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Autore: LorasWeasley    06/10/2015    7 recensioni
AU [solangelo]
"Finirai per odiarmi, lo so. Alla fine di tutto mi odierai come non hai mai odiato nessuno in vita tua"
...
"-Will … Non dovresti fidarti di me. Non farlo.
La risposta non arrivò subito, ci mise diversi secondi, anche questa non era più che un sussurro.
-Troppo tardi piccoletto."
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Nico/Will, Quasi tutti, Will Solace
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sinceramente dovevo aggiornare domani, ma non sono molto certa che io riesca anche solo a vedere il pc da lontano.
Quindi, per non ritardare altrimenti, eccomi qui.
Questo capitolo è uno dei miei preferiti della storia, spero possa piacere anche a voi.
Alla prossima, Deh
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E Nico s’infuriò con la prima persona a portata di mano: Will.
Gli puntò l’indice al petto mentre a ogni parola glielo infilava di più nella carne.
-Dovete smetterla! Guarda che so benissimo cavarmela da solo, non ho sempre bisogno della vostra fottuta protezione.
Will boccheggiò – Non so di cosa tu stia …
-Ho visto Ethan. Un amico di Luke. Sono felice di sapere della quantità di fiducia che provate nei miei confronti.
-Cosa!?- Esplose a quel punto Will – Hai proprio ragione, non ho nessuna fiducia in te, tanto che ti ho fatto guidare la mia macchina, con me dentro, quando ancora tu non hai mai visto, neanche da lontano, la scuola guida!
Nico strinse le labbra e il biondo continuò.
-Guarda che sappiamo benissimo che sai difenderti da solo. E’ questo il problema. Eravamo solo preoccupati che potessi farci bandire da qui una settimana dopo l’apertura, sai com’è, no? Il sangue non va via facilmente, non dai divanetti di pelle almeno.
-Oh- fu l’unica cosa che riuscì a dire Nico – Okay, torniamo dagli altri.
Will corrugò la fronte guardandolo male, Nico si portò una mano al petto, sul cuore.
-Ti prometto che non lo toccherò, non se non sarà lui a iniziare.
Will era vagamente scettico, ma dopo un secondo “Te lo prometto” da parte del moro si fece convincere.
Quando tornarono dagli altri videro che Luke li aveva già raggiunti, stava parlando con Percy.
-Se gli cade accidentalmente una palla sul piede …
-Nico- lo ammonì il biondo.
-Va bene. Però non starò con la bocca chiusa.
Velocemente li raggiunse del tutto, Will gli corse dietro con un brutto presentimento.
Quando Nico affiancò Percy vide il sorrisetto di Luke allargarsi mentre commentava.
-Ci stavamo annoiando senza di te, Di Angelo.
Nico non rispose in nessun modo e il biondo ci restò quasi male.
-Adesso mi sento offeso, pensavo fossi attratto da me!- Rispose ironicamente Percy fingendosi offeso.
-O magari dalla tua biondina.
Percy strinse i pugni, ma si trattenne. Sibilò tra i denti – Cosa vuoi?
-Il campo da basket. Giochiamocelo.
A Percy uscì uno sbuffo divertito – Scordatevelo, ce lo siamo già giocati e abbiamo vinto noi.
Nico continuò –Ricordi? E’ stato più o meno quando decidesti che avrebbero vinto loro e ci hai abbandonato, sei stato davvero intelligente.
Luke sembrò non ascoltarlo e li provocò – Avete paura di perdere?
Sconvolgendo tutti fu sempre Nico a continuare la conversazione con un tono estremamente calmo e civile, Will si sentì fiero di lui.
-So che forse ti chiedo molto, ma hai mai provato a utilizzare anche un solo neurone? Perché mai dovremo accettare una sfida mettendo in palio una cosa che ci appartiene già di diritto?
Luke era furente dalla rabbia.
Nico gli diede il colpo di grazia sorridendogli e salutandolo sventolando la mano in aria – Puoi andare adesso.
-Non dire un’altra parola, frocio.
Nico si congelò sul posto, poi chiese mentalmente perdono a Will per non poter fare quello che aveva promesso, aveva già preparato il pugno quando fu scansato brutalmente di lato.
Qualcun altro aveva appena tirato un pugno al naso di Luke.
Nico pensò che potesse essere stato Percy, già accanto a lui, oppure Will.
Quando alzò lo sguardo non si capacitò di avere davanti Hazel.
Aveva uno sguardo minaccioso che non gli aveva mai visto, ma poi si rese conto che infondo era sua sorella e un moto di orgoglio gli invase il petto.
-Questo- sibilò la ragazza mentre il sangue iniziava a uscirgli copiosamente dal naso –E’ per mio fratello. Non provare mai più a dire una parola contro Nico.
Non contenta gli caricò un calcio dritto tra le gambe, il ragazzo si accasciò in ginocchio di fronte lei, che lo guardava sprezzante dall’altro.
-Questo è per aver minacciato di stuprarmi.
Nessuno degli amici di Luke mosse un dito per aiutarlo, erano pur sempre in un luogo affollato, molte persone li stavano fissando ed Hazel era pur sempre una ragazza.
Inoltre tutti i loro amici, primo fra tutti Frank, erano pronti a difenderla all’istante.
Quando lo shock iniziale, che era serpeggiato fra i loro amici passò, Percy scoppiò a ridere e si rivolse al biondo ancora dolorante a terra –Dovresti ringraziare il fatto che siano solo due in famiglia. O un terzo fratello ti avrebbe rotto il naso una terza volta.
Fu a quel punto che andarono via, Luke zoppicante.
In meno di qualche secondo tutta la gente che li circondava e che si era messa a fissarli vogliosi di qualche rissa, tornò alle loro conversazioni e al loro mondo.
Hazel si girò a fissare suo fratello con un sorriso quasi timido.
Alla fine portò lo sguardo sulla mano ancora stretta nel pugno che aveva colpito Luke, l’aprì e iniziò a muoverla lentamente, poi si girò verso il suo ragazzo, ancora mezzo sconvolto.
-Però- commentò – Non pensavo facesse così male.
Frank la fissò per qualche altro secondo con quello sguardo, poi scoppiò a ridere e infine la fece alzare da terra di diversi centimetri stringendola in un abbraccio spacca ossa. Le disse qualcosa e la baciò.
Nico distolse velocemente lo sguardo e lo puntò su Will quasi involontariamente, il biondo era appoggiato al bracciolo del divanetto e lo stava fissando, gli sorrise e mimò con la bocca una frase che sembrava tanto “sono fiero di te”.
Nico stava per rispondere con qualche battuta quando Jason gli mise una palla in grembo, era il suo ultimo tiro.
Quando fece strike fissò il tabellone, era a 138 punti, esattamente come Annabeth.
Se Percy, che veniva esattamente dopo di lui, fosse riuscito a fare un tiro decente li avrebbe battuti arrivando primo.
Erano tutti in attesa, quando nel tabellone spuntò la scritta 137.
Era terribilmente appagante averlo battuto per un solo punto, soprattutto quando aveva iniziato davvero male.
-Che cosa!? Non è giusto!- Percy iniziò a lamentarsi mentre Annabeth glielo rinfacciava tranquillamente, si girò verso Nico con un sorriso e gli batté il cinque.
Ma in realtà tutto il merito era di Will e dei suoi consigli.
Si girò e si avviò velocemente proprio verso di lui, che corrugò la fronte non capendo che intenzioni avesse il ragazzo.
-Dove vai?- Domandò Jason.
-A prendermi il trofeo.
E senza pensarci due volte circondò il collo di Will con un braccio, mentre con l’altra mano gli afferrava la maglietta, poi lo baciò.
Lo baciò davanti sua sorella, davanti tutti i suoi amici, davanti un sacco di gente estranea che molto probabilmente l’avrebbero giudicato.
Lo baciò e, per quanto gli riguardava, il resto del mondo poteva anche bruciare.
  
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