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Autore: cinquedimattina    07/10/2015    3 recensioni
[ Storia interattiva| Future!Fic | Iscrizioni chiuse]
«Tu non puoi farlo! Io sono l'onnipotente Zeus, Re degli dèi e sono il Signore dell'Olimpo!» urlò arrabbiato il dio, mentre veniva anche lui imprigionato in una delle gabbie.
Il Titano sorrise di nuovo, compiendo un movimento circolare con la mano, sul cui palmo si creò un mini-tornado che andò pian piano crescendo fino a diventare di dimensioni enormi.
«Sbagli, caro Zeus, tu eri il Signore dell'Olimpo» e detto questo, scagliò il tornado verso il dio, che venne risucchiato insieme agli altri suoi simili.
L'era degli Olimpi era finita.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gli Dèi, Nuova generazione di Semidei
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo

 

Un anno dopo, Los Angeles

Il sole stava tramontando, gettandosi nell'oceano come se volesse far posto alla luna il più velocemente possibile.
Il mare era calmo, le onde si infrangevano a riva e tornavano indietro con una lentezza pacifica, stanche, mentre il verso dei gabbiani riempiva l'aria dando una sensazione di pace.
Malia respirò a pieni polmoni, chiudendo gli occhi e beandosi di quella sensazione che non provava da tanto tempo.
E' già passato un anno, si ritrovò a pensare.
Come chiamate dalla sua mente, delle immagini si proiettarono nella sua testa: immagini felici, spensierate, ricche di serenità.
Immagini di lei e Quinn stesi su una barchetta in mezzo al lago delle canoe, che ridono e scherzano, ignari del loro futuro.
Malia strinse le ginocchia al petto, circondandole con le braccia e sorrise nostalgica.
Voleva ricordarlo così, Quinn.
Col sorriso stampato sul volto, gli occhi vispi e pieni di speranza.
Le sembrava fosse stato tutto solo un sogno, tutti i loro ricordi portati via dalla brezza estiva che le scompigliava i capelli rossi.

 

Avevano una canzone, lei e Quinn.
Non ricordava tutte le parole, ma la melodia era piantata perfettamente nella sua mente.
Tutto quel tempo, senza di lui, le faceva sembrare che non fossero mai esistiti, che tutto il tempo passato insieme fosse stato solo un ricordo confuso.
In quel momento c'erano solo lei e quella melodia.

 

Che cosa avrebbe dovuto fare?
Non riusciva a dare una risposta a quella domanda, non senza di lui almeno.
Perché tutti quei piani che avevano fatta sulla sabbia di Long Island, erano finiti.

 

Senza di lui era da sola.
E se si fosse ritrova sola con se stessa, sarebbe stata bene?
Così lontana da casa.
Non lo sapeva.


Sola.

 

«Ti ho detto che vanno bene così!».
La voce di Kahlen le fece riaprire gli occhi, riportandola alla realtà.
«Come fanno ad andare bene se, tra una pietra e l'altra, ci sono venticinque chilometri di sabbia?» stava dicendo Jordan, indicando il suolo.
Stavano preparando tutto l'occorrente per un falò e a quei due era spettato il compito di accendere il fuoco.
«Potrei sempre infilarci la tua testa, tra le pietre. Scommetto che sarebbe un ottimo conduttore per il fuoco!»
«Oh mio.. Sei proprio ir...»
Malia si ritrovò a ridacchiare, di fronte a quella scena.
Non erano proprio cambiati di una virgola.
Spostò lo sguardo su Emma e Todd che, uno vicino all'altra, si avvicinavano agli amici con le braccia cariche di rami da bruciare, sorridenti.
Per quanto fosse evidente che si piacessero, i due ragazzi avevano preferito aspettare, avendo ancora qualche dubbio.
Malia li trovava semplicemente adorabili.
Seduti a riva poco più in là, stretti l'uno all'altra, c'erano Eileen e Ashton.
Lei con la testa sulla sua spalla e lui che, di tanto in tanto, le lasciava qualche tenero bacio sulla fronte.
Dopo la battaglia con Tifone, avevano deciso che era finalmente l'ora di provare qualcosa di diverso.
Diverso, almeno per Eileen.
E, doveva ammettere, se la cavavano piuttosto bene.
Malia sentì un vuoto improvviso all'altezza del cuore, gli occhi le divennero lucidi e il labbro le iniziò a tremare.
Perché lui? Perché proprio Quinn?
In quel momento si sentiva ancora più sola.

 

Una mano sulla spalla la fece sobbalzare, costringendola a voltare lo sguardo.
Emma, Eileen e Kahlen erano lì e le sorridevano comprensive.
Si sedettero accanto all'amica, stringendola affettuosamente.
Subito dopo, arrivarono anche Jordan, Todd e Ashton, seguendo l'esempio delle ragazza.
Malia gli sorrise riconoscente, e quando le lacrime minacciarono di scendere sulle sue guance, lei non fece niente per fermarle.
La strinsero di più, infondendole tutto il loro affetto.
Riusciva anche ad immaginarselo in quel momento, Quinn.
Il solito sorriso ironico sul volto, le braccia incrociate al petto.
Lo vedeva sedersi accanto a lei, circondarle le spalle con un braccio e lasciarle un bacio sulla tempia.
Come se fosse davvero lì.

 

Malia si voltò a guardare i suoi amici e si ritrovò a pensare che, dopotutto, non era poi così sola.
Sorrise.
E Quinn sorrise con lei.

  
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