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Autore: AirDust    04/10/2015    2 recensioni
[The Proposal]
[The Proposal][Storia ispirata al film: Ricatto d'Amore]
Colin Dane è un cinico editore canadese, che lavora per una casa editrice di New York. Conosciuto da tutti nell'ambiente per essere un uomo privo di qualsiasi sentimento, stacanovista e poco incline a stringere rapporti "pacifici" con i suoi colleghi e superiori, si ritroverà ad affrontare una spiacevole situazione, che lo vedrà costretto a lasciare definitivamente il paese, a meno che non riesca a trovare una soluzione. E' qui che entra in gioco Selene Blain, sua assistente da ormai sette anni, che si ritroverà coinvolta in questa faccenda, attraverso un semplice ricatto.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo IX
Capitolo IX

~Selene
Dopo quel bellissimo teatrino davanti ai signori Mcleod da parte di mio padre, decisi di seguirlo con passo deciso ed anche piuttosto inviperito.
«Grazie dell'accoglienza, papà.
» gli dissi sarcasticamente, fermandomi ed incrociando entrambe le braccia al petto, sicura del fatto che anche lui interrompesse quell'inutile sceneggiata. Di fatto si fermò, voltandosi lentamente verso di me
«Ma che ti aspettavi, Selene?» mi domandò in un tono che non ammetteva replica «Ti presenti qui dopo una vita con l'uomo che detestavi e che ora è il tuo ragazzo!»
Mi concessi un profondo respiro dalle narici, che mi portò a sollevare gli occhi al cielo «Sono qui solo da un'ora. Possiamo aspettare un po' prima di tirarci i piatti addosso?» gli chiesi, visibilmente esasperata. Ero stanca. Tutto era successo troppo velocemente e sinceramente una discussione con mio padre era l'ultima cosa che avrei voluto affrontare.
«Non credevo che usassi la tua virtù, per una mediocre promozione..»
Ero scioccata. Davvero pensava questo di me?
Serrai con decisione le labbra con così tanta forza da farle sbiancare mentre scossi ripetutamente il capo. Incredula.
«Papà forse
non sai che quell'uomo lì..» e distesi appena un indice verso un punto indefinito della stanza, come a voler indicare Colin, anche se sapevo benissimo che non era presente, dando maggiore enfasi alle mie parole «..E' uno dei più rispettati Redattori della città.»
«Ti mantiene.» disse schifato mio padre, continuando «Tu l'hai portato a casa a conoscere tua madre.»
«Non è vero. Lui non mi mantiene affatto. Lui è il mio fidanzato.» gli risposi in uno strano tono di voce calmo e sicuro, come se credessi in prima persona a quelle parole. Ma la domanda è: ci credevo davvero?
Mio padre sollevò entrambe le sopracciglia per lo stupore, mostrandosi visibilmente incredulo «..Che hai detto?»
Già, faccio fatica a crederlo pure io ma ormai il danno è fatto.
«Hai sentito bene.
» gli dissi, sciogliendo le braccia dall'incrocio «Sto per sposarlo.» conclusi, rivolgendogli un ultimo sguardo prima di superarlo e lasciarlo così da solo davanti a quella confessione che gli avevo appena fatto. Ammetto che una parte di me lo aveva fatto per ripicca, per il semplice gusto di dimostrargli che ero esattamente come lui pensava che fossi: una pecora nera.

E così tornai nuovamente nel salone, piazzandomi al centro di esso con le mani unite mentre a turno guardai i vari presenti
«Signore e Signori ho un annuncio importante da fare!
» dissi in un tono di voce alto, così da poter richiamare a raccolta gli invitati affinché mi ascoltassero tutti quanti. «.Colin e io stiamo per sposarci!»
Beccati questa, papà.
Ovviamente dovetti fare i conti con diversi sguardi stupiti ed increduli. A mia nonna, ad esempio, stava per cadere la dentiera e sicuramente sarebbe anche svenuta se non fosse stata seduta sul divano. Spostai lo sguardo in giro ma non vidi traccia di Colin e così..
«Già! Ci sposiamo! Tesoro, dove sei?!» domandai in un tono di voce più alto, così da coinvolgere anche lui in quella scenetta, che non avevo intenzione di continuare da sola. Vidi sbucare Colin con la sua solita espressione da "che cazzo stai facendo?" a cui risposi con un semplice sorriso
«Oooh, eccolo qui..» avvisai il resto del "pubblico" e poi allungai una mano verso di lui, che sventolai in mia direzione, invitandolo così ad avvicinarsi «Coraggio, amore! Vieni, forza!» dire che Colin era confuso, era dire poco, anche se tuttavia si mosse lo stesso, portando i presenti ad applaudire. Io feci lo stesso
«Eccolo qui! Ma guardatelo! Non è bellissimo?!» chiesi retorica, spostando lo sguardo verso alcune amiche di mia nonna, che rivolgevano sguardi ammiccanti verso Colin. Ovviamente cercai di contenere una risata, serrando delicatamente le labbra.
Colin si avvicinò, mettendosi di fianco a me mentre ringraziava con cenni della testa e un sorriso tanto imbarazzato quanto tirato, i vari presenti che continuavano ad applaudire.
«Dobbiamo festeggiare!» gridò qualcuno, stappando una bottiglia di champagne ed iniziando così a riempire altri flute.
Ora era davvero fatta. Non si tornava più indietro.

~Colin
Rivolsi un lieve sorriso ad uno dei tanti invitati senza nome, che prontamente mi porse un bicchiere di champagne
«Grazie..» commentai semplicemente, attendendo così che l'uomo (o era una donna?) si allontanasse, prima di tornare a guardare Selene «..Quindi era questo il momento adatto per annuciare il fidanzamento?» le domandai in uno strano tono paradossalmente divertito. Quando la vidi annuire ripetutamente con una finta faccia angelica, mi sfuggì uno sbuffetto dalle labbra «Brava. Ottimo tempismo.» commentai sarcastico, concedendomi così un leggero sorso di champagne
«Selene...Ciao.» spostai l'attenzione verso un ragazzo. I capelli corti -di un colore biondo cenere- erano spettinati ed incorniciavano un viso dai lineamenti marcati e coperti da un leggero strato di barba, che gli sporcava il mento e parte delle guance e come ogni clichè che si rispetti, aveva anche gli occhi azzurri.
Selene voltò il capo, sollevando entrambe le sopracciglia per lo stupore 
«O mio Dio! Dreng?» domandò retorica, avvicinandosi prontamente per..abbracciarlo. Non so perché ma quel gesto mi fece stringere con un po' più di forza il flute di champagne che tenevo nella mano
«Che bello! Come stai?» gli chiese poco dopo, in un tono di voce sinceramente contento.«Non..non sapevo che ci fossi anche tu.» ammise lei, visibilmente imbarazzata
Il ragazzo fece spallucce «Argh! Forse tua madre voleva che fosse una sorpresa. Quindi..sorpresa!» ridacchiò appena, spostando lo sguardo verso di me «Comunque..dovresti presentarci, non trovi?»
No, non ho tutta questa gran voglia di fare la tua conoscenza, Mr Sorpresa!
Selene mi guardò a propria volta e visibilmente confusa
«Emh, certo lui è..»
«Dreng.» si presentò, allungando verso di me la mano destra, che andai ad incontrare e a stringere come avevo già fatto con altre persone
«Sì, ecco lui è il mio ex..» aggiunse ancora la donna, visibilmente a disagio
«Oh, beh. Piacere.» borbottai lasciandogli così la mano.
Anche Dreng risultò visibilmente impacciato davanti a questa situazione, che sicuramente non si aspettava
 «Beh, emh..Congratulazioni ragazzi.» mormorò sincero, prima di aggiungere «Allora, ditemi: mi sono già perso il racconto?»
«Quale...racconto?!» domandammo contemporaneamente sia io che Selene, visibilmente confusi davanti a quella domanda.
Dreng si lasciò sfuggire una leggera risata, guardandomi con aria complice 
«Ma come quale? Quella in cui ti sei dichiarato, no? Oppure lo ha fatto lei?»
Oh, cazzo. Ditemi che non l'ha detto davvero.
«Oh, il modo in cui uno lo chiede, la dice lunga sul suo carattere..» fu Grace ad intervenire, ancora seduta su quel divano poco distante da noi, rivolgendomi anche un occhiolino d'intesa.
«Sai, mi piacerebbe tanto sentirti raccontare come te l'ha chiesto, Selene. Ti va?» aggiunse Elisabeth, seduta al suo fianco.
Dì di no e scappa. E' una trappola!

Selene ridacchiò appena mentre io osservai i diversi cenni affermativi del capo di tutti gli altri presenti, che ovviamente non vedevano l'ora di ascoltare la storiella della buona notte. Se solo ci fosse stata.
«
Già..» disse Selene, che nel frattempo si concesse una pausa per raccogliere le idee mentre io..Io in realtà trattenevo a stento un ghigno piuttosto divertito. Ero davvero curioso di vedere che cosa si sarebbe inventata.
«..Sapete una cosa? In realtà è Colin che ama raccontare questa storia..» spiegò la donna mentre io smisi immediatamente di sorridere. Schiusi anche le labbra deciso a dire la mia, a fermarla in qualche modo ma Selene si allontanò lentamente «..Già, adora tantissimo raccontarla.»
E se prima ero io quello che rideva divertito davanti alla situazione imbarazzante in cui la ragazza si era cacciata, ora fu proprio Selene a ridersela sotto i baffi. Mi sfuggì una risatina nervosa mentre andai a sfregarmi le mani
«Ehehehe, bene..Ok, emh..Dunque..Da dove cominciare il racconto?»
Forza Colin, pensa! Sei un Redattore!
«Dunque emh...» cazzo, ero fottuto. E tutti quegli sguardi che avevo puntati addosso non mi aiutavano di certo e così decisi di concentrarmi unicamente su Selene «Sì, allora...Selene e io stavamo per..festeggiare il nostro primo anno di anniversario di fidanzamento..»
Ottimo Colin, vai di clichè! Guarda le vecchie come sorridono, sei sulla buona strada!

«
..Sapevo che Selene non vedeva l'ora che le chiedessi di sposarmi ma..la verità è che volevo tenerla un po' sulle spine. Capite?» domandai, cercando una sorta di conferma da parte dei presenti, soprattutto dagli uomini, che a turno annuirono ripeutamente e giuro che riuscii anche a sentire un "Astuto", cosa che mi incoraggiò a continuare:
«..Così le ho dato qualche imbeccata qua e là, perché non volevo che lo capisse subito. Volevo che restasse ancora un po' con il dubbio e così..»
«Ah, no. Non è esattamente così..» intervenì Selene «..Non è esattamente andata così.» lo ripetè, guardandomi negli occhi.
Serrai le labbra, mostrando la mia solita faccia fintamente angelica, prima di chiedere un semplice
«..No?» molto ironico.
«No. No..» rispose lei, guardando i presenti con un leggero sorriso sulle labbra «..Insomma delle sue imbeccate mi ero accorta, eccome. Colin è delicato come un elefante..» ridacchiò appena, coinvolgendo anche i presenti «Già. No, quello che mi preoccupava era che si fosse dimenticato di quella famosa scatolina..»
«Oooooh! La scatola che aveva decorato col decoupage..» beccati questa, Sel «..ritagliando tutte quelle tenerissime, piccole fotografie di se stessa. Sì..» e si percepì perfettamente un "Ooooooh!" intenerito dalla folla, mentre io tornai a guardare Selene, che nel frattempo si stava mordendo il labbro inferiore; indecisa se ridere o arrabiarsi dello smacco appena ricevuto e che mi spronò a continuare «..Tutte incollate sulla scatola. Che meraviglia.»

«
Sì..» rispose Selene, annuendo ripetutamente e continuando «..Ma la vera meraviglia è stata la sorpresa che conteva all'interno. Quando ho aperto quella scatolina un' esplosione di cuoricini rossi, tutti ritagliati con le forbicine dal mio tesoruccio..» e mi rivolse un finto sguardo interito, uno di quelli che si fa ad un cane, per intenderci «..si sparpagliarono tutti per terra, mostrandomi finalmente un grosso, enorme...»
«..Fico secco.» commentai, sospirando e annuendo più volte davanti allo stupore dei presenti «Niente anello.» commentai, facendo spallucce mentre a turno si sentivano dei "Cosa?" oppure dei "Come?", che mi portarono a scuotere lentamente il capo
«No..ma dentro quella scatola, sotto tutto quel ciarpame, c'era un bigliettino scritto a mano con l'indirizzo di un hotel con data e ora.» dissi, spostando lo sguardo su Grace «Un gesto da vero gentiluomo» e le ammiccai. Non so dire il perché, ma lo feci e da come l'anziana donna sospirò, capì di aver fatto centro e continuai «A quel punto, è ovvio che Selene pensò...»
«..Ho pensato che avesse un'amante.» completò lei, annuendo ripetutamente «Sì, è stato terribile per me, però...» e il modo in cui marcò il tono di voce su quel "però" non mi piacque affatto «..Sono andata lo stesso in hotel. Sono arrivata e ho bussato alla porta..» sospirò come se realmente stesse rivivendo quella scena «..ma era già aperta. E nel momento in cui l'ho spalancata, ho visto che era lì..»
«..In piedi.» precisai.
«..In ginocchio.» mi corresse Selene in un tono di voce pieno di trasporto e romantico
«..Da vero uomo.» commentai allora, in un leggero borbottio di sottofondo
«..In smoking su un letto di petali di rosa. Colin..» e mi guardò, allungando istintivamente una mano verso la mia, che afferrò con delicatezza «..Il mio dolce Colin, che ricacciava indietro quei teneri e piccoli singhiozzi. E finalmente, trattenendo le lacrime, ha ripreso fiato e mia detto: "Sel.."»
«Selenevuoisposarmi?Leihadetto:eccome!» conclusi di fretta e furia questo discorso, che si era prolungato per troppo tempo. Insomma addirittura che singhiozzavo? Ma per favore!

Per un lungo istante la stanza piombò in un improvviso silenzio, che venne interrotto -fortunatamente- poco dopo dalla stessa Grace:
«
Wow..questa sì che è una bella storia!» commentò, ricevendo anche l'approvazione di tutti gli altri invitati «..Ci vuole un bacio!» esclamò mentre qualcuno, a caso, iniziò a far tintinnare i bicchieri.
Sbiancai e Selene fece lo stesso, tant'è che ci guardammo per un lungo momento, fino a quando non spostammo l'attenzione sulle nostre mani, che erano ancora unite. Selene ridacchiò nervosamente
«No, dai...» borbottò imbarazzata, spostandosi nervosamente una ciocca di capelli dietro l'orecchio
«Oooh! Andiamo!» gridò qualcun altro, continuando a far tintinnare i bicchieri e fu in quel momento che decisi di prendere in mano la situazione. Letteralmente.
«Va bene, va bene..Ecco qui!» esclamai, sollevando semplicemente la mano di Selene, che tenevo stretta nella mia e a cui donai un lungo bacio sul dorso.
«Ahhhhh! Ma cos'è quello schifo? Devi baciare mia nipote sulla bocca! Un bacio vero!»
Maledetta nonna. Non può accontentarsi di vedere Beautiful?
BA-CIO! BA-CIO! BA-CIO!
Partì pure il coro. Ottimo.
Selene sollevò entrambe le mani verso l'alto, lasciando così la presa sulla mia, in modo da mostrare i palmi ai curiosoni, in un gesto evidentemente arrendevole
«Ok! Ok!» disse, voltandosi così verso di me mentre io feci lo stesso «..Eccolo, eh. Pronti?» disse in generale, visibilmente impacciata tanto quanto lo ero io. Non avevo previsto una cosa simile, doveva solo essere una notizia di second'ordine non un affare di stato con tanto di conferenza internazionale.
In quel momento la mia gola era più arida del deserto, tant'è che mi costrinse a deglutire più volte. Perché ero nervoso? Non era la prima volta che baciavo una donna, infondo...Anche se quella donna era pur sempre Selene, la mia Assistente. E io non mischio mai lavoro e piacere insieme. E' una distrazione. E' sbagliato.
Nel mentre Selene si alzò appena sulle punte dei piedi mentre io abbassai il busto così da ridurre maggiormente le distanze ed agevolare la differenza di altezza che avevamo. Fu un bacio piuttosto rapido e rivolto più all'angolo della bocca che verso il centro. Una cosa spicciola e fuggitiva, della medesima durata di un battito di ciglia
«Ecco, ecco qui.» disse velocemente Selene, portando Grace a sospirare pesantemente
«Oooooh, Selene! E datevi un bacio vero!»
La ragazza arrossì visibilmente, umettandosi le labbra e tornando a guardarmi
«..Dai baciamoci, così la fanno finita.» mormorò verso di me e a denti stretti, in un sussurro basso che mi portò ad annuire.
Mi concessi un profondo respiro dalle narici e allungai entrambe le mani sui suoi fianchi, così da avvicinarla maggiormente verso di me. Di rimando, Selene appoggiò entrambe le mani suoi miei bicipiti, incrociando così il suo sguardo con il mio mentre, lentamente, abbassai il busto in sua direzione. Pochi istanti dopo e le nostre labbra si toccarono nuovamente, stavolta in un contatto più lungo, che mi portò a schiudere la bocca sulla sua e ad assaporarne il suo respiro. Non so perché ma aprì gli occhi, colto da una piacevolissima quanto strana sensazione, che in qualche modo mi impediva di staccarmi da lei.
Improvvisamente tutti i suoni nella sala svanirono: la gente, i loro sguardi, le loro richieste sparirono tutti e ci fummo solamente io e Selene. Non mi accorsi che quel bacio aveva preso una piega un po' troppo approfondita, che aveva coinvolto anche le punte delle nostre lingue, tant'è che mi staccai dalla donna, solamente quando mi sentì afferrare per una spalla
«Ehy! Vacci piano, amico! Così la consumi prima di sposarla!» era Dreng, che nel frattempo si abbandonò ad una sonora risata, che mi riportò letteralmente con i piedi per terra.
«Sì..» mormorai ancora confuso, guardando Selene, che d'altro canto era confusa tanto quanto me
«Però...» disse Grace compiaciuta, annuendo anche svariate volte «..Questo si, che si chiama bacio!» esclamò alzandosi in piedi dal divano per abbracciarci entrambi «Sono così felice per voi due!!!» squittì, stringendoci con forza mentre non potei fare a meno di chiedermi che diavolo era appena successo.
   
 
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