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Autore: MarcelineRoger    07/10/2015    1 recensioni
"Mancavano pochi nomi ormai e dopo «Spinnet».. «Spitha»..«Tarril»..«Terenz»…«Wilson» fu il turno dei gemelli.
«Weasley Fred!» il ragazzino si sedette sullo sgabello e pochi istanti dopo venne smistato:
«GRIFONDORO!» il cappello gli fu tolto dagli occhi e corse al suo tavolo senza voltarsi indietro, subito seguito dal fratello gemello smistato nella stessa casa. Polaris sospirò ed alzò le spalle. Aveva già perso due amici."
Ho adorato dalla prima all'ultima pagina del capolavoro della Rowling. L'unico problema è che ogni personaggio che ho adorato ha fatto una brutta fine. Ho quindi deciso di creare questa storia. Aggiungendo un solo personaggio, Polaris, per far prendere una piega diversa alle vite dei personaggi sullo sfondo. Come tutto può cambiare con una sola vita in più.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Era ormai il tramonto quando l’Espresso per Hogwarts arrivò alla stazione di Hosmegade. Un prefetto dai capelli color carota come Fred e George li aveva radunati davanti ad un omone gigante che teneva in mano una lanterna.
«Primo anno! Primo anno da questa parte! » tutti i ragazzi del primo anno si strinsero intorno al gigante che li guidò verso il lago dove delle barche li attendevano. Ci fu un coro di ohh, lo stretto sentiero che avevano percorso fino ad allora si era aperto all’improvviso sul grande lago nero. Appollaiato in cima a un’alta montagna sullo sfondo si stagliava il grande castello che avrebbe fatto loro da casa.
«Non più di quattro per battello e fate attenzione a non cadere nel lago!» con Polaris ed i gemelli salì sul battello un ragazzo di colore, Lee Jordan. Le barchette si staccarono dalla riva scivolando sul lago. Passarono attraverso una cortina di edere e raggiunsero un passaggio che arrivava direttamente al castello e dopo innumerevoli scalinate finalmente raggiunsero il portone del castello dove il gigante si fermò e bussò per tre volte. 
 
La porta si spalancò rivelando una strega alta, dai capelli raccolti ed un volto severo.
«Ecco a lei professoressa McGonnagal, gli studenti del primo anno.» La donna annuì e sorrise al gigante. Prese in custodia i ragazzi del primo anno e li guidò lungo i corridoi verso un saletta vuota oltre la sala d’ingresso.
«Benvenuti ad Hogwarts, il banchetto per l’inizio dell’anno scolastico avrà luogo tra breve, ma prima di prendere posto nella Sala Grande, verrete smistati nelle vostre Case. Lo Smistamento è una cerimonia molto importante, perché per tutto il tempo che rimarrete qui, la vostra Casa sarà la vostra Famiglia. Le quattro case si chiamano Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. Tutte hanno una nobile origine ed hanno sfornato maghi e streghe di prim’ordine. La cerimonia di smistamento avrà luogo tra pochi minuti davanti a tutti gli altri studenti , tornerò non appena saremo pronti per la cerimonia.» Polaris si guardò intorno. Suo padre non le aveva detto nulla sullo smistamento ed aveva paura. Aveva imparato qualche incantesimo ma se non fossero stati abbastanza? Suo pare si sarebbe vergognato di lei? Deglutì e guardò i gemelli. Anche loro erano tesi ma sorridevano. Adesso che ci pensava li aveva sempre visti sorridere, magari sapevano qualcosa che lei non sapeva. Tese la mano e tirò il mantello di George, o almeno credeva.
«Voi sapete qualcosa dello smistamento?» il ragazzino scosse il capo e richiamò il fratello.
«Ehi George, Polaris ha paura.» il gemello alzò le spalle.
«Beh, anche io! Spero non sia una prova di logica come ha detto Percy o qualcosa di studio, per Merlino non abbiamo ancora cominciato.» si guardarono intorno. Erano tutti agitati, nessuno sapeva che cosa li aspettasse. Ad un certo punto Fred, o almeno credeva, le tirò la manica e le indicò la parete davanti a lei. Polaris sobbalzò. Davanti ai suoi occhi una ventina di fantasmi erano entrati nella stanza attraversando la parete. Nessuno sembrò accorgersi dei ragazzi che stettero in silenzio fino a quando oltrepassarono la parete e la professoressa McGonnagal fece ritorno.
«Bene, ora mettetevi in fila e seguitemi.» A Polaris tremavano le gambe e dovette inspirare diverse volte per poter mantenere la calma. Si mise in fila dietro uno dei gemelli (aveva rinunciato nel provare a riconoscerli) con Lee Jordan dietro di lei. Uscirono della stanza e ne attraversarono un altro paio per poi trovarsi davanti alle doppie porte della Sala Grande. La professoressa battè le mani e le grande porte si aprirono e fecero il loro ingresso nella Sala Grande.
«wow!» Polaris era a bocca aperta. Era illuminato da migliaia e migliaia di candele sospese a mezz’aria su quattro lunghi tavoli dove erano seduti gli altri studenti. Tutti nella sala li stavano fissando e quando la professoressa li fece sfilare davanti al tavolo dei professori alzò lo sguardo per cercare suo padre. Severus era seduto acconto ad un uomo con una barba piuttosto lunga nera corvina ed appena la vide le sorrise e alzò il calice nella sua direzione. La ragazzina sorrise a sua volta e dimenticò tutti gli occhi puntati verso di loro. Il suo papà era lì, lo Smistamento non sarebbe stato nulla di pericoloso. Alzò gli occhi al cielo e rimase meravigliata. Sembrava che non ci fosse un soffitto, il cielo era trapunto di stelle ed una nuvola vagante passò sopra le loro teste. I suoi genitori le avevano raccontato qualcosa della Sala Grande ma nemmeno nella sua immaginazione era tutto così bello e splendente. Abbassò lo sguardo e notò che mentre non guardava davanti a loro era stato messo uno sgabello con sopra un cappello a punta da mago, logoro, rattoppato e pieno di macchie. Fece una smorfia, non aveva nessuna intenzione di metterselo in testa. Il cappello si contrasse, uno strappo vicino al bordo si spalancò e lui cominciò a cantare:
 
Or dunque venite, mettetemi in testa
 Nelle vostre menti il futuro vi aspetta,
non nascondente pensieri superbi,
perché il mio potere non dimentica i furbi.
Ogni pensiero io riesco a scovare,
dunque venite, perché aspettare?
Io riesco a vedere, non ho mai sbagliato,
a quale casata tu sei destinato.
Son quattro le grandi case famose
Che di avervi tra loro sono bramose.
Sei tu un Grifondoro, coraggio nel cuore,
audace, e il fegato è il tuo signore.
Sei tu un Corvonero, mente geniale,
ogni domanda ti è congeniale.
Sei tu  un Tassorosso, pazienza infinita,
ogni lavoro è una nuova partita.
Sei tu un Serpeverde, astuto e ambizioso,
nobil casate e cuor misterioso.
Nessuna casata è superiore,
puoi essere amico di ogni colore.
Or dunque venite, mettetemi in testa,
non avere paura, ci sarà una gran festa.
 
Appena il cappello terminò la sua filastrocca tutta la sala applaudì. Il cappelo si inchinò quattro volte, una ad ogni tavolo e poi tornò immobile. La professoressa McGonnagaal si fece avanti con una lunga pergamena e si voltò verso i ragazzi.
«Quando chiamerò il vostro nome, voi metterete il cappello in testa e vi siederete sullo sgabello per essere smistati.» Guardò il rotolo e lesse il primo nome.
«Tamsin Applebee!» una ragazzina dai capelli biondo steppa si fece avanti quasi tremante, si sedette e la professoressa le mise il cappello sulla testa, che le ricadde fin sopra gli occhi. Dopo pochi istanti il cappello si rianimò gridando:
«TASSOROSSO!» il cappello a destra si rallegrò e battè le mani ed il fantasma della casa accolse la nuova studentessa.
«Bletchey Miles!»
«SERPEVERDE!» il tavolo all’estrema sinistra scoppiò in un applauso ed accolse il suo primo nuovo studente.
«Brown Daisy!»
«GRIFONDORO!» questa volta fu la tavolata all’estrema destra ad applaudire facendo un baccano tremendo. Polaris storse il naso, suo padre aveva ragione, i Grifondoro erano solo dei casinisti.
«Brown Marcus!»
«CORVONERO!» a battere le mani fu il secondo tavolo da sinistra.
Poi ci fu una serie infinita di nomi, «Vega Callister» finì a Serpeverde, mentre «Lara Cursi» a Tassorosso. Poi fu il turno di «Aileen Davies» smistata a Grifondoro subito seguita da «Cedric Diggory» un nuovo Tasssorosso.
«Giordan Lee» il ragazzo accanto a Polaris deglutì e si sedette sullo sgabello. Dopo pochi istanti di attesa venne smistato a Grifondoro.
Dopo Giordan «Aaron Hall» e «Goodwin Harwey» furono smistati a Corvonero, «Marcus Klat» a Serpeverde e «Ebony Lewis» a Corvonero. Erano rimasti in molti e Polaris smise di ascoltare i nomi e le rispettive case.
«Mallory».. «McAvooi».. «Montgomery» e «Montgomery».. «Murray».. «Octav»…«O’Flachecty»..«Pucey»..«Rickett»..«Saint» e «Steeval».
«Snape Polaris!» la sala si zittì e tutti gli occhi vennero puntati su di lei. Prima che il cappello le venisse calato sugli occhi vide gli alunni allungarsi per poterla vedere meglio.
«Mmm..interessante.» una vocina gli  sussurrò all’orecchio e Polaris sussultò. «sei una scelta difficile, Polaris Snape. Molto difficile. Hai una mente meravigliosa, coraggio da vendere e un’insaziabile sete di conoscenza. Vedo l’ambizione di diventare grande. Difficile.» Ci fu silenzio per qualche istante poi la voce ricominciò a parlare. «Dove ti colloco? Serpeverde e Corvonero sono entrambe delle grandi case, ti troveresti bene in entrambe, diventeresti grande, in entrambe. Ma dove ti colloco?» Polaris sospirò e scosse il capo impercettibilmente. Lei non lo so sapeva. A lei erano sempre piaciute entrambe le case, non ne aveva idea. «Mmm.. interessante. Vedo astuzia, vedo ambizione ma è quella grande dose di coraggio che mi lascia perplesso. Coraggio sopito, pronto ad essere utilizzato. Ma a Serpeverde potresti diventare grande, ti aiuterebbe sulla via della grandezza, su questo non c’è dubbio. Mmm… hai una mente meravigliosa che ti aiuterebbe a scegliere la tua strada una volta diventata grande. Mmmm… ho deciso, il tuo posto è SERPEVERDE!» l’ultima parola era stata urlata a tutta la sala, il tavolo all’estrema sinistra applaudì forte e quando le venne tolto il cappello erano passati sei minuti. Polaris fece correre gli occhi da suo padre che le sorrise alzando il calice del vino. Si incamminò verso il suo tavolo e si voltò per sorridere ai gemelli dai capelli rossi che fecero finta di non vederla. La ragazzina abbassò il capo e si sedette al suo tavolo sorridendo tristemente alle pacche sulle spalle.
Mancavano pochi nomi ormai e dopo «Spinnet».. «Spitha»..«Tarril»..«Terenz»…«Wilson» fu il turno dei gemelli.
«Weasley Frederik!» il ragazzino si sedette sullo sgabello e pochi istanti dopo venne smistato:
«GRIDONDORO!» il cappello gli fu tolto dagli occhi e corse al suo tavolo senza voltarsi indietro, subito seguito dal fratello gemello smistato nella stessa casa. Polaris sospirò ed alzò le spalle. Aveva già perso due amici.


N.d.A.
Scusata, scusate, scusate.. lo so sono in ritardo ma ho perso completamente la cognizione del tempo!
Beh, Polaris è finalmente arrivata ad Hogwarts ed è stata smistata tra le Serpi mentre i nostri due rossi preferiti sono degli ovvi Grifoni. 
Spero vi sia piaciuta e grazie a chi ha recensito o legge solamente. Grazie infinte. Mi piacerebbe sapere moto cosa ne pensate.
Beh, alla prossima
MarcelineRoger
   
 
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