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Autore: KiarettaScrittrice92    05/10/2015    4 recensioni
- Buona notte fanciulla...
- Buona notte mio Angelo...
- Ladri per sempre...
- ...bianchi e liberi!
- We can...
- ...do magic!
Questa storia è molto importante per me, ci ho messo tutta me stessa a scriverla parecchio tempo fa ed ho deciso solo ora di pubblicarla qui, per questo motivo sarà strutturata in modo diverso dalle mie altre fanfiction.
Innanzi tutto sarà divisa in tre parti (ossia tre grandi storie) che ovviamente avranno un filo conduttore che le unisce come se fossero una il sequel dell'altra.
Poi per ogni capitolo metterò l'angolo dell'autore (di solito non lo faccio con le long, ma con questa ci tengo a farlo) e lo metterò ad inizio capitolo non alla fine, pregherei tutti di leggerlo (ma se non volete pazienza).
P.S. Tutto quello che leggerete qui è strettamente collegato alle trame di Gosho, ma non sempre le seguirà alla lettera. Quindi se vedete delle incongruenze sono volute apposta (soprattutto nella storia del passato di Kaito), inoltre tutti gli spoiler della saga di Bourbon non esistono.
Per concludere il raiting giallo è messo solo per un singolo capitolo, quasi alla fine della storia, ma è tranquillamente raiting verde.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaito Kuroba/Kaito Kid, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Kaito & Kiaretta'
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Angolo dell'autrice:
Eccoci qua... Col terzultimo (possiamo dire penultimo visto che l'altro è l'epilogo) capitolo di questa fanfic.
Vi ricordate che vi avevo detto ci sarebbe stato un'altro capitolo-karaoke alla fine?? Bene è questo ;) Quindi vi lascio alla musica e alla lettura, ricordandovi che metto sempre titolo e artista sotto la canzone, in modo che se volete potete cercarla e ascoltarla ^_^

Grazie mille a tutti!!
Buona lettura ^-^

Magic Xmas

Aspettando la mezzanotte

«Accidenti!» esclamò Heiji guardando ammirato la tavola che avevamo imbandito.
La tovaglia rossa lo ricopriva interamente, il centro tavola natalizio era messo in mezzo a due candele rosse accese. Quattordici bicchieri erano disposti ordinatamente, assieme ad altrettante pile di tre piatti uno sopra l’altro, quello piano, quello fondo e un piattino rosso di plastica. Di fianco al piatto un bel tovagliolo di carta con delle belle decorazioni natalizie piegato a triangolo con sopra le posate. A completare il tutto c’erano grossi piatti rotondi pieni di ogni tipo di antipasto. Una torta salata spinaci e ricotta preparata da me, vule van ripieni di salsa cocktail, tartine di ogni tipo e salatini fatti in casa.
Ci sedemmo tutti a tavola e iniziammo ad abbuffarci. La cena proseguì con un pasticcio di pasta al forno e uno spezzatino di carne e lenticchie.
Quando ormai eravamo strapieni, e non riuscivamo a mandare giù un’altro boccone, si erano fatte le otto e mezza.
Sparecchiammo la tavola e ci volle una buona mezz’ora perché non ci sentissimo più pieni per passare il resto della serata, come avevano organizzato i ragazzi.
Quella mezz’ora la passammo a raccontare a Sonoko, Eisuke e Bianca ciò che era successo al Giardino. Mi stupii nel rendermi conto che sebbene quegli eventi erano successi solo trentadue ore prima, i ragazzi ne parlassero così tranquillamente. Forse perché ormai sapevano che tutti i componenti del Giardino non avrebbero più potuto nuocere a nessuno. Io ero l’unica che mi sentivo ancora a disagio da quello che avevo appena vissuto, forse perché il pensiero di avere visto due dei miei più grandi amici tradirmi e cercare di uccidermi, mi scombussolava non poco.
Fu Lodovico ad accorgersene per primo, lo so perché, appena incrociò il mio sguardo per la prima volta, dopo tutto il racconto e i vari commenti, si alzò di colpo dal divano, battendo le mani sulle cosce.
«Su, basta pensare a queste cose… Perché non cominciamo?» propose.
Il cominciare ovviamente consistette nell’ennesimo karaoke. I ragazzi si erano procurati un altro microfono, in modo che si potessero fare anche i duetti.
Mi stupii quando vidi Shinichi avvicinarsi per primo al computer senza chiedermi nulla.
«Tappatevi le orecchie se volete, ma io devo dedicare una canzone a mia moglie con la mia voce.» disse rivolgendo un timido sorriso a Ran che era stupita come tutti gli altri.
«Vai Shinichiiiiiiii!!!!!!!» lo incitai, per prima, applaudendo e gli altri mi imitarono, mentre la canzone partiva.

Piano, piano sale questa sensazione
di esser fuori posto, ad un tratto solo il buio per me.
Rimane il vuoto intorno e poi...
Mano a mano cade la mia convinzione
di esser forte uguale di sopravvivere senza te.
Inganno solo me...
Scelgo te, perché vivere è semplice
da quando sei fianco a fianco con me.
Rimani qui e fai di me quello che vuoi.
Scelgo e so che domani sarà speciale,
complicato, ma scontato mai.

Rimani qui e fai di me quello che vuoi.

(Scelgo te_Studio 3)

Era decisamente stonato, ma cantammo tutti con lui in modo da aiutarlo e da coprire un po’ la voce, io fui la prima e lo vidi sorridermi come ringraziamento, subito dopo si aggiunse Ran e pian piano tutti gli altri.
Alla fine riuscì a guadagnarsi il nostro applauso e un bacio da sua moglie.
Subito dopo fu Alice a prendere un microfono dal tavolino su cui c’era il computer.

I can make the stars dance, light the moon.
I can make the stars dance, if you want me to.
The sky is everywhere, so make me under it.
I can make the star dance, dance, dance whith you.

(Star Dance_Selena Gomez)

Anche lei ricevette un sentito applauso e fu lei stessa a porgere il microfono a Eisuke che arrossì, cercando di rifiutare, ma quando Shiho con una pacca sulla spalla lo incoraggiò, deglutì nervoso, prese il microfono e andò a cercare una canzone al computer.

Voglio farti un regalo,
qualcosa di dolce, qualcosa di raro.
Non un comune regalo,
di quelli che hai perso, mai aperto, lasciato in treno o mai accettato.
Di quelli che apri e poi piangi,
che sei contenta e non fingi.
Vorrei donare il tuo sorriso alla luna perché,
di notte chi la guarda possa pensare a te.
Per ricordarti che il mio amore è importante,
che non importa ciò che dice la gente perché
tu mi hai protetto con la tua gelosia,

che anche, che molto stanco il tuo sorriso non andava via.

(Il regalo più grande_Tiziano Ferro)

Non mi ero mai accorta di quanto fosse bravo a cantare quel ragazzo impacciato e nervoso. Shinichi arrivò addirittura a mettersi due dita in bocca e fischiare, per acclamare l’amico.
Dopo di lui fu Kazuha a trascinare Heiji su quel palco immaginario per cantare un duetto.

I know this isn't what I wanted,
never tought it'd come this far.
just thinking back to where we started
and how we lost all that we are.
We were young and times were easy,
but I could see it's not the same.
I'm standing here but you don't see me,
I'd give it all for that to change.
I'm standing out in the rain,
I need to know if it's over,
cause I will leave you alone.
Flooded with all this pain,
knowing that I'll never hold her,
like I did before the storm.
(Before the storm_Miley Cyrus ft. Nick Jonas)

I due stettero per tutta la canzone uno di fronte all’altra, guardandosi negli occhi mentre cantavano. Anche se ogni tanto il detective di Osaka lanciava un occhiata al monitor per leggere le parole che non conosceva.
Alla fine della canzone lui attirò Kazuha a sé e la baciò. Ovviamente noi a quel gesto urlammo e applaudimmo ancora più forte.
Fu il turno di Kaito, ed ero già pronta a piangere e ad emozionarmi, ma ad un tratto nel bel mezzo della canzone mi tese la mano e mi fece andare vicino a lui per poi porgermi l’altro microfono.

No soy ave para volar,
y en un cuadro no se pintar.
No soy poeta escultor.
Tan solo soy lo que soy.
Las estrellas no se leer,
y la luna no bajare.
No soy el cielo, ni el sol...
Tan solo soy.
Pero hay cosas que si sé,
ven aquì y te mostraré.
En tu ojos puedo ver...
Lo puedes lograr, prueba imaginar.
Podemos pintar, colores al alma,
podemos gritar Yee ee.
Podemos volar, sin tener alas.
Ser le letra en mi canciòn,

y tallarme en tu voz.

(Podemos_Jorge Blanco ft. Martina Stoessel)

Tra me e lui, dopo la canzone, ci fu solo un abbraccio, ma in quella abbraccio sentivo ancora tutta l’essenza di ciò che era accaduto quella notte.
Lui tornò in mezzo agli altri, ma io volli restare lì per cantare un’altra canzone.

No se imaginan de que cosas hablamos
estando en nuestro sitio especial.
Conversar
de moda, chicos, mùsica y vacaciones,
sueños que se vuelven
canciones jugando.
Planeta de las chicas, exclusividad.
La clave son la risas, còdigo amistad.
Planeta de las chicas, exclusividad.

La clave son la risas, còdigo amistad.

(Codigo amistad_Martina Stoessel, Lodovica Comello, Candelaria Morfese)

Come mi aspettavo, dopo poco che avevo iniziato a cantare arrivarono anche Ran, Sonoko e Kazuha. Poco dopo Bianca e Alice trascinarono Shiho e cantammo tutte quante.
Andammo avanti per due ore intere. Erano le undici quando ormai eravamo tutti stufi e stanchi di cantare e chiudemmo tutto.
A quel punto i maschi, chiedendoci di rimanere lì, uscirono in spiaggia.

  
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