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Autore: Dark artifact    02/10/2015    2 recensioni
L’ultima cosa che vide fu una chitarra modello Stratocaster -pff, una misera copia- abbattersi a velocità elevata sulla sua testa. Poi il buio.
Genere: Azione, Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Nuovo personaggio, Ray Toro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Hai preparato l’esca?”
“Sì, sì, tranquilla. E’ tutto pronto.”
 
Frank si lasciò cadere sul divano della sua camera d’albergo. Era stanco. Stanco del tour, stanco del color diarrea delle pareti della stanza e della sua vita in generale. In più al momento era stato preso da un attacco di nostalgia della sua band. Decise di fare qualcosa prima di scoppiare a piangere da solo e a fatica si tirò su dal divanetto nel quale era sprofondato. -Che schifo essere bassi- Pensò mentre si avviava verso la porta. Sarebbe uscito per fumare una sigaretta e rilassarsi, altrimenti si sarebbe rigirato tutta la notte nel letto in preda ai sudori freddi. Abbassò la maniglia e il suo sguardo fu catturato da un movimento vicino ai suoi piedi. Davanti a lui c’era un piccolo cucciolo di cane con delle ali da pipistrello fatte di cartone sulle quali era attaccato il cartello “seguimi per le coccole”.
Frank non riuscì a trattenere una risatina (adorabile) e si abbassò (non di molto perché era già nano) per accarezzare l’animaletto che gli leccò la mano. Dopo qualche secondo sbadigliò e trotterellò via, seguito a distanza ravvicinata dal chitarrista che gli gattonava dietro, ormai deciso a non lasciarsi scappare quella creaturina meravigliosa.
Andarono avanti così per parecchi minuti e, dopo aver girato circa metà albergo, il cagnolino si infilò in uno sgabuzzino dove le donne delle pulizie conservavano coperte e cuscini, tutto ordinato in grandi pile, su una delle quali si sistemò comodamente. Frank lo raggiunse velocemente e lo prese in braccio per coccolarlo, abbandonandosi su una di quelle morbide torri di tessuto. Ben presto, complici l’ora tarda e la stanchezza, l’uomo chiuse gli occhi e si addormentò.
Non appena fu sicura che non si sarebbe svegliato, una ragazza bionda spuntò dalla pila di cuscini e richiamò il cagnolino con un fischio, il quale la raggiunse ubbidiente e saltò nel suo zaino poggiato a terra. Controllando che non ci fosse nessuno a spiarla, avvolse Frank in una coperta (era piccolo e DOVEVA proteggerlo) e lo trascinò via, guardandolo dolcemente. Quel ragazzo riusciva a risvegliare il suo istinto materno inesistente.
Raggiunse le altre tre complici che la aiutarono a poggiare delicatamente il corpo del loro chitarrista preferito nel bagagliaio dell’auto accanto al quasi-cadavere di Gerard, non prima però di averlo avvolto in un ulteriore strato di coperte per evitare che prendesse freddo. Gli diedero tutte e quattro un bacio sulla fronte e chiusero il portellone delicatamente, in modo da non svegliarlo.
 
“Mio Dio, è così CARINO”
“Lo so, sto per piangere dalla dolcezza”
“Cosa”
“Shh, lascia perdere i miei fangirleggiamenti e osservalo”
“E’ un peluche”
“Dopo il cagnolino glielo regaliamo, se lo merita”














Ciao a tuttiiii
Volevo augurarvi nuovamente un buon pomeriggio e ringraziare la ragazza che ha recensito ieri sera. Sei stata davvero dolcissima, grazie ancora <3
E in questo capitolo sono entrata in scena io! Sì, Linda è il mio vero nome e sono una (finta) bionda pazzoide...
 A domani, miei piccoli guastafeste! 
(p.s. le recensioni sono sempre gradite) 
Lilith
  
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