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Autore: CappelloParlante    07/10/2015    1 recensioni
Il dentista. Solo a sentirlo nominare i vecchi dalla perfetta dentatura giallognola e storta tremano, i bambini cominciano a piagnucolare aggrappandosi alle gonne delle madri, gli adolescenti piantano dei conflitti mondiali perché "io l'apparecchio non me lo metto nemmeno se mi paghi" e gli adulti mugugnano perché sentono già il portafoglio in tasca alleggerirsi drasticamente. Il dentista è questo e molto di più. È l'odore di pulito e di disinfettante, l'aria condizionata che ghiaccia il collo e strambi modellini di dentature cavalline sparsi per tutto lo studio. Ma vi siete mai chiesti cosa succede nelle sale d'attesa dei dentisti di tutto il mondo quando nessuno guarda?
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"Io sono acida, tu sei un uomo, cosa vuoi farci, ognuno ha le sue pecche"  
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" Sei una pazza. Una fuori di testa completa, da buttare" mormorò. Ma le sorrideva, e lei seppe che non diceva sul serio. Forse solo un po'.
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Il ragazzo fece un sorriso sottile "problemi da donna?" chiese curioso. Veronica lo guardò male "non è che le donne devono andare al bagno solo per cambiarsi gli assorbenti"
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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"Sai, mi hanno detto che è un film bellissimo e che merita davvero. Ora, in realtà me l'ha detto Cecilia, sai come è, vive un po' nel suo mondo, non so bene se fidarmi o meno, ma, in ogni caso, ho letto la trama su inernet e mi sembra quantomeno carino. Insomma, non è che ogni film debba essere per forza da oscar, vero, amore? Beh, io dico di no. Anche per-" " mi fa il favore di tacere? Sta parlando senza interruzioni da quando hanno chiuso le luci e se non se ne è accorta sta iniziando il film!". Matilde si girò con un cipiglio offeso verso la proprietaria della voce. Era una vecchiettina con un cappello di dubbio gusto in testa seduta proprio nei sedili dietro di loro. Matilde si ritrovò ad arrossire "ehm...scusi" borbottò. Si girò velocemente verso lo schermo e sprofondò nel sedile, imbarazzata. Leonardo, al suo fianco, cercava di ridere il più piano possibile, ma i risultati erano abbastanza scarsi. Matilde gli tirò una gomitata "cosa ridi, tu" sibilò offesa. Leonardo emise un ultimo risolino e la guardò fisso, gli occhi allegri e brillanti "sei la cosa più comica con cui io abbia mai avuto a che fare" rispose. Matilde levó gli occhi al cielo e sospirò "non è un granché come complimento, insomma, avere l'umorismo di un computer non mi esalta più di tanto". La ragazza rivolse uno sguardo veloce allo schermo dove stava iniziando ad essere proiettato il film " Leo...non so se ne vale la pena. Del film, dico. Cecilia probabilmente non è cosi affidabile, che ne dici...ce ne andiamo?" sussurrò al ragazzo al suo fianco, d'un tratto insicura della sua scelta. Leonardo si voltò verso di lei e alzò gli occhi al cielo "ti vuoi decidere? Prima pensi sia bello, poi guardi un minuto di titoli d'inizio e sei assolutamente certa che faccia schifo...". Matilde incrociò strette le braccia al petto "ma come ti permetti, cafone" sibilò guardandolo male "se non te ne sei mai accorto, sono una grande esperta di cinema, io! Sai benissimo che l'estate scorsa sono pure stata a quel corso di cinematografia in Via delle Brigate! E avevi pure detto che secondo te avevo talento come critica! Oh, ma guarda cosa si scopre, Leonardo! Non mi ascolti mai!" "non è così semplice ascoltarti quando parli ventiquattr'ore su ventiquattro!" rispose il ragazzo piccato, alzando le mani come per tirarsi fuori dalla questione. Matilde spalancò gli occhi "cos- come ti permett-" boccheggiò per qualche secondo come un pesce fuor d'acqua. Quando ebbe ripreso il controllo gli scoccò un'occhiata furibonda "bene " sibilò "se la pensi così può anche finire tutto qui, sai quanto me ne importa" e fece per alzarsi. Leonardo sbuffò "Matilde, non fare idiozie, dai, siediti che vediamo il film assieme" sussurrò. La ragazza raccattò la borsa e si lisciò il cappotto "addi-" " ragazzina, siediti, non vedo assolutamente niente se stai in piedi" la interruppe brusca la vecchietta alle sue spalle. Matilde arrossì nuovamente e si lasciò cadere velocemente sul suo sedile "mi scusi" sussurrò alla vecchia. Si voltò appena verso Leonardo "resto soltanto perché la vecchietta mi fa una paura boia e non voglio contraddirla, ma appena finisce il film ognuno va per la sua strada" sibilò al ragazzo. Leonardo la guardò con occhi sgranati "Matilde, non dirai sul serio, spero" mormorò. La ragazza, in tutta risposta, si voltò a guardare il film. Restò così, gli occhi fissi sullo schermo e le braccia incrociate, senza badare a Leonardo, che le parlava a bassa voce e che le stuzzicava il braccio, ancora terribilmente offesa. Anche se aveva gli occhi incollati alle scene che venivano proiettate, in realtà, non stava seguendo assolutamente nulla della trama. Pensava, invece, a Leonardo, che in quel momento le stava chiedendo scusa all'orecchio con voce bassa e sussurrata. Era rimasta davvero molto male per quello che le avevano detto. Insomma, sapeva benissimo di parlare un pochetto di più della gente normale, ma, accidenti, era il suo ragazzo da parecchio tempo, ormai, e se non aveva ancora accettato quella piccola parte di lei, beh, avrebbe potuto anche fare fagotto e scomparire. "Mati...dai, lo sia benissimo che ti amo, e mi piace da morire quando parli a vanvera" le sussurrò roco all'orecchio. La ragazza, seppur ancora offesa, si lasciò scappare una risatina secca "che cosa romantica" borbottò ironica. Leonardo si sporse ancora di più verso di lei "davvero, Matilde, se mi desse realmente fastidio la tua, beh, parlantina, non sarei qui, ora, a sorbirmi questo film sfrangia palle polacco" sussurrò. Matilde fece un minuscolo sorriso "è slovacco, Leo. È stato filmato in quasi cinque anni, pensa un po', perché il regista aveva una rara malattia alle mani e dava sempre inizio alle riprese nei momenti sbagliati. Così, ciak dopo ciak, alla fine ci hanno messo una vita" rispose a bassa voce. Sentì gli occhi del ragazzo fissi su di lei e, imbarazzata, si voltò veloce verso di lui "cosa c'è?" chiese stizzita "ti ho dato fastidio anche adesso?". Leonardo scosse piano la testa, continuando a guardarla negli occhi "no" sussurrò piano "te l'ho detto, amore. Mi piace davvero quando parli. Non so perché ho detto così, prima, beh, in realtà a volte è vero, non riesco a seguirti bene nei tuoi discorsi, ma ascoltare la tua voce è una cosa splendida" assicurò. Matilde fece una smorfia "non so se esserne offesa o lusingata" mormorò, facendo sorridere lui, "preferirei lusingata" le rispose piano. Matilde alzò leggermente gli occhi al cielo "senti, mi dispiace anche a me" borbottò " lo sai che sono permalosa". Leonardo rise piano "Dio se lo so" mormorò, guadagnandosi un'altra gomitata nelle costole dalla ragazza. "Allora, pace fatta?" chiese, porgendole la mano. Matilde rise appena, e, sentendosi una perfetta bambina all'asilo, gliela strinse "pace fatta" sussurrò. Erano così persi a guardarsi fissi negli occhi, un sorriso allegro stampato in volto, che non si accorsero nemmeno della vecchietta che li guardava curiosa da dietro. "Allora che fate, vi baciate?" chiese con una voce roca. Matilde scoppiò a ridere forte e Leonardo le sorrise " non le interessava il film polacco, signora?" "slovacco, Leo, slovacco" lo interruppe una Matilde particolarmente sorridente. La vecchia scosse la testa "no, è orribile. Allora, la baci?" chiese veloce. Leonardo rise e si avvicinò a Matilde "uhm, non saprei...ti posso dare un bacio?" domandò con voce allegra. Matilde fece finta di pensarci su, poi sorrise apertamente "direi che si può fare". Quando Leonardo fu ad un soffio dalle sue labbra, Matilde non riuscì a trattenere un risolino. Dopotutto, sentirsi bambina insieme a Leonardo, le piaceva davvero, davvero tanto.















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Ed ecco a voi Matilde e Leonardo! Me li sono sempre vista come una coppia un po' atipica. Lei eterna bambina, logorroica e permalosa, lui un po' burbero ma con un cuore d'oro. E, beh, non potevo farli finire male, mi piacevano troppo assieme. Comunque, ormai dovremmo essere praticamente alla fine di questo percorso, infatti rimangono solo Veronica e Giacomo...aspettative? In ogni caso mi piacerebbe davvero, davvero, davvero, davvero (...) tanto ricevere qualche recensione per la storia, anche perché è praticamente conclusa e molte delle persone che seguono, leggono o che hanno messo tra i preferiti " Sala d'attesa" (e vi ringrazio davvero tutte, comunque) non mi hanno mai dato il loro parere e, beh, mi piacerebbe molto sentire la vostra. In ogni caso, come sempre, grazie a tutti:) Un bacio, CappelloParlante

   
 
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