Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
Segui la storia  |       
Autore: A_GleekOfHouseStark    30/09/2015    1 recensioni
AU ambientata in una Westeros dove il tiranno Aerys Targaryen ha deciso di adottare gli Hunger Games, basandosi sul modello della nazione di Panem, per punire la popolazione che quindici anni fa, seguendo Robert Baratheon, Jon Arryn e Ned Stark, si ribellò al suo potere. Ogni anno otto tributi vengono spediti in un'arena per combattere l'uno contro l'altro, ad uccidersi a vicenda sotto gli occhi delle famiglie impotenti che possono solo seguire le vicende dagli schermi nelle proprie case.
Otto tributi partono.
Uno solo però è destinato a tornare indietro.
Genere: Angst, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Joffrey Baratheon, Jon Snow, Shireen Baratheon, Un po' tutti, Ygritte
Note: AU | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La Verità
Quando Loras si svegliò per affrontare il secondo giorno nell’arena, trovò sua sorella seduta, appoggiata all’albero vicino il laghetto da dove si godeva di una visuale perfetta di tutto lo spiazzo. Non sapeva ancora come comportarsi dopo il dialogo avuto la sera precedente: non voleva che lei perdesse una parte di se stessa per colpa sua, ma di certo non le avrebbe fatto cambiare idea se non le avesse fornito una spiegazione convincente. Fece un respiro profondo e andò verso di lei con l’intenzione di raccontarle tutto, ma si accorse subito che qualcosa la stava turbando.
"Tutto bene?" Le chiese.
"Non proprio..." Rispose lei "Non ho chiuso occhio tutta la notte. Pensavo a quello che ti ho detto ieri sera, riguardo al perdere una parte di me stessa pur di proteggerti."
Loras si avvicinò e le cinse le spalle con un braccio.
Come poteva dirle la verità, ovvero che non desiderava affatto protezione, senza sembrare ingrato?
"Stamattina ho visto Gendry Waters che raccoglieva dei frutti di bosco." Continuò lei ed egli non capiva come quella storia potesse riguardarli "Li ha appoggiati ai piedi di un albero e ha iniziato a parlare con la sua alleata, la ragazzina Stark. Mi sono avvicinata piano, senza fare alcun rumore e ho scambiato i mirtilli con alcune bacche velenose. Pensavo di non avere problemi dopo lo scambio, in fondo lo avevo fatto per te, invece sono qui da alcune ore ad essere divorata dai sensi di colpa. Non importa che abbia agito per proteggerti, mi sento terribilmente in errore. Sono una debole, una vigliacca..." La sua voce era incrinata. Loras non riusciva a credere al fatto che sua sorella avesse ucciso due ragazzi soltanto per permettergli di sopravvivere e si sentiva dannatamente egoista a dirle che si era offerto per andare in quell'arena soltanto per morire, quindi si lasciò trasportare da un discorso consolatorio anche se sapeva non sarebbe stato di grande conforto.
"Sorellina! Non sei affatto debole né vigliacca anzi, hai dimostrato di essere una delle persone più coraggiose che io conosca ad offrirti per proteggermi. Sei sempre stata ambiziosa e hai adorato primeggiare fin da quando eravamo piccoli, eppure non hai pensato due volte a seguirmi qui. Hai preso una decisione che sapevi non ti avrebbe giovato soltanto per puro altruismo nei miei confronti." Loras prese fiato e concluse "Sentirti in colpa per aver ucciso non ti rende codarda ma semplicemente un essere umano."
"Non credevo di poter fare una cosa simile. Mi odio Loras. Ho avvelenato due ragazzi..."
Non poté sopportare di vedere ancora la sorella in quello stato, così perse coraggio e decise di raccontarle tutto.
"Margaery ascolta, non voglio che tu soffra né che rinunci alla tua natura per colpa mia."
"È stata una mia decisione." Gli ricordò.
"Che hai preso a causa mia, perciò siediti e ascoltami per favore. Quando abbiamo preso il treno hai detto di voler sapere cosa mi aveva spinto ad offrirmi volontario e siccome non posso continuare così devo dirtelo."
Margaery rimase un po' interdetta ma alla fine esclamò: "D'accordo."
"Due anni fa alla mietitura ho incontrato qualcuno... Un ragazzo."
Ella non fu affatto sorpresa da questa dichiarazione. L’intera famiglia Tyrell aveva sempre sospettato che Loras fosse gay ma egli non lo aveva mai confermato né negato. Questa era la prima volta che decideva di uscire allo scoperto.
“Si chiamava Renly… Renly Baratheon.”
“Era parente di quel Robert, il ribelle che hanno impiccato qualche mese fa?”
“Il fratello minore. Era così bello Margaery, bello da togliere il fiato. Ma non era solo questo: aveva forza, galanteria e soprattutto altruismo, ma sapeva anche essere talmente ironico da sembrare antipatico però non m'importava; ero talmente abbagliato da lui e i suoi modi che ero disposto a passarci sopra. Dopo che Daenerys chiamò tutti i nomi, si avvicinò per parlarmi. Mi disse che eravamo stati fortunati e che lui doveva averne ancora un pizzico per un anno e poi sarebbe stato troppo grande per essere estratto. Poi abbiamo archiviato i convenevoli e abbiamo iniziato a parlare seriamente. Mi raccontò che viveva in una casa a Capo Tempesta solo con i suoi fratelli perché i genitori erano morti anni prima, ma quei tre non andavano granché d’accordo e prendeva anche lezioni di scherma.” Il tono di Loras era a metà fra il sognante e il triste.
“Proprio come te…” esclamò Margaery.
“Già. Alla fine avevamo chiacchierato tutto il giorno e la sera, quando dovevamo lasciare la capitale, si fece promettere che sarei andato a trovarlo prima della prossima mietitura, poi mi baciò e mi accompagnò fino al treno che ci avrebbe riportati ad Alto Giardino. È stato così tenero, così fugace che avevo paura non fosse mai successo e allo stesso tempo era la cosa più reale che mi fosse mai capitata. Non avevo mai provato dei sentimenti così vividi.”
Margaery rimase in silenzio, così egli continuò a parlare.
“Ti ricordi quando avevo insistito tanto con papà affinché mi mandasse proprio a Capo Tempesta qualche mese per prendere lezioni di scherma?”
“Me lo ricordo, mi ero rattristata molto quando aveva acconsentito a lasciarti andare. Non mi piaceva l’idea di te da solo in una grande città… e di me a casa con mamma e papà.” Disse abbozzando un sorriso.
“Beh, ora sai che non ero solo. L’ho rivisto e non mi sono mai sentito così felice. Non credevo si ricordasse ancora di me, invece lo aveva fatto… I mesi trascorsi a Capo Tempesta, così vicino a lui, sono stati i migliori della mia vita.”
Loras si zittì perché sapeva che era arrivato il momento di raccontare la parte dolorosa, quella che avrebbe voluto cancellare dalla sua memoria.
“Poi arrivò la mietiura dell’anno scorso. Lo intravidi nella folla ai piedi della Fortezza Rossa ma c’era troppa gente per poter avvicinarmi, così promisi a me stesso di correre da lui non appena quella tortura fosse conclusa... ma purtroppo non finì. Daenerys estrasse il suo nome. L’ultimo ricordo che ho di lui, dal vivo s’intende, è lo sguardo che mi lanciò quando ormai era già sul palco. Uno sguardo rassegnato. Non ho mai avuto l’occasione di dirgli addio.” Una lacrima stava solcando il viso di Loras “All’inizio credevo quasi più di lui che potesse farcela perché era forte, intelligente e in gamba ma le cose non andarono bene perché una codarda, una ragazza dai capelli rossi, lo pugnalò alle spalle. Era l’unico modo per ucciderlo con sicurezza, quando aveva la guardia abbassata. Ho visto l’unico ragazzo che abbia mai amato morire in diretta televisiva.”
Ormai non aveva più senso provare a smettere di piangere e Margaery approfittò del suo silenzio per rimettere insieme i pezzi, ma ormai non era più così arduo.
“Quindi questa è una missione suicida?” Esclamò inorridita dopo qualche minuto “Tu non vuoi la mia protezione perché il tuo scopo è morire in questa arena. Non hai intenzione di tornare a casa!”
Era tutto così chiaro ora che il puzzle era stato ricomposto.
“Non capisci. Non voglio tornare a casa perché non ne ho più motivo, una parte di me è già morta.”
“Hai ancora tutta la vita davanti! Non puoi arrenderti così!”
“Mi dispiace Margaery. Mi dispiace per te perché se te lo avessi detto prima adesso non saresti qui.”
“Beh nemmeno tu. Credi davvero che avrei lasciato offrirti se avessi saputo? Ti avrei convinto a restare, sai che lo avrei fatto.”
“Mi hai sempre convinto sorellina, ma questa volta sarebbe stato diverso.”
“Quindi ora cosa facciamo?” Chiese lei dopo qualche istante di silenzio.
“Tu vincerai, ti aiuterò in tutti i modi necessari, tornerai a casa e racconterai a tutti le mie motivazioni.”
“Non hai idea del sacrificio che mi stai chiedendo.” Adesso anche Margaery stava piangendo “Io ero pronta ad uccidere per te, a morire per proteggerti. ”
“Ehi, ehi, guardami.” Disse prendendo il suo volto fra le mani “Sei più forte di me. Puoi farcela, lo so bene!” Poi aggiunse “Mi dispiace, mi dispiace da morire…”
Il loro abbraccio fu interrotto dal suono del cannone e nel cielo apparve il segnale che annunciò la morte di Gendry Waters.
“Ce la faremo, ti farò uscire viva da questo inferno. Okay?”
“Okay.”

Note dell'autrice :3
Hola e scusate per il ritardo! Okay, due cose prima di lasciarvi andare: grazie a tutti quelli che hanno deciso di leggere questa storia e magari recensirla/metterla fra le seguite perché mi fa davvero piacere. Secondo, ho dipinto una Margaery forse un po' OOC ma mi piace pensare che farebbe di tutto per il fratello, anche mollare tutto per proteggerlo. 
Spero di non avervi dato troppo angst a causa della Lorenly ma era quasi necessario :'D
Kisses -A_GleekOfHouseStark
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones / Vai alla pagina dell'autore: A_GleekOfHouseStark