendo l’indicazione del capitano la guida notò la ragazza che indossava ancora abiti da uomo ed il suo vecchio e lungo mantello un poco rovinato e poi gli rispose con un gran sorriso “Ottima decisione, signor pirata! La padrona del negozio di vestiti femminili è una mia cara amica, potrei accompagnarvi da lei!”
“Bene, accompagnateci da lei.” mormorò il capitano lanciandogli una moneta d’oro.
Jack, che aveva ascoltato tutto, continuò a dire a Lady “Ora andiamo insieme al negozio di vestiti! Finalmente avrai tanti bellissimi abiti!”
“Ehi, tu no.” borbottò l’uomo con la maschera sugli occhi avvicinandosi ai due giovani.
“Eeeeehhh???? Ma perché????” chiese Jack guardando stupito il capitano.
“Perché tu sei il nostro cuoco quindi hai anche le tue responsabilità: fare la spesa necessaria per la prossima rotta.” gli spiegò Drake molto seriamente.
“Ma voglio vedere Lady con nuovi abiti!” protestò il giovane supplicando “Ti prego, capitano! La aiuterò a scegliere la biancheria int…, volevo dire, i vestiti!”
Sentendo quella parola interrotta Drake capì subito cosa voleva dire, ma continuò a rimanere impassibile ordinandogli “Spiacente, non posso cambiare idea. Devi seguire il tuo compito, punto e basta. Ma per tirarti su il morale Goliath ti accompagnerà a fare la spesa.”
“Sì!” esclamò Goliath portando un grosso carrello vuoto “Jack, prima ti lamentavi sempre perché portavi le cose pesanti! Ora ci sono io per aiutarti!” e trascinò per il braccio il ragazzo portandolo via.
“Nooooooooo!!!!!! Voglio uscire con Lady!!!!! Non è giustoooooo!!!!!” piagnucolò il giovane cuoco, ormai lontano, tirato dal suo grosso compagno.
Lady osservò dubbiosa quella scena mentre Drake sollevava le spalle e le disse che non era importante e che era l’ora di andare al negozio di vestiti. Così andò con lui, Vincent ed altri uomini accompagnati da Toni intanto il dottor Ernest si recava in una biblioteca.
 
 
Poco dopo Drake e gli altri entrarono nel negozio di abbigliamento femminile. Lady si aggrappò al braccio del capitano come se fosse impaurita.
“Che c’è, piccola?” le chiese l’uomo mascherato con tono premuroso “Qui non c’è niente da aver paura.”
Ma lei strinse forte a sé il braccio di Drake che non capiva per il suo turbamento finché fu attirato da una voce di donna.
“Benvenuti, cari signori, nel mio negozio!” salutò una simpatica signora sui quarantenni che era ben truccata e profumata “Desiderate qualcosa, signori?”
“Cara Elisa, ho portato qui questi signori pirati.” Toni li presentò alla padrona del negozio “Il capitano vorrebbe comprare degli abiti per la signorina.” e poi indicò Lady che si nascose dietro la schiena di Drake. Così Elisa si avvicinò a loro e le sorrise dolcemente chiedendole “Ciao, tesoro! Non spaventarti: posso aiutarti a provare i vestiti se vorrai. Posso sapere come ti chiami, cara?”
Sentendo la fanciulla, così spaventata, nascose la testa dietro la schiena del capitano il quale la incoraggiava paziente dicendole “Piccola, di cosa hai paura? Devi solo provare i vestiti con l’aiuto di questa gentile signora.” e poi si rivolse alla padrona “Le chiedo scusa per la ragazza, è un po’ timida… Si chiama Lady, è muta quindi non è in grado di parlare.”
“Oh, povera piccola!” esclamò Elisa mettendosi la mano sulla bocca “Una ragazza così bella e giovane senza voce! Non preoccuparti, cara: posso aiutarti a scegliere degli abiti adatti a te se vuoi.”
Pian piano Lady uscì da dietro la schiena dell’uomo e fissò la signora Elisa timidamente.
“Non devi temere: ci sono io.” le spiegò Drake guardandola con un sorriso nel tentativo di tranquillizzarla “Posso restare qui per tutto il tempo che provi i vestiti… Ti prometto di non allontanarmi da te finché non avrai finito, ok?”
Alle sue parole Vincent si stupì e stava per dirgli “Come? Ma…” fu interrotto dalla mano alzata dal capitano che gli intimava di stare zitto mentre Lady si era calmata dimostrando di fidarsi di Drake, così si avvicinò alla padrona la quale poi le mostrò i vestiti domandole premurosamente “Tesoro, ti piace questo? Oppure quell’altro? Puoi provarli se vuoi. Ti aiuterò a diventare più bella ed elegante!”
Mentre l’uomo mascherato osservava la ragazza guardare e toccare gli indumenti con curiosità e sembrava contento di vederla serena.
“Capitano Drake, non dovevamo uscire insieme ora?” gli chiese Vincent con tono un po’ infastidito “Prima di scendere avevamo già programmato!”
“Spiacente, ma non posso uscire di qui.” gli rispose il capitano calmo senza smettere di guardare la ragazza “Ho promesso a Lady di stare con lei qui quindi non posso lasciarla. Se vuoi puoi uscire con alcuni dei nostri compagni.”
“No! Me ne vado da solo!” ribatté il vicecapitano seccato che uscì dal negozio bruscamente lasciando i pirati.
Drake si accorse subito del cattivo umore del suo braccio destro, ma non ci fece caso sapendo bene che prima o poi gli sarebbe passato tutto.
Intanto fuori del negozio Vincent era ancora imbronciato e borbottò tra sé e sé “Accidentaccio a quella… ragazzina insignificante!!! Ha stregato completamente Drake!!!”
“Mi scusi…” gli disse qualcuno. Il vicecapitano girò la testa e vide di nuovo Toni e gli domandò nervoso “Che vuoi?”
“La perdono, signor pirata…” continuò la guida poco imbarazzata “… Volevo semplicemente chiederle se avesse bisogno di qualcosa… Mi scusi tanto, tolgo il disturbo. Arrivederla.” e stava per andarsene però venne fermato da Vincent “Aspetti! Sono io a chiederle scusa per il mio comportamento… Lei conosce in questa città qualche brava persona disposta ad occuparsi della ragazza?”
 
 
Dopo alcune ore Lady aveva provato tantissimi abiti e scarpe e trovò divertente guardarsi allo specchio. Drake ed i suoi uomini non si annoiavano affatto per niente, anzi, erano contenti vederla sorridente e la trovavano molto più carina con vestiti da donna che non nascondevano le sue meravigliose forme.
All’inizio la fanciulla supplicava la signora Elisa di non farle provare canottiere o magliette corte o quelle che scoprivano la schiena ed abiti di color chiaro e che voleva indossare i vestiti senza il suo aiuto e non voleva dirle i motivi precisi.
Infine Lady scelse una maglietta lunga e stretta con una scollatura a V, priva di maniche e di color rosso vivace, i pantaloncini jeans ed un paio di sandali comodi e decorati.
“Abbiamo finito, signor Drake.” gli disse Elisa con il suo solito tono gentile “Vorrebbe anche gli abiti pesanti per terre più lontane e fredde?”
Proprio in quel momento il capitano rimase dubbioso ed indeciso perché non aveva pensato di continuare ancora il viaggio con Lady e soprattutto non le aveva mai chiesto se volesse diventare la loro compagna… Anche la ciurma aveva la stessa sensazione e non disse niente.
Elisa capì il silenzio e continuò a dirgli con un sorriso “Non si preoccupi, signore, potete fare dei giri in questa città se desiderate. Questo negozio è aperto per tutto il tempo: quando avrete finito potete tornare qui per riprendere i vestiti della signorina.”
“D’accordo, signora Elisa, la ringrazio molto per la sua gentilezza.” le rispose il capitano in modo educato.
“Potete assaggiare il gelato qui, è il migliore!” avvertì la padrona del negozio.
“Sì, lo sappiamo: ce l’aveva detto anche il signor Toni.” la ringraziò di nuovo Drake con un sorriso dopo averle pagato i vestiti che aveva Lady con sé.
Prima di uscire la ragazza riprese il suo vecchio mantello, ma venne fermata dall’uomo mascherato che le domandò “Perché lo riprendi? È ormai rovinato.”
La fanciulla strinse il vecchio mantello fissandolo con gli occhi pieni di dubbi.
“Non c’è problema: qui ci sono anche dei nuovi mantelli!” esclamò Elisa che andò a prenderne uno e lo mostrò loro “Eccolo! È di ottima qualità: è resistente ed anche impermeabile!”
Quel mantello era di color nero proprio come quello di Drake, però aveva due differenze: un cappuccio ed il dietro era di color blu decorato da disegni dorati che rappresentavano motivi di luna. Così l’uomo mascherato lo prese e lo fece indossare a Lady davanti allo specchio dicendole “Ti sta uno schianto!”
A quelle parole la fanciulla girò la testa per rivolgersi a lui e ricambiò il suo sorriso.
“Ora andiamo a prendere un gelato.” mormorò il capitano dopo aver pagato il nuovo mantello ed aver salutato Elisa.
“Capitano! Capitano!” chiamò Vincent correndo verso Drake, Lady ed i compagni.
“Cosa è successo, Vincent? Forse è arrivata la Marina?” gli chiese l’uomo dalle folte basette.
“No… Anf… anf…” rispose il vicecapitano che aveva il fiatone “… Una bella notizia…”
“Mh? Che vuoi dire?”
“… Anf… Ora andiamo da una persona che ci aspetta… Anf..”
“Cosa? Chi sarebbe questa persona?” gli domandò di nuovo Drake.
“Andiamo subito da lei! Ti racconterò tutto camminando!” insisté Vincent frettoloso.
“Va bene…” e poi si rivolse a Lady ed ai suoi uomini “… Adesso andiamo, il gelato può aspettare.”
Loro annuirono e seguirono il capitano il quale camminò accanto al suo sottoposto.
“Ora mi spieghi, Vincent?” gli chiese Drake a bassa voce per non fare sentire la ragazza e la ciurma.
“Sì, capitano Drake, grazie al signor Toni ho trovato la persona brava ed onesta: Suor Angela!” gli raccontò il vicecapitano a bassa voce, che sembrava che era diventato di buon umore “È la padrona di un collegio e si occupa dei bambini orfani ed anche dei ragazzi che hanno perso tutto. Lì è un posto adatto a Lady!”
Ascoltando ciò Drake rimase scioccato, ma non smise di camminare e cominciò a riflettere… e girò lentamente la testa dietro per vedere Lady che rideva ascoltando le battute dette dai pirati… Per lui sarebbe stato facile dirle addio e lasciarla qui dopo aver fatto il lungo viaggio insieme? Sembrava molto turbato a quell’idea e si chiedeva se lei avrebbe potuto accettare la loro separazione…
“Eccoci! Siamo arrivati!” avvertì Vincent mostrando una casa né troppo piccola né troppo grande, ma modesta e circondata da un cancello a sbarre metalliche.
Una giovane suora, vestita con una lunga tunica bianca avvolta da una lunga corda azzurra come una cintura, si avvicinò al cancello e lo aprì facendo entrare Drake e gli altri “Benvenuti, signori. La superiora vi aspetta.”
Appena entrati apparvero tanti bambini che corsero verso di loro e tiravano i loro mantelli gridando con entusiasmo “Voi siete i pirati come ci aveva detto il fratellone Toni? Raccontateci le vostre avventure! Il mare è così tanto grande? Avete visto i mostri giganti? Raccontateci tutto per favore!!!!”
Lady sembrava spaventata e stringeva il braccio di Drake. Era logico perché lei non era abituata a vedere tanti bambini…
“Basta così, bambini!” era una voce femminile premurosa… era una donna con una lunga tunica azzurra con una corda bianca assieme ad alcune suore vestite come quella che aveva aperto il cancello. Aveva una faccia tanto dolce e serena e si scusò avvicinandosi a loro “Perdonate i bambini. Il signor Toni ha fatto sapere loro che siete i pirati così sono molto ansiosi di ascoltare le vostre storie. Spero che capiate il loro entusiasmo.”
“Scuse accettate, sorella.” sorrise il vicecapitano il quale poi presentò l’uomo mascherato “Questo è X Drake, il nostro capitano.” Così lui si tolse il cappello per poterla salutare mentre Lady si nascondeva di nuovo dietro la sua schiena.
“Buongiorno, signor Drake.” lo salutò con gentilezza la superiora che notò la presenza timida della fanciulla “È questa la ragazza muta chiamata “Lady”?”
Sentendo ciò la giovane abbassò gli occhi e non capiva perché erano venuti al collegio assieme alla ciurma, e soprattutto non conosceva affatto il significato e la storia di una suora.
“È un po’ timida, sorella, ma molto disponibile!” affermò Vincent frettolosamente come se volesse che la superiora accettasse di occuparsi subito prima di cambiare la sua idea “Ha tanta voglia di imparare ed è sempre instancabile!”
A Drake tutto ciò non piacque per niente e sembrava infastidito da quel comportamento del suo braccio destro, ed anche i membri della ciurma concordavano con lui. Mentre Lady non capiva ancora nulla e non sospettava niente… Ma anche Suor Angela studiava attentamente i comportamenti dei nuovi arrivati finché disse “Scusate, signori… Non sapete che la troppa fretta fa brutti scherzi? A me non piacciono le cose frettolose.”
“Ma che dice, sorella?” gli chiese Vincent che poi venne zittito dal capitano.
“Sorella, la perdono… Ecco..” Drake cercava di dirle qualcos’altro, ma non ci riusciva toccando il suo cappello nervosamente forse perché non se la sentiva di lasciare Lady in quel posto. La superiora capì la situazione non poco imbarazzata quindi disse alla ragazza di accomandarsi dentro per parlare un po’.
A quelle parole la fanciulla guardò il capitano come una bambina turbata.
“Su, piccola, vai con Suor Angela.” la incoraggiò l’uomo mascherato “Potete parlare da sole mentre io e gli altri racconteremo le nostre avventure ai bambini. Ti prometto di non lasciarti fino a quando avrete finito, va bene?”
Per rispondergli Lady fece un lieve cenno di assenso mentre i bambini furono felici perché avrebbero potuto ascoltare finalmente i racconti dei pirati. Così la ragazza e la superiora entrarono nel collegio.
“Visto, capitano Drake?” disse Vincent con tono sollevato “Presto il problema sarà risolto! Sono sicuro che lei si troverà benissimo in questo posto!”
Il capitano sembrava tanto infastidito da quello che aveva detto il sottoposto, ma rimase in silenzio e neppure non lo guardava.
“Che c’è, capitano?” gli domandò il vicecapitano dopo aver notato il suo strano comportamento “Ti vedo tanto nervoso…”
Drake stava per dirgli di lasciarlo in pace però alcuni bambini si avvicinarono a lui e gli chiesero se lui era il capitano e se era davvero forte. Quindi l’uomo mascherato sorrise ed era disposto per raccontare ai piccoli intanto il sottoposto voleva tornare alla nave.
Vincent aveva ragione: sono nervoso., pensò Drake seduto su una panchina assieme ai suoi compagni, alle giovani suore ed ai bambini, ho troppo paura che Lady sia rimasta molto male e si sente ferita e delusa…
“Fratellone Drake, hai davvero sconfitto i mostri marini?” gli domandò curiosamente uno dei bimbi interrompendo i suoi pensieri.
“Uh? Eh, sì… D’accordo, ragazzi, vi dico che…” stava per raccontare l’uomo mascherato.
 
 
Passate parecchie ore Drake era ancora con la sua ciurma, i bambini e delle giovani suore e fissò ansioso il collegio pensando “Quando finirà quella conversazione? Suor Angela non avrà mica insistito affinché Lady restasse qui? Non si sarà messa a piangere e si sentirà profondamente delusa e tradita?” e fu chiamato da qualcuno e vide Ernest al cancello.
“Ah, sei tu! Piccoli, loro possono continuare a raccontarvi mentre io vado da quel signore.” si avvicinò al cancello e gli chiese “Dottor Ernest, come sei qui?”
“Prima di andare alla nostra nave ho incontrato per caso” gli ripose il medico con la sua solita voce calmissima “Vincent che mi ha informato che siete qui così sono venuto da voi.”
“Hai fatto benissimo!” esclamò Drake con un sorriso consolante “Nella biblioteca hai trovato quella risposta che cercavamo?”
“Mmmhh… Purtroppo no, capitano.” gli rispose il dottore con tono deluso “Non ho trovato nessun’informazione né sulle ali di farfalla che vedi soltanto tu, né sulla scomparsa dei segni di ferita di Lady.”
Quando le ferite della fanciulla erano guarite non c’era nessun segno o cicatrice facendo stupire tutti.
“Hai provato a chiamare la base dei marines a Torturaga?” gli chiese ancora Drake.
“Sì, l’ho fatto contraffacendo la voce come mi avevi raccomandato.” gli disse Ernest “Non è stato difficile riconoscere un giovane marine con una lunga cicatrice che gli scendeva sul collo e che ha un fratello.”
“Li hai trovati? Sei riuscito a comunicare con loro?”
“No, sono stati mandati via, o meglio dire che sono stati loro a lasciare la base smettendo di fare i marines dopo una violenta lite.” spiegò il medico.
“Lite? Hanno smesso di fare i marines???”
“Dicono che uno di essi, Mark, ha aggredito un giovane marine chiamato Luke senza motivi,” continuò a raccontare Ernest “così lui e suo fratello hanno abbandonato la Marina. E non si sa più che fine hanno fatto.”
“Vuoi dire che sono proprio scomparsi?” gli domandò ancora il capitano stringendo una delle sbarre metalliche.
“Esatto…” annuì il dottore che poi notò qualcosa alle spalle di Drake “… Capitano, Lady è appena uscita.”
Al suo avvertimento l’uomo mascherato, immediatamente, si girò e vide la ragazza assieme alla superiora fuori del collegio.
La vedo tranquilla… Forse lei si è rassegnata accettando di restare qui? No... non posso crederci…, pensò Drake in preda al turbamento… Finché Suor Angela chiamò dei bambini per farli giocare con Lady avvertendo loro che lei non conosceva né i giochi né i giocattoli. Così i piccoli la portarono al parco di giochi dove c’era anche la ciurma Bandiera Rossa.
Vedendo ciò sembrava che il capitano fosse rimasto male temendo che fosse arrivato il momento della separazione... Ma la superiora lo invitò ad entrare nel collegio per parlare privatamente. Prima di risponderle lui le chiese se poteva entrare anche Ernest, il suo uomo più fidato, quindi Suor Angela ordinò ad una delle giovani suore di aprire il cancello per far entrare il medico.
Poco dopo Drake ed Ernest erano seduti ad un tavolo con la superiora nel salotto del collegio. L’altra suora offrì loro del tè caldo.
“Grazie…” la ringraziarono i due pirati dopo aver poggiato il cappello sul tavolo e si accorsero che il silenzio era abbastanza pesante nonostante Suor Angela continuasse a sorridere.
Drake non poteva sopportare ancora quella situazione a causa della sua grande ansia, allora sbottò “Sorella… Lady ha accettato… di restare qui?”
Ascoltando ciò la superiora, dopo aver bevuto un sorso di tè, fissò il capitano per un lungo istante e rispose con una voce calma e seria “No, signor Drake, non l’ha accettato, anzi, non lo sapeva affatto quindi non ne ho parlato con lei.”
I pirati rimasero sbalorditi e non capirono niente…
“Sì, signori, l’avete sentito benissimo.” disse di nuovo la suora riprendendo a bere il tè.
“Ma se avete “parlato” a lungo…” mormorò il capitano dubbioso “… Pensavo che l’avreste accolta subito…”
“Non amo le cose affrettate come vi avevo detto all’inizio.” precisò la superiora calmissima “Nonostante sia muta ho capito subito che è una ragazza turbata e perseguitata da qualcosa di cui non vuole parlare… Ritengo che non ve l’ha mai detto.”
“Sì… Anche noi abbiamo avuto la stessa impressione…” disse Drake cercando di non preoccuparsi troppo in modo inutile “… come se volesse fuggire da qualcosa…”
All’improvviso Suor Angela si alzò avvicinandosi alla finestra per guardare fuori e cominciò a parlare “Secondo me Lady porta con sé un segreto oppure di più… Deve essere molto triste per una ragazza così giovane come lei… Non vuole farci conoscere il suo passato da cui era disperatamente fuggita. Ho capito che il suo atteggiamento è come quello di una bambina fragile che fa tanti sforzi per “crescere” e conoscere il mondo. Nei suoi occhi c’è tanta infelicità, questo non è l’unico motivo per non chiederle se vorrebbe restare qui… Altri due motivi…”
“Altri due motivi?” ripeté Drake ascoltandola con la massima attenzione.
“Sì, il secondo motivo: forse ignorando il suo passato questa povera creatura è riuscita a fidarsi per la prima volta di qualcuno, di lei, signor Drake, e della sua ciurma… Ama molto il mare e viaggiare, conoscere e scoprire cose nuove come mi aveva detto…”
Dopo aver sentito quelle frasi Drake cominciò a sentire il forte battito del suo cuore…
“… Se le chiedo di restare qui il suo cuore potrebbe rompersi in mille pezzi rischiando di non fidarsi mai più di nessuno. Penso, signor Drake, che lei non lo vuole assolutamente, questo potrebbe accadere, vero?”
Drake capì subito che Suor Angela fosse incredibilmente intelligente finché Ernest le chiese “Ed il terzo motivo?”
A quella domanda la superiora rimase un poco colpita e cominciò a risponderla con occhi pieni di nostalgia “… Se qualcuno cerca davvero Lady noi non saremo in grado di proteggerla… Forse potrebbe essere una persona molto potente, non posso ripetere il secondo errore.”
“Il secondo errore?” le domandò il capitano.
“… Alcuni anni fa era venuta qui una donna con una bambina. La sua vita non era mai stata facile: era moglie di uno dei grandi criminali e soprattutto per la piccola non solo perché figlia di fuorilegge, ma anche perché ha mangiato un Frutto del Diavolo quindi veniva considerata come un mostro… Non aveva amici: molti bambini sono stati adottati così giocava da sola utilizzando i suoi poteri del Frutto del Diavolo e cominciava a prendere una strada cattiva. Aveva imparato da sua madre per rubare in modo molto abile ed era tanto orgogliosa di essere la figlia del grande criminale. Nonostante io avessi sempre detto loro di smettere la bambina continuava a farlo. Veniva spesso rifiutata ed ignorata come un vero demone… È stata cresciuta qui e ci aiutava spesso anche se aveva pessime abitudini… Noi ci siamo tutte molto affezionate a quella birbantella che non smetteva mai di sorridere e di fare tanti scherzi. Quando è arrivata la notizia della morte di suo padre sua madre fu colpita da un forte malore che la uccise. La ragazza era ancora qui fino… a circa un anno e ½ fa.” raccontò la suora con il volto rivolto alla finestra “Quando il Governo Mondiale scoprì che lei aveva mangiato quel Frutto del Diavolo avrebbe voluto tenerla con sé sfruttando i suoi poteri. Ma lei rifiutò decisamente così il governo ordinò alla Marina di prenderla con la forza. Per evitare che lei diventasse una prigioniera l’ho aiutata a fuggire da questa terra… Che Dio mi perdoni…” pregò toccando la grande croce che aveva al collo “… Cercandola alcuni marines, dotati del potere del Frutto del Diavolo, avevano distrutto quasi tutto questo collegio…”
Quell’ultima frase fece venire un attacco di rabbia a Drake facendogli ricordare il suo vecchio passato.
“… Dopo quello che è accaduto i marines abbandonarono questa terra, gli abitanti si sentirono in gran colpa perché non ci avevano aiutato e difeso per la paura, così ci aiutarono a ricostruire questo collegio.” continuò a raccontare la suora con tono tanto dolce “Ma non hanno ancora perdonato la ragazza e sua madre nonostante fossero nate in questa città… Il terzo motivo è che non siamo in grado di proteggere Lady… Non è così, ex contrammiraglio?”
Dopo aver sentito quell’ultima parola il capitano fu incredulo e la fissò con occhi seri.
“Leggendo il giornale quotidiano lei faceva parte della Marina in passato. Il motivo per cui lo ha abbandonato è ancora inspiegabile, ma preferisco non saperlo.” disse Suor Angela con voce calma e premurosa “In questo mondo non capiscono ancora la differenza tra giustizia ed ingiustizia ed anche tra bene e male… Troppa prepotenza delle persone più ricche e potenti del mondo crea infiniti equivoci e grandi confusioni. Per questo aumentano la pirateria, la criminalità ed anche la ribellione…”
“Basta così, sorella!” esclamò Drake con tono forte ma calmo alzandosi e dirigendosi verso la superiora per guardare fuori della finestra “In passato ne avevo viste fin troppe… Ormai la giustizia non ha più senso…” osservava Lady seduta a terra assieme ai pirati ed ai bambini che le mostravano i giocattoli.
“Lei si sbaglia, signor Drake.” gli disse la suora con un sorriso fiducioso “Esistono ancora delle persone che credono nella giustizia ed in Dio.”
“Io non sono un credente di Dio, sorella.”
Ascoltando ciò Suor Angela si mise a ridere mormorandogli “Scommetto che lei legge molto, vero? Avrà sentito parlare della storia del “Ritorno del figliol prodigio” o altro…”
Il capitano sapeva che era inutile negarlo e rimase in silenzio.
“Ritornando a Lady la decisione spetta a voi.” gli disse ancora la donna sorridente “Potete semplicemente chiederle se vuole restare con voi.”
La suora così saggia aveva ragione su tutto: Drake non aveva nessuna intenzione di lasciare Lady quindi Vincent aveva agito tutto da solo. Perché aveva dato retta al suo braccio destro senza riflettere meglio, invece di impedirgli o rifiutare di fare ciò che lui aveva deciso?
“D’accordo, sorella, glielo chiederò.” affermò l’uomo mascherato rompendo il lungo silenzio.
“Bene, signore. Quando potrete partire?” gli domandò la superiora.
“Se la nave sarà pronta entro stasera potremo salpare domattina presto.” le rispose in tono deciso mentre la suora andò a prendere qualcosa e gli diede un rotolo di carta. Così lui la srotolò e notò che era una taglia su una ricercata… Era la foto di una bella ragazza che aveva i capelli di color marrone chiaro lisci e lunghi fino alle spalle ed una pesante frangia, aveva gli occhi rossicci furbi ma affascinanti. Aveva la bocca non delineata e carnosa e le sopracciglia scure ma belle. La sua testa era coperta da una bandana di color arancione. Sotto la foto c’era un paio di scritte oltre “viva o morta”… La prima era scritta “Rhea la Lupa Bianca” e l’altra “5.500.000 Berry”…
“È questa la ragazza di cui ci ha raccontato?” le chiese Drake con un’espressione sospettosa.
“Esatto, caro signore, Rhea ha mangiato un Frutto del Diavolo Zoo Zoo, cioè Snow Wolf-Snow Wolf che le permette di trasformarsi in uno splendido lupo bianco delle nevi…” gli spiegò la suora con tono nostalgico “… Da quando è scappata mi mandava una lettera ogni mese, però fino da più di 6 mesi fa non ho più ricevuto sue notizie… Neppure sui giornali e poi ho chiesto notizie alle diverse basi della Marina, ma niente.”
Drake aveva ascoltato tutto e non sapeva cosa dirle guardandola.
“Signore, sono sicura che lei è ancora viva.” commentò Suor Angela che non voleva rassegnarsi “Non so che fine ha fatto negli ultimi mesi, però il mio cuore mi dice che è ancora viva!”
“Non ci dirà, sorella, che vorrebbe che la cercassimo?” le domandò il capitano serio “Ma noi stiamo facendo rotta verso il Mondo Nuovo.”
“Anche Rhea la sta facendo: da quando ha lasciato il suo paese natale è diventata una pirata come voi!”
L’uomo mascherato cominciò a riflettere… “Va bene, sorella, potremo continuare la nostra rotta cercando Rhea, ma non possiamo prometterle niente.”
“Grazie mille, signor Drake!” disse la superiora con gioia “Che Dio vi benedica! Quest’anno Rhea ha già compiuto 18 anni…”
“Come Lady…” sussurrò il capitano.
 
 
Dopo aver salutato Drake, Lady ed i pirati una delle giovani suore chiese a Suor Angela “Superiora, ha parlato di lei con il capitano?”
“Sì…” le rispose la superiora con una voce premurosa “… gli ho parlato della… mia unica nipote…”
 
 
Intanto più tardi Lady e Drake erano seduti al tavolo di una grande gelateria, anche la ciurma si era seduta agli altri tavoli vicino a loro. Poco dopo un elegante cameriere diede una grossa coppa piena di palline colorate di gelato coperte da scaglie di cioccolato e da panna montata e da un biscotto a forma di cerchio alla ragazza ed una tazzina di caffè al capitano. Vedendo quella coppa Lady rimase sbalordita e non aveva mai visto una cosa simile finché Drake la informò con un sorriso “Il gelato rischia di sciogliersi se non lo mangi subito.”
Così lei prese un cucchiaino e provò una strana sensazione fredda ma dolcissima! Cominciò a mangiare il suo gelato come una bambina gioiosa. Tutti i pirati la osservavano felici e divertiti… Dopo aver preso un sorso di caffè Drake guardò la fanciulla con un’espressione molto seria e le chiese con una voce profonda e calma “Lady… vorresti entrare… nella nostra ciurma?”
A quella domanda Lady lo fissò stupita e silenziosa… Anche la ciurma l’aveva sentita ed aspettava con ansia la risposta… C’era stato un grande silenzio anche se la prima pallina di fragola cominciò a cadere dalla coppa della ragazza sul tavolo…

  
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