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Autore: Fantasy is magic    30/09/2015    1 recensioni
Iscrizioni chiuse.
Dal prologo:
“Salve Canada! Io sono Chef Hatchet, socio di Chris McLean sono qui per proporvi un reality diverso da qualsiasi altro: niente isole, niente set abbandonati e niente aerei; solo una foresta, diciotto ragazzi più due estratti a sorte ed un milione e mezzo di dollari in palio. Iscrivetevi in massa per partecipare ad A Tutto Reality: La Foresta”.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Chef Hatchet, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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Capitolo 2
La prima sfida e le squadre (parte 2)
 
“Bentornati su A Tutto Reality: La Foresta- disse Vladimir con tono di voce pimpante- nella scorsa parte del programma i concorrenti si sono cimentati in una corsa per raggiungere questo campeggio abbandonato  e due di loro sono saltati in aria. In questa parte le due squadre faranno un'altra corsetta…” “No basta!Sono stufo di correre!” protestò Francis “STA ZITTO STO PRESENTANDO” gridò Vladimir con gli occhi in fiamme, poi si accorse della telecamera e disse con un filo di voce: “Mandate la sigla per favore.”
Sigla (per tutta la sua durata si prega di inserire questa nota musicale: https://www.youtube.com/watch?v=xDZ1rs6H6qw )
Siamo nel campeggio abbandonato la telecamera inquadra per pochi secondi Aicha, la quale sparisce usando una tecnica ninja. Vicino alle casette per i ragazzi Dereck e Axel chiacchierano amichevolmente, mentre Oswald cerca di controllare Joseph con il suo voodoo. Pochi metri più avanti Diana mostra i canini alla telecamera per poi arrampicarsi su un albero seguita da Vaniglia mentre Debby le guarda stranita. Lontano da loro Darja attira l’attenzione di Austin, Sherlock e Cyril, quest’ultimo la guarda con aria da snob, nelle vicinanze William cerca di stringere amicizia con Sophie, che si mette a giocare con il telefono. Poco lontano da loro sotto lo sguardo stupefatto di Chef, Phoebe risolve un problema al motore della jeep del cuoco; Lighty guarda curiosa ciò che Francis sta scrivendo su un quaderno, mentre Pam giocherella col suo Zippo. Charlie si siede su un ceppo ed inizia a cantare mentre Nathalie e Jessie lo ascoltano ammaliate. Sul tetto della mensa Wren sta controllando che non ci siano UFO in vista, ma perde l’equilibrio e cade davanti a Alice che scuote la testa in segno di disapprovazione, mentre Keisuke si allena rompendo la telecamera. Poi si riuniscono intorno al fuoco e compare la scritta A Tutto Reality: La Foresta.
I ragazzi del reality si erano riuniti nella sala mensa di quel lercio ed abbandonato campeggio, e si domandavano su che tipo di sfida avesse in mente il conduttore “Secondo voi di che tratterà la prossima sfida?” chiese Nathalie “Forse sarà una sfida alla Chris, per onorare il vecchio conduttore” rispose Charlie “A proposito qualcuno di voi ha idea che fine abbia fatto?” domandò Austin “Vuoi dire che non credi che sia andato in vacanza?” chiese Nathalie “Non ne sono del tutto convinto” “Forse uno degli spiriti di questo luogo lo ha catturato e lo tiene prigioniero” disse Diana con un tono di voce che fece accapponare la pelle a tutti i presenti.
In quel momento entrò Vladimir che annunciò: “Concorrenti, la sfida che vi aspetta è un mix tra forza e intelligenza che metterà in gioco la vostra capacità di orientarvi. Farete dell’ orienteering” tutti si guardarono con aria interrogativa, che cosa era mai l’orienteering? “Non avete idea di cosa sia vero?” chiese Vladimir, mutando il suo sorriso in un’ espressione incredula, quando tutti i concorrenti, tranne una, fecero di no con la testa; il conduttore sospirò e fece cenno a Lighty di spiegare a tutti il significato: “L’orienteering è una disciplina nata nell’800 nei paesi scandinavi come allenamento militare. Una gara di orienteering è una prova a cronometro, dove ogni concorrente con l’aiuto di una bussola e di una carta topografica deve raggiungere il traguardo nel minor tempo possibile. Durante il percorso egli passa attraverso una serie di punti di controllo detti lanterne che devono essere raggiunti nell’ordine indicato sulla carta.”Vladimir annuì soddisfatto e finalmente agli altri concorrenti era tutto più chiaro anche se non tutti erano entusiasti “Te lo scordi! Io non ho intenzione di mettermi di nuovo a correre come un pazzo!” protestò Cyril, “Io ho paura di saltare di nuovo in aria…” esclamò Sherlock “stavolta potrei perdere un arto!” “Questo rischio non esiste. Ho setacciato tutta la zona e non ci sono altre mine” lo rassicurò Vladimir prima di rivolgersi a Cyril “Tu invece dovrai correre se non vuoi essere catapultato fuori dalla foresta” il ragazzo deglutì impaurito: era arrivato il momento di arrendersi.
Tutti uscirono dalla sala mensa e quando furono fuori Vladimir aggiunse: “Quasi mi dimenticavo! Per facilitare prova una di due squadre avrà un aiutino” “Che tipo di aiutino?” chiese Oswald con espressione interrogativa “Visto che quasi nessuno di voi ha esperienza con l’orienteering, una delle due squadre si arricchirà di un membro, il quale è un campione dello sport.”  rispose Vladimir, Keisuke alzò la mano c’era qualcosa che non gli era chiaro “Scusa Vladimir, tutto ciò è parecchio interessante, ma chi sarebbe questo campione?” “Dimitriy, vieni avanti!” arrivò da non si sa dove un giovane alto, magro, di carnagione chiara, con capelli castano chiaro e occhi azzurri, il quale indossava una maglia nera, un paio jeans grigi e scarpe da trekking, il quale, con movimenti aggraziati, raggiunse il conduttore che lo presentò ai concorrenti : “Questo è mio nipote Dimitriy; lui è il  campione di orienteering.” “Lo dicevo io che c’era la fregatura”disse Lighty “Perché ragazzina? Pensi forse che mio nipote non sia qualificato?!” Lighty annuì; in quel momento Vladimir divenne rosso come un peperone poi Dimitriy lo calmò: “Calmati zio, non ti arrabbiare! Dice così perché non mi ha visto in azione”.  
“Aspetta come faremo a decidere quale squadra aiuterà?” chiese Lighty ansiosa di vincere “Il caso deciderà! Ogni squadra scelga un compagno per il lancio della moneta”.
Le squadre si riunirono per decidere in chi mettere in mano la possibilità di vincere l’aiuto del nipote del conduttore. I lupi ci misero pochissimo per scegliere: il concorrente scelto fu Dereck.
 
Confessionale Dereck:
Dereck si sistemò il suo cappello blu : “Sono contento che la squadra abbia scelto me. Sono sempre stato fortunato col lancio della moneta, spero solo che la fortuna non mi abbandoni ora!”
 
Intanto le Volpi continuavano a litigare su chi doveva essere colui a cui dovevano riporre la loro speranza “Io sono la più qualificata per il lancio della moneta!” disse Pam con aria di superiorità “Tu?! Ma per favore io sono mille volte meglio di te” disse Cyril.
 
Confessionale Alice:
La ragazza si tappò le orecchie con le mani : “Non li sopporto più! Litigano in continuazione ma adesso questa storia deve finire!”
 
“Ora basta! Lo farò io!” sbottò Alice avvicinandosi a Vladimir, così come poco prima aveva fatto Dereck; “Allora Alice, testa o croce?” la ragazza ci pensò un secondo : “Croce!”. Vladimir lanciò in aria la moneta, che cadde nel palmo della sua mano sinistra svelando il risultato “Congratulazioni Lupi feroci avete vinto!” i membri della squadra esultarono, avevano ricevuto un aiuto che per molti di loro era parecchio prezioso. Dimitriy si avvicinò ai Lupi feroci dicendo : “Ciao! Sarà un vero piacere aiutarvi” “Per noi sarà un onore avere il tuo aiuto Mr. Ciglialunghe” lo prese in giro Oswald notando questa sua caratteristica.
 
Confessionale Dimitriy:
“Per quale assurdo motivo quel tizio mi avrà preso in giro?! Insomma un ragazzo non può avere le ciglia lunghe?! Si certamente! Come per esempio Zayn Malik degli One Direction, che tra l’altro non è mai stato preso in giro per questa sua caratteristica!”
 
“Ah, prima di partire concorrenti un ultima cosa avete un’ora per trovare tutte e cinque le bandiere e durante la sfida è vietato usare il cellulare! Dovrete usare solo la bussola che vi sarà data. È tutto chiaro, Sophie?” Vladimir rivolse uno sguardo bieco alla ragazza, la quale annuì.
Quando fu dato il via le due squadre iniziarono a mettersi in marcia per trovare la prima bandiera.
 
Lupi feroci:
La squadra seguiva Francis, il quale teneva la mappa e la bussola, con estrema diffidenza “Siamo sicuri che questa sia la strada giusta?” chiese Aicha un po’ titubante, Dimitriy guardò la mappa e rispose: “Si è quella giusta, non ti preoccupare!” “E chi si preoccupa!” rispose sarcasticamente lei. Erano passati pochi minuti da quella conversazione e già la squadra aveva avvistato la prima bandiera : “Guardate! Eccola là!” aveva esclamato Vaniglia prima di raggiungerla a tutta velocità e scrivere il codice su essa stampato sul testimone che aveva strappato dalle mani di Oswald “una è stata trovata ne mancano quattro! Allora dove si trova la prossima?” chiese Debby con entusiasmo “Non molto distante da qui. Dobbiamo procedere per qualche metro verso est” rispose Francis. Le cose sembravano andare bene se non per il fatto che la squadra sembrò girare in tondo “Abbiamo superato quel cespuglio già tre volte!- disse Austin un po’ scoraggiato, poi si rivolse a Dimitriy – senti, tu non ci dovresti aiutare?” “Si, certamente, ma non posso aiutarvi se non ho la bussola, a proposito potreste passarmela così la smettiamo di girare in tondo?” “Sentito Francis dai la bussola a Dimitriy così che possa tirarci fuori da questo guaio!” chiese Diana.
“Vorrei tanto- disse Francis – ma non posso non ho più io la bussola!” “Allora chi ce l’ha?” chiese Keisuke. Il castano indicò col dito tremante Oswald, il quale guardava la bussola con aria interrogativa, Dimitriy gli si avvicinò chiedendo con gentilezza: “Potresti darla a me, per favore?” Oswald lo fulminò con lo sguardo per poi dire col suo solito ghigno: “No! Me la cavo benissimo non ho bisogno del tuo aiuto Mr. Ciglialunghe.” I due cominciarono a litigare, ma nella lotta la bussola cadde e si ruppe “Ma bravi! E ora come faremo a trovare la prossima bandiera?” disse Lighty arrabbiata. Nonostante la rottura della bussola la squadra aveva ancora una chance di vittoria; avevano ancora la mappa e Dimitriy conosceva un altro strumento per orientarsi: il sole.
 
Volpi Astute:
 
le Volpi Astute erano in vantaggio di due bandiere rispetto ai Lupi Feroci e già credevano di avere la vittoria in pugno “Vinceremo noi ne sono assolutamente certo!” disse Cyril soddisfatto “Già, loro avranno anche l’aiuto di un campione di questo sport, ma hanno anche quella testa calda di Oswald che li rallenta” concluse Pam, finendo così per ridere in modo malvagio insieme a Cyril. Entrambi erano tenuti d’occhio da Alice che li guardava stranita.
 
Confessionale Alice:
“Io quei due non li capisco! Prima si fanno la guerra per cose inutili e poi fanno la pace e ridono insieme come vecchi amici. C’è una sola spiegazione per tutto questo: sono entrambi pazzi scappati dal manicomio!”
 
D’un tratto la bussola iniziò a fare per i fatti suoi, l’ago girava sul quadrante come una trottola impazzita “La bussola ha qualcosa che non va!” affermò Charlie, il quale la teneva in mano, “Fammi dare un’occhiata!” ordinò Phoebes, che non credeva ai suoi occhi. “Perché continua a girare? Perché non da un’indicazione precisa?” chiese Axel, “Non lo so! Forse è stata smagnetizzata, magari anche dal nostro conduttore” suppose Joseph “Ti sbagli! Non è stato Vladimir” lo difese Sophie “Come mai dici questo? È ovvio che sia stato lui, non è mica meglio di Chris” affermò Sherlock “Sophie ha ragione- disse Natalie –pensateci un attimo se Vladimir l’avesse smagnetizzata non saremo arrivati fino a qui” in effetti tutto ciò era sensato, ma allora perché la bussola era impazzita? Improvvisamente William sbatté in un cartello che nessuno aveva notato; sembrava molto vecchio e vi era inciso un messaggio in latino, cosa che lo rendeva ancora più sospetto:
Ibi post mortem animas humanas iaceunt!
“Che cosa diavolo c’è scritto su questo cartello?” chiese Pam “c’è scritto: “Qui giacciono le anime umane dopo la morte”” rispose con tono sorpreso Cyril “È un po’ inquietante, ma non c’è bisogno d’essere così sorpresi” affermò Joseph “Non è il messaggio che mi sorprende, ma la lingua in cui è scritto!” “E allora?! Che cos’ha di strano?” chiese scettica Pam “ Beh, è alquanto strano visto che, quando venne scoperto il Canada delle navi mandate per colonizzarlo non se ne seppe più nulla ed l’ equipaggi erano composti principalmente da braccianti e contadini senza una cultura” rispose Cyril.
Pam sembrò non dar peso all’inquietante e misterioso messaggio e proseguì dritto per la sua strada portandosi dietro tutta la squadra; mentre si addentravano sempre di più nella foresta Jessie sentì qualcosa sfiorarle la gamba e urlò dall’orrore, facendo così voltare tutta la squadra “Qualcosa mi ha toccato!” esclamò con voce tremante “Sarà stato qualche animaletto non ti preoccupare” la rincuorò Charlie.
Più si addentravano più succedevano cose strane: l’acqua della cascata che saliva a posto di scendere, lamenti flebili, ventate gelide e l’apparizione di un giovane uomo che si saltava giù nel burrone che stavano costeggiando, Pam diceva che erano solo allucinazioni, ma il resto della squadra non era molto d’accordo.
 
Confessionale Pam:
“Vi chiederete perché non ho paura vero? Beh perché Vladimir è esattamente come Chris fa di tutto per
spaventarci ma non ci riuscirà”
 
 All’improvviso proprio quando avevano avvistato la bandiera, uno strano giovane si parò davanti la squadra impedendo il passaggio “Ehi tu! Spostati ci stai intralciando!” intimò Joseph, il quale accortosi del suo errore, aggiunse un flebile “per favore”.
 
Confessionale  Joseph:
“Tenere il profilo di ragazzino innocente sta diventando una faticaccia! Tutta colpa di questo maledettissimo posto, in cui incontro solo persone che fanno uscire il mio vero carattere”.
 
Il giovane non si mosse, anzi sembro essere ancora più determinato a stare lì dove si trovava “Ehi, senti se non te vai te la dovrai vedere coi miei pugni!” lo minacciò Sherlock, ma quello non se ne preoccupò anzi non guardava neanche in faccia i ragazzi che aveva di fronte. Egli era parecchio sospetto e aveva un aspetto malandato: era alto, magrissimo, ma ciò nonostante scolpito, aveva lunghi capelli neri arruffati e sporchi di terra che coprivano il viso chinato verso il basso, la pelle era bianchissima e tutto ciò che indossava erano una maglia e un pantalone tutti strappati e scoloriti e una mantella marrone tutta macchiata, suscitava una gran pena guardarlo, ma questo non fermò Sherlock  che continuava a urlargli contro. Sophie si fece coraggio e affrontò il nakama* “Sherlock dacci un taglio, non vedi come è ridotto! Sicuramente si è perso e ha paura di noi- poi si rivolse al ragazzo chiedendogli- stai bene? Ti sei perso?” lui per tutta risposta disse : “Andate via!” “Osi darci degli ordini! Ma chi ti credi di essere?!” esclamò scandalizzato Cyril, quello ripeté “Andate via!” sta volta lo disse con un tono metallico che fece gelare il sangue a tutti e fece allontanare i due che si erano avvicinati. Ad un certo punto il ragazzo alzò la testa mostrando il suo volto candido come tutto il resto del corpo, sul quale spiccavano due occhi nerissimi, sopracciglia dello stesso colore, un naso piccolo  e una bocca sottile, le guance e la fronte erano solcate da delle linee nere, che sembravano essere delle vene, allora ci fu una folata di vento e il ragazzo iniziò a fluttuare, i suoi occhi divennero completamente rossi e urlò con voce robotica alle Volpi Astute “ANDATE VIA!”. Spaventati e stupiti da ciò che era successo William e tutti gli altri corsero via, Pam però restò indietro voleva lottare; Natalie tornò sui suoi passi e afferrò il braccio di Pam, trascinandola con tutta la sua forza lontano da qualunque cosa fosse quel ragazzo, mentre lei protestava “Lasciami subito Natalie! Dobbiamo mettere K.O. quel tipo per prendere la bandiera se no non vinceremo mai!” “Che cos’è più importante Pam? Salvare la propria pelle o vincere?” Pam allora sospirò: “Salvare la pelle” rispose con aria sconfitta.
 
Lupi Feroci:
 
“Ragazzi l’ho trovata!” esclamò Debby entusiasta “Bene! E con questa fanno tre, mi ero sbagliata sul tuo conto Dimitriy sei più in gamba di quanto pensassi!” si complimentò Lighty, beh in effetti quanti sanno orientarsi senza una bussola “Non ho fatto nulla di speciale! Ho solo fatto quel che faccio sempre quando mi perdo”
 
Confessionale Oswald :
 
“Ho solo fatto quello che faccio sempre quando mi perdo- disse facendo il verso a Dimitriy – sarà anche stato in grado di condurci alle bandiere, ma di sicuro non sa praticare il voodoo bene quanto me”

“Ehi amico! Quanto manca alla prossima bandiera?” chiese Dereck a Dimitriy “Dovrebbe essere qui da qualche parte” rispose il castano. La squadra si mise a frugare dappertutto in cerca di quella benedetta bandiera, ma sembrava essere evaporata; finché a Oswald non venne la brillante idea di spaventare Wren dicendogli che aveva un alieno alle spalle; il giovane terrorizzato iniziò a correre e inciampò pochi metri più avanti mentre Oswald se la rideva sotto gli sguardi arrabbiati degli altri. Wren, ancora a terra dolorante, guardò davanti a sé e con tono euforico chiamò il resto della squadra “Ragazzi! Ragazzi è qui!”. Poco dopo i Lupi feroci erano in cerca dell’ultima bandiera, e alcuni si stavano ancora congratulando con Wren per essere riuscito a trovare la bandiera e ciò faceva rodere il fegato a Oswald, il che era naturale visto che era merito suo se Wren aveva trovato la bandiera. In pochi minuti la squadra giunse nel luogo dove prima le Volpi Astute erano state attaccate dallo spettro; “Fate attenzione in giro si dice che in questa zona ci sia uno spettro che odia essere minacciato. Perciò se vedete qualcuno che non appartiene alla squadra non parlategli; qualsiasi cosa diciate potrebbe essere malintesa”gli raccomandò Dimitriy sperando che tutti, soprattutto Oswald, avessero compreso.
Quando avvistarono la bandiera Vaniglia si precipitò a scrivere il numero sul testimone, quando all’improvviso notò che qualcuno la stava osservando da dietro un albero, era uno strano tipo dalla pelle bianchissima in contrasto con i capelli neri, lui appena se ne accorse mise un dito davanti alla bocca come per dirle “Stai zitta! Non dire non dire niente”; Vaniglia gli sorrise, finì di scrivere il numero e tornò dai suoi compagni. Intanto le Volpi Astute continuavano ancora a scappare dallo spettro  finché William non si fermò e urlò: “FERMI TUTTI!”i ragazzi d’istinto si fermarono e si girarono verso lo scettico: “Non capite, quella cosa non era vera! Era solo un tizio in costume pagato da Vladimir!” disse con voce fiera “Se è così allora come ti spieghi il fatto che fluttuasse, gli occhi che hanno cambiato colore, la voce robotica e la folata di vento?” chiese con tono secco Charlie; William ci pensò su un attimo, poi rispose: “Erano tutti effetti speciali e ve lo dimostrerò! Forza Axel dammi il testimone!” “Vuoi davvero tornare lì?” chiese Alice “Certo!” “Allora sei proprio idiota!” “Vedrai quanto sarò idiota quando sarò tornato col codice della bandiera!” esclamò William prendendo il testimone e sparendo nella direzione da dove erano venuti.
 
Confessionale William:
 Il ragazzo soffocò una piccola risata: “Quegli sciocchi credono proprio a tutto, ma per fortuna c’è una testa pensante in questa squadra”
 
Cinque minuti dopo William ritornò con il numero della bandiera e con un sorriso alquanto irritante sulla faccia. Dopo poco che le volpi erano partite a caccia della bandiera successiva, si sentì la voce di Vladimir provenire da un altoparlante dicendo: “Attenzione ai concorrenti delle Volpi Astute. I Lupi Feroci sono sulla via del ritorno vi conviene sbrigarvi se volete vincere!”.
La squadra si mise a cercare in fretta e furia la bandiera, la quale sembrava essere sparita dalla faccia della terra, finché Jessie non urlò : “È QUI! È QUI!”.
Dopo poco le Volpi Astute stavano correndo come dei pazzi furiosi per tornare indietro prima dei Lupi ; quando finalmente li videro davanti a loro iniziarono a correre più velocemente per cercare di superarli. I Lupi Feroci tennero testa alle Volpi Astute fino a quando Vaniglia, che correva davanti a tutta la squadra, inciampò facendo cadere tutti, allora le Volpi  tagliarono il traguardo canticchiando “Abbiamo vinto, abbiamo vinto!”.
“Congratulazioni Volpi Astute vittoria più che meritata! Lupi Feroci siete fortunati: la sfida di oggi non era a eliminazione quindi ognuno di voi può considerarsi salvo almeno per il momento” disse Vladimir battendo le mani. I Lupi intanto se ne stavano lì con un’espressione delusa dipinta sul volto “Ottimo lavoro Mr. Ciglialunghe” disse Oswald digrignando i denti “Che c’entro io adesso?” chiese Dimitriy “Se tu mi avessi lasciato guidare la squadra saremmo arrivati prima!” “Se te lo avessi lasciato fare avremmo perso più tempo!” “Cosa vorresti insinuare?” “Voglio insinuare che tu non sai nemmeno come si usa una bussola!” i due si sarebbero di sicuro picchiati se Vaniglia non fosse intervenuta “Ragazzi adesso basta! Non è il caso di venire alle mani per una cosa simile! Oswald non è colpa di Dimitriy se abbiamo perso, è colpa mia; perciò se te la devi prendere con qualcuno prenditela con me. E poi dovremmo accettare la sconfitta, insomma anche se oggi abbiamo perso domani potremmo anche vincere” Oswald era rimasto senza parole, si vedeva anche dall’espressione sorpresa che aveva al posto del suo solito ghigno, insomma chi si sarebbe mai aspettato un discorso del genere da una ragazza ingenua come lei.
Ma non tutti vennero colpiti dalle sue parole “Dovremmo accettare la sconfitta?! Ma chi sei tu per dire una cosa del genere? Stavamo per vincere quando tu piccola Mrs. Perle di saggezza hai rovinato tutto facendoci cadere tutti!”disse Lighty con rabbia “Lighty, non è il caso di agitarsi tanto. In fondo lei non è inciampata apposta!” cercò di calmarla Keisuke “Tu fatti gli affari tuoi non ti immischiare! Sei solo una che fa bei discorsi ma che, alla fine non conclude niente Vaniglia! Ecco cosa sei!”  la ragazza iniziò a singhiozzare e corse via.
Confessionale Lighty:
“Forse ho un po’ esagerato, in fondo non è colpa sua, anche se inciampando ci ha fatto cadere tutti. Lei è stata piuttosto gentile con tutti e ha cercato di tirarci su il morale poco fa ed io l’ho trattata come fosse la persona più ignobile dell’universo! Mi sento terribilmente in colpa!”
Confessionale Vaniglia:
la ragazza stava ancora piangendo, poi si asciugò le lacrime e parlò : “Non ha importanza cosa Lighty abbia detto. In fondo è arrabbiata e quando le persone si arrabbiano dicono cose che non pensano! Peccato che molta gente si arrabbi con me, senza che io abbia fatto alcunché di male! L’ unica persona che penso mi voglia bene veramente è mia cugina Ley peccato non sia qui con me!”

Verso l’ora di cena Lighty cercò Vaniglia con lo sguardo e la trovò accovacciata in un angolino della sala mensa che fissava il vuoto; le si avvicinò e attirò la sua attenzione mettendole una mano sulla spalla, lei si girò e le chiese con voce strozzata: “Cosa vuoi? Continuare a riempirmi di insulti e cose del genere?” “Ehm… no! Sono venuta a chiederti scusa; mi dispiace di aver detto quelle cose, ma io odio perdere e se accade mi arrabbio e devo trovare un modo per sfogarmi; potrai mai perdonarmi?” “Certo che ti perdono l’importante è aver chiarito la cosa!” disse Vaniglia abbracciandola e andando verso il bancone per prendere la sua porzione come tutti gli altri, i quali poco dopo scoppiarono in una grossa risata quando videro Chef ricoperto di piume dalla testa ai piedi, con un guanto di gomma rossa incollato sulla testa e una maschera a forma di becco in volto.
“Cosi impari a fare scherzi al sottoscritto Chef!- disse Vladimir trattenendo le risate, poi si rivolse ai concorrenti- ragazzi, ho splendida notizia per voi! Mio nipote resterà a farci compagnia per tutta la durata del reality!”  “Vladimir, Vladimir, Vladimir sei forse impazzito?!” urlò Oswald, cavolo avere quel ragazzo sempre tra i piedi durante il reality non era proprio il massimo per lui “Che ti piaccia o meno io resto qui, caro Mr. GhignoPerenne! E poi se rimango è solo perché mio zio pensa che sia ancora utile qui!” disse Dimitriy sbucando dal nulla.
Vladimir alla fine si piazzò davanti alla telecamera: “Bene e con questo è tutto! Alla prossima puntata di A Tutto Reality: La Foresta”.
Poco dopo la fine delle riprese…
Vladimir si guardò intorno per verificare che nessuno lo seguisse, poi si addentrò nella foresta e si sedette su un tronco d’albero “Puoi uscire allo scoperto ora!” disse rivolgendosi alla figura nascosta dietro un albero, essa si mostrò e si sedette davanti al conduttore. Poi la sua immagine fu illuminata dalla luce della luna facendo si che i lineamenti della figura fossero visibili al conduttore; la figura si rivelò essere il mostro che aggredì le Volpi.
“Perché li hai attaccati?” chiese con calma il conduttore “Mi spiace credevo fossero nostri nemici. Lei ci aveva promesso dei buoni non dei malvagi!” ribatté il mostro “Non devi scusarti infondo è colpa mia, ho scambiato le mappe senza accorgermene!” “Comunque non è andata così male, ho trovato la veggente e la domatrice!” “Ottimo, ma la prossima volta vedi di essere più discreto” “Sissignore” poi il mostro si alzò fece un inchino accennato al conduttore e poi sparì.
 
Nda:
*nakama: termine giapponese, significa compagno.
 
   
 
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