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Autore: EragonForever    30/09/2015    3 recensioni
Salve, eccomi qui con questa nuova fanfiction tutta su Naruto, che ho imparato ad amare e apprezzare. Dunque, vi volevo solo dire che la storia sarà divisa in due parti. Mi è venuta questa idea x creare qualcosa di tutto nuovo. In conclusione ... buona lettura.
*************
In quell'attimo un verso stridulo squarciò l’aria scatenando il panico totale. Selene allora si svegliò, allarmata nel sentire tutto quel frastuono e corse fuori, spalancando gli occhi.
"Oh no ... sta arrivando.", mormorò, preoccupata.
Jamir, il figlio più grande accorse e la guardò con fare incerto.
"Chi? Chi sta arrivando mamma?", domandò.
Lei indicò un punto preciso alle porte del villaggio, dove era comparsa una colonna di fuoco.
"Mistfire ... la Fenice a 14 Code. Se verrà qui distruggerà ogni cosa!", esclamò.
(Dal prologo)
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kiba Inuzuka, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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- Questa storia fa parte della serie 'Le Cronache di Jamila'
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Capitolo 34: Missione fallita

Si trovava all'interno di una sala, illuminata solo dalla fioca luce delle torce sulle pareti. Davanti a lei una scala buia a malapena visibile. Iniziò a salirla a piccoli passi, guidata solo dal suo istinto. Gelidi brividi le salivano lungo la schiena.

A poco a poco davanti a lei iniziò a intravedersi un'enorme quadro rettangolare, lungo un'intera parete. Non appena li fu davanti sentì il cuore batterle all'impazzata.

Ehilà? C'è nessuno?” , chiamò.

All'improvviso un gigantesco occhio purpureo si aprì sul nero della tela e in quell'attimo la vide. Mistfire.

Era enorme e terribile allo stesso tempo. Le sue piume color tramonto irradiavano di un insolito bagliore infuocato, che illuminò l'intera stanza di un rosso cremisi.

Il suo sguardo di fuoco la travolse minaccioso.

Chi osa disturbare il mio sonno?”, domandò.

La sua voce stupì Jamila. Non sembrava affatto quella di un demone pluriomicida quale lei era, nonostante una leggera nota di malvagità.

Tu devi essere Mistfire immaginò ... perdonami, non volevo disturbarti, non so neanche dove mi trovo.” , rispose la Chunin, tremando.

Siamo nella tua testa piccola insolente.”, esordì la Fenice, scocciata per poi schiarirsi la voce “Ebbene si, sono io Mistfire, a quanto pare Jamir ti ha parlato di me ... piaciuto il mio regalino dell'ultima volta? Averesti almeno potuto ringraziarmi per non averti fatta schiattare contro i gemelli”

Non vedo perché dovrei” sbottò Jamila ”Per colpa tua sono diventata un mostro e ho quasi ucciso i miei amici, ho rischiato di uccidere ... di nuovo, quindi non vedo il motivo per cui dovrei dirti grazie”

A quelle parole Mstfire sbuffò.

Mh ... tua madre doveva aver preso una bella botta in testa quando mi ha sigillata dentro di te”

Se lo ha fatto è per il bene di Suna, ha avuto le sue buone ragioni”

Buone ragioni? Ma per piacere, se penso che dovrò convivere con una mocciosa come te mi viene il male, ma a quanto pare me ne dovrò fare una santa ragione. E adesso vattene piccola arrogante, sparisci!” esclamò per poi sussurrare “Ma se avrai bisogno di me ... non esitare”

Jamila aprì gli occhi di scatto, ansimante e imperlata di sudore. L'accolse la luce soffusa della cara e solita stanza d'ospedale. Al momento era sola.

Sbuffò. Provò a muoversi, ma era come paralizzata e con un gesto annoiato si tolse le coperte, rimanendo impietrita: aveva il busto completamente fasciato, il braccio sinistro pure e il braccio destro ingessato, così come la testa.

Mitico, sembro una mummia

Guardò fuori dalla finestra e a giudicare dal sole doveva essere pomeriggio. Poco più ecco che entrarono i suoi amici, assieme a Naruto, Sakura e Sasuke.

“Ti sei svegliata grazie al cielo!”, fece Rayal, preoccupata.

“Quanto ho dormito?” chiese Jamila.

“Due giorni da quando siamo tornati dalla missione.”, rispose prontamente Sakura.

“Sei stata un'imprudente a usare quel jutsu, l'allenamento è ancora incompleto. Dovresti pensare prima di agire.”, la rimproverò Naruto, severo.

“Senti chi parla ... ma comunque mi dispiace ... però almeno Kiba è salvo ...”, mormorò, mortificata.

“Si, sta bene tranquilla.”, fece l'Haruno.

“Piuttosto, sicura di stare bene? Hai una faccia di chi ha visto un fantasma.”, commentò Ren, divertito.

“Beh, a dire la verità non è stato proprio un fantasma ... ho visto ... Mistfire” mormorò Jamila, cupa.

A quelle parole i presenti spalancarono gli occhi, sconcertati.

“Davvero?”, chiese Naruto, stupito ma allo stesso tempo preoccupato.

La ninja annuì.

“Si, era in cima a una scala, dentro un'enorme quadro, e si muoveva dentro la tela. Era bella e terribile allo stesso tempo, ma si può dire che il nostro primo incontro non è stato affatto dei migliori”

“E' normale, anche con me non è stato facile all'inizio, tranquilla.”, la rassicurò Naruto, sorridendo.

Lei ricambiò il sorriso.

La permanenza in ospedale fu una vera e propria noia mortale, ma alla fine Jamila tornò di nuovo in forma e così pure il suo braccio destro, grazie alle abili cure di Sakura.

Ma lo stesso giorno che fu dimessa fu convocata direttamente nell'ufficio dell'Hokage. Avrebbe voluto morire, ma doveva affrontare le conseguenze. Non appena fu davanti alla porta esitò un breve attimo, poi si fece coraggio ed entrò. Lei era li, seduta alla sua scrivania che la guardava, severa. Rimase in piedi, a testa alta.

“Immagino che tu ti renda conto da sola della gravità della cosa” esordì la donna.

“Mi dispiace, non potevamo sapere che si fossero già alleati con Ideki ...”, si giustificò Jamila, incerta “E poi non potevo permettere che Kiba rimanesse in mano loro”

Tsunade la fulminò con lo sguardo.

“Non osare mai più mettere in discussione i miei ordini, Jamila e poi ti ricordo che la missione non era del tutto perduta, potevate magari farli ragionare, ma invece ecco che alla fine arrivi tu e mandi a ferro e fuoco il villaggio solo per salvare Kiba dal nemico.” , sbottò lei.

“Lo so ma ...”

“Niente ma! E' fallita ugualmente! Se adesso Ideki attaccherà Konoha non avremo nessuna risorsa con cui poterlo battere, saremo vulnerabili ... capisco che Kiba era importante ma la missione aveva la priorità e tu lo sapevi!”, replicò Tsunade, seria.

A quelle parole Jamila sospirò tristemente.

“Lo so che aveva la priorità ... ma non mi sarei mai perdonata se qualcun'altro a cui tengo morisse ... ”

“Questo lo comprendo assai bene, ma sta di fatto che ora la missione è fallita a causa della tua testardaggine e non voglio sentire ulteriori scuse”

A quelle parole lei abbassò lo sguardo.

“Mi dispiace ... non volevo deluderla ... Quinto Hokage ... non accadrà più”

E detto questo uscì dall'ufficio e si chiuse la porta alle spalle.


 

Angolo dell'Autrice

E rieccomi di nuovo qui con un altro capitolo. Ed entra in scena la cara Mistfire, scusatemi tanto se vi ho fatto aspettare fino a qui, ma ne è valsa la pena eheh. Eh, Tsunade è stata abbastanza dura con Jamila, ma ha comunque un po' ragione. Jamila sarà pure di Suna, ma in lei brucia la stessa Volontà del Fuoco che possiede Konoha e non si arrenderà tanto facilmente. Spero di non essere noiosa. Se vado troppo veloce ditemelo.

Volevo ringraziare AkaneChan95 per le sue preziose recensioni e ovviamente anche le mie altre due seguaci Sasuko e MartinForever.

Come vi sembra Jamila finora? Bella? O vi sta annoiando? Ve lo chiedo così vedo di migliorare qualcosina.

Concludo dicendo ... al prossimo capitolo gente.

Bacioni EragonForever. (Capitolo revisionato)

   
 
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