Ringrazio
anche solo chi legge.
Cap.6
La terribile verità
Trunks
aprì la porta della camera da letto dei
genitori ed entrò, seguito da Goten che si chiuse la porta
alle spalle. Gli
ansiti del principe dei saiyan risuonavano nella stanza.
“Goku”
mormorò il glicine.
Goten
batté un paio di volte le palpebre e guardò suo
padre.
“Cosa
ci fai qui?” chiese.
Trunks
si voltò verso suo padre e rabbrividì, il viso
del genitore era contratto e madido di sudore.
Goten
seguì lo sguardo del migliore amico e deglutì,
le labbra di Vegeta erano socchiuse e violacee. La porta si
aprì e nella stanza
entrò Bulma, seguita dalla figlia.
“Oh,
Goten, meno male che sei qui. Quegli inutili dei
dottori hanno solo detto che è qualcosa che attacca al
cuore, ma non ci
capiscono niente” si lamentò Bra.
Goten
le cinse le spalle con un braccio e le diede un
bacio sulla testa.
“Goku?”
chiese Bulma, guardando il viso dell’amico.
Goku si alzò dalla sedia su cui era seduto e fece un paio di
passi avanti,
allontanandosi dal letto sui cui giaceva il principe dei saiyan.
Espirò
rumorosamente e socchiuse gli occhi.
“Sono
qui per dirvi che la malattia di Vegeta è
incurabile” sussurrò. Bra sgranò gli
occhi, Bulma trattenne il fiato, Trunks
digrignò i denti e Goten impallidì.
“Papà,
cosa stai dicendo?” chiese quest’ultimo, la
voce gli tremò. Goku sciolse la coda intorno alla sua vita e
la dimenò, facendo
cadere un paio di peli marroni sul pavimento.
“Avendola
avuta lo posso dire con certezza” sussurrò
roco.
“Però
tu sei guarito se sei qui a parlarne!” ribatté
Goten alzando la voce. Goku abbassò lo sguardo, il suo viso
era pallido e le
sue labbra bluastre.
“Non
è una semplice malattia, è un veleno. Dipende
dalle dosi che si ingeriscono” ribatté Goku con
voce roca.
“E
come le avrebbe ingerito mio padre?” ringhiò Bra.
Sentiva rimbombare i mugolii di dolore del padre nelle orecchie. Goku
si voltò
verso Vegeta, le proprie iridi nere erano liquide.
“Tempo
fa, quando tu e Goten eravate piccoli, abbiamo
combattuto un mostro”. Iniziò a raccontare.
“Me
ne sarei accorto se tu ti fossi ammalato quando
ero piccolo”. Lo interruppe Goten alzando la voce. Goku si
passò la mano tra i
capelli a cespuglio e negò con la testa.
“No.
Questo mostro è stato sconfitto prima della
vostra nascita ed è stato ucciso. Qualcuno, quando eravate
piccoli, lo ha
resuscitato. Questa creatura aveva la coda velenosa ed io
l’ho morsa, così mi
sono infettato. Invece Vegeta ha ricevuto una codata”
ribatté.
“La
malattia cardiaca di Goku prima dei cyborg”
bisbigliò con voce inudibile Bulma.
Trunks
avanzò verso Goku e lo guardò in viso.
“È
quel Freezer di cui evitate sempre di parlarci,
vero? Da cui tentate di tenerci lontani da sempre” chiese.
“Quello
da cui viene Devil?” chiese Goten e la voce
gli tremò.
Il
Son più grande annuì.
<
Non posso dirgli che Vegeta è stato infettato a
fondo perché era un mercenario. In fondo Freezer impediva
che si ribellassero a
lui ricattandoli con l’antidoto. Ecco perché
Vegeta stava morendo e cercava
l’immortalità su Nameck… sembra passata
una vita> pensò.
Trunks
strinse un pugno e aggrottò la fronte.
“Non
è possibile! Qualunque cosa fosse quella malattia,
si era cronicizzata” ringhiò.
“È
così, ma Vegeta è stato indebolito dal gas di
Devil. Era solo questione di tempo che le due cose si sommassero. Mirai
Trunks
ci ha detto entro quanto tempo dovesse morire”
spiegò Goku.
Bulma
passò di fianco al figlio, si posizionò davanti
a Goku e lo raggiunse al viso con uno schiaffo.
“Sapevate
che sarebbe morto, non è vero?!” gridò.
Goku
si massaggiò la guancia arrossata ed annuì.
“Considerando
tutto, ora gli restano solo tre giorni”
mugolò.
Trunks
corse fuori, Goten e Bra lo seguirono, uscirono
dalla stanza e proseguirono correndo lungo il corridoio.
“Cosa
vuoi fare?” domandò Goten.
“Dove
stai andando?” gli fece eco Bra.
“Prendo
il radar cerca sfere. Chiederemo a Shenron di
guarirlo!” rispose Trunks, aprendo la porta metallica del
laboratorio della
madre.