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Autore: ineedofthem    02/10/2015    9 recensioni
Anita, un metro e sessanta di dolcezza e allegria, è una specializzanda in pediatria. Adora il suo lavoro, sa che è quello che deve fare perché ci crede da sempre e, spinta dalla passione per questo lavoro, comincia a passare le sue giornate in ospedale.
Qui conosce Lucia: una bambina rimasta orfana, con una grave disfunzione cardiaca, ricoverata nel reparto di pediatria.
Anita sente di provare per lei un affetto profondo e il loro diventa un rapporto viscerale.
Tutto procede bene, finché non arriva lui: Luca Franzese, il nuovo cardiochirurgo dell'ospedale, e Anita capisce che la sua vita non sarà più la stessa. Riconoscerebbe quella zazzera di capelli castani e quei lucenti occhi verdi tra mille. Sa che il ritorno in città del ragazzo porterà solo guai per lei. Il rapporto con Lucia li accomuna entrambi e la piccola sembra l'unica in grado di sciogliere il suo sguardo da duro e quel carattere burbero che lui si porta dietro.
Anita crede di averci messo una parola fine su quel capitolo, ci ha avuto a che fare in passato e non intende ripetere lo stesso errore. Ma se Lucia ci mettesse il suo zampino, cosa potrebbe succedere?
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Ricominciare'
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Capitolo 10
RICOMINCIAMO DA QUI

Capitolo 10



Lucia è tornata nella sua stanza, è molto più serena adesso, e passa il tempo a giocare con i suoi compagni di stanza.
Sara sta molto meglio e penso che a giorni verrà dimessa, Francesco invece è ancora sotto cura, ricoverato qui per un'infiammazione dell'appendice. Visconti, consultandosi con il chirurgo che lo segue, ha deciso di valutare bene la situazione e decidere in seguito se operarlo o meno.
Sta cominciando a spiccicare parola, il suo mutismo era solo una conseguenza al suo malessere, coinvolto nei giochi da Lucia che gli fa insistentemente domande e lui le racconta delle sue giornate, come se attraverso i suoi occhi volesse mostrarle com'è la vita fuori. Si sta estaurando proprio un bel rapporto tra loro.
Entro a salutarli e noto il bambino seduto sul letto della piccola mentre giocano con delle vecchie macchinine, sorrido alla scena. Sara, invece, rimane in disparte mentre spazzola i capelli ad una bambolina.
Appoggio le mani sui fianchi."Tu che ci fai qui? Non dovresti stare a letto?"dico, pizzicando una guancia al bambino.
Lui salta immediatamente giù dal letto lasciando un bacio sulla guancia a Lucia, che abbassa lo sguardo, e corre nel suo di letto.
"Non diventerai come l'altro dottore, quello vecchio, vero?"domanda a quel punto lei, incrociando le braccia al petto, e io le sorrido scompigliandole i capelli.
"Buongiornooo, miei cariii amici!"una voce allegra e sconosciuta mi fa sobbalzare facendomi voltare, ed un urlo sorpreso esce dalle mie labbra alla vista del pagliacco sulla soglia.
Lucia ride, portandosi le manine alle labbra e nascondendosi dietro di me.
Il clown ha la faccia paffutella dipinta di bianco, le guance colorate di rosa e un naso rosso e rotondo. Indossa una parrucca di ricci verdi e abiti stravaganti, tra cui larghi pantaloni verdi in tinta con la capigliaura, mantenuti da bratelle gialle, e una maglietta rossa con un papillon a pois sul colletto. I riccioli oscillano mentre cammina verso i bambini. Francesco e Sara corrono giù dai loro letti esultando e si aggrappono ai suoi pantaloni.
"Sono feliceee di vedervi piccoli miei e voglio presentarvi una persona, diciamo un compagno di... pagliacciate"ride lui indicando la porta, i piccoli si sporgono curiosi.
Luca entra sorridente in stanza, indossa anche lui un naso rosso, e al suo seguito ci sono dei bambini del reparto.
"Ho portato ospiti"annuncia indicandoli, e il pagliaccio batte le mani entusiasta e si muove goffamente, come se ogni gesto che compia sia fatto per suscitare risate.
"Benissimooo, venite, venite, che adesso cominciamo a giocare"strascica le parole parlando, e Francesco e Sara lo seguono attenti, mentre lui saltella tra i bambini, poi estrae delle caramelle dalla tasca e le distribuisce.
"Ci divertiremo tantissimoooo!"sorride loro.
"Siii!"replicano i piccolini e alzano le braccia al cielo.
A quel punto Luca incrocia il mio sguardo e sorride. Quel gesto mi provoca una sensazione piacevole e il cuore comincia a battermi forte come è solito fare, da un pò a questa parte, ogni volta che lui mi è vicino.
Si avvicina lento, mentre Lucia dalla mia spalla osserva i suoi compagni giocare.
"Ciao"mi saluta e sento le guance diventarmi color porpora, poi la sua attenzione si sposta sulla bambina che si nasconde sorridendo per non farsi vedere.
"Birbantella esci fuori, ti ho visto"ride lui e a quel punto Lucia salta fuori. "Sorpresaa!"esclama portando le braccia in aria.
Mi volto e spalanco le braccia, dove lei ci si fionda con un balzo, e fa una smorfia a Luca che le si avvicina per metterle il broncio.
Lei ne approfitta per rubargli il naso, invano. Luca si ritrae e lo nasconde.
A quel punto il clown ci raggiunge saltellando su un piede solo. "Aaah, ma tu devi essere Lucia!"tira i lati agli angoli della bocca e fa una linguaccia.
La piccola ride nascondendosi nell'incavo del mio collo. "Mi hanno parlato molto di te, sai? Perchè non vieni a giocare con noi?"le domanda cercando di incrociare il suo sguardo, poi fruga nella tasca alla ricerca di qualcosa.
Noi tutti lo osserviamo curiosi, e lui tira fuori un altro naso. Lucia si desta interessata e lo guarda a lungo, poi un sorriso le compare sulle labbra a cuoricino, illuminandole il volto.
"Un regalino per te...tieni Lucia"glielo porge sul palmo della mano aperto e la bimba lo guarda esitante.
Avvicino la mia mano prima della sua e prendo il naso, prima che possa farlo lei, e lo indosso.
"Beh, se non lo vuoi, lo prendo io"mi giro facendole una linguaccia, lei si dimena cercando di prenderlo, ma io mi allontano. Avverto lo sguardo divertito di Luca puntato su di me.
"Okok...te lo cedo"mi arrendo alla fine e lascio che Lucia si prenda il nasino e che lo indossi fiera.
 Con un  balzo scende dalle mie braccia e, quando il clown le porge la mano, lei l'accetta volentieri e lo segue dagli altri.
"Guardate chi è arrivata? Luciaaa!" esclama lui. Tutti i bambini si soffermano a guardarla."Anche io!anche io!"replicano indicando il suo naso. Francesco le sorride e le fa segno di sedersi accanto a lui.
"Bella iniziativa non è vero? Sai, nel mio vecchio ospedale si organizzavano spesso cose del genere e ho pensato fosse una bella cosa da proporre"parla a quel punto Luca.
Mi volto a guardarlo, ha un bel profilo, il naso dritto e le labbra pronunciate in un sorriso.
Mi limito ad annuire mentre li osservo giocare, il pagliaccio sta mettendo in scena uno spettacolo per intrattenerli, Lucia batte le mani entusiasta.
"Sì, è bello vederli con il sorriso sulle labbra, così felici"annuncio assorta.
Noto che il suo sguardo si posa su di me e che i suoi occhi mi scrutano curiosi, ma non mi volto. Subito dopo avverto il sospiro che tira, lo osservo mettere le mani nelle tasche e incrociare le caviglie.
"Sapevi che... Lucia era in lista, per giunta già da un pò, per un nuovo cuore?"mi domanda, una nota di incertezza nella sua voce.
Mi volto a guadarlo, la fronte che mi si aggrotta mentre scuoto la testa.
Ero consapevole dal primo momento che l'avevo incontrata che la sua situazione non fosse buona, ma non mi era mai stato detto che avesse bisogno di un nuovo cuore.
"Visconti penso te l'abbia tenuto nascosto per non farti star male, ma è giusto che tu lo sappia Anita. Questa volta l'abbiamo salvata e ci è andata bene, e sei poi succedesse di nuovo?"pronuncia lui.
La mia mente comincia ad elaborare vari pensieri che però si concludono tutti allo stesso modo e vorrei urlargli di stare zitta, ma non riesco a frenare la preoccupazione che, incalzante, si fa spazio dentro di me. La verità fa male, davvero.
"M-mi stai dicendo che...s-se non trovassimo un nuovo cuore per lei..."comincio a parlare titubant,e ma la mia voce viene sovrastata da quella di Lucia che saltella allegra fino a noi, i capelli che ondeggiano ad ogni suo passo.
"Anita, Anita vieni a giocare con noi!"la sua mano stringe forte la mia mentre mi incita a seguirla, e io annuisco senza dire nulla. Mentre mi allontano lancio un' ultima occhiata a Luca, ma lui abbassa lo sguardo.

Nelle ore successive mi arriva un messaggio di Nicola che mi chiede di vederci per passare una serata insieme, come non capita da troppo tempo e io accetto volentieri. Svagarmi mi farà bene e gli dico di passarmi a prendere, perchè la macchina mi ha dato buca oggi, costringendomi a prendere i mezzi pubblici.
Mi chiudo la porta dello studio alle spalle e aggiusto la borsa sulla spalla mentre cammino per il corridoio, finalmente questa giornata è finita.
Al pronto soccorso un'equipe medica sfreccia davanti ai miei occhi e ne segue una barrella che viene trascinata in corsia. Rimango immobile mentre è come se stessi rivivendo una scena, e il pensiero di Lucia trasferita in rianimazione si fa spazio, di nuovo, nella mia mente.
Le voci diventano lontane, vedo tutto ma non sento più niente, a parte il cuore che mi batte forte persino nelle orecchie.
Poi succede tutto in un attimo, le mani del medico intervenuto lasciano il torace del paziente e una si avvicina alla sua fronte mentre si arrende alla triste realtà che non ci sia più niente da fare. L' urlo disperato di una donna lo avverto forte e mi mette i brividi.
Le mie gambe si muovono da sole mentre indietreggio e poi, di colpo, la mia schiena si impatte contro qualcosa e incosciente porto una mano alle labbra che mi tremano e scorgo gli occhi preoccupati di Luca.
Chiama spesso il mio nome e sento le sue mani scuotermi per le spalle, ripetutamente. Una lacrima sfugge al mio controllo, non riesco a fermarla e poi le sue braccia mi circondano il corpo, togliendomi il respiro. Mi accarezza i capelli. "Shh, è tutto ok, ci sono io qua"mi sussurra dolce, ed è come se d'un tratto ricominciassi a prendere il controllo e le mie braccia stringono forte la sua schiena.
Quando Luca scioglie la nostra stretta, è come se mi sentissi nuovamente vuota, come se mi mancasse un parte e il mio corpo la reclamasse con insistenza.
Le sue mani si posano sulle mie guance e ne asciugano le lacrime. "Ci vieni in un posto con me?"mi chiede con un sorriso.
Annuisco mordendomi un labbro e lo seguo in silenzio.
Mi porta in una caffetteria non lontana dall'ospedale, l'ambiente caldo e accogliente mi dà subito  una buona impressione. Anche il personale si dimostra cortese ed efficiente e una cameriera ci assegna il tavolo che dà sulla strada.
Mi piace l'idea di osservare i passanti e potermi immergere nelle loro storie, due fidanzatini che si baciano, un bambino che ride prendendo per mano la madre, o due anziani che camminano abbracciati.
"Ti piace qui?"la voce di Luca attira la mia attenzione e mi volto a guardarlo, soffermando poi gli occhi sulle nostre mani unite sul tavolo. Non mi sono nemmeno accorta che le avesse strette, ma mi piace il loro tocco, il calore che mi trasmettono.
"Si" annuisco riprendendo il controllo della parola e lui mi sorride. Un sorriso caldo che mi fa scaldare il cuore.
"Menomale che stai meglio, mi sono preoccupato vedendoti in quelle condizioni"tira un sospiro di sollievo. "Ti capita, spesso?" mi domanda poi serio.
"No..."ammetto prendendo un respiro. "Penso sia lo stress. Sai, con il fatto di Lucia sono molto sotto pressione e poi quello che mi hai detto mi ha messo un'angoscia addosso".
Lui arriccia le labbra in una smorfia. "Scusami, non avrei dovuto addossarti quest'altro problema"ammette.
Sorrido perchè non posso fare a meno di pensare a quanto sia dolce il suo interessamento nei miei confronti.
"No,per quanto la verità faccia male, ti ringrazio per avermelo detto, per avermi reso partecipe della situazione. Lucia mi sta molto a cuore, penso tu l'abbia capito. C'è un legame profondo tra noi, come se una calamita ci unisse. E' come se ogni volta il suo dolore lo avvertissi anche io. Dalla prima volta che l'ho vista, mi è bastato che mi guardasse con i suoi occhioni per innamorarmene"ammetto e per la seconda volta gli apro il mio cuore. Mi riesce naturale, non riesco a fermare la lingua, come se la sua presenza mi desse sicurezza.
Lui piega i lati agli angoli della bocca e la sua stretta si fa più forte. "E' un uragano quella bambina. E' così forte ma fragile allo stesso tempo e hai l'istinto di proteggerla da qualsiasi cosa la circondi. Quando è stata male ho fatto di tutto pur di salvarla e sentire il suo cuore ricominciare a battere mi ha fatto provare un'emozione che non so spiegare"la sua voce si incrina e leggo commozione nei suoi occhi.
Lucia ha un bell'effetto su di lui, è dolce il modo in cui gli occhi gli brillano quando ne parla. Ha il potere di cambiarci, di farci uscire allo scoperto per quello che siamo davvero quella bambina.
Il trillo del mio cellulare interrompe bruscamente l'atmosfera che si è creata e scusandomi mi affretto a rispondere, il nome Nic lampeggia sullo schermo. Presa del resto mi sono dimenticata che dovesse venirmi a prendere.
"Nic..."avvicino il telefono all'orecchio, la voce in un sussurro.
"Hei Anita, ma dove sei?"chiede trafelato.
"Potresti raggiungermi alla caffetteria vicino l'ospedale?"domando speranzosa. Lo sento sospirare e immagino si stia passando un mano tra i capelli. "Si...arrivo"dice prima di riattaccare.
Luca mi osserva incuriosito e prima che possa accorgermene Nicola ci raggiunge affannato.
"Ah, sei qui. Ti aspettavo"pronuncia indispettito.
Mi limito ad abbassare gli occhi e di sottecchi vedo il suo sguardo posarsi su Luca, con aria di sfida.
"Eri qui...con lui" la sua suona molto come un'accusa.
Roteo gli occhi. "Usciamo un attimo"lo supplico con lo sguardo, mentre lui annuisce poco convinto.
"No Anita parlate tranquillamente, è arrivata l'ora che io vada. Ti lascio in buone mani, credo"la voce di Luca richiama la mia attenzione, mentre lui sorride ironico alzandosi.
Nicola lo guarda assottigliando gli occhi.
Luca mi passa accanto appoggiandomi una mano sulla spalla mentre si rivolge al mio amico.
"E' stato un piacere rivederti" gli dice con aria di sfida, poi ci lascia soli.
Gli chiedo lo stesso di uscire perchè tutti quegli sguardi puntati addosso mi infastidiscono e lui mi guarda in silenzio.
Mi porto le braccia al petto mentre le sue parole mi rimbombano nelle orecchie.
"Io ti stavo aspettando, mentre tu eri qui in compagnia di quel dottorino. Ci stai ricascando di nuovo, vero? Lui ti farà soffire, non lo capisci!"mi accusa infastidito.
Prendo un respiro profondo."Tu non lo conosci, è maturato, cambiato. Mi ha aiutata perchè ho avuto un attacco di panico assistendo alla morte di un paziente,sai?Ma tu non lo capisci questo! Stai sempre lì a giudicare, a puntare il dito contro gli altri, quando il primo da guardare saresti tu stesso!Ma che ti prende?"replico e porto le braccia al cielo.
Lui mi guarda con aria di sfida, non mi ha mai rivolto uno sguardo così.
"Lo vuoi davvero sapere che mi prende, Anita?! Mi prende che non faccio altro che pensarti, che quando non ci sei tu ad illuminarmi le giornate con il tuo sorriso, mi sento perso, come se non vedessi la luce alla fine del tunnel e odio il fatto che tu non sarai mai mia come desidero. Io...non lo so nemmeno come sia successo...ma mi sono innamorato di te, Anita "la sua voce si affievolisce piano mentre le sue parole mi colpiscono dritte al cuore, lasciandomi senza respiro.
Non mi sono nemmeno resa conto di quanto mi sia vicino, delle sue mani sulle mie guance e delle sue labbra che quasi sfiorano le mie. Succede tutto in un attimo, le sue labbra si posano sulle mie in un delicato bacio a stampo.
Le mie dita a quel punto si muovono veloci, poggiandosi sul suo petto, allontanandolo prima che lui possa approfondire il gesto. Tutto questo è sbagliato.
Nicola mi guarda triste e si allontana prima che possa fermarlo.
Sconvolta da quello che è successo, afferro il cellulare e compongo il primo numero che mi viene in mente.
Cristina risponde dopo vari squilli. "Tesoro, è successo qualcosa?"domanda, la voce impastata.
Mi guardo intorno spaesata. "Cris puoi venirmi a... prendere?"un mio singhiozzo si perde nell'aria.


Angolo autrice:
Buonasera mie care! Scrivere questo capitolo è stato davvero un parto ahah e grazie ai suggerimenti di Giuls e Lottie sono riuscita a completarlo. E' pieno di sorprese e Nicola è uscito allo scoperto eheh! C'era d'aspettarselo da un tipo come lui così impulsivo. Poi scopriamo qualcosa in più sulla situazione di Lucia, ve lo aspettavate fosse così grave? E per ultimo ma non meno importante abbiamo anche un ulteriore avvicinamento tra Anita e Luca. Beh e niente adesso aspetto vostri pareri eh! :)
Ringrazio le ragazze che hanno recensito lo scorso capitolo e tutti quelli che l'hanno inserita in qualsiasi lista.
Prima di lasciarvi vorrei invitarvi a passare da la luna nera e leggere la sua nuova storia 107 ma anche le altre eh, perchè meritano davvero! <3
Detto ciò alla prossima! Bacioni <3
  
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