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Autore: katsu    15/02/2009    3 recensioni
i pensieri e l'angoscia di un uomo condannato a subire il giudizio di Kira
Genere: Malinconico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi, Light/Raito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bene dopo tanto tempo eccomi con qualcosa di nuovo e altamente depressivo considerando il mio stato emotivo attuale,e per questo che voglio fare una a pochi che ancora seguivano “DEBT” ovvero che, come avrete notato, per il momento la lascerò in sospeso, un po' per un calo creativo, un po' per il poco successo che ha riscosso che sinceramente non mi da alcuno sprone a continuare, così se qualcuno fosse interessato può farmelo sapere e potrei anche pensare di continuare, ma comunque poi si vedrà in ogni caso chiudo qui le “comunicazioni di servizio” e spero che questa vi piaccia qualcosa di buono prima o poi mi riuscirà XD











Uno dei tanti







Erman Lorcrof, recentemente condannato per omicidio risulta tutt'oggi latitante dopo la sua teatrale

fuga dallo stesso tribunale che aveva emesso la sentenza definitiva, la polizia.... “

lo schermo della televisione ronzava nella semioscurità di una stanza trasmettendo le ultime notizie. Un ragazzo scriveva convulsamente su di un quaderno ridendo appena.

1, 2, 3...”





Kira ti ucciderà, lo sai vero?


20, 21..”


Un uomo parlava solo, accasciato sulle scalinate di un altare, in una chiesa vuota. Da giorni non faceva altro..


27, 28..”


Ho ucciso un uomo!”

e allora? Non sembravi tanto dispiaciuto, in quel momento”

ma..ma lui aveva..e poi.. ero ubriaco... io .. non”

non importa, questo, a Kira non importa, rassegnati”

smettila,SMETTILA!”

fa male la verità, vero? Morirai, sei un peccatore e, come tale, devi pagare ”

io..io non volevo, mi riscatterò! Non basta?”

sei scappato..”

come se questo dicesse tutto..”

per lui si, giudica in base alle azioni, non ai buoni propositi”

BASTA, BASTA, BASTA! Non voglio più sentirti!”

e allora taci, io sono te”


32, 33...”


Da quanto tempo era lì non gli era facile supporlo aveva completamente perso il senso della realtà, e dopo giorni di solitudine e rimorso si era ritrovato a discutere con se stesso.

Non era strano che avesse paura, conosceva la “storia” di Kira, ma non poteva farsene una ragione.

Piangeva e gridava che non era giusto, arrancava verso l'altare e pregava un Dio in cui non aveva mai creduto. Gli avevano detto che un Dio è buono e misericordioso. Implorava pietà e una Giustizia più umano di quella che vigeva allora sulla terra. Era pentito. In realtà non avrebbe mai voluto arrivare a tanto.

Ma questo, Kira, non lo poteva sapere, forse perchè un dio non sa cosa sia la fragilità umana e non la può capire, già è così logico.

Eppure non riesce a rassegnarsi, e la cosa gli sembra così ironica. Quante volte nella sua vita ha pensato che forse sarebbe stato meglio morire? Per non sentire più l'oppressione, il dolore, o, più semplicemente, la noia. Ed ora questo suo attaccarsi prepotentemente a una vita inutile e peccaminosa, sbagliata, lo sconvolgeva con una semplicità disarmante. Non voleva morire, ecco tutto.


34, 35..”


Ma io, sono solo un uomo...”


36, 37..


La giustifica di tutti.


38, 39..”


il momento migliore per vivere non è quando tutto sembra dovuto, per la facilitò con cui si ottiene. Nella tranquillità spesso l'uomo dimentica di ringraziare il destino e di vivere il domani. E non è nemmeno nell'estasi del bilico e della precarietà che si procura, nella vita, chi è semplicemente annoiato.

No, il momento migliore per vivere, quello in cui la vita si avverte davvero, è quando si sente quest'ultima scivolare dalle mani, strappata quasi in un soffio crudele. E allora sadicamente l'uomo si aggancia ad essa con mani e piedi, con ogni appiglio disponibile e, senza dimenticare una certa tendenza autolesionista, non si rassegna a morire in pace. Si tortura invece con false speranze e comincia davvero a credere alla vita in tutta la sua complessa semplicità. E ha paura di perder tutto, una fottuta paura, come l'uomo che adesso piange in quella chiesa e maledice il fato e la sua stupida superficialità. Come l'uomo che trema stringendo convulsamente il crocifisso sull'altare. Come ogni uomo quando si rende finalmente partecipe del ciclo dell'universo. Come ogni uomo che crede nella vita.


ho paura, ti prego... ovunque tu sia, perdonami...”


40, un altro in meno, tsk feccia..”


Ma non tutti gli uomini credono nella vita, continuate, continuate, il vostro sadico gioco!

Spira, lì dov'era, abbracciato ad una croce, gli occhi vuoti e le labbra tirate in un ultimo spasmo di dolore.


Ora è solo uno dei tanti nomi scritti su un foglio bianco, senza volto, né storia.

E c'è ancora qualcuno che osserva, indifferente.





Chissà che sta combinando Ryuk, se la starà spassando sulla terra?”

Aye! A quanto pare ha trovato qualcuno che ha deciso di rubarci il lavoro!”

hahhaha, che importa? Ci si annoia comunque da morire qui..”

già...”

forza dai carte, che stavolta ti straccio”

quante volte lo avrai ripetuto negli ultimi cent'anni?”

è la volta buona credimi”

se lo dici tu...”


frush,frush....












end



  
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