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Autore: Iwuvyoubearymuch    07/10/2015    2 recensioni
Barry potrà anche essere l'uomo più veloce del mondo, ma diamine se è lento a capire certe cose!
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Barry Allen, Caitlin Snow, Cisco Ramon, Iris West, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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B A R R Y / C A I T L I N
Eddie
Ovviamente Barry si era scusato con Cisco la mattina dopo, perché aveva convenuto che lasciarlo in un ristorante prima ancora di avere la possibilità di ordinare era stato da maleducati; Cisco non l'aveva presa troppo sul personale comunque e addirittura aveva ricambiato le scuse per aver premuto l'acceleratore sull'argomento Caitlin. 
Caitlin quella mattina non era venuta al lavoro e ciò era bastato per mettere in crisi Barry: sapeva che stava bene perché, anche se la sera prima se n'era andato dal ristorante, aveva continuato a tenerla d'occhio anche dopo ed era ritornata a casa da sola con la sua macchina, le spalle un po' curve e l'espressione triste. Questa volta Barry cercò di non farsi strani film mentali, visto che l'ultima volta aveva rischiato di mangiare lumache morte con il rosmarino, ma non poteva fare a meno di pensare a cosa stesse rendendo la sua collega barra amica una persona del tutto diversa. Insomma, Caitlin non era certo un raggio di sole che entrava nel laboratorio saltellando e spargendo fiori ovunque, ma era una persona allegra e positiva, che non si lasciava abbattere dalle complicazioni ed una fiera combattente; vederla in quel modo aveva creato qualcosa nello stomaco di Barry che era difficile da digerire. 
Le aveva mandato un paio di SMS e aveva lasciato un messaggio in segreteria, ma non faceva molto affidamento su quello perché aveva balbettato la metà del tempo e non aveva detto niente di particolare. Era strano come prima di tutta quella storia riuscisse a parlarle normalmente e adesso... non ci voleva nemmeno pensare, perché non era come Cisco o Iris volevano credere. No. Semplicemente gli avevano messo strane idee in testa ed era inevitabile che osservasse le cose da una prospettiva diversa; sfidava chiunque a rimanere impassibile di fronte alla persona per cui era accusato di avere una specie di cotta.  
Al lavoro - quello non da supereroe - si stava dedicando a un caso molto importante per Joe che l'aveva impegnato più del solito. Era in attesa di alcuni risultati abbastanza promettenti quando entrò Eddie. Di soppiatto. 
"Barry, hai un attimo?" domandò, la voce bassa come un sussurro come se temesse di essere ascoltato. E si guardava attorno, il che non avrebbe dovuto essere parecchio strano visto che si parlava di un poliziotto, ma non c'era davvero nessun bisogno di entrare in quel modo nell'ufficio di Barry. 
"Si, dimmi" fece, decisamente perplesso. 
Eddie annuì con un piccolo sorriso, ma torturandosi le mani. "Mi serve un favore"
Barry sbarrò gli occhi. "Nonono" disse immediatamente, facendo un giro intorno al tavolo, come se allontanandosi dall'altro avesse potuto in qualche modo mettere fine alla discussione che era sicuro stava per arrivare. Ci era cascato una volta ed era stato terribile, non ci teneva affatto a fare la stessa fine. "Dopo l'ultima volta non voglio avere niente a che fare con te e Iris, dovrai chiederle scusa da solo questa volta, qualsiasi cosa tu abbia fatto perché non voglio assol..."
"Non ho fatto niente" si difese Eddie, evidentemente annoiato e risentito dalla reazione di Barry. Forse, perché era arrivato direttamente alla conclusione che aveva fatto qualcosa per cui dovesse scusarsi con Iris. "Devi solo scoprire una cosa per me"
Il primo pensiero di Barry fu che non si aspettava una tale richiesta. Cioè, Eddie gli aveva chiesto dei favori un paio di volte, una di esse per intercedere con Iris a suo vantaggio perché Barry era il migliore amico di Iris, perché era l'unica persona a cui lei desse veramente ascolto, perché teneva al bene di Iris e quindi non avrebbe dovuto essere così reticente se poteva rendere felice la sua migliore amica e tante altre belle frasi che non avevano convinto Barry di niente ma che l'avevano comunque convinto ad accettare. 
Il secondo pensiero fu che non voleva ugualmente averci niente a che fare. Riguardava Eddie e Iris e tanto gli bastava per non immischiarsi. "Sei un poliziotto, perché non te lo scopri da solo?" Si rendeva conto anche da solo che non aveva espresso l'idea nella maniera più delicata, ma ce l'aveva ancora un po' con Iris e prendersela con Eddie era sbagliato, ma efficace. 
L'altro fece segno di no con la testa. "E' il genere di cose che solo un migliore amico può scoprire" 
Ed eccola, la storia del migliore amico! Era arrivata molto prima di quanto Barry l'avesse prevista. Era molto tentato di dirgli di no, che non avrebbe ripetuto lo stesso sbaglio ancora una volta perché era uno scienziato e sapeva riconoscere una situazione pericolosa quando ci sbatteva il naso contro, soprattutto se si aggiungevano gli istinti da supereroe. C'era un ma enorme quanto un acceleratore di particelle in tutta quella faccenda: anche Barry aveva bisogno di un favore da Eddie e in che modo poteva aspettarsi di ricevere una risposta positiva se lui era il primo a dirgli di no? E, no, Eddie non era l'unico a cui poteva affidarsi: la prima persona a cui avrebbe chiesto era anche il motivo di tale favore e correva il rischio di subire una lobotomia senza il suo consenso se glielo avesse chiesto; c'era Cisco ma non moriva dalla voglia di sentirsi dire ancora che era geloso; Joe era un candidato eccezionale ma per lui vigeva più o meno lo stesso principio di Cisco e in più si sarebbe beccato pure un bel discorso su come fosse sbagliato fotografare della gente in un ristorante; Felicity, anche, avrebbe fatto al caso suo, ma preferiva tenere il numero di persone coinvolte al minimo e - era sicuro - Eddie già rientrava nella lista degli adepti. 
Sospirò. "Anche se so che me ne pentirò, dimmi cosa devo scoprire" 
Un suono particolarmente breve e acuto lo avvisò che il test era concluso e che la provetta poteva essere esaminata da vicino. 
"Vorrei chiedere a Iris di venire a vivere con me ma..."
Da quale scienziato geniale ma goffo era, Barry si fece cadere la provetta dalle mani. Ed era troppo scioccato da quello che aveva appena sentito e frustrato perché stava lavorando a quel caso da troppo tempo ed era finalmente giunto a una conclusione promettente per perdere tutto e pure intimidito da cosa avrebbe potuto fargli Joe se avesse rimandato ancora con i risultati per rendersi conto che non era affatto il caso di usare i suoi poteri davanti a Eddie. Ma l'aveva fatto. 
"Come hai fatto?" fece quello, gli occhi sbarrati. 
"Ri-flessi pronti?" concesse nervoso, ringraziando di avergli dato le spalle, anche se non era una precauzione infallibile. "Se-secondo me hai sbagliato missione da affidarmi" balbettò, cercando in tutti i modi di riportare la discussione sui vecchi binari prima che potesse accadere l'irreparabile. "Avresti dovuto chiedermi di scoprire se Joe cercherà di ucciderti perché ti assicuro che potrebbe esserne capace quando di tratta di Iris" disse, spostandosi da una parte all'altra del laboratorio e dandosi da fare quanto più possibile, perché voleva far sembrare la cosa di poca importanza e perché era totalmente negato a mentire, che evitava di guardare nella direzione di Eddie per paura che potesse scoprire cosa aveva fatto in realtà solo con uno sguardo. 
"Con Joe me la vedo io, tu occupati di Iris" disse molto lentamente, con quel tipico tono da poliziotto sospettoso. E infatti Barry non poteva vederlo in faccia - gli aveva dato le spalle di nuovo mentre scriveva qualcosa su un foglio - ma era sicuro che lo stesse osservando molto attentamente. 
Si risolse il tutto con un nulla di fatto: Barry accettò di scoprire se Iris era pronta a compiere un passo tanto importante e Eddie sembrò mettere da parte la vicenda della provetta miracolosamente salvata dai riflessi pronti di Barry non-ha-mai-avuto-riflessi-pronti-prima Allen. A quel punto si congedò e Barry decise che quello era il momento più sbagliato per chiedere il suo di favore, perché significava tenerlo ancora in quella stanza e parlargli e perché avrebbe dovuto subire una specie di terzo grado, ma poteva anche essere un buon metodo per distrarre ancora di più Eddie. Così lo fece: lo richiamò quando era già sparito per vederlo comparire molto in fretta, gli mostrò la fotografia che aveva scattato nel ristorante e cercò di rispondere in maniera più o meno sincera alle domande di Eddie, il quale ritornò qualche ora più tardi con un nome e una scheda anagrafica piuttosto dettagliata. 
"Della Wayne Enterprises?" sbottò Barry, incredulo, mettendo definitivamente da parte il quarto sandwich che stava mangiando. "Quel Bruce Wayne?" 
Non aveva nemmeno bisogno di una risposta perché esisteva soltanto un Bruce Wayne di cui era a conoscenza e che occupava almeno una posizione nella sua top five delle personalità ispiranti in campo scientifico e non riusciva a credere di essersi trovato di fronte a una persona del genere e non essere stato in grado di riconoscerla. Non gli era passato per la testa neanche per un istante che in realtà era abbastanza familiare il suo aspetto, era stato troppo preso dalla situazione e da Cisco e da Caitlin per fare caso a qualsiasi altra cosa; non riusciva a crederci di essersi trovato a qualche centinaia di metri di distanza da Bruce Wayne e non aver fatto nulla per parlargli o anche solo presentarsi. Il che lo portò a un dubbio ancora più sconcertante: che diavolo ci faceva Caitlin con lui?
"Che ci faceva con Caitlin?" disse a voce alta, a dimostrazione che alcune volte il filtro cervello-bocca non gli funzionava per niente. 
"Devo chiedertelo" iniziò Eddie, che per tutto il tempo in cui Barry aveva cercato di capacitarsi della sua mancanza, se ne era rimasto in silenzio. "Dove hai scattato questa fotografia?" 
Barry dovette ammettere che quella domanda non era del tutto fuori luogo. "In un ristorante" rispose, cosa che poteva anche essere evitata visto che era abbastanza evidente dallo sfondo che si trovava in un ristorante. Ma era necessario tenersi sul vago per evitare di rendere partecipe Eddie delle sue attività notturne. 
Eddie annuì, ma lo fece in modo strano, come se non ci avesse creduto totalmente. "E sbaglio se dico che questo Wayne era a un appuntamento con Caitlin?" chiese. 
"Non proprio" rispose l'altro, cercando di suonare ambiguo.
 Ma Eddie lo guardava. E Barry ricambiava. Entrambi sapevano quello che l'altro stava pensando, ma per una strana ragione nessuno dei due si decideva a esprimerlo a voce. Fu Barry il primo a stufarsi. "Va bene, si, ho seguito Caitlin in questo ristorante, ma l'ho fatto... non ero da solo, a proposito, con me c'era anche Cisco.... l'abbiamo fatto soltanto perché Caitlin si comporta in modo strano da parecchi giorni e volevo assicurarmi che andasse tutto bene. Lo so, non dovrei pedinare le persone per controllare che non ci sia nulla di sbagliato, di solito cerco di parlarci prima ma... che c'è?" si interruppe, perché Eddie aveva cercato di fermare il treno di parole. 
"Non devi darmi giustificazioni, ero solo curioso" 
Oh. Non proprio la reazione che si aspettava Barry. E la cosa lo metteva stranamente anche più a disagio. "Quindi non vuoi sapere perché l'ho fatto" disse, ma sembrava una domanda perfino alle sue orecchie. 
"E' abbastanza evidente, non credi?" fece Eddie, dondolandosi sui talloni e le mani nelle tasche dei pantaloni. 
C'era qualcosa nel modo in cui l'aveva detto che fece pentire Barry all'istante di aver parlato. Onestamente, non sapeva dire perché non riusciva a tenere quella sua maledetta bocca chiusa per una volta, in fondo non sarebbe stato così difficile starsene zitto o dire qualsiasi altra cosa eccetto quella. Perché come diamine faceva a spiegare a Eddie che non era per niente evidente quello che stava facendo in quel ristorante? 
Qualcosa nella pausa che Barry si era preso per auto-rimproverarsi - o forse, dal modo in cui non faceva che grattarsi la nuca - fece intuire a Eddie che l'altro non era propriamente a suo agio. "Non devi vergognartene, tutti abbiamo fatto cose di cui non siamo fieri da gelosi" 
E lì giunse la fine. Iniziava a diventare ridicolo il fatto che in tre giorni ben quattro persone diverse avessero alluso ai suoi sentimenti per Caitlin. All'improvviso tutti si erano svegliati e avevano deciso di intromettersi nella vita amorosa di Barry. Non che ci fosse una vita amorosa, a dire il vero, e non con Caitlin, giusto per essere sinceri. Eppure ognuno si era sentito in dovere di esprimere il proprio parere senza che Barry lo richiedesse. 
"Suppongo te l'abbia detto Iris" disse, ovviamente annoiato. 
Eddie sbuffò dal naso. "Scherzi? Sono io che l'ho detto a lei!" esclamò, quasi come se stesse ricevendo una specie di onorificenza. 
"Tu l'hai detto a lei?" fece eco Barry, seriamente più frustrato in questa situazione che quando aveva scoperto i suoi poteri. Si sarebbe aspettato di tutto - a questo punto, era convinto che niente più avrebbe potuto sorprenderlo - ma non che quella storia fosse iniziata per colpa di Eddie. "Non è assolutamente vero" disse, ma ovviamente era lontano dal crederci quanto lo era al convincere anche gli altri. O forse, avrebbe dovuto spiegarsi meglio: era abbastanza sicuro che se ci fosse stato qualcosa di cui avesse dovuto accorgersi molto probabilmente l'avrebbe fatto, ma doveva pur esserci un motivo se quattro persone ne erano convinte e non facevano altro che ripeterglielo; a questo punto mancava il dr. Wells, ma non osava nemmeno immaginare una conversazione del genere con lui. 
In risposta, Eddie gli rifilò tutta una serie di motivi che aveva già sentito da Iris e altri invece che erano del tutto nuovi e del tutto privi di significato visto che erano basati sul fatto che Eddie li aveva visti insieme solo pochissime volte. E Barry provò a dirglielo almeno un milione di volte quel pomeriggio. 
"Senti, Barry, dico solo che sareste una bella coppia" concluse, sollevando le spalle. "So come sei quando ti piace una ragazza, ti ho visto girare intorno a Iris dal primo momento" 
Per un attimo Barry si chiese se era il caso di ammettere ogni cosa pur di far smettere Eddie di parlare. Non trovava giusto giocare la carta di Iris, anche se adesso non provava per lei le stesse cose di pochi mesi prima. 
"E Caitlin non sembra il tipo di persona che si apre con chiunque ma con te l'ha fatto, qualcosa vorrà pur dire"
Barry annuì. "Si, che siamo buoni amici" replicò, sentendosi sempre meno sicuro di quella frase man mano che la diceva. 
Eddie alzò gli occhi al cielo e scrollò le spalle. "Ognuno crede quello che vuole credere" disse prima di andarsene.
E per la prima volta Barry ci diede davvero un pensiero. 
Ma dopo aver telefonato Felicity per chiederle cosa volesse Bruce Wayne da Caitlin. 
  
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