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Autore: Iwuvyoubearymuch    29/09/2015    5 recensioni
Barry potrà anche essere l'uomo più veloce del mondo, ma diamine se è lento a capire certe cose!
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Barry Allen, Caitlin Snow, Cisco Ramon, Iris West, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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B A R R Y / C A I T L I N
Cisco

Ma Barry non ci aveva pensato assolutamente una volta ritornato nella sua camera perché le teorie di West-padre e West-figlia erano troppo assurde per essere vere e a lui le cose piacevano così com'erano. Poi la mattina era arrivata sorprendentemente in fretta e con lei il suono della sveglia che avvertiva Barry dell'inizio di una nuova giornata di lavoro. Lo ignorò, come faceva quasi tutte le mattine, soprattutto da quando era diventato The Flash: dormire di più e mettere finalmente in pratica tutte quelle mosse alla Matrix che in circostanze normali l'avrebbero fatto sembrare un cretino totale erano soltanto due delle cose alle quali aveva fatto l'abitudine alla svelta. Oh, e gli addominali.
Verso l'ora di pranzo - in tutto il tempo nel mezzo non aveva minimamente pensato a Caitlin, neanche un po', no - un messaggio di Cisco lo avvertiva che un certo Dan the Dyna-Mite aveva fatto irruzione nella Central City Bank; arrivato sul posto aveva scoperto che il meta-umano in questione aveva il potere di generare così tanta energia semplicemente unendo due anelli da far esplodere qualsiasi cosa nel raggio di centinaia di metri; in altre parole, faceva boom. Ma era stato abbastanza facile per Barry fermarlo e aveva anche trovato il tempo di passare da Big Belly Burger e ordinare una quantità industriale di cibo per lui, più dei panini per Cisco, Caitlin e il Dr. Wells.
Il problema di Barry - l'aveva capito solo in quel momento - era che aveva una migliore amica decisamente pettegola che non aveva il buon senso di tenere per sé quello che pensava. Perché dopo tutti i discorsi della sera prima, in cui Iris sembrava onestamente convinta di quello che diceva e Joe le dava manforte, in che modo Barry non avrebbe dovuto guardare Caitlin in una luce diversa? Non avrebbe dovuto notare il modo in cui era china su quel microscopio, troppo applicata per accorgersi di qualsiasi altra cosa, o di come era vestita e formulare pensieri che fino ad allora non l'avevano nemmeno sfiorato - anche se quest'ultima parte era vera solo in parte, perché rimaneva pur sempre un ragazzo. Chiuse gli occhi e scosse la testa, come a voler scacciare via ogni immagine molesta.
Cisco gli disse qualcosa riguardo il meta-umano, probabilmente riguardo al nome che gli aveva affibbiato, ma Barry annuì senza capire niente. L'unica cosa a cui riusciva a pensare era che avrebbe strozzato Iris con le sue stesse mani se il codice morale di comportamento dei supereroi non lo vietasse. E mentre sorrideva, perché Caitlin si era appena voltata nella sua direzione, si ripeteva che erano solo amici, solo amici, solo amici.
"Ti ho preso un hamburger" le disse, porgendoglielo.
Lei fece un sorriso timido mentre lo prendeva e ovviamente si mordeva il labbro. "Grazie" rispose, ma poi si allontanò, lasciando Barry a fissare il punto in cui era appena scomparsa.
"Uno fi noi fue feve pallalle" esordì Cisco, la bocca impastata di carne, formaggio e fin troppa roba che Barry riusciva a distinguere anche da quella posizione.
Ci diede un pensiero. "Penso debba essere tu" propose, dal momento che lui si trovava in una posizione piuttosto scomoda. Non osava immaginare le cose che avrebbero potuto venirgli in mente se le avesse parlato e, cosa peggiore, se non si fosse limitato a pensarle solamente. E poi, non era sicuro di volerla sentire parlare del suo nuovo fidanzato. Certo, in passato l'aveva fatto, ma con Ronnie era diverso, lui era l'amore della sua vita e a Barry non venivano strane idee in testa allora - grazie tante Iris!
Cisco non era dello stesso parere. "Sei tu quello che se ne va in giro con la tuta da supereroe" ribatté.
Barry poteva capire quel commento: Caitlin faceva seriamente paura quando si arrabbiava. E lui poteva dirlo per esperienza personale, visto che quasi sempre era la causa di tale malumore facendo di testa propria, mettendo in pericolo la propria vita, sparpagliandole i fogli ovunque e così via. Era incredibile come riuscisse a passare dall'essere gentilezza allo stato puro un secondo e noncuranza glaciale quello dopo - Cisco la chiamava Elsa, come il personaggio di quel nuovo cartone animato.
"Ma tu sei il suo migliore amico" replicò Barry, con la consapevolezza di aver tirato un colpo basso.
L'altro però non si fece cogliere impreparato. "Proprio per questo so che non serve un QI alto quanto il mio per capire che non sono la persona più indicata" disse e prese un boccone che fece sparire almeno un terzo di panino, le guance piene e la bocca che non si chiudeva del tutto.
Barry inclinò la testa di lato. "In che modo io lo sarei?" chiese, onestamente curioso di conoscere la risposta.
"Pvima fi fuffo, fu guariffi in freffa" iniziò Cisco, sputacchiando residui di hamburger ovunque; poi dovette decidere che non era il caso di correre il rischio di morire strozzato da un hambuger perché ebbe il buon senso di masticare e deglutire prima di riprendere. "E secondo, le donne in piena crisi ormonale non sono il mio forte"
"Quale crisi ormonale?" Le sopracciglia di Barry erano diventate estremamente vicine e si chiese se era il caso di domandargli il motivo dell'ultima frase visto che, stando alla risposta precedente, non sempre era consigliato sapere cosa gli passava per la testa. "E perché io dovrei saperci fare?"
"Sei cresciuto con una ragazza è la risposta a entrambe le domande" disse Cisco, provando definitivamente che era fuori di testa. Barry si riteneva fortunato a non capire quello che aveva appena detto e gli sarebbe stato grato se avesse deciso di non condividere oltre. "Dici che sono venute le ziein visita?" chiese, usando le virgolette per la parola zie.
"Ew, Cisco!" si lamentò Barry, cogliendo il senso della frase e sperando che l'altro smettesse di parlare. "Per due settimane!"
"A dispetto di quello che si vuole credere, non è impossibile che una don..."
"Basta!" lo interruppe Barry, gli occhi sbarrati. Se la sera prima aveva pensato che non avrebbe potuto ascoltare parole più assurde, Cisco aveva decisamente eclissato quella sensazione. "La conversazione finisce qui" disse, perché era sicuro che non avrebbero mai trovato una soluzione in quel modo.
"Sto solo cercando di darti una mano" fu la replica di Cisco.
"Puoi anche smettere ora"
Per il bene di Barry e la sua salute mentale la conversazione finì davvero a quel punto. O almeno, subito dopo essere arrivati alla conclusione che non avrebbero trovato nessun accordo se Cisco avesse continuato con le sue teorie che Barry continuava a uno, trovarle assurde e due, trovarle repellenti. Dovettero concedere, allora, che non era il caso di tirare a indovinare e che chiedere direttamente a Caitlin sarebbe stata la cosa più giusta, il che li riportò esattamente al punto di partenza in cui nessuno dei due voleva essere il malcapitato che avrebbe chiesto a Caitlin ti-conviene-di-non-farmi-arrabbiare Snow cosa le stava succedendo. Decisero che l'avrebbero fatto insieme, perché l'unione fa la forza e perché in quel caso la furia di Caitlin sarebbe stata dimezzata e perché nessuno dei due aveva si fidava dell'altro se gli avesse detto che le aveva effettivamente parlato.
Barry propose di farlo quella sera stessa, davanti a un bel bicchiere di liquore - sperava che Cisco si ubriacasse e dicesse tutto in modo da levargli quell'incombenza - oppure al famoso karaoke di Summer Nights, visto che Cisco si lamentava sempre di non essere stato invitato. Caitlin rifiutò entrambe le soluzioni per via di un appuntamento precedentemente preso. Barry si chiese se fosse vero perché non era possibile che questo tizio le chiedesse di uscire nelle stesse sere che loro avevano intenzione di uscire con lei. O erano sfortunati, o Caitlin non stava dicendo la verità. Restava il fatto, comunque, che lei non sembrasse particolarmente entusiasta all'idea di uscire e Barry - se ne vergognava parecchio per spenderci più di qualche istante a pensarci - ne era in una piccolissima parte contento perché, forse, dopotutto non era che il tipo le piacesse più di tanto. Improvvisamente, però, gli venne in mente che il cambiamento di Caitlin di quei giorni fosse dovuto esattamente a questa persona e un milione di teorie iniziarono a girargli in testa, teorie che non stavano né in cielo né in terra. Per la fine della giornata la decisione era presa: avrebbe seguito Caitlin al suo appuntamento.
"Aspetta almeno che si allontani un po'" disse Cisco, dopo che Barry gli aveva riferito che stava per andarsene anche lui, guarda caso esattamente cinque secondi dopo che Caitlin era uscita dal laboratorio. "Caitlin non è veloce come te, se vuoi seguirla avrà bisogno di un vantaggio"
In certi momenti Barry aveva la piena consapevolezza del fatto che Cisco fosse un genio, anche se non dava sempre quella impressione visto che la maggior parte del tempo diceva cose che avevano una certa logicità solo nella sua testa. "Come sai che voglio seguirla?" domandò, perché che senso aveva mentire?
La faccia di Cisco era tipo ma per favore! a quel punto.
"Non mi è sembrata contenta" continuò Barry, con l'immagine di Caitlin davanti agli occhi e una strana sensazione alla bocca dello stomaco.
"A me sembra che non dovremmo immischiarci" ribatté Cisco, che ovviamente aveva scelto proprio quel momento per diventare un moralista.
Barry, però, aveva preso la sua decisione e l'aveva analizzata da ogni punto di vista; era consapevole del fatto che molto probabilmente avrebbe sofferto una morte lenta e dolorosa se Caitlin se ne fosse accorta, ma preferiva finire nella sua lista nera piuttosto che tenersi i dubbi e vederla infelice. "Significa che non vieni?" chiese.
"Certo che vengo!" esclamò l'altro, un sorriso enorme sulle labbra. "Fammi posare questo" dove questo era un nuovo tipo di freccia destinato a Oliver.
L'appostamento sotto casa di Caitlin fu... in mancanza di un termine specifico, interessante. Ma definirlo complicato andava bene lo stesso perché non erano dotati di una macchina quindi se ne erano rimasti nascosti dietro un albero dall'altro lato della strada e Cisco non faceva altro che lamentarsi di ogni cosa nonostante fosse abbastanza evidente che era eccitato e si chiedeva perché mai lui doveva fare un appostamento con Barry invece che con una bella ragazza come si vedeva nei film polizieschi mentre Barry pregava in aramaico che Caitlin si muovesse quando spense le luci di casa.
Barry seguì dall'alto la Fiat 500 di Caitlin fino a quel nuovo ristorante francese di cui Iris gli aveva tanto parlato e al quale, stando a quello che aveva detto, bisognava prenotare un tavolo con larghissimo anticipo. Ma per Barry quello non era affatto un problema: non dovette usare nemmeno la metà della velocità a cui era abituato per scrivere il suo nome sulla lista della prenotazioni, per poi correre fino a casa e prendere due giacche, una per lui e una per Cisco. Un minuto e mezzo dopo erano seduti al loro tavolo, in una posizione non proprio strategica ma abbastanza favorevole per tenere sott'occhio Caitlin.
"Bare, amico, mi sento un'idiota con questa giacca" si lamentò Cisco, cercando di tirare su le maniche abbastanza da far uscire le mani. "Dove l'hai presa?"
"E' di Joe" lo informò Barry, tenendo gli occhi fissi sulla schiena di Caitlin che, solo in quel momento si rese conto, era decisamente troppo esposta. Vedeva Caitlin tutti i giorni indossare gonne e abiti e aveva sempre trovato il suo modo di vestire impeccabile, molto adatto a lei e alla sua personalità; quella sera era... era sexy, come la sera del karaoke qualche settimana prima. Voleva chiaramente impressionare il tipo, questo era certo.
"Che stanno facendo?" domandò Cisco.
Barry non lo guardò nemmeno mentre rispondeva: "Parlano"
Restarono qualche secondo in silenzio. "Non ti facevo stalker, ma tu e Iris vivevate sotto lo stesso tetto, quindi allora non..."
"Che c'entra Iris?" chiese subito Barry perché quel nome ormai lo aveva associato alla sezione discussioni imbarazzanti in riferimento sia a quella della sera precedente con la diretta interessata, sia a quella avuta con Cisco poche ore prima.  
Cisco alzò le spalle. "Con lei non avevi bisogno di pedinarla, sareste ritornati nella stessa casa"
Barry non riusciva a capire realmente quello che voleva intendere, aveva soltanto un dubbio  che continuava a ronzargli in testa. E probabilmente se ne sarebbe pentito se avesse continuato a parlare, ma era fatto così, troppo curioso e non a caso era bravo nel suo lavoro. "Dimmi che non stai pensando quello che sto pensando" disse, prestandogli attenzione per la prima volta da quando si erano seduti. Perché Barry poteva anche essere curioso, ma non era certamente così stupido da non capire che si stava inoltrando in una campo minato. O, per non essere tanto melodrammatici, nella sezione proibita di sopra.
"Non lo so, anche tu pensavi di provare le escargot?" disse l'altro, spuntando da dietro il menù.
"Cisco" fece Barry.
"Oh, forse tu parlavi del fatto che ti piace Caitlin"
Barry avrebbe tanto voluto dire di essere sconvolto: sarebbe stata la prima volta che aveva a che fare con quel tipo di discussione, ma non era affatto così. Lo sapeva che Cisco sarebbe arrivato a quel punto, l'aveva avvertito ed era consapevole di avergli servito l'insinuazione su un piatto d'argento. "Hai parlato con Iris?" Era questa la parte che gli dava fastidio, perché che diritto aveva Iris di dirlo a tutti? In che modo la sua migliore amica si sentiva autorizzata a far sapere tutti di questa storia di Caitlin? Un conto era Joe, un altro Cisco o - poteva scommetterci - Eddie.
Cisco parve pensarci. "Potrei averlo fatto, in effetti, ma ti assicuro che..."
"Non mi piace Caitlin" chiarì Barry immediatamente. Iniziava a trovare un tantino frustrante quella situazione. Anzi, a dirla tutta, era stufo di sentirsi dire dagli altri cosa provava per chi; era capitato anche con Iris negli anni passati e non l'aveva mai trovata una faccenda divertente.
"Ti rendi conto di essere in un ristorante per pedinare la ragazza che sostieni non ti piace, vero?" fu la constatazione di Cisco.
Barry sospirò. "Tu sei con me, devo dedurre che piaccia anche a te Caitlin?" chiese, pensando solo dopo a quello che aveva detto. "Non che a me piaccia, ho detto così solo perché me lo sento ripetere da ieri e... non ridere, Cisco, hai capito cosa voglio dire"
Cisco annuì, ancora sorridente. "Si, ho capito" disse, con quell'espressione da ho capito tutto, non mi freghi. "Tu saresti venuto anche senza di me, però" gli fece notare.
Fu il turno di Barry di annuire. "Per controllare che vada tutto bene tra Caitlin e questo tipo" replicò, indicando con la mano in direzione della coppia parecchi tavoli distanti.
"Ritenta e sarai più fortunato" fece Cisco, dopo una specie di suono di allarme.
"Cisco, piantala, trovi strano quanto me che Caitlin ci dia sempre buca"
Allarme. "Ritenta e sarai più fortunato"
"Cisco, basta!" sbottò Barry, attirando su di se gli sguardi delle persone dei tavoli più vicini; per fortuna, Caitlin era troppo lontana per sentire.
L'altro alzò le mani in segno di resa. "Va bene, calmati, non è colpa mia se sei lento a capire le cose" disse e si sentì coperto da un colpo di tosse la parola geloso.
Barry lo lasciò lì a fissare la sedia vuota davanti a lui.

  
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