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Autore: La_Effe    01/10/2015    2 recensioni
Cosa accadrebbe se all'improvviso vi ponessero questa domanda: "Quanti tipi di amori esistono?"
e se vi chiedessero: "Quello che c'è fra te e tuo fratello, può essere considerato amore?"
Cosa sareste davvero disposti a fare per vostra sorella. Potreste mai odiarla a tal punto da non parlarle più? E se le tue ultime parole fossero: "ti odio" e non poteste mai più vederla per chiederle scusa?
Se fosse ormai troppo tardi...
Una storia breve e dolce per raccontare un legame forte e indissolubile fra due sorelle.
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Eccomi quà con il secondo capitole della mia prima storia!
Ringrazio prima di tutto IlDiariodiAna per aver letto, recensito e seguito la storia, MiseryLove per averla trovata anche lei abbastanza interessante da seguirla e tutti coloro che hanno letto anonimamente, sperando che gli sia piaciuta.
Ringraziandovi già anticipatamente, pregandovi di lasciare una recensione (positivo o meno) pro al mio miglioramento!
BUONA LETTURA! ^.^

[CAPITOLO 2]
 
-Come un sentiero d'autunno: appena è tutto spazzato, si copre nuovamente di foglie secche. 
Franz Kafka-
 
 
"Bene, abbiamo appurato che ci possono essere vari tipi di amore. Uno dei più forti sai qual'è?"
Ricambio lo sguardo dell'anziana. Le osservo i lineamenti delle sottili labbra rosee pallide, abbandonare quel suo fastidioso sorriso malefico, e quindi ammorbidirsi cullate dai ricordi. Per quanto mi riguarda, ormai ho deciso di restare, anche se ancora per poco, quindi ascolterò. Abbasso lo sguardo, portando la mia attenzione su una foglia rossa cadutami sopra la scarpa, muovo il piede prima a destra poi a sinistra, così ancora un paio di volte prima di farla cadere a terra.
"No, ma di certo lei me lo dirà.."
"Quello fra fratelli , nel mio caso tra sorelle.
Te lo posso dimostrare.."
Così decisa la nonna, da sorprendermi mentre tiene la sua piccola mano Sinistra chiusa in un rugoso pugno, le nocche sono leggermente biancastre, chissà quanto starà stringendo. Prego solo non le venga un colpo per la fatica, per raccontare una storiella non vale la pena avere infarto. 
"Io e mia sorella un giorno litigammo, per una sciocchezza certo.." 
sbuffa la nonna mentre, liberata dalla stretta la pallida mano sinistra, la sventola come a volere rendere meno grave la questione.
"Ma da quello stesso giorno non ci parlammo più.."
"Che bel modo di dimostrare amore fraterno!" 
Rido sarcastica, non posso non farlo ascoltando le parole sconnesse dell'anziana. 
"Pazienta bambina di poca fede, è solo il cuore della storia." 
Solo il cuore? Quanto diamine sarà lunga la storia, spero vivamente che quella sua coperta di lana, trovo banale come tutti gli anziani vengano rapiti dalla fantasia a scacchi rossa e nera, con il quale si copre, la tenga al caldo. Un leggero venticello si sta alzando e i pomeriggi non sono più così caldo e lunghi come quelli estivi. La notte cala veloce.
"Mia sorella è nata solo tre anni prima di me ~continua a raccontare l'anziana, ormai sono in trappola~ avevamo solo tre anni di differenza. Erano abbastanza pochi da permetterci di usciere assieme e frequentare la stessa compagnia di amici, ma allo stesso tempo erano abbastanza distanti da permetterle una maggiore conoscenza su certe cose.."
Il tuo volto, nonna, trasmette più delle parole. Mentre l'ascolto vedo un sorriso triste apparire sulle sue labbra, come se il ricordo della perduta complicità con la sorella, la facesse ancora soffrire.
" Sai, eravamo completamente differenti. Io ero la classica figlia modello che frequentava il liceo classico, pronta ad andare all'università, a laurearmi, diventare avvocato e sposarmi con ill mio ragazzo... avevo programmato il mio futuro, ero intelligente e la bellezza non mi mancava." 
Trattengo per una manciata di secondi il fiato mentre la nonna mi mi si rivolge con un occhiolino. Come avevo potuto non accorgermi di che occhi azzurri e ancora splendenti, seppure la bellezza non li aveva resi immuni al tempo, aveva questa piccola e anziana donnina. Non posso non immaginarmela da giovane, magari magra e con lunghi capelli corvini che le incorniciano un viso dalla carnagione olivastra. Due occhi celesti e brillanti che risaltano al contrasto scuro che la predomina.
"Tuttavia avevo, e ho tuttora, mia cara, qualche difetto. Ero piena di me, permalosa e molto orgogliosa. Mi sentivo superiore a mia sorella e questo me lo ripeteva sempre, quante litigate.."
Un sospiro lungo ferma l'anziana per un momento dal raccontare la sua storia, come se si fosse dimenticata di cosa stesse parlando, come se si fosse persa nei suoi ricordi.
" e sua sorella?" 
Cosa mi salta in mente di chiedere, maledetta curiosità.
"Com'era sua sorella?"
"Oooooooooooh mia sorella è certamente un tipetto strano. Lei è irascibile, senza pazienza, non amava andare a scuola ne tantomeno studiare. Non aveva la più pallida idea di cosa fare del suo futuro, e certamente non andò all'università.."
Osservai il sorriso divertito dell'anziana. Provo un leggero dispiacere per la sorella che certamente aveva dovuto sopportare il costante paragone con la minore, bella e intelligente.
"Non ebbe molte storie serie, per lo più qualche avventura e la sua difficoltà nel fidarsi delle persone non la aiutò molto in fatto di relazioni. Era davvero testarda, a volte diventava davvero capricciosa, eppure lei..." 
Eppure lei cosa? dai nonna, non farmi stare sulle spine.
"Lei era bella, era formosa "
Sorrido divertita mentre osservo la nonna mimare due seni abbastanza prosperosi.
"ed era veramente buona. Potevi farla arrabbiare quanto volevi, ti urlava contri, delle volte faceva davvero paura, ma alla fine ti perdonava, ti dava cuore e anima. Praticava sport e anche se non amava studiare, era una vera divoratrice di libri. Metteva cuore in tutto ciò che faceva e quando si impuntava su qualcosa, tirava fuori il vero carattere, duro, deciso e testardo. Eravamo gli opposti, sia fisicamente che caratterialmente e se non fosse stato per gli occhi e la linea di sangue che ci univa, avremmo potuto benissimo non essere sicure di essere parenti!"
Enfatizzò le ultime parole come a volere spiegare la notevole differenza fra loro, così per la seconda volta fantasticavo e mi immaginai la sorella più formosa e in carne, ma tonica e atletica. Una carnagione molto chiara e labbra carnose, i capelli biondi come il grano dorato e, come aveva detto la nonna, in comune solo due occhi celesti fantastici.
Ma come mai avevano litigato? e se era così banale come diceva l'anziana, perché in tutti questi anni non si erano mai riappacificate?
" Per quale motivo non vi siete ancora riappacificate?"
"Solitamente non si parte chiedendo perché due persone hanno litigato?"  
Socchiudo gli occhi mentre la guardo, arriccio le labbra in una smorfia di evidente fastidio e non mi interessa certamente se lei mi vede, anzi spero solo che capisca che la sua domanda alla mia domanda mi ha solo infastidita.
Lei in tutta risposta al mio sguardo ridacchia, poi mi risponde.
-Perché non abbiamo più avuto bisogno di chiederci scusa, e perché l'ultima volta che ci siamo viste è stato più di 60anni fa....-
-60anni? e con queste prerogative dovrei ascoltare..-
-Si!-
Senza mezzi termini risponde alla mia domanda, ancora prima che possa finire la frase e con un tono così serio che mi zittisce.
-Litigammo perché.....
[CONTINUA]
   
 
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