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Autore: Chainblack    01/10/2015    4 recensioni
Una raccolta di Fanfiction scritte in collaborazione con Whitemushroom, dove raccontiamo storie alternative sui vari personaggi dell'universo di Dissidia - Final Fantasy e sui loro punti di vista secondo la nostra visione delle loro avventure.
Genere: Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Personaggio: Chaos
Rating: Verde
Genere: Missing Moments
Avvertenze: Impossibile non notare, nel gioco, il chiaro riferimento di Garland al fatto che Chaos lo abbia salvato, facendo capire al giocatore che quei due appartengono effettivamente all'universo di FF 1. Questa mi ha sempre dato da pensare, e mi piaceva vedere come Garland fosse un fedelissimo in tutto e per tutto. Ho pensato di scrivere qualcosa sul loro incontro, inserendo come ambientazione principale FF 1 anziché Dissidia.


Il principio

Che ore sono?
Che giorno è?
Non rammento correttamente. In questo posto non riesco nemmeno a distinguere il passare del dì e della notte.
Sono quì, seduto, ad attendere. Ma ad attendere cosa? Cos'è che rende questo giorno così importante? Cosa doveva succedere?
Più medito, più sento che la risposta non si avvicina.
La mia memoria mi tradisce di continuo. Ho sempre bisogno di aiuto per... ricordare.
Sono colui che incarna il caos e la disperazione, signore di un mondo vuoto e morto. Ho poteri che superano ogni immaginazione, ma non riesco nemmeno a ricordare lo scopo per cui vivo. Se mai ne ho avuto uno.
- Oggi è un giorno importante... - sussurro a me stesso.
- Certo che lo è, mio signore! -
Una voce soffocata e rauca alla mia destra mi ricorda che non sono solo, lì.
Certo, i miei fedeli servitori. Nati dal potere del caos, obbediscono ad ogni mio ordine e mi portano consiglio quando lo necessito. Li creai con lo scopo di portare il mio nome nel mondo.
- Mio signore... - fa una seconda voce, più grossa e imponente - Oggi è il giorno del SUO arrivo -
"Il SUO arrivo"? L'arrivo di chi? Un momento... comincio a ricordare.
- L'arrivo del prescelto, mio signore -
Ma certo; Il prescelto. Colui che ho scelto come mio araldo in questo ciclo infinito di ricordi confusi. Ogniqualvolta il ciclo si ripete, lui arriva in questo giorno, preciso e puntuale. Il destino sta per compiersi nuovamente.
- E' già arrivato quel giorno? - chiedo ai miei servitori - Il ciclo continua a ripetersi -
- Il tempo vola quando ci sssi diverte, mio signore... - sibila Marilith con la sua voce suadente.
- Stia tranquillo, mio signore - mi rassicura una delle molteplici teste di Tiamath - Ci prenderemo cura noi del prescelto fino a quando non sarà pronto -
Annuisco. Il prescelto è un possente guerriero, ma non invincibile. Quando il ciclo si ripete, sono io a salvarlo dalle braccia della morte, ogni volta.
E, una volta recuperato, diverrà una parte di me. E' così che deve andare, ed è così che sempre andrà.
- Il momento è giunto... - tossicchia Lich.
Annuisco di nuovo. Mi basta un rapido schiocco di dita, e il mio potere crea un varco davanti a me.
Riesco a percepire il SUO potere da oltre il passaggio. Una forza intensa, guidata dal rancore, ma anche dalla passione. Una sensazione che mi intriga ogni volta.
Bastano pochi attimi per vedere l'imponente figura del prescelto cadere ai miei piedi, priva di sensi, attraverso il varco, che in un guizzo di luce si richiude, e scompare.
Lo osservo, molto attentamente. Non vi è dubbio che sia lui; l'armatura pesante, la sua incredibile spada mutaforma, e quell'espressione di odio misto a dolore.
Ha riportato numerose ferite, ed è in fin di vita. Il suo combattimento dev'essere stato aspro.
Mi volto verso i miei servitori.
- Kraken, per favore... - mormoro.
Il mio fedele demone dell'acqua annuisce, e i suoi tentacoli si muovono lungo il pavimento, disegnando numerose rune magiche. Un'Energiga molto potente ristabilisce
i valori vitali del prescelto, che ancora non accenna a muoversi.
- Un altro successo - afferma Tiamath - Il prescelto è salvo -
- Mettevi forse in discussione il potere del nostro signore, dragone del vento!? - protesta Lich.
- Affatto, ma gli umani sono fragili - continua un'altra delle sue teste - Non tutti riescono ad affrontare un viaggio temporale di queste proporzioni rimanendo illesi -
- Beh, lui è il pressscelto - aggiunge Marilith - Se il nostro signore ha chiamato LUI, un motivo ci sssarà -
Oh, ma certo che c'è un motivo. Il prescelto è l'unico in grado di portare avanti la mia volontà. E' il guerriero ideale: prestante, abile e fedele al suo padrone e al suo scopo. Non potrebbero esserci qualità migliori per descriverlo.
Il suo respiro è ancora affaticato, ma so che ce la farà.
Dopo qualche minuto di attesa, lentamente lo vedo aprire gli occhi, con apparente gaudio dei miei servitori.
Quello sguardo. Penetrante, deciso. Impossibile da dimenticare.
Le ferite sembrano fargli ancora male, ma riesce a rimettersi lentamente in piedi.
Prima si guarda attorno, perlustrando le mura che lo circondano e probabilmente non trovando nulla di familiare. Poi i suoi occhi ispezionano i miei servitori, tradendo un certo stupore nell'osservare le molteplici e sinuose teste di Tiamath che bisticciano per farsi avanti.
Poi guarda me.
Il nostro breve duello di sguardi è molto intenso. Sembra sia finalmente giunta l'ora.
- Dove... sono? - chiede.
- Al sicuro - rispondo io.
- Questo lo deciderò io... - asserisce, facendomi intuire che è ancora confuso riguardo a ciò che gli è accaduto.
Lich sembra spazientirsi.
- Modera il tuo linguaggio, umano... - borbotta il cadavere - Davanti a te hai il Dio del Caos e della Distruzione in persona. Fossi in te mostrerei un po' di rispetto -
- Dagli tempo - lo rassicura il Kraken, con la solita postura e freddezza - Costui non comprende ancora il suo destino. Noi siamo qui per aiutarlo -
- E a far cosa, se posso permettermi...? - domanda il prescelto.
Annuisco.
- A diventare tu stesso il Caos, Garland -
Lui impallidisce.
- Conosci il mio nome...? -
- Conosco molte cose di te - continuo - Di come hai vissuto all'ombra di Cornelia, patria infedele che hai servito nel corso di lunghi anni. Della tua decisione di rinnegare i tuoi doveri verso il re, e del tuo duello mortale con i Guerrieri della Luce -
Lui ascolta tutto, ma la sua mente sembra essere rivolta altrove.
- Dov'è...? - mi chiede - Lei dov'è? -
- Di chi ssstai parlando? - chiede Marilith, incuriosita.
- Dov'è la principessa Sarah!? - ripete, imperterrito.
- Lei non è qui - gli rispondo con calma.
Il prescelto si zittisce, poi abbassa lo sguardo, come per nascondere il dolore.
- E dov'è? -
- Da nessuna parte - risponde freddamente Tiamath - Lei qui non esiste. Non in questo tempo -
- "In questo tempo"?! Cosa dovrebbe significare!? -
Il prescelto cerca risposte, e io sono qui per dargliele, dopotutto.
- Ti abbiamo prelevato da un passato di duemila anni. Qui il genere umano ancora non dominava il mondo, e tutto è in balia del Caos. Non c'è nessun castello o vessillo. Nessun eroe. Nessuna principessa -
Garland era un uomo tutto d'un pezzo. Dignitoso in tutto e per tutto, e molto sveglio. Sapeva che non stavo mentendo, o almeno lo intuiva perfettamente.
Il suo dolore, la sua tristezza e il suo rancore... li sento come fossero miei. Questi sentimenti umani devono essere seppelliti, superati, affinché possa comprendere il suo destino. Deve lasciarseli alle spalle come un'ombra del passato. Questo è il suo percorso di formazione.
- Perché proprio io...? - chiede, con un filo di voce.
- La tua vita valeva la pena di essere salvata. I Guerrieri della Luce erano stati incaricati di ucciderti; e ne saranno convinti, fino a quando non giungeranno qui -
Alzò un sopracciglio.
- Loro? Qui? Come lo sai? -
- Il nostro signore sa molte cose - spiega Lich - Anche cose che non sono ancora avvenute, perché tutto è già avvenuto -
Garland scuote il capo.
- Non ti seguo, cadavere... che cosa significa? -
- Siamo in un ciclo - gli rispondo, infine - Un grande, infinito ciclo che si ripete ogni volta. E, inevitabilmente, ci sarà una guerra. La Dea dell'Ordine farà giungere qui, in queste terre, i suoi Guerrieri della Luce. E tu sei tra gli eletti che combatteranno per me -
Lui è ancora confuso. Ancora indisposto.
- Dovrei lottare per te...? -
- Il nossstro signore ti ha salvato la vita, umano - sibila Marilith - Potresssti mostrare un po' di riconoscenza... -
- Lasciamo che comprenda da solo l'enorme importanza che rivestirà in questo conflitto - asserì il Kraken, ottenendo il consenso mio e degli altri tre.
Infine, gli tendo la mano.
- Garland, hai vissuto all'ombra del mondo per tutta la vita - gli dico - E' ora che tu prenda in mano la vita che ti ho donato. Vieni con me, e ti mostrerò il fine ultimo di questa esistenza -
In lui vi è ancora il seme del dubbio, così come il ricordo della sua amata Sarah. Non sarà un percorso facile, ma ci sarò io a guidarlo.
- Allora mostramelo, Dio del Caos... - mi dice - Mostrami cosa può fare un cavaliere decaduto, che non ha più un mondo in cui esistere... -
- Ne sarò lieto -
Comincia un nuovo ciclo. Che sia l'ultimo, o uno dei tanti che si sono susseguiti, nessuno lo sa.
Ma, per quanto possano differenziarsi tra loro, tutti i cicli combaciano in alcuni punti.
Come Garland, e il nostro eterno legame.
Ora siamo una cosa sola.

 

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