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Autore: cristalskies    07/10/2015    1 recensioni
Ambientata dopo la 8x02
Piccola divagazione con finale alternativo...
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Dopo aver lasciato Beckett nel vicolo Castle non perse tempo e, non avendo altre lezioni da fare per l’intera mattinata, raggiunse subito il suo nuovo ufficio in centro, dove ad aspettarlo c’era la sua nuova assistente.
-Allora papà, hai avuto sviluppi nel caso?- Gli chiese subito sua figlia, che si era già messa comoda nella sua sedia dietro alla scrivania.
Nonostante l’occhiataccia che le mandò Alexis si mise comoda comoda e distese le gambe sulla scrivania… Vista la loro media di casi risolti e visto il buonumore che aveva intorno Castle si arrese e gliela diede vinta, sedendosi in una delle comode poltroncine destinate ai clienti.
-Niente di nuovo, tranne quello che abbiamo scoperto prima della mia lezione e che già  sapevamo.-
-Abbiamo?- Le fece subito eco, lei -No, perchè mi sembrava di esser stata l’unica ad aver ottenuto informazioni stamattina…-
-Non essere pignola, tesoro- le rispose -in fondo essendo uno scrittore famoso posso permettermi queste “licenze poetiche” nell’uso delle coniugazioni verbali!-
-In ogni caso- continuò lui -ho appena avuto conferma che Beckett sta indagando sulla persona sbagliata! Mi sarà molto riconoscente quando le porterò il vero colpevole!-
-Sai, papà... Se continueremo a indagare gratuitamente per la polizia di New York e con la tua stupefacente media di zero pagine scritte al giorno credo proprio che tra poco tempo potrete sentirvi tutti i mesi... in quanto ti toccherà chiederle gli alimenti…-
-Eddai, Alexis! Mi sembra di sentire parlare Gina… E poi che riccone eccentrico sarei se non sperperassi i miei soldi e il mio tempo libero difendendo la città dai crimini? Detta così potrei quasi sembrare Batman!!- E detto questo si mise a sghignazzare immaginandosi in costume e con costosi gadget che difendeva la città di notte.
-Sei riuscito a incontrare Beckett alla tua lezione?-Gli chiese un po’ timorosa Alexis, cambiando argomento.
-Ho fatto di meglio! L’ho seguita dopo la lezione a mo’ di stalker e l’ho messa letteralmente all’angolo! Sul caso di omicidio sono sicuramente più indietro di noi mentre per il resto… Non sono dettagli che dovrei discutere con mia figlia!-
-Bene, visto che mi sembra tu sia un po’ troppo su di giri è meglio che io vada a cercare di concludere anche questa indagine… Ho appuntamento tra un’ora con uno dei ragazzi del terzo anno alla confraternità.-
Castle perse immediatamente l’espressione gongolante che aveva fino ad un attimo prima e, tra il serio e il preoccupato, precisò: -Non voglio tu vada senza nessuno, sarò all’appuntamento e vi seguirò per tenervi d’occhio. Cerca di rimanere in luoghi pubblici, ok?-
La rossa aveva ormai già la giacca e la borsa sotto braccio e gli rispose molto serenamente
-Papà, sai benissimo che sono adulta e preparata ad affrontare la situazione. Non c’è nessun bisogno che tu mi segua. Se servisse per attingere informazione potrei circuire almeno metà di quei ragazzi alla confraternita senza problemi! E loro non si accorgerebbero nemmeno di avermi detto tutto quello che sanno…In più stasera ci sarà una festa ad invito e quindi ho bisogno di procurarmene uno, poi magari ti lascerò essere il mio accompagnatore…- Gli strizzò l’occhio e così dicendo fece la sua uscita di scena.

Castle si trovò immerso nel silenzio, come spesso gli accadeva in quei giorni e si trovò a ripensare a quanto era appena accaduto all’università. 
Aveva provato a provocare Beckett e decisamente era riuscito nel suo intento. Lei era sembrata quasi sperduta, era stata come argilla nelle sue mani, allora perchè aveva deciso di lasciarlo e di trasferirsi lontano da lu? 
Intuiva ormai che doveva essersi cacciata in qualcosa di molto pericoloso e doveva quindi riuscire a convincerla di avere bisogno di lui nel più breve tempo possibile.

Pur sapendo che sua figlia se la sarebbe cavata alla grande anche da sola decise di uscire anche lui per vedere come si svolgeva “l’appuntamento” di Alexis e torno quindi verso il campus universitario.
Alexis sapeva bene di essere seguita dal padre e decise quindi di spingere un po’ la sua fortuna per provare ad acquisire maggiori indizi.
Dopo aver incontrato il compagno di stanza della vittima vicino alla mensa e averlo abilmente manovrato era venuta a conoscenza del fatto che, prima di morire, l’ex compagno di stanza aveva avuto comportamenti strani, in particolare per diverse notti non era tornato in stanza e quando i confratelli avevano chiesto qualcosa si era rifiutato di dire con chi fosse. Riuscì quindi a scoprire che alcuni di loro, sperando di fargli uno scherzo, lo avevano seguito fino agli appartamenti di alcune ragazze e che sembrava che passasse il suo tempo con una delle “secchione”.
Una volta ottenuto l'invito e le info sulla location della festa di quella sera trovò una scusa e si avviò verso la sua auto, appena lasciato il bar il padre si affiancò a lei immediatamente e lo aggiornò sulle info che aveva appena ricevuto.

-Sai, papà?- le disse lei appena furono a casa -non credo che stasera verrò alla festa... Dovresti andarci tu, così io potrò cercare di parlare con le amiche della ragazza che frequentava la vittima.-
-Non sono sicuro che tu possa andare da sola, potrebbe essere pericoloso e...-
-Papà, dovrò cercare di parlare con una ragazza più giovane di me in un luogo pubblico, non vedo dove sia il problema! Tu invece vedi di scoprire se può esserci qualche altra pista utile andando al party!-

-Una pista utile, huh?- mormorò lui -si, credo proprio che creerò una pista utile, stasera...-
   
 
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