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Autore: Kodocha eternal    02/10/2015    8 recensioni
Cosa c’è di meglio di un amore proibito? Nulla!
L’attrazione verso il proibito, è un richiamo che gli umani si portano dietro dai tempi di Adamo ed Eva.
E se quest’attrazione per il proibito, sia l’unica giustificazione per un sentimento nato e non si può spiegare?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Naozumi Kamura/Charles Lones, Sana Kurata/Rossana Smith, Un po' tutti | Coppie: Sana/Akito
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 9 – L’ora delle strategie




Sana dopo scuola si fiondò a casa, non vedeva l’ora di …vestirsi, si era sentita fin troppo nuda conciata in quel modo. per tutto il tempo in cui non aveva davanti Akito, la ragazza si era sentita fortemente a disagio nel essere agghindata in quel modo, un conto aver un obiettivo e far di tutto per portarlo a termine.
Un altro è quando quell’obiettivo non è più nel tuo raggio visivo e realizzi di non sentirsi a proprio agio in quella veste… fidatemi della mia parola, non è affatto piacevole.
E quel giorno si era ritrovata persino grata del fatto che quel giorno Nao fu prelevato dagli assistenti del padre subito dopo le lezioni per condurlo in ufficio, quindi non fu rallentata da conversazioni e cose così… non era in vena di convenevoli voleva solo arrivare più in fretta possibile a casa.
Quello stesso pomeriggio Akito sarebbe venuto nuovamente da lei a darle le ripetizioni, con quel trucchetto di oggi era riuscita a convincerlo… e ora Sana era determinata a non farlo fuggire, non gli avrebbe permesso di allontanarsi da lei anche come amico… anche se per lei, lui era molto più che un amico e questo le era chiaro.
Magari una volta recuperato l’amico poteva puntare al qualcosa in più… ormai la moderazione non sapeva più cosa fosse…. Forse aveva trovato finalmente qualcosa che aveva ereditato da sua madre.

 
***


-Sanuccia bentornata… allora com’è andato in piano?- chiese la donna nel vedere rincasare la figlia
La ragazza sorrise e rispose -Il piano ha funzionato, grazie mamma – e distinto abbracciò sua madre e le ripete - grazie!- tra le sue braccia.
Non ricordava nemmeno l’ultima volta che aveva abbracciato sua madre, forse perché era arrivata a un punto che non aveva più esigenza di farlo… non sentiva da tempo un’intesa con lei da molto tempo…ma per una volta si sentiva in sintonia con la madre, un’intesa che avevano forse solo quando era piccola … e così abbracciò senza pensarci, e poco dopo Sana si staccò da lei.
Chi l’avrebbe che uno dei sistemi di sua madre, l’avrebbero aiutata un giorno. Sana decisamente non era mai stata di quest’avviso… eppure...
-Lo sapevo è un metodo infallibile!- rispose entusiasta la donna per poi donarle una delle sue perle di saggezza: - Ricorda figliola la seduzione e la gelosia sono la chiave per il cuore di qualsiasi uomo!-

 
“Forse questa cosa non è poi tanto assurda…. È bastato così poco per farlo smettere di ignorarmi…. Ma che mi prende!!!! Da quando concordo con le folli teorie di mia madre?! Meglio che vado a cambiarmi!”
 
La ragazza entra nella sua stanza si tolse quella mini divisa e si mise una maglia a maniche lunghe nera e un paio di jeans stretti.


 
***

 
Alla solita ora Akito si ritrovò difronte al cancello di casa Kurata, a dire il vero era un po’ a disagio… non credeva di riuscire a comportarsi in modo professionale restando solo con lei… né tanto meno che Sana si sarebbe accontentata di una normale lezione… ma non ha potuto proprio rifiutare… l’idea che lei si presentasse vestita così a scuola solo per provocarlo non gli andava. Un conto sarebbe se si sentisse a proprio agiò in quel modo… ma per quanto conosceva la ragazza, si era vestita così solo per lui, non per lei e non per attirare gli sguardi dei bavosi compagni di scuola.
Non poteva permetterle di sacrificarsi solo per dargli noia… in qualche modo la ragazza aveva compreso che quegli atteggiamenti e tutto il resto lo avrebbero ingelosito o quanto meno infastidito. E aveva colpito nel segno, non voleva che la guardassero in quel modo per colpa sua… Beh sì anche lui era stato colpito al suo fascino… ma sentiva che non era lei, e lui amava sana per quella che è senza nessuna costruzione.
Il ragazzo si fece coraggio percorse il breve vialetto e suonò poco dopo ad aprire la porta fu la signora Kurata.
-Ciao zuccherino, accomodati - disse e poi alzando il tono - Sanuccia indovina chi è arrivato? – compiaciuta facendogli strada verso la stanza della ragazza.

 
Il ragazzo inizialmente pensò  :
 “Bene, c'è la signora Kurata… sicuramente non si sfocerà oltre al legame professionale con lei in casa” 
 
Fino a che non la osservò bene… ed era vestita per uscire… così per togliersi ogni dubbio -sta molto bene signora, deve uscire? –
La donna sentendo l’affermazione, prende Akito per un orecchio – Non chiamarmi signora! Misako o signorina capito Zuc-che-ri-no ? – la donna aveva l’espressione da finta serena…. Ma il tono era parecchio minaccioso
- Si si- rispose quasi intimorito
“Questa donna non è normale”


- Bene-afferma mollandogli l’orecchio poi fece come nulla fosse e rispose alla sua domanda - si devo uscire con il mi amoruccio-
“Mai una cosa che vada del verso giusto” pensò mentre si massaggia l’orecchio.
Sana apre la porta della sua stanza, aveva appena finito di vestirsi, e si ritrova la madre in compagnia di Akito e lui nota con piacere che Sana era decisamente più vestita della mattina ma quei jeans… le donavano parecchio.
In quel momento si udì un suono di un claxon, che lo distrasse dai suoi pensieri.
-Oh baby… io devo andare, il mio amoruccio è arrivato! Sanuccia, non mi aspettare alzata! Ho grandi piani stasera!- parlò per poi dirigersi verso l’entrata una volta di fronte alla porta urlò -by bye divertitevi-

I ragazzi entrano in stanza e siedono alla scrivania, superato il momento spiazzato di vedere la madre di Sana così… poco curante… non si era ancora abituato…
Affermò -allora iniziamo?
Lei annuisce, anche se in realtà avrebbe voluto parlare d’altro… e non di matematica.


***

 
Poco dopo Akito le stava spiegando un teorema.
-Per eseguire il seguente teorema, devi svolgere quest’operazione….
-Non posso- afferma all’improvviso Sana
-Cosa?-
-Dobbiamo parlare! Se non parliamo, non riuscirò a concentrarmi!-
Ecco ciò che temeva che sarebbe accaduto… ma fece finta di nulla e rispose -Mi pare che non abbiamo nulla da chiarire-
-Tu lo chiami nulla? Passiamo un weekend intenso dai tuoi ci uniamo ulteriormente, o credi che io parli a tutti della mia situazione con mia madre? E poi ci baciamo, e non sono stata solo io a baciarti ma ci siamo baciati, più di una volta… tutto procedeva bene, ero pronta a qualsiasi cosa per affrontare ciò che c’era tra noi… Ma tutto mi aspettavo fuor che un: facciamo finta che non sia accaduto nulla per seconda volta! Perché sai una cosa? Io non riesco a dimenticare!
-Non sei l’unica- ammise inaspettatamente il ragazzo.
- Allora perché m’ignoravi?- chiese stupita da quella risposta.
-Era l’unico modo per tenerti lontana e tentare di dimenticare ciò che c’è stato tra noi…
-Perché cercavi di dimenticare ciò che è successo?, se è capitato, è perché doveva accadere!-
-Sana quello che c'è tra noi è sbagliato, io sono il tuo professore e le relazioni tra un'insegnate e uno studente sono altamente proibite, non deve accadere!-
-Lo capisco, e capisco le tue motivazioni e il tuo ragionamento ma….-
-È sbagliato, non posso star con te-
 “anche se lo vorrei”

 
-Okay, accetto questa tua decisione- affermò in segno di arresa, aveva compreso che se avesse insistito sarebbe stato vano ma volle mettere una condizione avrebbe smesso di insistere sull’argomento soltanto se…. Così aggiunse - ma non ignorarmi più restami almeno amico… io con te sono felice, come forse non lo sono mai stata, stare con te mi fa bene -
Sentendo quelle parole ad Akito si scaldò il cuore e non poteva negargli quella richiesta -D’accordo saremo amici nulla di più, facciamo questo però facciamo un patto: niente baci, o salta anche l’amicizia-
-Patto fatto – la ragazza sorrise mente incrociò le dita dietro la schiena
Akito si ricompose e le ordinò -Ora mettiti a svolgere il teorema-


***

 
I due ragazzi continuarono con la matematica finché non arrivò l’ora di cena…
- Signorina, sei proprio una capra nella mia materia, ti ci sono volute tre ore per capire il giusto procedimento!-
-Eh già io e la matematica non siamo fatti della stessa pasta – affermò chiudendo il libro esausta
-Ora è meglio che vado…- affermò il ragazzo alzandosi dalla sedia
-No dai, resta per cena !- lo trattene per la manica della camicia.
-Non mi sembra il caso di rimanere …- disse distogliendo lo sguardo

 

But you could spend some time with me tonight ma potresti trascorrere un po' di tempo con me stasera
I can make your heart beat fast  posso far battere veloce il tuo cuore
Why don’t you just make me try?  perché non mi dai una possibilità?
Boy, i’m chasing you tonight  ragazzo, ti darò la caccia stasera

 
-Ti prego resta… quando dice così, non torna fino al giorno dopo…-
-A maggior ragione! - prese la valigetta
-Sono sempre sola… in questa casa … vuota. Che… - finse che si stava intristendo con quel discorso e non prosegui, lui nel vederla così…avrebbe voluto accettare ma non poteva!
-È poi normale invitare un amico a cena- motivò la ragazza ma lui pareva ancora incerto sul da farsi…
Non vedendo una reazione decisa da parte del ragazzo sfoderò l’ultima carta -Se resti, manganeremo sushi, dai rimani con me!-
-Hai detto sushi?- come aveva nominato quell’alimento aveva tutta la sua attenzione
La ragazza annui con un sorrisino e non poté non notare quella reazione.

“Bingo, grazie Natsumi”
 
- ….ehm okay- e così il ragazzo accettò l’invito.
Per lui era già difficile dirle di no prima… ma ora che aveva inconsciamente tirato fuori il suo punto debole. Non era proprio incapace di dire di no, non riusciva a dire di no al sushi…. Della serie: toglietemi tutto ma non il mio sushi.
-Oh che bello sono felice che resti con me!- abbraccio il braccio dove teneva la valigetta e la prese per poi metterla in un angolo.
In intanto nella testa di Akito regnava solamente: 

 
“Sushi… ️ ️ ️ 

-Mmm lo devi ordinare, perché se vuoi, ti posso consigliare un negozio, dove li fanno ottimi e sono anche convenienti-
-Non ti preoccupare li ha portati mia madre, appena tornata dal lavoro – i due vanno in cucina e lei tirò fuori il pacchetto con il sushi e lo mostrò ad Akito. -Toh, guarda-
-Omg quelli sono dei sushi di alta classe, sono carissimi e iper deliziosi, li ho assaggiati solo una volta alla mia laurea- a vedere quella scatoletta Akito gli vennero fuori gli occhi a cuoricino e sembrava posseduto da una fan girl.
Sana lo guarda divertita per poi delucidarlo –Ah ma davvero? Non lo sapevo, mia madre me li porta sempre quando in ufficio glieli offrono.
-Ma che lavoro fa tua madre??? - oltre al fatto che non riesce a immaginare quella donna che lavora, sarà per il suo modo di fare eccentrico…. Voleva conoscere il lavoro in cui venivano offerti il sushi più caro e prelibato del Giappone… per il sushi sarebbe tentato persino di cambiare lavoro.
-Lavora in un’impresa importante, affiliata ma concorrente a quella della famiglia di Nao, lei scrittura delle cose… per esser sincera non mi è ben chiaro cosa faccia di preciso hihihi a volte credo, mi convinco che il suo lavoro sia rimorchiare ahhahaha-
-Affiliata ma concorrente?-chiese leggermente confuso.
-Si boh, non ci ho mai capito un gran che, sicuramente so che sono concorrenti su alcune cose, forse è per questo che mia madre odia tanto Nao e la sua famiglia, ma affiliate perché su certe sezioni non concorrono … comunque non saprei spiegarti meglio di così …perché non mi ha mai detto nulla di specifico su ciò che fa…. Il poco che so è quello che mi ha detto lei e qualche informazione che mi ha passato Nao…ma boh.
-Tu e tua madre non avete mai fatto dei discorsi seri…-
-Si capisce così tanto ?
-Da ciò che ho intuito io… si-
La ragazza scoppiò in una breve risatina per poi affermare -Va Beh ora mangiamo che è meglio…


 
***


I due ragazzi una volta a tavola aprirono la propria porzione di sushi
Mentre stavano mangiando, Sana notò come Akito mangiava il sushi e non poté non costatare di come si gustasse ogni singolo pezzo, non c’era la voracità nel mangiare come aveva avuto la scorsa volta con la pizza…
-Hihihi sei particolare, sai?
-Perché?- disse fermandosi un attimo dal deliziare il suo grande amore
-La pizza la divoravi con famelicità, mentre il sushi lo stai mangiando come se fosse la cosa più preziosa al mondo-
La sua espressione pareva dicesse: 
love sushi
-Sembra quasi che stai facendo l’amore con quel cibo come in Shokugeki no soma
-Hey mi ascolti? – disse tirandogli una martellata in testa con il suo fidato martelletto.
-Scusa è troppo buono! Possiamo parlare dopo? Ora non riesco a concentrarmi su nulla che non sia il sushi
-Ma stavo parlando di sushi! –disse allontanandogli il piatto
-Intendevo dal mangiarmi il sushi – si riprese il piatto
La ragazza sbuffo 

 
“Il piano mi si è ritorto contro è più ammaliato dal quel pesce crudo che da me…. !!!!
Cosa aveva detto mia madre prima di uscire… ah sì, seduzione e gelosia chiamano le attenzioni di qualsiasi uomo!
Bene proverò ad ascoltare nuovamente mia madre.”



 
Cominciò a trafficare sopra a una mensola in alto, molto in alto; che si mise in punta di piedi, ma ancora non ci arrivava l’orlo della maglietta si alzò un po’ e agitava il suo didietro in modo da attirare l’attenzione, come le aveva insegnato in passato la madre… in questo momento forse sarebbe stata fiera di lei, mentre Sana se si fosse vista si sarebbe in giro da sola.
Lo sguardo del ragazzo fu attirato ma cercava di fare l’indifferente… quando nella sua testa:

 
But now she’s making her way (down) ma adesso si sta facendo strada
But that just makes me wonder, (wonder, wonder) Ma questo mi fa domandare
I’d love to see what’s under, (under, under) se mi piacerebbe vedere cosa c'è sotto
those skinny jeans around her (around her, around her) quei jeans attillati che la avvolgono
she drives me mad as a hatter (hatter, hatter) lei mi fa diventare matto da legare

 
 
“Aaaah ma lo fa apposta?
così facendo si fa strada dentro di me il desiderio di vedere sotto quei jeans attillati che la avvolgono,
quei jeans le stanno così bene che mi fa diventare matto.

E questi non sono decisamente pensieri che un professore deve avere per un’alunna e che nemmeno un amico avrebbe…
È ufficiale mi farà diventare matto ma devo controllarmi…”
 
Intanto si avvicina da lei da dietro e le prende l’oggetto che non riusciva a prendere.
-Ecco – lei si gira e i due sono a vicinanza ravvicinata, i due erano troppo vicini e la chimica si stava azionando quando Akito si allontanò di colpo e si risedette al tavolo per evitare di rompere il patto che poche ore prima avevano fatto.

 
“C’ero quasi”
 
Mentre la ragazza avrebbe fatto di tutto per fargli rompere quel patto.
 
“Passiamo alla prossima carta!”

-Ti dispiace se faccio una chiamata?
Il ragazzo scosse la testa mentre continuava a deliziarsi con il sushi.

-
Hey Nao, com’è andata la punizione?
. . .
Ah già immagino che tortura deve esser stata
. . .
Mi dispiace
 . . .
Beh tu cerca di assecondarlo così la punizione finirà prima
. . .
Beh certo
. . .
Ahahahaha
. . .
Beh chiamavo solo per vedere se era tutto okay
. . .
Di nulla
. . .
Si si tutto bene
. . .
Sì una noia ma sopravvivo
. . .
Ahahha già, lo so
. . .
Ahhahah va beh dai ti saluto tra poco inizia un film che voglio vedere
. . .
Siii ahahha
. . .
Dai a domani kiss smack smack
 – gli mando un paio di baci finali e poi la ragazza agganciò.
 
Akito nel sentire la sua chiamata con Nao si sentiva infastidito, anche se non aveva il diritto di esserlo ma si sa il nervo della gelosia colpisce sempre un cuore innamorato, anche se non si vorrebbe, anche per la più minima cosa.


 
***

Il ragazzo che finito il di cenare, affermò -Ora vado… - si era proprio irritato aveva pensato tutto il tempo doveva proprio chiamarlo?, fatto sta che dopo quella chiamata era diventato più glaciale.
-No dai resta, ci guardiamo un film – propose lei
-Non mi pare il caso-
Dai- lo prese a braccetto e poi guardarlo sbattendo le ciglia e lui di fronte a quella vicinanza e a quella faccina da cucciolo, cedette e accettò.
Possibile che con un semplice battito di ciglia lo abbia convinto? Non riusciva proprio a dirle di no eh?
Forse stava diventando anche lei un suo punto debole… ma non dovrebbe.

-Dai ci vediamo questo film- affermo mostrandogli la guida tv 

 
“A me non attira ma su internet dicono che piace ai ragazzi”


Can’t keep pretending non posso continuare a far finta!
Well, it’s just so frustrating beh, è così frustrante
If I ever tol you the truth? mi prenderai in giro se ti dicessi la verità?
I feel stupid, if i keep on lying to you mi sento stupida, se continuo a mentirti


 
 
I due ragazzi stanno guardando un film d’azione, lei lo aveva scelto per convincerlo maggiormente a restare, se avesse scelto una commedia romantica, temeva che avrebbe convinto ulteriormente ad andarsene.
Come la volta precedente i de ragazzi erano nel letto della ragazza a guardare la tv, a Sana quel film non piaceva affatto, così si addormentò sulla sua spalla e poco dopo anche lui si assopisce.
Per il ragazzo quella era stata una giornata pensante, forse era stanco più per la tensione che le aveva procurato la ragazza che giaceva al suo fianco, piuttosto che la giornata in se.
Appena Akito apre gli occhi, notò che la stava stringendo a se e vide il suo viso a poca distanza, sentiva il profumo che ormai aveva imparato ad amare e non resistette le annusò i capelli. E aveva quel profumo che la contraddistingueva, dolce albicocca Kurata.
La guardò mentre la teneva stretta a se, era proprio bella, non poteva mentire a se stesso, lui era il primo che non riusciva a scordare i momenti trascorsi insieme.
Quel viso candido quelle labbra rosse e questa volta non resiste alla tentazione e la baciò, sperando che lei non se ne sarebbe accorta.

 
Please Per favore
Can you tell me what to do? puoi dirmi cosa fare?
I just fell in love with you mi sono appena innamorato di te
but i just need a sing from you! ma ho bisogno di un segnale da te!
I can fake it,but you’re gonna face the truth posso simulare, ma tu affronterai la verità


 
Ma qualcosa più forte delle sue vane speranze, fece che lei a quel contatto aprì gli occhi e si svegliasse…
Ovviamente lui non se lo aspettava, se no non lo avrebbe fatto mai fatto… aveva appena infranto il patto, che lui stesso aveva imposto e aveva messo da parte ogni remora al riguardo… sperava che lei non si svegliasse, che non si accorgesse ma così non è stato… Aveva ceduto a quella dolce tentazione e ora doveva affrontare le conseguenze!
Mentre Sana per tutta la serata aveva atteso un suo segnale, lei aveva finto di accettare il patto… ma perché lei era innamorata di lui e aveva bisogno di un segno da parte sua per fargli affrontare la verità, in altre parole che non possono essere amici, quando si nutre quel sentimento.


 
Yes i’m wasted, cause i’m way too young for you sì, sono sprecato, perchè sono troppo giovane per te
But you could spread some love love love for anyone ma tu potresti dare il tuo amore, amore, amore a chiunque
One one one for anyone uno, uno, uno, uno qualunque

 

Lui dice che è sbagliato quello che c'è tra loro, che era troppo giovane per lui, che potrebbe dare il suo amore a chiunque ma Sana sceglierebbe sempre Akito.
Così quando lui disse -Meglio che vado – e tentò di alzarsi l’intento di fuggire, Sana glielo impedì poggiando le mani sul petto e di tutta risposta lo baciò, un bacio che pretendeva che lui restasse.
Akito non si aspettava che lo baciasse, ma sentendo l’intensità del bacio della ragazza forse doveva lasciarsi andare anche lui, infondo era ciò che il suo cuore gli ordinava…

***
 
Il bacio si faceva sempre più intenso, le mani vagavano, i loro sensi iniziavano a pulsare, lui s’insinuò sotto la camicia di lei, per poi staccarsi dalle sue labbra subito dopo.
-Forse è meglio frenare un attimo …- si stava spingendo troppo oltre
-Già corriamo un po’ troppo…-
-Senti questo sign…- la ragazza lo interruppe appoggiando un dito sulle labbra del ragazzo intimandogli di zittirsi e continuò lei.
-Questo significa che devi smettere di allontanarmi quando non vuoi farlo, pensando sia meglio per me e sai una cosa io non voglio! Quando sono con te sono felice, come non lo sono mai stata! Non voglio che mi allontani!
-Ma…-  Akito tentò di motivare ma Sana lo interruppe nello stesso modo.
-So che stai per dire, ma io credo che se il mio cuore ti ha scelto, non è sbagliato quello che provo per te.
-Sarà complicato, tu meriteresti di meglio che st…- la sua ragazzina buffa lo interruppe per la terza volta nella stessa maniera.
-Io mi merito te… tutte le complicazioni posso accettarle, se in cambio potrò avere questi momenti di luce nella mia grigia vita-
-Oh Sana -la baciò. Akito non riusciva a credere quanta forza avesse e quanta fiducia avesse in quel sentimento, più stava con lei e più gli era chiaro che quella ragazzina buffa avrebbe trovato la forza per affrontare le complicazioni che la loro relazione comporterà.
Dopo che il loro lungo bacio terminò Sana prese la parola -So, che ne vorrai parlare ancora… ma facciamolo domani, ora si è fatto tardi e domani abbiamo scuola….-
-Già forse è meglio che vad…- Sana lo interrompe nuovamente, ci stava prendendo l’abitudine a farlo
-Mi piacerebbe che restassi a dormire qui… vorrei dormire tra le tue braccia, sempre che ti va?
-Certo, solo dormire…vero?-
-Che strane idee ti stavi facendo?? Ovvio solo dormire!-
-Nessuna davvero – disse tra le risate
Tra qualche risata e qualche bacio, i due si addormentano l’uno tra le braccia del altro…
 
 

***



La signora Kurata quando rincasò era l’alba le cinque e quaranta circa, come sua abitudine aprì la porta di Sana e la vede dormire serena stretta tra le braccia di Akito….
  
 


 
To be continue...

 
 
*Love - The Kolors (ho cambiato girl con boy per adattarla al testo della mia storia)
Sweet Sixteen - The Kolors
** p.s. sta volta non sono riuscita a mettere il link delle canzoni scusate




Nota: Ciao tesoruccci, sono stata contagiata dalla mia Misako hahah, come va? Io congelo.
Non so voi ma da me fa un freddo che brrr, sto freddo in questa stagione è anomalo… ma in tutto questo c'è un'unica cosa positiva è che con il freddo riesco a stare molto più tempo al pc, visto che mi racchiudo sotto le coperte, e quindi riesco a scrivere di più del solito, ho già pronta la bozza del prossimo capitolo per esempio, quindi non dovrebbero esserci lunghe attese.
Con questo tempaccio ho iniziato anche storie nuove, era tanto che non arricchivo la mia casella del profilo delle storie seguite, combinare aver una mazza da fare e nessuna delle storie che seguo aggiorna e mi ritrovo a iniziare nuove storie. Sperando poi che quando non avrò tutto sto tempo morto non aggiornino in sincrono e poi rimango indietro… solitamente ho sta sfiga hahahah quando ho tempo io nessuno aggiorna, quando non ho tempo tutte aggiornano.
Va beh parliamo del capitolo che è meglio!
La cosa dei sushi di alta classe che costano un casino e che te lo puoi permetterti il lusso di comprarlo solo in occasioni importanti, non me lo sono inventata l’ho visto in delle anime... ora però non ricordo quale… ma va beh.
Poi mi sa che sta diventando ufficiale e la colonna sonora principale di questa storia sono e saranno i The Kolors m’ispirano un casino e sono talmente azzeccate come testi che pare che Stash conosca lo svolgimento della mia storia ahahhhahhaha voglio un altro cd con altre canzoni!! Due cd non bastano !!
Voglio sapere le vostre opinioni!! Su questa serata, su Sana, su Akito, ... Io ho le mie, nonostante lo abbia scritto io avrei da ridire su certe cose… hahahhahha ma l’ispirazione è andata da questa parte e ho dovuto assecondarla…. Quindi mi aspetto qualche critica su questo capitolo, quindi sono pronta ad ascoltare qualunque cosa avrete da ridire.
Mi piacerebbe sentire qualche ipotesi sul finale! Tanto ho già scritto quindi non mi condizionate.
Il prossimo capitolo vorrei riuscire a pubblicarlo o il 12 per il compleanno di Akito o per il mio anniversario d’iscrizione su questo sito quindi il 16… vediamo un po’ come gira.

Va beh mi sto dilungando come al solito… quindi vi saluto e ci leggiamo presto.
Vi mando un bacione enorme e 
grazie a tutti voi che seguite la mia storia ❤️
P.S. Per farvi due risate vi svelo la mia bozza iniziale per la cena :
-mangeremo sushi
-sushi?
-sushi
"I love sushi"
"Grazie sushi"

 
 
 
  
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