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Autore: Arvati77    04/10/2015    2 recensioni
"...Tante volte mi sono chiesta quale potesse essere il mio destino...
Il mio nome è Reika Miura. Ho sedici anni appena compiuti. Sono cresciuta in una famiglia di cacciatori di vampiri, membri di rilievo dell'Associazione Hunter. Sono stata addestrata a questo, fin da bambina, eppure dentro di me ho sempre sentito che qualcosa non andava, che la mia stessa esistenza recava con sé un mistero..."
Libero rifacimento dell'anime di Vampire Knight, puntata per puntata. Ritroverete tutti i protagonisti che conoscete e con loro dei nuovi personaggi grazie ai quali la storia si diramerà in situazioni inedite ed inaspettati risvolti (e per chi ama il disegno, ci saranno anche delle fan art).
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaname Kuran, Nuovo Personaggio, Un po' tutti, Yuki Cross, Zero Kiryu
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Vampire Knight - Bloody Dream'
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CAPITOLO XXI

Senri si reca in visita al prozio. Ad aprirgli la porta, un giovane alto, fisico asciutto, con i lisci capelli chiari legati dietro la testa da un nastro rosso. E' proprio lui, Ichiru, il nuovo factotum dell'aristocratica famiglia di vampiri.
"Eccomi. Buongiorno zio." saluta Senri, entrando.
"Sono contento che tu sia qui, ragazzo. Vieni, seguimi."
Il padrone di casa insieme al nipote si incammina per una lunga scalinata, che conduce nei sotterranei della grande e antica abitazione.
"Oggi ti voglio mostrare una cosa." afferma solenne il più maturo dei due.
"Ho un brutto presentimento. Di che si tratta?" si preoccupa l'altro.
"Ormai non sei più un bambino. E in quanto membro della famiglia Shiki, devi conoscere la verità."
I due si fermano davanti ad un imponente portone dalle ante scorrevoli, che si muovono lente e pesanti aprendo l'accesso ad una stanza dalle alte pareti di pietra. All'interno di essa, un complesso gioco di alambicchi che riversano purpuree gocce in una grande vasca ricolma di un liquido trasparente, simile all'acqua. Sotto la superficie cristallina, si intravede il corpo di un uomo... o meglio, di un vampiro.
"E' il grande segreto che da sempre mi affanno a nascondere." confessa il prozio di Senri "Ho dovuto conservarlo in questo luogo per proteggerlo. Questo è tuo padre.".
Il giovane Shiki non sa che pensare e si limita a commentare con freddo distacco:
"Credevo fosse morto.".
Una voce di bambino gli risponde:
"Non si parla così del proprio padre.".
Da un angolo buio della stanza compare un bimbo, dalle iridi eterocrome, lo stesso che Yuki soccorse la sera del ricevimento a casa Aidoh.
"Io invece trovo che sia ben rigenerato." rimarca il piccolo, con un inquietante sorriso.
Senri lo fissa stupito, ma poi in un attimo lo perde di vista.
"E' molto impaziente di rivederti, adesso che sei diventato grande."
Il bimbo adesso è accanto alla vasca, i gomiti appoggiati sul bordo e il viso tra le mani.
"Desolato di avervi fatto aspettare, mio Principe." si scusa il padrone di casa, chinando la testa in segno di rispetto e fedele obbedienza.
Il piccolo perde improvvisamente i sensi. Una mano fuoriesce dal liquido trasparente ed una goccia di sangue, proveniente dai soprastanti alambicchi, macchia il volto di Senri, mentre davanti a lui il padre creduto morto riemerge dal suo lungo sonno, puntando gli occhi dalle iridi eterocrome sull'incredulo giovane.
"Figliolo mio adorato. Vieni, ho bisogno di te."
Dei filamenti di sangue coagulato si propagano dal corpo del redivivo vampiro ed avvolgono Senri, che rimane così prigioniero del medesimo potere che lui stesso possiede. Non c'è ombra di dubbio, quello che ha di fronte è veramente suo padre, ma che cosa vuole da lui?...

...Nella seconda residenza degli Aidoh, Kaname, sulla terrazza, percepisce un pericolo. Stretta nel suo pugno, una rosa rossa, i cui purpurei petali si insinuano tra le affusolate dita quasi volessero sottrarsi alla loro mortale stretta.
All'interno della casa, Ichijo e Rima stanno giocando a carte, e tanto per cambiare è Takuma a vincere l'ennesima partita.
"Ancora..." protesta sommessamente Rima.
"Con te è semplice. Ti si legge nel pensiero." fa notare l'altro.
"Senti, non è affatto divertente giocare solo in due. Se ci fosse anche Shiki sarebbe molto meglio."
"E contro di lui vinceresti facile, giusto?"
"No... io non l'ho detto per quello... Mi chiedo se abbia fatto bene a tornare a casa."
Rima è veramente preoccupata per Senri. Gli è molto legata, c'è un rapporto stretto tra loro. Si intendono al volo e stanno sempre insieme. Alcuni li vedono come una coppia, e forse è questo che sono... è questo che provano l'uno per l'altra.
D'un tratto, sulla terrazza, accanto a Kuran compare dal nulla Seiren:
"Maestro Kaname, sembra che si sia mosso qualcosa.".
"Sì, ne sono al corrente." ammette il Sangue Puro.
"Non poteva continuare a dormire..." pensa tra sé, mentre i suoi occhi si infiammano ed il suo potere fa tremare la luce in casa ed incenerisce le rose che Ruka stava sistemando in un vaso.
"Torniamo al Collegio." conclude infine il nobile vampiro, al cui perentorio ordine nessuno si oppone.

Intanto, al Collegio Cross...
Yuki, nella sua camera, distesa sul letto si rimprovera per le parole che scioccamente ha detto a Zero:
"Tu credi che se io diventassi un vampiro riuscirei ad essere più forte?... Che idiota. Non avrei dovuto dirglielo. Zero soffre moltissimo per essere stato trasformato in vampiro...".
Malinconica e pensierosa la ragazza si incammina per il Dormitorio deserto, e poi per il parco, verso gli alloggi del Direttore.
"Sono tornati tutti a casa. Dalle loro famiglie. Dai loro veri genitori. In fondo al mio cuore, la paura di un passato sconosciuto continua a tormentarmi. I miei genitori... mi hanno abbandonata?... E io chi sono in realtà?".
Yuki arriva fino alla cucina del Preside, dove trova Zero e Kaien Cross davanti ai fornelli.
"Ah, Yuki. Guarda che la cena è pronta!" esclama allegramente il Direttore "Sbrigati a fare il bagno. Ti aspettiamo!".
La giovane si avvia silenziosa lungo il corridoio e Reika, di ritorno dalla sala da pranzo, la vede allontanarsi a testa bassa, persa in chissà quali pensieri.

Amica mia, cosa ti succede? Posso percepire la tristezza e l'incalzante paura che in questo momento dominano nel tuo cuore. Perché stai così? Cosa ti tormenta? E perché non ti confidi con me?... Mi soffermo un attimo sulla porta della cucina. Zero e il Preside mi danno le spalle. Stanno parlando tra loro. Non si accorgono di me e io mi muovo per seguire Yuki. Ma ecco che, improvvisamente, un'immagine mi attraversa la mente... Neve, candida e morbida. Una bianca distesa di neve. E poi, sangue. Sangue rosso. Sangue fresco... posso quasi sentirne l'odore. Tremo, non so perché... Questo ricordo non appartiene a me. E' un ricordo di Yuki, e forse anche di qualcun altro. Perché l'ho visto? Cosa significa?... Avverto uno strano calore incendiarmi il petto. Fatico a respirare e mi devo appoggiare alla parete per non cadere. Porto una mano alla gola. Mi manca l'aria ed inizio a sudare freddo. Cosa mi prende, così, di punto in bianco? Inutile che me lo chieda, so benissimo cosa sta succedendo. Non poteva dormire per sempre. La forza che scorre dentro di me sta solo temporeggiando, come se volesse tenermi sulle spine, nell'incertezza. Ma io non intendo sfuggirle, la affronterò e la farò mia, finché non sarò in grado di dominarla del tutto. In quel momento, e solo in quel momento, potrò di nuovo aver in mano la mia vita... e potrò scegliere di condividerla con la persona che amo...

***

Yuki prova a farsi un bagno caldo per rilassarsi un po', ma lo stesso non riesce a smettere di riflettere, di porsi domande, di cercare risposte...
"Non ricordo più quando è stato. Quand'è che ho smesso di avere paura la notte?... Ma certo, quando è arrivato Zero da noi. Quando l'ho visto ferito, mi sono detta che avrei dovuto proteggerlo. Ma purtroppo, non sono mai riuscita a comprendere la sua vera sofferenza, come invece è riuscita a fare Reika... Sì, è vero, adesso lui può contare su di lei, ma io... io invece di aiutarlo, gli ho fatto del male. Per colpa di questo maledetto vuoto di memoria. Devo assolutamente riuscire a colmarlo. Non posso continuare a ferirlo, a ferire lui e tutte le persone a cui voglio bene. Devo ricordare...".
Nei pensieri di Yuki si materializza un'immagine: l'immagine di lei da bambina, ed accanto al suo volto, una mano insanguinata...
La ragazza spalanca gli occhi terrorizzata, mentre dalla porta chiusa le giunge la rassicurante voce di Reika:
"Guarda che il Direttore si preoccupa se non ti sbrighi. Tutto bene?"
"Sì..." risponde laconica la giovane Cross, ma un'altra allucinazione la spaventa a morte. Per un attimo le sembra che l'acqua in cui è immersa si sia mutata in sangue... sangue rosso che le scorre addosso in sottili rivoli scarlatti.
Un lancinante grido colpisce Reika, che senza esitare spalanca la porta e si precipita nella stanza da bagno.

Entro con il cuore in gola e la vedo lì, rannicchiata in un angolo della vasca, con una mano davanti alla bocca e gli occhi sbarrati. Mi avvicino porgendole un asciugamano e la aiuto ad uscire. Sta tremando come una foglia ed è terribilmente pallida.
"Cos'è successo, Yuki?" provo a chiederle, e lei si rifugia tra le mia braccia, piangendo.
Non capisco... Cosa può averla spaventata tanto?
Guardo in direzione della vasca ed inorridisco. Al suo interno non c'è acqua, bensì sangue... Dura pochi secondi questa angosciante visione, e mi domando se non sia la medesima che ha mandato nel panico Yuki... anche lei, l'ha vista, si è vista immersa nel sangue... Ecco perché ha urlato in quel modo...
Condividiamo dunque anche i pensieri, io e lei? Ricordi, incubi?... Siamo così profondamente unite? Ho come la sensazione che il suo passato sia strettamente legato al mio...
"Cosa c'è?" le domando accarezzandole i capelli bagnati. Non devo mostrare incertezze adesso, lei ha bisogno del mio aiuto, del mio sostegno, non posso vacillare.
"Stavo cercando di ricordare il mio passato. E all'improvviso..." mi confessa con voce tremante.
"Probabilmente sarai stata abbandonata per chissà quale motivo in un luogo nel quale si trovavano dei vampiri... Forse i tuoi genitori avevano in qualche modo a che fare con l'Associazione Hunter. E' la cosa più probabile."
"Sì, ma... il Direttore mi ha detto che non è successo niente del genere."
"I registri dell'Associazione... Forse leggendoli potresti ricordare qualcosa. Vuoi provarci?"
Yuki solleva la testa e mi guarda con i suoi sconfinati occhi castani. La mia proposta le ha ridato fiducia ed in qualche modo ha riaperto in lei uno spiraglio di speranza. Mi chiedo: quanti segreti nasconde l'Associazione Hunter? E quanti il Senato dei vampiri?... Che siano gli stessi?...

***

Il giorno successivo, Yuki, accompagnata da Reika e Zero, si dirige alla sede dell'Associazione Hunter. Insieme a loro, il Direttore Cross e Toga Yagari.
"Ma siete proprio convinti di volerlo fare? Quello non è un posto molto raccomandabile, lo sapete." prova a farli desistere il Preside, mentre li segue per la strade della cittadina vicina al Collegio.
"Reika, Zero... Voi siete sicuri che sia una buona idea?" domanda titubante Yuki.
"Tu cerchi delle prove, non è così?" le fa notare l'amico, e lei annuisce convinta.
Ma Kaien Cross non è tranquillo:
"Sapete, io non mi preoccupo tanto per Yuki, ma piuttosto per te, Kiryu. Non dimenticare che la tua situazione non è del tutto chiara... e anche tu, Reika, faresti meglio a rimanere alla larga da quel posto.".
"Capisco, ma di certo non mi assassineranno solo perché adesso sono un vampiro." replica serafico Zero, alla cui voce fa eco quella di Reika:
"Infatti. E di certo non se la prenderanno nemmeno con me. Hanno più interesse a tenermi buona, per avermi dalla loro parte.".
"Su questo siamo d'accordo, ma..."
Zero interrompe bruscamente il Direttore e voltandosi di scatto si rivolge seccato a lui e a Yagari:
"In ogni caso posso sapere perché diavolo ci avete seguiti? Non stiamo andando ad una riunione dei genitori!".
"Tranquillo. E' soltanto per assicurarci che non vi accada nulla." si giustifica il Preside.
Kiryu riprende a camminare ed al suo fianco si muovono anche Yuki e Reika. Kaien Cross rimane un attimo indietro e pone a Yagari una logica domanda:
"Scusa, ma mi puoi spiegare perché tu sei qui?".
"Forse riuscirò a trovare una pista. Mi chiedo cosa stia tramando l'Associazione."
Il cacciatore si zittisce ed osserva sospettoso un uomo che gli passa accanto, portando sulle spalle un fucile.
"Ma in questa città è decisamente rischioso parlarne per la strada."
"Già, qui quasi tutti gli abitanti sono cacciatori di vampiri e fanno parte dell'Associazione."

***

Il quartier generale dell'Associazione Hunter... non mi piace questo posto. Non mi è mai piaciuto. Appena entrati, ci guardiamo intorno. Da tempo non ci mettevo piede. E ne avrei fatto volentieri a meno. E' solo per Yuki che sono venuta qui, e lo stesso vale per Zero. Davanti a noi, un ampio androne circondato su entrambi i lati da massicce colonne che sorreggono lunghe balconate, la cui sporgenza spezza l'alto dispiegarsi delle grige e anonime pareti. Yuki è la più impressionata. Credo si senta a disagio. Intorno a noi, alcuni cacciatori, che si tengono a debita distanza scrutandoci come fossimo degli intrusi non graditi. Probabilmente, è esattamente così che ci vedono.
"Non ce l'hanno con te, puoi stare tranquilla."
Zero rassicura la nostra pensierosa amica. E le sue parole dicono il vero. Siamo io e lui i "sorvegliati speciali" in questo momento.
"Io vi lascio..." afferma ad un certo punto Yagari.
"Cosa? Aspetti signor Yagari..." prova a fermarlo Yuki, ma lui se ne va, senza aggiungere altro.
Immagino stia cercando qualcosa in questo luogo, altrimenti non si troverebbe qui.
"Dove va?" si domanda Yuki.
"Magari deve vedersi con la sua fidanzata." è la surreale risposta di Kaien Cross.
"Impossibile..." commenta Zero.
Riprendiamo a camminare. Gli sguardi che abbiamo puntati addosso non mi piacciono. Devo stare tranquilla e mantenere il controllo.
Un cacciatore si rivolge con evidente sarcasmo a Zero:
"Ehi, credevo che un sortilegio impedisse ai vampiri di entrare in questo edificio. A meno che tu non sia stato addomesticato...".
Ci fermiamo e lo guardiamo.
"Oh... hai il sigillo, ora capisco." continua l'uomo, fissando il tatuaggio sul collo di Zero.
Yuki, al solito, non riesce a stare zitta:
"Allora, la vuole piantare o no? Trova tanto divertente tormentare un povero ragazzo?".
"Calma, calma." insiste il cacciatore "E tu chi saresti, mocciosetta?".
"Mocciosetta a chi???"
La reazione di Yuki mi fa sorridere, e anche Zero e Kaien Cross accennano una sommessa risata.
"Basta così per favore."
E' una voce a me ben nota a porre fine ad ogni discussione. La Presidente dell'Associazione Hunter è venuta a darci il benvenuto... se così si può dire. E' una donna piuttosto appariscente. Indossa come sempre un kimono colorato, con una vistosa fascia viola intorno alla vita, ed i lunghi capelli grigi sono in parte raccolti, in parte sciolti lungo la schiena. Sul suo volto maturo risaltano il rosso acceso delle labbra ed il trucco un po' troppo pesante intorno agli occhi.
"Zero sta dalla nostra parte, è un ospite gradito." prosegue la Presidente, camminando verso di noi "Lui è un Kiryu, un membro di una delle più prestigiose famiglie di hunter. In più possiede il potere dei vampiri, e questo fa di lui un alleato prezioso e molto promettente. E c'è anche la nostra cara Reika Miura, un gioiello raro e di inestimabile valore...".
Zero saluta, interrompendo il discorso della Presidente, come se gli avesse dato fastidio sentirla parlare di me in quel modo:
"Ne è passato di tempo, Presidente.".
"Mio caro Zero, come sei cresciuto. E tu Reika sei sempre più bella, come tua madre. Ma questa ragazza, chi è?"
La donna si sofferma ad osservare Yuki, ed allora prendo io la parola:
"Lei è una nostra amica. Siamo venuti qui per consultare i registri di undici anni fa.".
"Volete consultare i registri?..."
Anche il Direttore Cross interviene:
"Sì, esatto. Chiediamo il suo permesso.".
La Presidente decide di assecondare la nostra richiesta e ci accompagna di persona nelle stanze in cui sono custoditi i registri dell'Associazione.
"Vi ricordo che gli archivi non sono aperti al pubblico." ci rammenta, mentre la seguiamo lungo un buio corridoio "Quindi quello che vi sto concedendo è un favore del tutto personale.".
A rischiarare il nostro cammino, la tremula luce di antiche fiaccole appese alle pareti. Kaien Cross è avanti di qualche passo rispetto a noi tre. Yuki pare essersi già ambientata.
"E' una persona molto importante, non è vero?" ci domanda sottovoce, riferendosi alla donna che ci precede "E come mai lei e il Direttore pare che si conoscano così bene?".
"Non lo sai? Ma allora non ti ha raccontato ancora niente?!" si stupisce Zero, mentre io non mi sorprendo affatto. Avevo già capito per conto mio che Yuki ignorava completamente il passato del suo padre adottivo.
"Eccoci qua." annuncia la Presidente.
Davanti a noi, un alto e massiccio portone di legno.
"Dietro questa porta c'è la sala degli archivi."
E finalmente, entriamo.

"Consultando questi volumi potrete ripercorrere tutta la storia della terribile guerra tra i vampiri e gli hunter." spiega la Presidente, facendo strada ai suoi ospiti tra gli innumerevoli scaffali ricolmi di volumi.
Yuki sembra incerta.
"Vuoi lasciar perdere?" le chiede Reika, posandole una mano sulla spalla.
"Neanche per sogno. Sono fermamente decisa a risvegliare in ogni modo la mia memoria. Mi sento soltanto un po' nervosa."
Kiryu si avvicina alla pensierosa amica e le dà un'affettuosa sberletta sulla guancia, sorridendole.
"Zero, Reika, vi pregherei di seguirmi." chiama ad un certo punto la Presidente "Andiamo a frugare tra gli archivi non classificati.".
I tre spariscono dietro ad una porta di ferro, mentre ad aiutare Yuki rimane Kaien Cross, che raduna su di un tavolo tutti i registri che risalgono fino all'anno di nascita della ragazza.
"Forse sfogliandoli noterai qualche particolare significativo." rimarca l'uomo, mostrandosi ben più fiducioso di quanto non riesca ad essere al momento la sua adorata figlioccia.

Reika e Zero seguono la Presidente fino alla stanza in cui sono raccolti i testi più antichi riguardanti l'ancestrale guerra tra vampiri ed umani.
"Purtroppo questi documenti sono difficilmente decifrabili." afferma la donna "Vedete, ci sono stati inviati tutti dai campi di battaglia, in cui molti valorosi hanno perso la vita. Sono impregnati indelebilmente dal sangue dei nostri uomini.".
Un penetrante odore di sangue raggiunge i due ragazzi, destando di colpo i loro istinti vampireschi, ed in un attimo gli occhi di entrambi si tingono di porpora. La Presidente ghigna soddisfatta.

Nel mentre Yagari segue la sua pista e affronta a viso aperto l'Anziana dell'Associazione.
"Non capisco." tuona il cacciatore, battendo le mani sulla scrivania alla quale è seduta la donna "Zero può essere considerato come una vittima dell'Associazione. Perché avete deciso di mandarlo ad un ricevimento di vampiri?".
"Io non vedo quale sia il problema." risponde impassibile la sua interlocutrice "In fondo non è successo niente, no?".
"Già, ma è stata una pura fortuna. A meno che... voi non vi auguraste il contrario..."

E nella sala degli archivi, Yuki prosegue con la sua attenta consultazione dei registri.
"Ultimo rapporto dal campo." legge a voce alta "Conformemente agli ordini ricevuti i tre bersagli sono stati uccisi. Da domani come convenuto questa sarà la mia vera professione. Vostro, Kaien Cross... Kaien Cross?".
"Ahhh... stai leggendo un mio rapporto di sedici anni fa!" esclama il diretto interessato, togliendo di mano il volume alla ragazza.
"Direttore, non immaginavo che lei fosse stato un cacciatore di vampiri."
"Ti chiedo scusa Yuki. Ma... non ho mai avuto il coraggio di dirtelo. Non avrei voluto che tu lo venissi a sapere."
"Non si vergogni. Lei è sempre mio padre. E questo non cambierà nulla."
Kaien Cross si abbandona ad un momento di commozione per le belle parole appena sentite, ma Yuki riporta subito il discorso sulla ricerca in corso:
"Perché mi ha dato i rapporti di sedici anni fa? Quelli vecchi di undici anni bastano e avanzano...".

...Segreti nascosti tra le pagine ingiallite di antichi registri, sepolti sotto la neve e il sangue in una notte d'inverno. Segreti lontani, perduti, scordati, che presto potrebbero esser svelati e tornare alla luce, destati dal richiamo di anime irrequiete che per vie diverse e diversi scopi conducono la loro caparbia indagine. In cerca del passato, per difendere il futuro... Yagari alle prese con i vertici dell'Associazione. Yuki e Kaien Cross a rovistare tra vecchi volumi... E intanto Reika e Zero si trovano faccia a faccia con la Presidente, il cui obiettivo risulta piuttosto oscuro ad entrambi. Fatto sta che l'odore di sangue emanato dagli antichi documenti da cui sono circondati ha inevitabilmente un violento effetto sui due ragazzi.
Zero si porta una mano alla gola e si accascia a terra, con la schiena contro la porta.
"Zero!" lo chiama Reika, chinandosi accanto a lui per soccorrerlo.
"Sembra che tu soffra molto." osserva la Presidente, avvicinandosi "Significa che il processo di trasformazione sta progredendo.".
"No... è solo l'odore del sangue..." risponde a fatica il giovane.
"Ci ha portati qui apposta... Perché? Cosa vuole?" si infuria Reika, mentre i suoi occhi si infiammano sempre più.
"Volevo delle risposte... e le ho trovate." confessa l'interrogata "Dunque, era come pensavo. Cara la mia Reika, a quanto pare il sangue di tuo padre si è svegliato dentro di te...".
La ragazza socchiude le labbra come volesse rispondere, ma alla fine tace e dedica la sua completa attenzione al compagno sofferente.
"Zero, forza, adesso ce ne andiamo da qui." lo rassicura, stringendo le mani di lui tra le proprie.
E lentamente Kiryu si riprende, come se i suoi istinti vampireschi si fossero di colpo placati.
"Ma che cosa interessante." commenta compiaciuta la Presidente, fissando i due ancora seduti sul pavimento "E' bastata la vicinanza di Reika per farti stare meglio... Ha del miracoloso, direi... ma per salvarti ti occorrerà ben altro.".
Dopo una breve pausa, la donna prosegue:
"Povero ragazzo. Il tuo dolore aumenterà, con il progredire della tua mutazione, ma se vuoi ti posso suggerire un rimedio per alleviarlo. E' sufficiente il sangue di un Sangue Puro per arrestare il processo di degenerazione. E quale sangue migliore può esistere di quello di Kaname Kuran? Naturalmente, non è detto che lui te lo voglia dare. In tal caso, dovrai procurartelo da solo. So che non sei ancora capace. Ma esiste un modo per acquistare la forza sufficiente. Senz'altro conoscerai la famosa storia. Mi riferisco alla storia della maledizione dei gemelli...".
Sia Reika che Zero si sentono trasalire. Ad entrambi tornano in mente le parole di Ichiru, quella notte, durante il ricevimento a casa degli Aidoh. Anche lui allora accennò alla maledizione dei gemelli...
Ma un grido improvviso, proveniente dalla stanza accanto, interrompe ogni discorso. Kiryu e Reika si precipitano da Yuki, e la trovano in piedi, terrorizzata, davanti ad un volume in fiamme.

Io e Zero ci avviciniamo alla nostra amica. E' evidentemente sotto shock. Gli occhi sbarrati. Il viso pallidissimo. Fredda e rigida come una statua di marmo.
"Non capisco..." sussurra con voce tremante "Avevo iniziato a leggere e all'improvviso... sono le pagine che si riferiscono all'inverno di undici anni fa...".
Improvvisamente, delle immagini confuse si accalcano nella mia mente. Neve, sangue, e l'ombra sfocata di una bambina... E' Yuki quella bimba? Di chi sono questi ricordi? E saranno poi davvero ricordi? Il mio sguardo non riesce ad allontanarsi dalle fiamme che ardono davanti a me, e tra di esse prende forma un volto... Cosa mi succede? Sono allucinazioni queste? O che altro?... Una lancinante fitta al petto mi fa piegare su me stessa. Crollerei a terra se non fosse per Zero, che prontamente mi sorregge, mentre Kaien Cross accudisce premuroso Yuki.
"Tutto bene?" mi chiede la Presidente, e la sua voce mi suona più falsa che mai.
"Sì, sto bene... è stato solo un capogiro..."


***

Scende la sera sul Collegio Cross. Zero raggiunge il Direttore in sala da pranzo nella speranza di ricevere da lui qualche spiegazione riguardo alla maledizione dei gemelli.
"La maledizione dei gemelli?" ripete perplesso Kaien Cross "Anche Reika qualche tempo fa era venuta a chiedermi se la conoscevo...".
"Ce ne aveva parlato Ichiru, e oggi la Presidente."
"Ecco... si dice che i gemelli nati in una famiglia di hunter siano colpiti da una maledizione... Ma nessuno sa esattamente perché."
Kiryu si volta e si muove verso la porta. Il Preside lo ferma:
"Zero, Yuki in che condizioni è?".
"Ho l'impressione che sia ancora sotto shock."
"Già, capisco, in fondo è normale."
"Reika è andata da lei."
Con queste parole il giovane se ne va.
Poco dopo, fa il suo ingresso nella stanza Toga Yagari.
"In nessuna famiglia di hunter possono nascere due gemelli... Se vengono concepiti, cosa rara, uno incorpora l'altro, e alla fine viene al mondo soltanto un bambino."
"Questa è l'abominevole maledizione dei vampiri." commenta Kaien Cross.
"Già, però ormai Zero e Ichiru sono nati e probabilmente portano con loro un'altra maledizione."
"Che intendi dire Yagari?"
"Lascia perdere... Ho parlato con l'Anziana dell'Associazione e ho fiutato qualcosa. Però non conosco le loro intenzioni."

Yuki, sdraiata sul letto in una delle stanze private del Direttore, ripensa a quanto accaduto alla sede dell'Associazione Hunter.
"Perché? E' come se qualcuno non volesse farmi scoprire quello che è successo, undici anni fa... i miei ricordi, iniziano in quel preciso istante. Ma cos'è successo poco prima?..."
La ragazza abbassa stancamente le palpebre e tra i suoi pensieri affiora un'immagine, l'immagine di una donna avvolta da una strana luce che ne confonde i lineamenti. E con essa una vocina di bambina...
... ho paura...
Yuki spalanca gli occhi e si vede davanti una bimba, di circa cinque anni, circondata da un alone rosso.
"Chi sei??" domanda spaventata mettendosi in ginocchio sul letto.
Ma quando si guarda intorno, è sola...
La porta della camera si apre piano e Reika entra, trovando l'amica raggomitolata sul letto, con le gambe strette al petto.
"Tutto bene?" le chiede avvicinandosi.
"Sì... è solo che il pensiero che il Collegio sia deserto mi fa sentire così sola."
Reika si siede accanto alla compagna e le posa una mano sul braccio, ma, non appena la tocca, per pochi secondi le sembra di vedere accanto alla finestra una bambina che sussurra trepidante...Ho paura...
"E tu, come stai?" le domanda Yuki, abbozzando a fatica un sorriso.
"Non preoccuparti per me... Sto benone!"
Il dialogo tra le due ragazze viene interrotto da Zero, che fermo sulla soglia della camera chiede il permesso di entrare.
"Certo. Vieni pure." lo invita Yuki, e lui si accomoda sul letto.
"Stai ancora pensando a quello che è successo, vero? Alle pagine del registro che all'improvviso hanno preso fuoco?" intuisce giustamente il giovane, guardando la pensierosa amica. Ed alla sua voce si somma quella di Reika:
"Coraggio, parla pure liberamente con noi.".
E Yuki si confida:
"Mi arrovello per trovare una spiegazione. E' come se qualcuno non volesse farmi sapere quello che è successo prima di quel giorno...".
Quindi tra sé pensa:
"Mi chiedo anche se quello stesso qualcuno non mi abbia cancellato intenzionalmente la memoria... Il Maestro Kaname??... No, non farebbe mai una cosa simile. Però, ho assolutamente bisogno che mi dia delle conferme. Devo andare a parlargli...".
La ragazza volge lo sguardo sugli amici, seduti accanto a lei.
"Non vi dovete preoccupare per me." li rassicura, cercando forse di rassicurare se stessa.
"E' normale che ci preoccupiamo per te." rimarca premurosa Reika.
"E' uno spreco di energie... e le vostre energie sono preziose, non dovete buttarle via inutilmente per me."
Ma l'angoscia che pervade il cuore di Yuki è troppo forte e sfocia in un pianto liberatorio. Stringendosi ai compagni, trovando rifugio tra le loro braccia, la giovane si sfoga, confessando cosa realmente la tormenti:
"Ho paura... che cosa ci sarà nel mio passato?".

***

Kaname, e con lui Ruka, Rima e Kain, rientrano prima del previsto al Collegio Cross. A scortarli fino all'ingresso, un'auto della famiglia Ichijo, dalla quale però Takuma non smonta: deve assolutamente raggiungere il nonno che lo sta aspettando.
"A proposito, perché hai lasciato casa Aidoh?" chiede il giovane prima di ripartire, rivolgendosi ovviamente a Kuran "C'è qualche problema?".
Il Sangue Puro non risponde ma Ichijo coglie al volo il peso di tale silenzio, e senza esitazione afferma:
"Appena ho finito ritorno subito al Collegio.".
"D'accordo." conclude impassibile Kaname.

Ad accogliere i membri della Night Class di ritorno dalle loro brevi "vacanze", ci sono ovviamente i tre Guardiani.
"Kaname, sei qui!... L'ho appena saputo dal Direttore..."
Yuki non nasconde la propria gioia nel poter di nuovo avere accanto il nobile vampiro al quale è tanto legata. Mentre ben diverso è lo sguardo di Zero, al solito cupo e sospettoso. E Reika, lei osserva, non manifestando alcuna particolare emozione.
"Hai anticipato il rientro." commenta con trepidazione Yuki.
"Cominciavo a sentire la tua mancanza." le confessa Kuran, avvicinandosi.
"Tieni, è un regalo." aggiunge poi, prendendo qualcosa dalla tasca della giacca e porgendolo alla stupita ragazza.
"Grazie mille, ma... non dovevi..." si limita a dire lei, visibilmente emozionata, mentre con curiosità osserva ciò che il Sangue Puro ha riposto nelle sue mani: una piccola rosa rossa all'interno di una resina trasparente.
"E' una rosa che sboccia ogni dieci anni." spiega Kaname "E questa volta, cosa strana, è fiorita in ritardo... di un anno... L'ho scelta per te perché è molto rara.".
La giovane Cross fissa imbambolata l'inatteso dono, che al suo cuore giunge gradito come il più inestimabile tesoro.
"Che c'è? Preferivi qualcos'altro?" le chiede Kuran.
"No... è bellissima..."
E intanto Ruka, nell'assistere alla scena, prova dentro di sé una bruciante gelosia. Se solo Kaname la guardasse, o pensasse a lei, come fa con Yuki, un'insignificante ragazzina umana che non ha assolutamente nulla di speciale... Perché Kaname è tanto legato a lei? Perché?...
"E per te, Kiryu, un pupazzo maledetto." scherza il Sangue Puro, mostrando a Zero un fantoccio di pezza.
"Puoi tenertelo." replica secco il Guardiano.
"Un regalo è sempre un regalo." rimarca divertita Reika, avvicinandosi a Kuran.
"E poi, è carino..." conclude sorridendo, prendendo il fantoccio e mostrandolo a Zero, che contrariato scuote la testa e si copre gli occhi con una mano.
A conclusione del grottesco siparietto, i vampiri si incamminano al seguito del loro leader verso il Dormitorio Luna. Ma la voce di Yuki arresta i loro passi.
"Kaname, aspetta. Vorrei parlarti, se non ti spiace."
"In privato, immagino." intuisce il Sangue Puro, voltandosi appena.
"Esatto."
"Va bene. Quando vuoi."
Ciò detto, Kuran se ne va, e dietro di lui si muovono i suoi fedeli compagni.
Zero si avvicina a Yuki e le mette una mano sulla spalla.
"Sta' tranquillo, è tutto a posto." lo rassicura lei "Ora che mi sono sfogata mi sento molto meglio.".
"Ragazzi, e questo dove lo metto?" domanda allegramente Reika, mentre si avvicina tenendo tra le braccia il fantoccio che le ha dato Kaname, grande quasi quanto una persona in carne ed ossa.
"Dev'essere impazzita..." commenta tra i denti Kiryu, grattandosi la testa perplesso.
Yuki alla fine scoppia in una sonora risata. E' bello vederla di nuovo ridere, e Reika strizza un occhio a Zero, che finalmente capisce che la sua compagna non è andata fuori di testa, ma stava soltanto cercando di offrire a Yuki, se pur solo per un istante, un motivo per tornare a sorridere.

"Kaname, non pensavo di rivederti così presto."
Aidoh giunge alle spalle di Kuran, in procinto di entrare nella sua stanza.
"Già, un contrattempo." risponde il nobile vampiro "Comunque grazie per l'invito a casa tua."
"Di niente. E' stato un vero piacere."
Kaname varca la soglia della sua camera, e si ferma.
"Posso sapere cosa tu e Reika cercavate qui dentro?" domanda secco, senza voltarsi.
Hanabusa china la testa.
"Scusami, cercavo qualcosa che mi facesse capire quali sono le tue intenzioni."
"Ti consiglio di non immischiarti nei miei affari." lo rimprovera in tono aspro Kuran.
E Aidoh lo raggiunge all'interno della stanza.
"Davvero non vuoi dirmi niente?" insiste con sincera sollecitudine.
"Cosa vuoi sapere?"
"Qualcosa sui tuoi genitori. Quello che mi sono sempre domandato, è perché mai si sono suicidati. Forse ha a che vedere con quello che è successo ultimamente..."
"Non fu suicidio. Ma assassinio."
"Come hanno osato uccidere una coppia di Sangue Puro? Chi è stato?"
"Per ora non posso dirti niente di più, mi dispiace. Non voglio che siano morti per niente."
"Ma Kaname, io sono dalla tua parte. Io voglio aiutarti."
"Non sono stato abbastanza chiaro? Non posso dirti niente di più."
"Sì, ti domando scusa. Ma non dimenticare che io sono qui, e se avrai bisogno di aiuto io sarò sempre a tua disposizione."
Hanabusa fa per uscire. Kuran lo ferma:
"Aidoh. Per un momento ho temuto che tu pensassi che fossi stato io a uccidere i miei genitori. E in tutta onestà, sono molto felice che tu non l'abbia fatto."

***

"Vedo che sei venuto in fretta."
Così il Venerabile, seduto alla scrivania nel suo ufficio privato, accoglie l'arrivo del nipote, dandogli le spalle, senza neppure girarsi verso di lui.
"Non volevo che lei decidesse di piombare in Collegio come l'ultima volta." risponde Takuma, con la calma che lo contraddistingue.
"Spero che tu sappia che in quanto membri del Senato abbiamo dei doveri da assolvere." afferma perentorio Ichijo Asato, guardando finalmente in faccia il nipote "E mi sembra di averti insegnato a non sottrartene mai. Dico bene?".
"Non ne ho intenzione, stia tranquillo."
"Molto bene. C'è qui un persona che vorrei presentarti. E' per questo motivo che ti ho fatto venire."
Una parete scorrevole laterale alla stanza si solleva. Dietro di essa, un individuo che regge il corpo esanime di una fanciulla. Al cospetto di costui, il Venerabile si inginocchia.
"Mi scusi per l'attesa, Principe. La prego, mi dica mio signore. Come si sente?".
"Abbastanza bene." risponde l'altro, asciugandosi le labbra sporche di sangue.
Takuma non può credere ai suoi occhi. Non riesce nemmeno a parlare. E' assurdo... possibile che sia davvero lui? Ma come può essere cambiato tanto? E' come se dietro a quel volto così familiare si nascondesse ora qualcun altro...

 

 

 

 


NOTE DELL'AUTRICE

Inizia ad esserci un bel po' di movimento, non vi pare? Molti segreti rimasti finora nell'ombra presto vedranno la luce, ed il destino dei nostri protagonisti giungerà al suo compimento.
Un grazie di cuore a tutti coloro che continuano a seguire questa fic
A presto
Marta

YUKI E KANAME
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