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Autore: amelia_6    02/10/2015    2 recensioni
Da una rivisitazione della mia vecchia FF "caso chiuso" ho elaborato questa storia :) spero vi piaccia! I personaggi nuovi sono li stessi ma le novità molte di più!
A Beika arrivano due nuovi studenti e con loro anche molti segreti, chi saranno? Nella storia faranno la loro comparsa vecchi e nuovi amici e nemici in quella che sarà la battaglia decisiva contro l'organizzazione. Conan rivelerà a Ran la sua vera identità? riavrà il suo vecchio corpo?
Vi invito a recensire, accetto anche le critiche! Aggiorno settimanalmente :) Buona lettura a tutti
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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10 anni dopo, l'invito

Il sole splendeva su Beika in una villetta in stile giapponese due famiglie stavano tranquillamente trascorrendo la giornata. «Ehi Kazuha è arrivata posta?» Chiese una delle due donne, Ran. «Si Ran c’è una strana lettera spedita da Roma con destinatari tutti e quattro noi» rispose Kazuha all’amica. «Da Roma? Chi potrebbe essere?» pensò a voce alta Kazuha finche apriva la lettera. La lettera era scritta in giapponese perfetto, ed era firmata Black Moon and Black Sunny. Le due donne capito chi era il mittente sorrisero avviandosi verso la biblioteca. «Heiji, Shinichi» disse a voce alta Ran «Che c’è?» rispose in tono assorto Shinichi «Abbiamo un mistero per voi» disse Kazuha, i due uomini si guardarono e incuriositi chiesero quale. «Dunque, La luna nera e l’eclissi di sole si incontrano» disse Ran pensando bene alle parole. «Ma Ran è impossibile» disse Shinichi «Invece no» gli rispose la moglie «Luna nera? Eclissi di sole?» pensò ad alta voce Heiji «Black Moon o new moon e Solar eclipse oppure Black Sunny» disse Shinichi guardando l’amico «Ma certo» dissero i due Detective «Susan de Ginelli e Charles de Mattei» disse Heiji «L’unica volta in cui una luna nera incontra un eclissi di sole» disse sorridendo «Cosa hanno scritto?» chiese curioso Heiji «Dunque, Sissi e Alex si sposano» disse Kazuha «Però, bhè se è come il matrimonio della sorella e Charles sarà stupendo» disse Shinichi ricordando l’evento di qualche anno prima.

Circa un anno dopo le vicende narrate negli scorsi capitoli, inizio flash back

Susan e Charles sorridevano, lei era vestita in un meraviglioso abito bianco: la gonna larga con uno strascico lungo e il corpetto rivestito di pizzo bianco, il velo si attaccava ad una piccola coroncina che si incastrava in una stupenda pettinatura, degna di una regina. Charles invece indossava un abito nero a doppio petto che ne risaltava la figura ed i capelli erano perfettamente in ordine. Si trovavano in una stupenda chiesa, nella periferia di Roma. La cerimonia seguiva quella ufficiale cattolica anche se tra i presenti c’erano le più diverse persone, dalle più diverse origini. Nelle file più avanti c’erano i genitori mentre in quelle centrali si notavano un gruppo folto di giapponesi.

La festa che si tenne dopo il matrimonio fu una favola, Susan e Charles arrivarono al ristorante New Moon in una carrozza trainata da due cavalli bianchi e due cavalli neri. Il ristorante era in una zona più centrale ed il calesse destò particolare attenzione tra i visitatori della città e tra gli abitanti. Davanti al ristorante, come spesso succedeva, vi erano parcheggiate varie macchine tra le più belle, berline o cabrio nere di diverse marche: Audi, Alfa, BMW, Mercedes, Porche, Ferrari (unica ad essere di colore rosso), Lamborghini e Bugatti.

«Ciao ragazzi» disse Susan al gruppetto nipponico «Ciao Susan» sorrisero «Come va?» chiese Charles «Tutto bene, l’università è un po’ dura ma ce la faremo» disse Shinichi «Certo capisco» sorrise la sposa «Voi invece?» chiese Aì «Nulla, la nostra laurea è stata accettata anche in Italia quindi dal prossimo mese entriamo in due gruppi di ricerca» Affermò Charles «Scusate – interrupe Ran – ma quando vi sareste laureati?» chiese dubbiosa «Prima di venire in Giappone, Of Course» disse sorridendo Susan «Prima?» si alzò un coro «Certamente non ve lo abbiamo detto?» chiese Charles ridacchiando «No» fu la risposta del gruppo «Io lo sapevo» disse Jio «Bhè mi sembra il minimo dato che la nostra laurea è arrivata un anno dopo il tuo diploma e la decisione di seguire le orme di tuo padre» sorrise Susan «Già» disse quasi sottovoce «Su forza, ora divertiamoci» disse mettendo il braccio intorno al collo dell’amico «Ho già provveduto» gli disse in un orecchio e gli lasciò un bacio «Grazie, Susan» sorrise «Ma guarda che il tuo maritino sarà geloso» ammiccò Jio «Io mi preoccupo di più per il tuo piccolo angelo custode» disse ricambiando l’occhiolino, per poi andare verso Charles.

Fine Flash back

Ran sfogliava, insieme al marito e agli amici, l’album delle foto ricordando il matrimonio lussuoso e particolare degli amici italo-americani. «Ricordo anche quando vennero loro al nostro matrimonio, qualche anno fa» disse Kazuha «Si lo ricordo, quel mese ci sposammo anche io e Shinichi e Susan e Charles fecero un mese di ferie con le loro famiglie» ricordò Ran. «Dimmi Ran c’è altro nella busta» chiese poi Shinichi ricordando un particolare dei due ragazzi «Uhm, dunque, si c’è un biglietto di gruppo per la prima classe sono segnate tredici persone però c’è anche la possibilità di un supplemento» disse Ran «Ci avrei scommesso» esclamò Shinichi sorridendo, sorriso che vene subito ricambiato.

Il giorno dopo

Shinichi era in piedi davanti al portone della villa, «Ehi amico, sono pronte le ragazze?» chiese Heiji «Uhm no non sono ancora scese» «Uhm se non ci sbrighiamo arriviamo tardi» disse seccato il detective, originario di Osaka, «Papà» urlò una bambina dai capelli marroni «Dimmi Shiho» disse Shinichi «La mamma a detto che arriva subito» sorrise «Ok grazie, dov’è tuo fratello Conan?» chiese poi «Eccolo sta arrivando» disse indicando un bambino sui 6/7 anni con i capelli un po’ arruffati «Conan – urlò Ran da in cima le scale – sistemati che dobbiamo partire» «Si mamma» disse sorridendo. «Heiji, Kazuha ha chiesto dov’è Hideaki» «Non è con voi?» chiese Heiji preoccupato «No» disse Ran sorpresa «Papà, papà guarda» disse il bambino sbucato all’improvviso «HIDEAKI DOV’ERI?» urlò Heiji «Scu… Scusa papà ero in giardino» disse per poi mostrare un libro «Ho terminato di leggerlo anche io» disse accennando un sorriso «Bravo piccolo, ma il papà ha ragione» disse dolce Kazuha, che era scesa in quel momento con Ran, al figlio.
La macchina viaggiava lungo le vie di Tokio per poi fermarsi nel grande parcheggio dell’aeroporto. Le due famiglie raggiunto l’aeroporto si erano incontrate con un gruppo di liceali ed un signore sulla sessantina ed un uomo. «Salve ragazzi, doc» disse Shinichi «Ciao» salutarono sorridendo. Il gruppo era composto da: Ayumi Yoshida, Mitsuhiko Tsuburaya, Genta Kojima e Aì Haibara, ormai adolescenti; Hiroiji (Jio) Hikaminaru ora mai trentenne e Hiroshi Agasa (Doc).

Il gruppo entrò nell’aereo e passati i controlli chiese dove partisse l’aereo indicato nel biglietto. A rispondergli fu un uomo che avrebbero giurato conoscere «Siete voi gli amici di Moon e Sunny vero?» chiese l’uomo riconoscendo il biglietto, i presenti si guardarono per poi annuire «Voi non mi conoscete, mi chiamo Alexander Junior o AJ e sono il fratello gemello di JJ» il gruppo si guardò e sorrise «Piacere io sono Shinichi, lei è mia moglie Ran con i nostri figli Shiho e Conan. Poi il ragazzo con la pelle olivastra è Heiji segue la moglie Kazuha con il figlio Hideaki. I giovani detective con Ayumi, Genta, Mitsuhiko e Aì, l’uomo con i capelli e i baffi bianchi invece è il dottor Agasa ed infine Jio» presentò Shinichi «Piacere di conoscervi a tutti e di rivedervi signorino Hikaminaru» «Il piacere è mio AJ, ti ha mandato Susan vero?» chiese il ragazzo «Sì, il biglietto che avete è per un volo privato» disse facendo notare un piccolo particolare. I presenti non si stupirono più di tanto, del resto avevano imparato a conoscere i due ragazzi.

Il Jet privato della compagnia Moon parti dall’aeroporto internazionale di Tokyo alle 13.00 e atterrò alle 4.00 ora giapponese, 21.00 di sera del giorno precedente (fuso orario +9 in Giappone) . Il gruppo dopo aver preso i bagagli si diresse fuori dall’aeroporto di Fiumicino «Ehi Guys, we are here» disse una voce femminile che apparteneva ad una donna dai capelli biondo scuro e gli occhi marrone-verde «Ciao Susan» salutarono «buona sera a voi, e bentornati in Italia» disse sorridendo. «Ehm Charles?» chiese Jio «Ci aspetta dalle macchine. Il gruppo avviatosi dopo pochi minuti arrivò nel parcheggio dell’aeroporto dove stava aspettando il marito di Susan. «Buona sera a tutti» salutò l'uomo dai capelli neri e occhi molto scuri, saluto che venne ricambiato affettuosamente. «Bene, Bene, JJ è impegnato quindi andiamo in macchina; Dunque abbiamo due Audi, prese in prestito da papà, da 7 posti l’una e la moto per Jio» disse «Uh che bello mi avete portato la moto» disse contento il ragazzo «certo è la migliore» disse Charles «Mi fido di te» sorrise per poi prendere al volo le chiavi, lanciategli dall’amico. «Ehi Aì» disse dopo aver messo il casco «Uhm non mi fido di te» disse la ragazza, l’uomo rise divertito e dopo avergli messo il casco disse «Nemmeno io mi fiderei di me» Aì sbuffò ma seguì comunque l’amico (N.d.A: ma si dai il fidanzato). Quando tutti furono saliti e pronti si diressero verso la villa dei de Mattei.

La villa dei De Mattei sorgeva un poco fuori Roma, era circondata dal verde. Il giardino era enorme nella parte anteriore c’erano delle piante da frutto mentre in quella posteriore una piscina ed un enorme prato. La villa aveva tre piani, al primo si trovavano la sala da pranzo ed una grande cucina, al piano superiore c’erano dieci camere da letto tra cui quattro camerette molto grandi per i bambini. L’ultimo piano era una grandissima sala che prendeva l’intero perimetro, comprendeva: una raccolta di enciclopedie scientifiche e letterarie perfetta, una libreria con vari romanzi di vario genere, quattro scrivanie ed un mobile con svariati oggetti.

Era mattina e l’intero gruppo era nella grande cucina per la colazione quando nella villa entra Sissi con un enorme sorriso «Sorellina, domani mi sposo» urlo abbracciando Susan «Sì lo so Sissi, da brava saluta» disse rimproverandola «Scusate, buon giorno a tutti» sorrise. La somiglianza tra le due era incredibile tanto che le due avrebbero potuto scambiarsi e ingannare anche i loro genitori. Quella giornata passò molto tranquilla Susan e Charles portarono i vecchi amici a fare un giro della città e alla sera cenarono nella bella residenza di famiglia.

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Eccomi, spero che anche questo tranquillo capitolo vi sia piaciuto :)
Vi aspetto al prossimo capitolo, conclusivo :)
Amelia_6
  
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