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Autore: MartaSon93    04/10/2015    4 recensioni
Gohan e Goten, come tutto è cominciato. Raccolta di flash fic che descrive l'evolversi del rapporto fraterno tra i due giovani saiyan.
Dal testo :
#1 “Com’è dolce. E’ il ritratto di tuo padre.”
#2 “Go-han.” Scandì per bene il giovane saiyan, nell’ingenua speranza di sentirsi chiamare per nome dal fratello.
#4 “Piccola peste, chiedi scusa a tuo fratello. Non tutti i fratelli sono così comprensivi.”
#5 “Fratellone, pensi che un giorno potrò essere forte come te?”
#7 "Sono proprio un disastro come fratello maggiore, eh, piccolo?”
#8 "Stella cadente, ti chiedo solo una piccola cosa. Portami il mio papà dal cielo."
#9 "Ha solo quattro anni, ma ho l’impressione che da grande diventerà un rubacuori!”
#11“Fratellone, perché tu e papà avete gli occhi azzurri e i capelli biondi nella foto?”
#13 “Tanti auguri, fratellino! Stai diventando un ometto, sai?”
#15 "Ma come ci sei riuscito, fratellone? Sei diventato fortissimo! Me lo insegni?”
Genere: Avventura, Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gohan, Goten
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Racconti di vita della famiglia Son. '
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~ I Saiyan e lo sport.

~
“Questa è l’ennesima cornice che rompi. Adesso basta!”
Le parole della mamma risuonavano ancora nella testa di Goten mentre, accompagnato dal fratello, si recava presso la palestra di Satan City.
Chichi era stata chiara sull’argomento. L’euforia di Goten, come quella di qualsiasi bambino di quell’età, lo spingeva spesso a correre e saltellare continuamente in giro per casa.
Questo, unito al fatto che il piccolo possedeva una forza al di fuori del comune, lo aveva più volte portato a rompere diverse cose tra cui mobili e lampade.
Se Chichi non fosse intervenuta tempestivamente presto la sua piccola abitazione avrebbe finito con l’essere totalmente distrutta, anche se involontariamente, per colpa del suo bambino.
Aveva quindi intimato il primogenito di accompagnare Goten in palestra per scegliere l’attività sportiva che più preferiva in modo da sfogare quella che lei stessa aveva definito una vera e propria “furia distruttrice”.
“Siamo arrivati.” Disse Gohan, sorridente.
Goten sbuffò alla sola idea di dover entrare dato che non aveva mai mostrato un particolare interesse per lo sport, se non per le arti marziali, ovvio.
“Non è giusto!” Esclamò, incrociando le braccia. “Se mamma vuole che faccia attività fisica, perché non posso semplicemente allenarmi con te e Trunks?”
Gohan alzò gli occhi al cielo.
“Lo sai che non è molto d’accordo.” Disse, con tono affettuoso. “E poi, credimi, lo sport fa bene. Lo trovo adatto per un bambino della tua età, il combattimento è più una cosa da grandi.” Continuò, stavolta facendosi serio.
Goten notò il cambio repentino dell’espressione del fratello, immerso nei suoi pensieri.
Il saiyan stava ripensando tristemente alla sua infanzia, a ciò che era stata la sua vita da bambino.
Ai suoi quattro anni non gli era stato chiesto di scegliere, bensì era stato obbligato a diventare un guerriero, dovendo così affrontare terribili minacce quando in realtà avrebbe dovuto pensare solo allo studio e al gioco.
Era giusto che suo fratello vivesse una vita normale, motivo per cui sebbene di tanto in tanto lo allenasse era d’accordo con la madre sul volerlo tenere lontano il più possibile dal combattimento, anche se si stava rivelando una sfida piuttosto impegnativa data la sua indole incline a quel mondo.
Goten in qualche modo sembrò capire le preoccupazioni del giovane saiyan. 
“Andiamo, Gohan, o non mi faranno iscrivere.” Si sforzò di dire, sorridente.
Gohan non poté nascondere il suo sollievo e lo accompagnò in segreteria per effettuare l’iscrizione.
Tra tutte le attività proposte, Goten scelse il corso di avviamento alla pallavolo, l’unico sport che aveva suscitato il suo interesse.
“Mi raccomando, Goten. Cerca di trattenere la tua forza.”
“Perché mai dovrebbe farlo, ragazzo? E’ giusto che sin da subito tuo fratello sviluppi i muscoli.” Fu la risposta dell’istruttore, divertito.
Risposta sbagliata, pensò Gohan.
Quello che l’uomo infatti non si sarebbe mai potuto immaginare era che Goten, nell’eseguire una semplice battuta, avrebbe scagliato la palla con così tanta forza da fare un buco nella parete e che i suoi compagni, terrorizzati, si sarebbero rintanati negli spogliatoi.


   
 
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