Arrivarono in hotel, stanchi ma soddisfatti.
Christy, dopo tutto quel lavoro, aveva
decisamente bisogno di fare un bagno rigeneratore e stendersi a letto quanto
meno per trenta minuti.
Si rivolse al resto del gruppo con suo
solito sorrisino, mentre gli altri stavano salendo le scale per andare ognuno
nelle proprie camere a riposare.
“sentite, io sono proprio stanca quindi…e
poi non vorrei disturbare…”
“ma tu non disturbi
U_U”
“beh, no, però ho bisogno di farmi un bagno
e di fare un sonnellino…”
“potresti farlo anche nella mia stanza, il
bagno…”
“eh dai Tom!” disse scocciato
Bill.
“non penso mi convenga fare un bagno, nuda,
nella stanza del sexgott.”
“oooh eccome se ti conviene, io sarei
sicuramente felice!”
“ah ma questo proprio non lo mettevo in
dubbio, caro ^_^”
“dai Tom, se deve andare lasciala andare,
tanto questa sera ci rivedremo giusto?”
“si, certo Bill, io di sicuro tutta sola a
Magdenburgo non ci sto!”
“perfetto, quindi ci vediamo più tardi bella
:)”
“ok ^_^”
Gustav e Georg la salutarono con due baci
sulle guancie e si avviarono verso l’ascensore, seguiti da David, come al solito
intento a parlare al cellulare.
Tom le stampò un bacio sulla fronte, un
dolcissimo bacio che fece arrossire sia Christy che lui, non abituato a tanta
tenerezza.
Corse in modo impacciato verso gli amici,
che stavano per salire.
Bill rimase qualche minuto in più con la
ragazza.
“volevo…volevo solo dirti che oggi, al
servizio, sei stata eccezionale, non hai avuto pudore a fare quella foto con me,
se fossi stata un’altra avresti arrossito
sicuramente”
“si, beh, non è la prima volta che faccio
foto del genere, ma, devo confessarti, che con te ho provato un po’ di vergogna,
in fondo…sei sempre Bill Kaulitz, il cantante della mia band
preferita!”
“ooooh questo mi lusinga
molto!”
“^_^”
“e, un’altra cosa permettimi di dirti, prima
che vado in stanza…” Bill si avvicinò a Christy “il tuo corpo…” le poggiò una
mano sulla spalla accarezzandogliela “il tuo corpo è un tempio, mai visto niente
di più perfetto, nonostante sia stato insieme a ragazze molto belle, nessuna ti
supera, nessuna.”
Ormai la ragazza era sul punto di morire,
ogni volta che Bill la toccava o solo provava a parlarle in modo “ravvicinato”,
lei diventava di un rosso acceso impossibile da nascondere, e che risaltava
soprattutto col suo tipo di pelle, molto
chiara.
Christy piantò i suoi profondi occhi verde
mare in quelli di Bill, che le ispiravano tanta dolcezza, e gli sorrise, un
sorriso che poteva far sciogliere anche i ghiacciai
l’Antartide.
Bill tolse la sua mano dalla spalla della
ragazza e la baciò, un bacio semplice e casto sulle labbra, un bacio che, pur
essendo semplice, la fece avvampare, contagiando anche lo stesso Bill che aveva
compiuto l’azione.
Si staccarono dopo una manciata di secondi,
entrambi ancora con gli occhi chiusi.
Christy era assorta nei suoi pensieri,
mentre il cantante si avviava verso la sua
stanza.
Si toccò le labbra ripensando a quel bacio,
Bill era davvero dolce come i giornali lo descrivevano, ma in lui c’era una
specie di fuoco, una fiamma, che aspettava solo di essere
alimentata.
Christy se ne accorse da come il cantante le
parlava, come cercava di sedurla con i suoi modi tanto femminili e la sua risata
contagiosa.
Come riusciva a farla arrossire ogni volta
che si avvicinava a lei per parlare in maniera più
intima.
Adesso la ragazza era confusa, Tom era
sempre stato unico per lei, infatuata di quel ragazzo da circa tre anni, quando
cominciò ad ascoltare i Tokio Hotel per la prima volta, quando quel visetto
angelico con i rasta la colpì dritta al cuore, facendo in modo di aiutarla a
fantasticare su di lui, che un giorno si sarebbero incontrati vivendo un intensa
storia d’amore.
Ma Bill…Bill non lo aveva mai messo allo
stesso piano di Tom, non aveva mai pensato a lui come rubacuori, come
seduttore…
Le era impossibile pensare che l’aveva
appena baciata.
Anche se non era un bacio da film, è stato
un contatto che le fece accelerare i battici cardiaci e le mandò in tilt il
cervello, con un mucchio di pensieri in testa che non riusciva ad
ordinare.
Si incamminò verso il suo hotel,
pensando.
Pensando a…Bill? Tom? Nemmeno lei sapeva chi
aveva la priorità nella sua mente.
A denti stretti camminava,
lentamente.
Fuori era freddo, stava
congelando.
Sperava che questo freddo pungente riuscisse
a congelarle anche i pensieri ma, purtroppo per lei, erano caldi e vivi nella
sua mente.
“cazzo, fa proprio freddo, mannaggia a me
che mi sono messa sta maglietta scollata…”
“scusa, hai da
accendere?”
Un ragazzo, sui 20 anni, si accosta a lei,
fermandola.
“ehm…no, mi dispiace, ma non
fumo”
Erano le 6 e mezza, ma già cominciava a
calare il sole, e le strade diventavano
buie…
“dai, so che ha un accendino in quella bella
borsetta”
“no, ti ho detto di
no!”
“e allora…dei soldi per comprarmelo li
avrai…”
“senti, si può sapere che cazzo
vuoi?!?”
Quel ragazzo si stava avvicinando sempre di
più a Christy, che cominciava ad avere un po’
paura.
Si espose alla luce presente in strada, la
ragazza vide che era un po’ male combinato, sicuramente si trattava di un
drogato.
Più Christy cercava di allontanarsi, più
quel tipo si avvicinava a lei.
Le prese la borsa, provando a strappargliela
di mano, ma Christy fu più forte.
“lasciami! Lasciami ho
detto!”
“vieni qua bambola…non ti farò del
male…”
“aiuto…aiuto!”
Christy diede un calcio alla gamba
dell’uomo, che cadde a terra, e così ne approfittò per scappare e dirigersi al
suo hotel il più presto possibile.
Ma l’individuo si alzò e cominciò a
rincorrerla, quando per strada Christy andò a sbattere contro un altro uomo
vestito di nero…
“senta, mi deve…mi deve aiutare…anf…un…un
uomo, mi sta, anf, inseguendo…”
“ma lei è la signorina
Christy??”
“ehm…si…mi aiuti per favore…ma…come fa a
conoscermi?
Aspetti…
Ma lei, lei è
Saki!”
“si signorina, vedo che si ricorda di
me…”
“cosa…cosa ci fa
qui??”
“stavo per andare in hotel…ma, chi è che la
sta inseguendo?”
“un…un uomo, sulla trentina, voleva dei
soldi, la borsa, ma non gliel’ho data e…e così mi ha
rincorso…e…”
“signorina si calmi, adesso ci sono io a
proteggerla…”
“si ma io…io devo andare al mio hotel e poi
al vostro e si farà buio…da sola…da sola non posso…ho
paura…”
Una lacrima cominciò a scorrerle in
volto.
“non si preoccupi, adesso ci sono io
qui…facciamo che le lascio il mio numero e quando è pronta mi chiama e io vengo
a prenderla, ok ^_^ ?”
“si ma…mi accompagnerebbe in hotel anche
adesso?”
Disse la ragazza con fare
dolce.
“certo! Come potrei farle un torto
rifiutando? ^_^”
“grazie…è davvero molto
gentile...”
“mi deve fare solo un piccolo
piacere…”
“quale?”
“non deve piangere adesso, ci sono io a
proteggerla!”
“o…ok, non
piangerò!”
“bene! Adesso l’accompagno in
albergo…aspetto una sua chiamata più tardi
:)”
Continuarono a camminare finchè non
arrivarono all’enorme albergo.
Saki salutò distaccatamente Christy, che
entrò, sorrise al receptionista e salì nella sua
stanza.
Chiuse a chiave per sicurezza, aveva molta
paura quella sera.
Sbuffò, si spogliò ed entrò in
vasca.
Vi rimase per un bel po’ di tempo, finchè
non si accorse dell’ora: erano le 20 meno un quarto e lei doveva essere
all’altro hotel per cenare con i TH alle 20 e un
quarto.
Uscì di fretta dalla vasca coprendosi con un
asciugamano trovata li, si stirò i capelli, si truccò ed aprì le valigie per
scegliere cosa avrebbe indossato quella
sera.
Ad un tratto, qualcuno bussò in
stanza.
Christy si avvicinò spaventata alla
porta.
“ehm…chi
è?”
“chiunque tu vuoi che io sia
baby!”
Un ampio sorriso aprì le sue labbra serrate
dalla paura.
“Tom! Ma che ci fai
qui?”
“sono venuto a trovarti…mi mancavi…ma
potresti apri…”
Christy ci aveva già pensato prima a
farlo.
“oh
merda!”
“oh
merda!”
“oddio scusa sto ancora in
accappatoio!”
“ma che ti preoccupi pure?!?! A me va
benissimo così!”
“ma guarda non si era capito
Tom!
Comunque, se mi scusi un secondo vado a
cambiarmi…”
“ok”
Si sedette comodo sul
letto.
“cambiati pure
:D”
“ma che so scema che mi cambio davanti a
te?? Vado in bagno U_U”
“nooo e perché? Tanto già le tette te le ho
toccate quindi…”
“si ma, non è la stessa cosa!
Tsk”
Tom si alzò bruscamente dal letto
avvicinandosi alla ragazza, chinata a prendere dei vestiti dalle
valigie.
Le si mise pericolosamente dietro,
cingendola per i fianchi.
Christy sussultò e alzò la schiena di
colpo.
“T-Tom ma che stai
facen…”
Il rasta portò l’indice sulle labbra della
ragazza che lo guardava basita.
“per una volta…” gli sussurrò all’orecchio
“godiamoci questo momento…
E smettila di parlare per una volta…sai che
non ti resisto…”
“…”
Tom la baciò, non un bacio casto, non un
bacio leggero, un bacio pieno di passione, pieno di sensualità, pieno di
voglia.
Portò una mano sulla sua coscia e cominciò a
toccarla, a sentirla…
Piano portava le labbra al suo collo…al suo
petto…alle sue spalle…
Christy toccava i rasta di Tom
ansimando…
“mi hai…risparmiato metà del
lavoro…”
Diceva il rasta con foga mentre passava le
labbra calde sulla pelle setosa di quella ragazza che lo aveva sempre attratto
sin dalla prima vota che aveva visto quegli occhi verdi dentro i
suoi…
Piano la fece sedere sul letto, mettendosi
sopra di lei…
La desiderava, voleva farla sua, non poteva
più aspettare…
Più aspettava, più cresceva la voglia dentro
di lui.
La ragazza, dal canto suo, era un po’ tesa,
come se avesse paura che tutto fosse troppo
frettoloso.
In realtà, aveva paura perché era
confusa.
A lei piaceva Tom, moriva per lui, ma quel
bacio…
Quel bacio che le diede
Bill…
I baci di Tom non erano
così.
I baci di Bill…il bacio di
Bill…
Quel bacio la fece rabbrividire,
eccitare…
Un puro o semplice bacio, ma un bacio da un
sapore particolare, un bacio mai provato…
Il
bacio.
Tom…Tom era sexy, bastardo, dannatamente
bello, ma non era Bill…
Non baciava come lui, non era semplicemente
lui.
Intanto Tom iniziava a spogliarla…toglierle
l’asciugamano…
Si sentiva che la sua voglia cresceva,
sentiva la passione, il fuoco dentro di lui…
Ma…
“T-Tom
aspetta…”
Si fermò di colpo, offeso e
incredulo.
“cosa…cosa
c’è?”
“beh
ecco…io…io…”
CONTINUA
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