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Autore: Jose_09    04/10/2015    0 recensioni
Come potrei non perdonarla?? Io amo la mia assassina. Non le dirò quanto la amo, e non perché sono una codarda, ma perché io non né valgo la pena.
Genere: Malinconico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Camila Cabello, Lauren Jauregui
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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A che ora parti?" Le domandò Dinah, seguendola giù per le scale che portavano al piano inferiore.
"Tra un'ora." Rispose.  
"Riportala da noi." sussurrò abbracciando la ragazzina. "Ti copro io con le altre."
"Il problema sono le interviste." 
"Non ci pensare." rispose spingendola verso l'ingresso.

Dovette correre per prendere il treno appena arrivato, e riuscì ad entrare per miracolo. Era tremendamente pieno. Si fece largo tra la gente riuscendo a trovare posto vicino ad una anziana signora. Dopo poco tempo, la sua attenzione venne attirata dalla parte opposta del vagone, dove una ragazza simile a Lauren, la fissava. Scosse il capo esasperata, pensado che ormai la sua mente le giocava brutti scherzi. Quella non poteva essere Lauren. 
Sospirò. Prese un grande respiro deciso e raddrizzò le spalle con orgoglio cercando di immergersi nel paesaggio circostante.

"Io non.. tu non capisci."
"Cosa non capisco? Che cosa sta succedendo? Lauren ho bisogno che tu dica altre cose, cose molto semplici. Ho bisogno che tu mi dica che stai scherzando, perché mi sento mancare l'aria." balbettò


Scosse il capo esausta. "Basta. Smettila."  urlò passandosi una mano tra i capelli. Quando alzò lo sguardo vide l'anziana signora fissarla. Distolse subito lo sguardo, quando il suo telefono vibrò. Portò lo sguardo al cellulare e sorrise quando il nome Dinah comparve sullo schermo. 

Dinah: Allora sei arrivata a destinazione?
Camila: Manca poco. Com'è andata l'intervista?
Dinah: Bene, se non contiamo il fatto che tutti chiedevano di te e Lauren.
Dinah: Posso dirti una cosa?
Camila: Puoi dirmi tutto quello che vuoi. Lo sai.
Dinah: Stai facendo la cosa giusta. 
Camila: Non saprei. 
Dinah: Aspetta...
Camila: Cosa devo aspettare?

Camila sorrise. Fece quasi per posare il cellulare, che quest'ultimo cominciò a proclamare la sua attenzione. Dinah.

"Ehi." rispose velocemente, sorridendo. 
"Ho poco tempo." la informò Dinah. "Stavo dicendo?"
Sorrise alla domanda dell'amica. Scosse il capo divertita. "Sei sempre la solita" affermò.
"Ah si.. ricordo." disse con voce squillante Dinah. "Stai facendo la cosa giusta"
"Non saprei Dinah.."
"Ascoltami bene. Vedo come ancora la guardi. Come se non ci fosse niente che lei non sia in grado di darti.. ma vedo anche come.."
"Dinah.. ti prego smettila." disse in un debole sussurro. "Ti prego."
"Ok, la smetto."
"Grazie."
"Tesoro ora devo andare. Chiamami appena puoi e ti prego riportala qui."
"A dopo D."
 
All we had is gone now
Tell them I was happy

"Le passerà. Lo sai com'è fatta. Tornerà.. prima o poi." disse Dinah dolcemente.
"Mi sento come se fosse colpa mia." dichiarò asciugandosi una lacrima solitaria.
"Perché pensi questo?" 
"Il modo in cui mi ha parlato."

 
All my scars are open...
Tell them what I hoped 

"Camz non posso continuare così.. sono in frantumi, completamente, in ogni senso e definizione del termine. Ho bisogno del mio spazio. Ho bisogno di sentirmi a casa. Io.. Io ho bisogno di mettere ordine nella mia vita." terminò Lauren
"Non riuscirò a farti cambiare idea?"  bisbigliò Camila. Lauren alzò lo sguardo per trovarsi di fronte due occhi pienamente consapevoli che la fissavano. Erano in attesa, ma sapevano. "È così, vero? Hai già deciso."


would be impossible..


Lauren, si tolse gli occhiali e sbadigliò, strofinandosi gli occhi. Era esausta.
Chiuse il quaderno, lasciandovi dentro tutti i fogli di alcuni appunti di una canzone, ma nel frattempo il suo cellulare squillò. Portò lo sguardo al cellulare e il cuore cominciò a battere all'impazzata quando il nome Camz comparve sullo schermo. 

Camz: Avevo promesso di non ferirti mai, ma l'ho fatto e mi dispiace. 

Lo sapeva. Sapeva che sarebbe finita così. Chiuse gli occhi e ripercorse come un autostrada ogni singolo momento della loro amicizia. Fu come se si fosse concessa finalmente il diritto di non vergognarsi di ciò che provava per la sua migliore amica. 

Lauren: Tu non riesci a capire.
Inviò il messaggio e chiuse gli occhi. Le lacrime arrivarono veloci come se stessero aspettando dietro l’angolo. Si chiuse il viso fra le mani e singhiozzò. Cercando di controllarsi, ma un nuovo messaggio arrivò.
Camz: E' arrivato il momento di parlare. Aprimi.
La ragazza dagli occhi verde smeraldo fissò il cellulare e deglutì. 
Non riusciva a capire.
Lauren: Credo di non aver capito bene.
Camz: Sono sotto casa tua.

Ok, era troppo. Si alzò in piedi, costringendo il suo corpo a percorre quei metri che la separavano dall'ingresso di casa. Aprì ritrovandosi la ragazzina infreddolita ad aspettarla. La fissò sconvolta, passandosi le mani tra i capelli. 
"Posso entrare?" chiese in un sussurro la ragazzina.
"Che ci fai qua?" 
Alzò le spalle, non curante. "Te l'ho detto. Dobbiamo parlare." affermò con sicurezza la ragazzina, sorpassando Lauren e entrando in casa.



 
Questo colore lo uso per inserire le canzoni nel testomentre questo, alcuni flashback. 
Detto questo, spero che questa storia vi piaccia e che sia stata per voi una piacevole lettura. Cosa dire?? Beh niente, un bacio a tutti voi e alla prossima.
   
 
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