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Autore: 9MssHaruKaze6    07/10/2015    2 recensioni
Si dice che alcune persone siano legate insieme dal filo rosso del destino, per quanto possa sembrare assurdo, è bello pensare che semplicemente potrebbe anche essere vero. Magari in un primo momento non ci si rende conto delle cose... ma prima o poi tutto si mette al posto giusto.
...
Era strano che si comportasse a quel modo, di solito era anche troppo diretto con le persone ma in quel momento c’era qualcosa che lo bloccava e non aveva la più pallida idea di che cosa potesse essere. Mentre continuava a scervellarsi, con lo sguardo verso il basso, senza preoccuparsi di dove stesse andando, urtò “ stranamente” contro qualcuno che gli stava di fronte e ( meno male che ci aveva pensato il destino) quella persona era proprio Hinata.
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Kiba/Ino, Neji/TenTen, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Temari
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo 14 ~ Un'amara scoperta ~

 

Se tra i banchi di scuola era rinata una certa sintonia tra Naruto e Hinata, durante la gita la situazione non aveva fatto altro che migliorare per loro. Era passata più di una settimana da quando erano tornati. Per entrambi i sentimenti verso l'altro continuavano a crescere, ora dovevano solo giungere al fatidico passo “oltre ”. Ma se per loro due andava tutto a gonfie vele, per i due migliori amici del biondo era tutt'altro che andata, non era proprio partita, forse avevano solo inserito la marcia. Ma ormai aveva capito che c'era qualcosa di diverso in loro, bé per Sakura non era certo una novità, lei cambiava sempre idea alla fine, ma forse finalmente anche Sasuke aveva aperto gli occhi. Ogni volta che si incontravano, sia in classe che fuori, sembrava come se intorno a loro si diffondesse una strana tensione, volevano parlarsi ma allo stesso tempo non sapevano cosa dirsi. Però lui l'aveva notato, quella loro necessità di stare vicini anche se per poco, anche senza parlarsi, pareva una forza calamitica la loro, eppure qualcosa gli impediva di stare vicini come vorrebbero. Qualcosa come la paura, come l'orgoglio.

Ma pensò anche che per il momento sarebbe stato meglio non immischiarsi, almeno finché non ce ne sarebbe stato bisogno.

 

Un pomeriggio Hinata e Sakura erano venute a casa sua per fare i compiti e studiare insieme ma più che altro erano venute per aiutare lui in vista delle imminenti verifiche. Praticamente rimasero buona parte del tempo a casa del biondo. Ad un certo punto qualcuno suonò al campanello.

<< Naruto, aspetti qualcuno?! >> chiese la rosa.

<< No non mi pare...però potresti andare ad aprire? Sono quasi certo che si tratta di Sasuke >>

La rosa si era già alzata per andare verso la porta ma si bloccò di botto quando gli disse che poteva esserci Lui dietro quella porta. Ma non poteva di certo lasciarlo fuori, anche perché pareva divertirsi molto con quel campanello. Aprì la porta.

Eh si, era proprio Sasuke. Il ragazzo spalancò gli occhi, non si aspettava di trovarla lì.

<< Ciao >>

<< Ciao >>

<< Posso... entrare? >> non si era resa conto di averlo lasciato sulla soglia.

<< Ah si certo... scusa >> .

<< Oi Naruto – salutò l'amico – Hinata – lei sorrise di rimando, cordiale come sempre. Raggiunto il divano vi ci sdraiò comodamente, evidentemente lo faceva spesso di piombargli in casa perché il biondo non sembrava per niente sorpreso. Quando non aveva niente da fare andava sempre da lui.

Sakura tornò a sedersi sul tavolo in salotto. Dopo un po' e dopo averci pensato su, con coraggio la rosa gli disse.

<< Sasuke vuoi... studiare insieme a noi? >> chiese un po' indecisa.

In realtà non ne aveva per niente bisogno ma del resto non aveva niente da fare e poi... glielo aveva chiesto lei...

<< Va bene >> per un secondo gli occhi della rosa si illuminarono e lui ne fu molto felice.

Forse finalmente... stava iniziando a perdonarlo sul serio? Tutto ciò era molto ironico perché, neanche a farlo apposta, fra poco avrebbe rovinato di nuovo tutto come sempre... ma doveva dirle assolutamente quella cosa, aveva temporeggiato abbastanza.

Aveva paura, ma non poteva più tirarsi indietro.

Studiarono tutti insieme per circa un'oretta. Sasuke si era seduto vicino a lei. Si “ aiutarono ” a vicenda e lei, ogni volta che si avvicinava per spiegarle qualche esercizio, doveva lottare duramente con se stessa per evitare di perdere la concentrazione. Non toccavano l'argomento “sentimenti ” da un po' ormai per cui la situazione tra di loro stava lentamente migliorando. Il fatto che ora non litigassero più ad ogni occasione rappresentava un gran sollievo per il biondo, ma allo stesso tempo sapeva che quello non era abbastanza per loro, anche se cercavano di nasconderlo in tutti i modi. Gli conosceva troppo bene. Aveva bisogno solo di una conferma da Sasuke ma era quasi certo anche dei suoi sentimenti.

Si stava facendo tardi e Hinata doveva tornare a casa, per cui il biondo si offrì prontamente di accompagnarla a casa. Così quei due sarebbero rimasti a casa da soli. Sperava solo che Sasuke non rovinasse tutto o che almeno non la lasciasse andare a casa subito e da sola!

Era un'occasione che non poteva lasciarsi sfuggire. Eh già.

 

Dopo un po' a nessuno dei due andava più di studiare, da quando Naruto e Hinata se ne erano andati lasciandoli soli avevano continuato a farlo solo per non dover pensare proprio a quello. Erano da soli in casa!! Da un sacco di tempo ormai non accadeva più.

Si vedeva lontano un miglio quanto la rosa fosse agitata, di cos'altro potevano discutere se non della scuola?! Ah idea!

<< Naruto in questo periodo sembra un'altra persona, non trovi? >> attaccò all'improvviso, il moro la guardò curioso.

<< Dici? A me sembra sempre il solito! >> la rosa sospirò.

<< Voi ragazzi non capite mai niente – la guardò indispettito - … quando è insieme a Hinata sembra molto più tranquillo e sorridente, con lei anche il suo animo è più sereno... lo capisco dai suoi occhi >> il ragazzo non disse nulla e lei continuò.

<< Sappiamo entrambi quello che ha dovuto passare, ha avuto molto coraggio per riuscire e sopportare tutto questo, ma a volte solo il coraggio non basta... noi gli siamo sempre stati vicini, come anche gli altri ma... era sempre come se gli mancasse qualcosa. Ora, penso proprio che l'abbia trovata... però si deve decidere a dichiararsi! >> rise, era davvero felice per lui, dopo tutto quello che aveva passato, se lo meritava proprio.

<< è vero, hai ragione – sorrise anche il moro – ci vuole coraggio per fare certe cose... >> disse a bassa voce voltandosi e guardando fuori dalla finestra.

Anche il suo passato non era stato dei più rosei, i suoi genitori da qualche anno avevano dovuto trasferirsi all'estero per lavoro e lui e suo fratello erano cresciuti con i nonni, poi anche lui lo lasciò per seguire la sua strada. L'unica differenza con Naruto era che lui non aveva perso nessuno anche se in realtà si era sempre sentito un po' solo, ora più che mai senza suo fratello. L'unico che tenesse davvero a lui. Ma ora che suo fratello stava male... non poteva sopportare di perderlo, non lui. Gli aveva promesso che sarebbero rimasti sempre insieme e invece... ma non ce l'aveva con lui per questo, lui stesso non vedeva l'ora di andarsene e vivere la propria vita liberamente. Da quando era bambino si era sempre promesso che l'avrebbe seguito ovunque fosse andato, e avrebbe fatto così una volta finita la scuola. Era sempre stato un bambino che stava molto sulle sue, distaccato, eppure quei due non l'avevano mai lasciato in pace, chissà perché? E poi proprio loro due, erano diventati i suoi migliori amici. Erano tutto per lui, contro ogni sua aspettativa, ora non avrebbe mai voluto lasciarli ... ma lui era suo fratello. Doveva farlo. Doveva raggiungerlo il prima possibile. Ora più che mai.
 

Sasuke non era un codardo, non lo era mai stato, riusciva sempre ad affrontare ogni situazione in modo calmo e razionale. Ma quando si trattava di lei... andava tutto a farsi fottere.

Ora che le cose stavano iniziando ad andare bene... non poteva rovinare tutto proprio ora, ma non aveva altra scelta, doveva dirle che fra qualche mese l'avrebbe lasciata... forse anche per sempre. Ma come poteva riuscirci... l'avrebbe fatta soffrire ancora. Ma come evitarlo? Sembrava proprio che tutto quello che facesse fosse destinato a farla star male.

Forse andarsene sarebbe stato un bene... forse.

Fece un gran respiro.

<< Sakura... ti ricordi quando ti avevo parlato di mio fratello? >> la ragazza si voltò a guardarlo. Eccolo, lo aveva sentito di nuovo, quella terribile stretta allo stomaco e un senso di angoscia tale da toglierle il respiro. Non voleva sentire che cosa aveva da dirle.

Fece cenno di sì con la testa.

<< Ecco... la sua malattia sta peggiorando, per cui ha bisogno di me...non voglio lasciarlo da solo in un momento come questo... io devo stare al suo fianco... e poi... >> parlava molto lentamente, aspettandosi quasi che di li a poco si sarebbe messa a urlare ed inveire contro di lui. Se lo aspettava, ma invece non accadde nulla di tutto ciò. Aveva paura di alzare lo sguardo e guardare il suo volte, aveva paura di cosa vi avrebbe potuto vedere. Ma di gran lunga avrebbe preferito che gli avesse urlato contro. Quando non si ha neanche la forza di gridare, allora si che è tutto finito.

Visto che non aveva ancora detto niente, si convinse ad alzare lo sguardo. Il suo volto, i suoi occhi, mostravano varie emozioni: confusione, incredulità, forse un briciolo do rabbia ma soprattutto paura e la consapevolezza che forse questa volta sarebbe potuto davvero scomparire dalla sua vita.

<< Sakura... >>

<< … mi stai dicendo che te ne andrai? … che non tornerai più... da noi? … da me? >>

Perché doveva essere tutto così difficile per loro?! Non potevano vivere semplicemente la loro complicata vita da adolescenti? Insieme? Ovviamente no.

<< Sakura io... >>

<< Perché non me lo hai detto... perché non me lo hai detto prima?! >>

<< Che differenza avrebbe fatto? Ormai ho deciso... non posso farci niente! >> finiva sempre per risponderle male quando era sotto pressione, accidenti!

<< Ormai hai deciso... e non ti importa di noi!? >> sapeva di essere egoista in quel momento ma davvero non riusciva a credere alle sue parole.

<< Certo che mi importa di voi! Siete la cosa più vicina a una famiglia che ho! Ma lui è mio fratello, farei qualsiasi cosa per lui. Cosa credi che non mi mancherete?! Che non mi dispiaccia non poter finire la scuola con voi?! >> la sua voce era strozzata, si sentiva chiaramente quanto fosse frustrato per questa situazione.

Era qui. Tutta la sua vita era qui, e gli sarebbe mancata da morire, ma cosa poteva farci? Non lo avrebbe mai immaginato, eppure era così. Evidentemente il destino aveva deciso che doveva andare in questo modo. Magari sarebbe tornato, non poteva saperlo ma era inutile darle false speranze. Anche a se stesso.

Gli occhi arrossati della rosa erano spalancati ma allo stesso tempo sembravano che non stessero guardando niente.

<< … finire la scuola... con noi? Quando... quando avevi intenzione di partire? >> la sua voce tremava.

<< Al termine di quest'anno scolastico... >> dirlo di nuovo e ad alta voce, lo rendeva tutto più concreto, inevitabile.

<< Ma... manca solo qualche mese... >> il ragazzo abbassò lo sguardo, non poteva sopportare di vedere di nuovo il suo viso rigato dalle lacrime che ora piano piano stavano iniziando a scendere.

<< Rovini... sempre... tutto >> pronunciò debolmente abbassando lo sguardo a sua volta.

<< Lo so... è vero e mi dispiace... proprio ora che stava andando tutto bene >> aggiunse riferendosi più a sé stesso che a lei.

<< … e proprio per questo non voglio trascorrere questi ultimi mesi litigando con te o evitandoci, non lo sopporterei... >>

<< Ah non lo sopporteresti? Hai idea di quanto Io abbia dovuto sopportare? Lasciato correre! E quante volte ti abbia perdonato... perché, nonostante tutto, continuavo ad amarti! Hai idea di quanto sia stato difficile per me, di quanto abbia sofferto?! E ora tu mi vieni a dire che te ne vai? Non mi hai fatto male abbastanza!! >> erano crudeli le sue parole ma lo erano così tanto proprio perché erano vere. Lui lo sapeva, lo sapeva eccome. Si stava sfogando, ne aveva tutto il diritto.

<< Scusami... >>

<< Cosa me ne faccio delle tue scuse!! le tue scuse non mi faranno stare meglio una volta che te ne sarai andato! >> ora stava urlando, piangendo e lui si sentiva proprio una merda.

L'aveva delusa di nuovo... eppure questa volta, poteva giurare che i suoi occhi neri come la notte non erano poi così diversi dai suoi , si vedeva quanto fosse dispiaciuto, quanto anche lui stesse soffrendo. In fondo al cuore capiva perfettamente la sua situazione, anche lei avrebbe fatto lo stesso. Non lo incolpava per questa sua decisione, non questa volta almeno, ciò non toglie che avrebbe dovuto dirglielo già da tempo. Solo che... avrebbe fatto troppo male lo stesso. Lo sapeva bene.

Ma quando avrebbe potuto dirglielo se ultimamente non facevano altro che litigare?

Era arrabbiata, così arrabbiata, perché il destino ce l'aveva così tanto con loro? Perché non gli lasciava in pace una buona volta!? Facile prendersela con il destino, ma chi altro si può incolpare quando tutto va così male?

Gli occhi di Sasuke erano così tristi, così non li aveva mai visti. Ciò non toglie che aveva sbagliato a tenerglielo nascosto, poteva scommetterci che Naruto già lo sapeva.

<< Naruto lo sa? >> faceva dei respiri profondi per cercare di calmarsi, aveva anche smesso di piangere.

<< Si... >> come immaginava.

<< Per quale motivo io sono sempre l'ultima a sapere tutto? >>

In realtà non sapeva perché avesse aspettato così tanto a dirglielo ma tra di loro era sempre tutto così in tensione. Questa sarebbe stata la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso del suo dolere. Lo sapeva.

<< Non lo so... forse perché sei quella a cui più di tutti non vorrei dire certe cose. Speravo che qualcosa sarebbe cambiato. Non avrei mai voluto farti stare così, ma a quanto pare è impossibile >>.

<< Da quando ti importa quello che provo, non ti è mai importato di me >>

<< Ti sbagli e lo sai – la guardò in modo penetrante negli occhi – io non avrei mai voluto farti tutto questo... se l'ho fatto è perché sono stato un'idiota e quando me ne sono reso conto, ormai era troppo tardi >>

<< Reso conto di cosa!? >>

<< Se me ne fossi reso conto prima io... >> non riuscì a finire la frase che la porta si aprì, Naruto entrò e si rese subito conto di aver interrotto qualcosa di importante.

Se avesse avuto l'occasione di continuare la frase probabilmente le avrebbe detto che l'avrebbe amata come nessun altro. E che era stato uno stupido. Ma ora non poteva più, l'occasione era scappata via. Forse il fatto che Naruto fosse tornato proprio in quel momento, era stato un bene altrimenti, dicendole quelle parole, avrebbe reso vano tutto quello che aveva fatto fino a quel momento. Se le avesse detto che l'amava, sarebbe stato troppo assurdo da credere perfino per lei.

Quella consapevolezza, in quelle circostanze, sarebbe stato troppo per chiunque. Il rimpianto di tutto quel tempo perso sarebbe stato troppo da sopportare. Aveva deciso che non glielo avrebbe detto, doveva continuare a fare così.

<< Scusate ragazzi... - guardò la rosa – Sakura sono già le 8.00, i tuoi si staranno preoccupando per te >> Naruto l'aveva risvegliata da quello che doveva essere sicuramente un incubo, sembrava un incubo... ma invece era tutto vero.

Avrebbe tanto voluto sentire che cos'altro gli avrebbe detto Sasuke ma ora non aveva più voglia di ascoltarlo.

<< Ah si, hai ragione, grazie Naruto >> gli rivolse un debole sorriso.

<< Ti accompagno a casa? >> chiese gentilmente.

<< No grazie, preferisco tornare da sola, lo sai che è qui dietro >> e con quel da sola, intendeva proprio da sola. Mancavo solo lo sguardo ma era chiaro che si riferisse soprattutto al ragazzo dietro di lei.

<< Sakura aspetta... >> provò ad avvicinarsi a lei fermandola ma lei lo guardò con un sguardo che non ammetteva repliche. A volte faceva davvero paura.

<< Da sola >> prese la borsa, si avvicinò alla porta, salutò Naruto con un bacio sulla guancia e se ne andò. Inutile dire che il biondo fu l'unico ad essere salutato. Una volta che la porta fu chiusa il moro prese la prima cosa che gli capitò a tiro e la lanciò, fortunatamente per il padrone di casa si trattava solo di un cuscino.

<< Fammi indovinare, non è andata bene? >>

<< Da cosa l'hai capito?! >> il biondo chiuse gli occhi sospirando. Il moro fece lo stesso cercando di calmarsi.

<< Naruto, io ci sto provando ma con lei ogni cosa che faccio è sempre sbagliata. È così frustrante! >>

<< E perché ci stai provando? >> chiese stuzzicandolo.

<< Perché? … non lo so! >> volse lo sguardo verso il pavimento, in effetti a lui non ne aveva ancora parlato dei suoi “ nuovi ” sentimenti.

<< Ci stai provando perché tieni molto a lei e vorresti che le cose migliorassero tra di voi per questo ti preoccupi così tanto >> lo guardò con uno sguardo di chi sapeva già tutto e il suo amico, lo guardò confuso. Allora lui sapeva?

<< No io... cioè si però... >>

<< Sai, mi chiedevo quando avresti aperto gli occhi. Ce ne hai messo di tempo vecchio mio! >> gli diede una pacca sulla spalla, il moro ancora stupito.

<< Non puoi fingere con me, ti conosco troppo bene e avevo capito che era solo una questione di tempo. Sapevo che alla fine avresti capito di essere innamorato di lei >> era davvero impossibile nascondergli qualcosa.

<< Già... - sorrise tristemente - ma comunque le cose non cambiano... >>

<< Perché sei troppo cocciuto e orgoglioso per dirglielo?! >>

<< No, e tu lo Sai che non è per quello >> lo fulminò con lo sguardo.

<< Io non ti capisco, davvero preferisci non dirle niente e soffrire, perché soffrite è evidente, piuttosto che essere sincero e trascorrere insieme quei pochi mesi che vi restano?! >>

<< Hai detto bene. Pochi mesi! >>

<< Ma se continui così non ce ne sarà nessuno! Non ti rendi conto di quanto la renderesti felice dicendole ciò che provi? Non importa che siano solo pochi mesi, quello che conta è che starete insieme! Dici che non ne vale la pena? >>

Se fino a qualche minuto prima credeva che ciò che stesse facendo fosse la cosa giusta, ora non ne era più così sicuro. Era vero, tutto quello che aveva detto lo aveva steso come un pugno in faccia, ma almeno era servito a fargli capire che si stava comportando da codardo. Lui aveva solo paura delle conseguenze e di ciò che avrebbero provato in seguito ma ora, doveva pensare al presente e il solo stare con lei sarebbe bastato per sopportare il dolore che avrebbe provato lasciandola. Era completamente l'opposto di ciò che credeva ma ragionandoci gli sembrava assurdo anche solo il fatto di averlo pensato. Non poteva rinunciare a lei così.

Si ne valeva decisamente la pena.

<< Grazie amico, hai proprio ragione – i suoi occhi si illuminarono – vado a parlarle subito >>

Il biondo annuiva compiaciuto ma poi tornò in sé << No aspetta, meglio darle una notizia alla volta non credi? Per oggi è abbastanza. E poi è già tardi >> cercò di convincerlo ma lo sapeva che non aveva tutti i torti. Naruto ci sapeva proprio fare in certe occasioni ma non glielo avrebbe mai detto, non poteva dargli una tale soddisfazione.

<< Va bene, aspetterò. Giusto per farle passare la rabbia per la mia partenza >> disse un po' sconsolato.

L' amico si avvicinò e gli posò una mano sulla spalla confortandolo.

<< Vedrai che capirà – ghignò – ti ama troppo >> sorrise, ma era profondamente convinto delle sue parole. Il moro fece un cenno con la testa e sorrise anche lui. Chiuse gli occhi e sospirò per l'ennesima volta quel giorno. Forse anche più di quanto io meriti, pensò.

Salutò l'amico e se uscì dalla porta.

 

Sakura era andava via da venti minuti ormai ma volle comunque accertarsi che andasse tutto bene. Si avviò verso casa sua che era a due passi da quella del suo amico. Vide la luce della sua camera accesa e un'ombra dietro la tenda che faceva avanti e indietro, poi all'improvviso vide l'ombra fermarsi ed uscire dalla visuale. Rimase a guardare la sua finestra per qualche minuto. Chissà se riuscirà davvero a perdonarmi. Sorrise mestamente e poi si incamminò.

Nel frattempo la rosa continuava a pensare e a ripensare a quello che le aveva appena detto Sasuke camminando avanti e indietro per la sua camera come se fosse nella più completa agitazione. Poi distrattamente portò lo sguardo alla finestra senza alcun motivo particolare e si bloccò. Lui era lì e stava guardando dalla sua parte. Subito si nascose per non farsi vedere. Non se l'aspettava proprio, che ci faceva lì? E poi perché aveva quello strano sorriso sul volto? Sperò per un momento che non suonasse al campanello e le chiedesse di scendere per parlare, per oggi lo aveva visto abbastanza, anche se una piccola vocina nella sua testa sperava che fosse venuto proprio per quel motivo. Ma dovette ricredersi perché qualche secondo dopo lo vide andare via.

Sasuke non era mai venuto sotto casa sua, non con quello sguardo, mai dopo un litigio.

 

 

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Eilaaà 14 capitolo!

Finalmente Sasuke si è deciso a dirglielo e la reazione di Sakura è più che normale :[

Ma ora ha un nuovo obbiettivo: dirle finalmente ciò che prova! Ma Sakura riuscirà a perdonarlo dopo l'ennesima rivelazione? Lo scopriremo frà poco... hihi

Ringrazio tutti quelli che hanno messo la mia storia tra le preferite/ seguite/ ricordate, mi fa davvero molto piacere ^_^ e a tutti quelli che trovano il tempo per recensire e farmi sapere che cosa ne pensano :D

Alla prossimaaa ;)


 

   
 
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