CAPITOLO 4
Il Generale Hammond
convocò la squadra e gli comunicò la notizia e le proteste non si fecero
attendere.
Daniel: ma non può andare
da sola!
Teal’c: sono d’accordo con Daniel Jackson
Hammond: mi dispiace, ma
non sono stato io a decidere
O’Neill senza aver detto una parola uscì dall’ufficio e si
diresse verso il laboratorio di Carter, dove lei era intenta a sistemare le
cose e prendere il necessario per la missione.
O’Neill spalancò la porta
senza bussare e poi la richiuse dietro di sé senza
preoccuparsi dell’aviere che lo voleva fermare perché aveva ricevuto l’ordine
di non far entrare nessuno.
Jack: Carter sei impazzita?
Sam: avevo detto a
quell’aviere di non far entrare nessuno. Vedo che i pochi ordini che dò non vengono neanche eseguiti
Jack: rispondi alla domanda…sei impazzita?
Sam: no Signore!
Jack: ah no? A me non sembra. Come ti viene in mente di
andare su quel pianeta da sola?
Sam: non mi sembra ci
siano altre possibilità!
Entrambi avevano alzato notevolmente il tono della voce.
Jack: non puoi abbandonare
la tua carriera e il programma Stargate per andare su un pianeta con decine se
non centinaia di Jaffa
Sam: quello che tengono prigioniero è mio padre. Lei cosa farebbe al mio
posto?
Jack: andrei sicuramente a salvarlo; e tu cosa faresti
nella mia situazione?
Sam: probabilmente la
lascerei andare
Jack: davvero?
Sam: sì
Jack: non proveresti a farmi rimanere?
Sam: e perché dovrei? Lei
ha fatto una scelta e io la rispetterò
Jack: d’accordo. Io però voglio farti rimanere qui. Non
lascerò andare una persona a cui tengo più della mia
stessa vita in una missione suicida dall’altra parte della galassia senza che
nessuno gli copra le spalle
Jack si rese conto di quello che aveva detto solo
vedendo l’espressione indecifrabile di Sam.
Sam: Signore mi dispiace,
ormai ho deciso
Jack: non ti lascerò andare, verrò con te
Sam: non la lasceranno
partire
Jack: mi dimetterò dal Programma
Stargate anche io
Sam: no, non può farlo!
Jack: sì che posso, e non me lo impediranno!
Sam: lo impedirò io; il
Programma è la cosa più importante per lei
Jack: ti sbagli, non è la
cosa più importante
Detto ciò O’Neill uscì dal
laboratorio e si diresse a passo spedito verso l’ufficio del Generale Hammond.