Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: asyouwishmilady    01/10/2015    1 recensioni
Nella vita di Emma è in corso un grande cambiamento: aspetta un bambino da Killian. Ma sarà pronta ad affrontare tutto ciò che comporta essere mamma di un neonato? Killian prenderà bene la notizia, o si sentirà soffocare da questo risvolto inaspettato?
La scelta giusta sembra impossibile da scovare, ed Emma non riesce a scrollarsi di dosso l'idea che alla Salvatrice sia preclusa la possibilità di avere una vita normale. Ma, nonostante gli ostacoli, Emma e Killian riusciranno a trovare il loro lieto fine?
***
Una nuova "slice of life" contenente alcuni dei momenti più dolci, difficili, ma anche comici della nuova vita dei Captain Swan.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo Quarto

Image and video hosting by TinyPic
 

Precedentemente, a Camelot...


Il Signore Oscuro non aveva la necessità di riposare: questo era qualcosa che Emma faticava ancora ad accettare. Killian era sdraiato accanto a lei, addormentato, e coperto solo da un lenzuolo di seta color porpora. Lo aveva osservato per ore, beandosi della sua bellezza e dell'incredibile innocenza che trasudava mentre dormiva. Forse, lo avrebbe fatto anche se non fosse stata il Signore Oscuro, anche se avesse avuto la possibilità di dormire.
Ancora non riusciva a capacitarsi di avere qualcuno al suo fianco, qualcuno che l'amasse in quel modo. 
La notte prima, avevano fatto l'amore per la prima volta, e le sembrava ancora di sentire un caldo formicolio in ogni punto in cui lui l'aveva toccata, baciata, accarezzata: nemmeno la sua prima volta era stata tanto intensa e carica d'emozione.
Era proprio bizzarro, pensò, che avessero aspettato che lei diventasse il Signore Oscuro per fare sesso, ma sapeva bene anche nulla era capitato per caso. La disperazione ed il bisogno d'amore che provava in quel momento l'avevano spinta a cercare un contatto ancora più intimo con lui: aveva avuto bisogno del suo amore più che mai. 
Quella notte, infatti, lui era riuscito a farle scordare tutto - perfino dove si trovasse - ed a farla sentire semplicemente Emma: nessuna Salvatrice, nessun Signore Oscuro.
Ma ora, ora Emma era tornata a domandarsi come avrebbe fatto a liberarsi dell'oscurità che le si era annidata dentro.
Abbassò nuovamente lo sguardo su Killian: le sembrava così debole, così terribilmente indifeso. Si era raggomolato su se stesso, ed Emma sapeva che aveva freddo perché era completamente nudo e la temperatura si era abbassata parecchio, col passare delle ore.
Senza pensarci e - soprattutto - senza potersi controllare, sollevò la mano destra e, grazie alla magia oscura, degli abiti comparvero sul corpo di lui. Era sbalordita e spaventata allo stesso tempo.
«Ma che...?» mormorò, osservandosi le mani, prima di assicurarsi di non aver svegliato Hook.
«Non è fantastico?» l'iconica risata di Rumpelstiltskin risuonò nella testa di Emma «Ora puoi proteggerlo. Puoi proteggere tutte le persone che ami»
Poteva vederlo con la coda dell'occhio, ma lo ignorò fino a farlo scomparire. Ma l'idea che le aveva messo in testa non scomparve altrettanto facilmente.


***



                                                     Image and video hosting by TinyPic


Storybrooke, quattro mesi e mezzo dopo.


«Quanto manca?» domandò Killian, impaziente, senza smettere di camminare avanti e indietro nel loro nuovo soggiorno. Alla fine, Emma aveva venduto l'appartamento che aveva comprato dopo essersi liberata dei poteri del Signore Oscuro. Attualmente, viveva con Killian in una villetta famgliare con giardino, dove Henry aveva la sua stanza per studiare e giocare ai videogames, e dove c'era abbastanza spazio da accogliere tutto ciò di cui un neonato aveva bisogno.
In realtà, Henry preferiva ancora dormire da Regina, ma Emma era sicura che piano piano si sarebbe abituato anche a quella nuova sistemazione.
«L'appuntamento è alle quattro, Killian!» Emma alzò gli occhi al cielo: era la terza volta nell'ultima mezz'ora che glielo domandava, .
Lui sorrise e si lasciò cadere accanto a lei, sul divano di pelle bianca «Non vedo l'ora».
La donna sorrise ed afferrò la mano buona di lui, portandosela sul pancione di diciotto settimane «L'avevo intuito. Io spero solo che vada tutto bene».
Killian scosse la testa, rassegnato «E' possibile che tu sia sempre così pessimista in tutto?»
Emma si strinse nelle spalle ed accennò un sorriso colpevole «Non sono pessimista. Sono solo scaramantica».
«E paranoica» aggiunse lui, chinandosi per posarle un bacio sulle labbra.
Quel pomeriggio avrebbero finalmente scoperto il sesso del bambino. Hook aveva sperato sin dall'inizio che fosse un maschietto, mentre per Emma non faceva poi molta differenza: quello che le importava era che stesse bene, e che finalmente tutti avrebbero smesso di fare pronostici. Anche Henry, in realtà, avrebbe preferito un fratello ad una sorella ma, più di tutto, desiderava aiutare sua madre a scegliere un nome che si adattasse perfettamente a lui o lei.
La verità però era che, ogni volta che si sottoponeva ad una visita, era terrorizzata all'idea che ci fosse qualcosa che non andasse: trascorreva qualche secondo, prima che il battito del bambino risuonasse nella stanza e, durante quegli istanti, era il cuore di Emma a fermarsi.
Stava cercando di godersi ogni momento della gravidanza, ma era difficile con la paura costante che qualcosa potesse accadere al suo piccolo. Grazie a Dio, Killian, con il suo umorismo da pirata, le teneva alto il morale.
 «Le cose hanno preso una piega inaspettata, no?» disse Emma, tra sé e sé, tenendo entrambe le mani in grembo. Killian non rispose perché sapeva che non stava parlando con lui.
Dopo qualche istante di silenzio, lei cercò gli occhi di Killian «Credi che David e Mary Margaret riusciranno ad occuparsi da soli della città?»
Lui fece spallucce «Immagino di sì. In ogni caso, faresti meglio a dimenticarti del lavoro di sceriffo per un po': non è il ruolo adatto ad una donna incinta.»
Emma strinse gli occhi, lanciando un'occhiataccia a Killian «L'unico lato positivo dell'essere stata dimessa dal ruolo di sceriffo è che avrò tutto il tempo per prepare la camera ed i vestiti del bambino».
Non le piaceva molto l'idea di doversi fermare: essere la Salvatrice le era mancato, e non apprezzava affatto di bloccarsi dopo solo qualche mese. Ma, del resto, la sua famiglia aveva insistito, ed aveva ragione. Le sue priorità erano diverse adesso e, inoltre, Regina le aveva assicurato che avrebbe pensato lei a tener sotto controllo la situazione.
«A questo proposito...» esordì Killian, risvegliando Emma dai suoi pensieri, prima di alzarsi per andare a recuperare qualcosa nell'altra stanza «Mi sono permesso di dare il via agli acquisti per il nascituro».
Quando tornò in soggiorno, allungò la mano e porse ad Emma un pacchettino verde acqua. Lei non riuscì a trattenere un sorriso, ed inarcò un sopracciglio con aria curiosa.
«E' solo una sciocchezza» biascicò Killian, grattandosi la nuca, leggermente imbarazzato: si era sentito parecchio a disagio ad entrare in un negozio che vende cose per bambini. Non avrebbe mai immaginato di vivere una situazione simile.
Emma rimase senza parole quando si ritrovò di fronte ad una minuscola tutina giallo paglierino con al centro una stampa a forma di cigno.
«Questa è perfetta» mormorò, cercando di nascondere la commozione, prima di alzarsi in piedi per stringere Hook in un abbraccio. Lui semplicemente adorava sentire quel grazioso rigonfiamento contro di lui. Cosa poteva chiedere di più? Aveva la sua Swan ed il suo bambino a portata d'abbraccio, e poteva godersi la splendida consapevolezza di essere amato. Sapeva che quello era il primo indumento che era stato comprato appositamente per il loro bambino, e sapeva che avrebbe risollevato il morale di Emma prima della visita. Aveva un significato simbolico per lei: quella tutina microscopica rendeva tutto ancora più reale.
Killian, ancora stretto ad Emma, voltò il capo per verificare l'ora «E' il momento».
Lei sospirò e si allontanò di un passo «Sono pronta».



 
----------------------------------------------------------------



 Ciao, cari shipmates! Spero che il piccolo flashback iniziale vi sia piaciuto: ho voluto finalmente svelare la collocazione temporale della storia. So di avervi detto che avreste scoperto come Emma ha capito di essere incinta, ma prima ho voluto farvi scoprire quando è rimasta incinta.
Adesso non ci resta che scoprire il sesso e lo stato di salute del piccolo cignetto. Andrà tutto liscio durante la visita?
Inoltre, Emma si ritroverà faccia a faccia con un'altra paziente: una paziente molto particolare, che sta tramando qualcosa di veramente... Perfido.
Se vi va, recensite e fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto! Un bacio
Claudia
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: asyouwishmilady