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Autore: VampireAddicted    10/10/2015    2 recensioni
"Si trovava ancora dentro la caverna ma piano piano stava riuscendo ad avvicinarsi al limite, alla salvezza, o almeno così sperava. Tutto dipendeva da quanti minuti di sole gli rimanessero, forse sarebbe riuscito a raggiungere gli altri se avesse corso abbastanza veloce. [...] Due di loro si staccarono appena percepita la presenza di qualcun altro nello spiazzale dove stavano banchettando, un uomo e una donna che in pochi istanti si avvicinarono evitando abilmente gli attacchi dei due."
La storia inizia alla fine di Shadow Kiss e analizza quello che potrebbe succedere se Rose fosse tornata indietro per salvare Dimitri aiutata da dei misteriosi nuovi personaggi.
Entrate e fatemi sapere cosa ne pensate ;)
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dimitri Belikov, Lissa Dragomir, Nuovo personaggio, Rose Hathaway, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 15

 

Risvegliarmi nel mio corpo è un trauma, ci metto un po a riaprire gli occhi e appena lo faccio vedo Dimitri in primo piano con una faccia molto preoccupata che però si rasserena immediatamente appena nota che ho aperto gli occhi, non poteva esserci risveglio migliore e mi perdo nei suoi occhi. Vorrei tanto avvicinarmi e annullare la distanza ma la voce di mia madre mi riporta alla consapevolezza che siamo circondati da altre persone che non gradirebbero.

-Cosa è successo? mi chiede lei e cerco di riordinare le idee per darle una risposta, non so esattamente la risposta: lunica spiegazione che mi viene è che quello che è successo fosse solo nella testa di Lissa ma continuo a non capire come ha fatto a sentirmi, per non parlare di quella sensazione.

-Non lo so esattamente ma dobbiamo andare dai moroi- esclamo infine pensando ai morti del sogno, o qualsiasi altra cosa fosse. C’è una possibilità che si trattasse semplicemente dellimmaginazione di Lissa ma ci sono state fin troppe stranezze per essere un caso.

Ci rechiamo velocemente verso laula dove era Lissa, che avevo riconosciuto dal sogno e con grande sollievo vedo che stanno tutti bene, comprese le vittime del sogno. Mi avvicino subito agli altri che anche se un po storditi sono già in piedi.

-Elizabeth, ci deve una spiegazione- disse la regina uscita dalla stanza adiacente di solito usata come ufficio dai professori.

-Tutti i presenti in questa stanza hanno sperimentato uno stato di sogno condiviso, grazie a delle sostanze che vi abbiamo iniettato nel sangue siete entrati in uno stato di incoscienza condiviso, parzialmente controllato da noi. Le vostre azioni rimanevano autentiche in modo da testare eventuali reazioni e capacità in campo di battaglia, ma lo scenario era controllato da noi. Ha superato il test chi è riuscito a sopravvivere per unora senza che le circostanze o lo stress lo costringesse al risveglio forzato- spiega lei confermando ciò che pensavo in parte.

-Avete oltrepassato il limite stavolta, cosa sarebbe successo se il vostro esperimento fosse andato male e qualcuno non si fosse risvegliato? accusò uno dei moroi causando uninaspettata risata da parte di Elizabeth.

-Siete comici davvero, buona parte dei vostri dhampir è in infermeria per ferite più o meno gravi e voi vi preoccupate per poco più di un sonnifero? esclama lei ancora tra le risate ottenendo brusii di dissenso da parte dei moroi.

-Siamo pronti per spostarci nellaltra sala, raggruppa i vincitori di questo turno- si intromise la ragazza che aveva chiamato i gruppi precedentemente, prima di uscire, probabilmente per avvisare gli altri.

-Chi non ha passato il turno può tornare in camera, tutti gli altri con me. Se volete potete portarvi dietro i vostri preziosi guardiani visto che non riuscite a vivere senza- conclude Elizabeth in maniera acida.

La regina ordina che ognuno dei moroi abbia almeno un dhampir assegnato fino a nuovo ordine, i dhampir così si dividono e io con la scusa di assegnarmi a Christian riesco a restare vicino a Lissa e Dimitri.

-Rose, la tua voce durante il test faceva parte della mia immaginazione o eri realmente lì? chiese Lissa non appena iniziammo a muoverci, stupendo tutti gli altri.

-Non hai immaginato niente, come è stato possibile? chiedo io sperando che qualcuno abbia un idea, ricevendo solo delle scrollate di spalle in risposta.

-Pensi di poterlo fare ancora? mi chiede lei e io in risposta ci provo, chiudo gli occhi e mi concentro solamente su di lei.

Lissa, Lissa mi senti? Ma non ottengo nessuna risposta, solo il suo solito flusso di pensieri. Quando riapro gli occhi tutti ci guardano curiosi fino a quando sia io che Lissa scuotiamo la testa.

-Sarà stato un effetto collaterale della sostanza che ci hanno rifilato- si intromette allora Katya, io annuisco e continuiamo a camminare.

-Io continuo a non capire come hanno fatto, va bene il sonnifero ma come hanno fatto esattamente a fare vedere a tutti noi contemporaneamente la stessa cosa? - chiede Christian.

-Anche durante la prova dei dhampir sono successe delle cose strane, lapertura della tenda dove si è tenuto il combattimento era sparita ed è ricomparsa solo quando tutto è finito- interviene Dimitri, in effetti non avevo fatto molto caso a questo dettaglio.

-Katya tu cosa sai dei vampiri oltre al fatto che sono più forti e veloci di noi? chiedo io ricordandomi che lei e Armand erano gli unici a conoscenza della loro esistenza prima che tutto questo accadesse.

-Io so solo quello che sono riuscita a percepire da Armand, ma di solito si chiude e rattrista quando ci pensa impedendomi di accedere alla sua mente. Probabilmente centrano i poteri mentali che alcuni di loro hanno oltre alla compulsione- risponde lei.

-Poteri mentali del tipo lettura della mente o manipolazione dei pensieri? chiede Adrian con una strana espressione in viso.

-Non lo so esattamente, penso un po entrambi. Perché? A cosa stai pensando? -.

-Somigliano molto a delle nostre capacità rafforzate, tu e Armand sapete leggere nel pensiero e io so manipolare i sogni; mi chiedo se non ci sia una relazione- risponde lui stranamente serio e lucido.

-Se è così è un problema, se hanno anche queste capacità come dovremmo liberarci di loro? - chiedo io iniziando a perdere le speranze.

-Non ne ho idea- risponde Katya.

Il resto del tragitto lo passiamo in silenzio, ognuno immerso nei suoi pensieri. Quando arriviamo nella sala già quasi tutti si sono accomodati e siamo costretti ad occupare la prima fila.

-Se siete arrivati fino a qui vuol dire che avete il potenziale necessario per imparare a combattere, ovviamente la strada non sarà facile visto la vostra attuale completa incompetenza. Per chi di voi vuole finalmente imparare a difendersi da solo questa è loccasione perfetta, per tutti gli altri sappiate che non rischierete nessun attacco durante la permanenza con noi. La decisione è vostra e avete tempo fino a domani per offrirvi volontari, lascio ora la parola ai vostri consiglieri che vi parleranno della burocrazia- esclama Elizabeth senza troppe cerimonie per poi sedersi vicino a Michal e la ragazza di prima.

-La diplomazia non è proprio il suo forte- intervengo io ricordando il discorso molto più efficace di Michal.

-Non riesco proprio a capire perché si sente tanto superiore, è lei che è venuta a chiedere aiuto a noi- risponde Adrian indignato.

-Credo che non sopporti i vostri complessi di superiorità rispetto ai moroi non regali e soprattutto verso i dhampir- interviene Katya guardandolo male, in parte la capisco: ho capito come le famiglie reali vengono viste di malocchio in Russia.

-Cosa vorresti dire con questo? Che ha ragione? risponde Adrian e cerco di fermarli prima che inizino a battibeccare di nuovo.

-Non è il momento di discutere di questo, dovremmo piuttosto decidere se andare con loro o meno. Io penso che non dovremmo, dubito che possiamo fidarci di loro-.

-Voi potete fare quello che volete, io andrò per farmi dare lamuleto per me e mio padre- Katya è la prima a rispondere lanciando uno sguardo alla madre per farle capire che non avrebbe cambiato idea, immagino ne abbiano già parlato precedentemente perché dopo un sospiro rassegnato Alexandra annuisce.

-La penso anche io così, devo almeno provare a trovare una soluzione per lo spirito, non posso rischiare che quello che è successo prima della battaglia capiti ancora- esclama Lissa guardandomi bene; non credo che dimenticherò mai la paura che ho provato quella sera, prima per lei e poi per me stessa e le stringo una mano con fare rassicurante.

-Io sono con te- continua Christian avvicinandosi più a lei.

-Io credo che preferirò sempre lalcol come rimedio ma non posso mica lasciarvi soli- interviene Adrian con tono scherzoso smorzando la tensione facendo ridere persino Katya.

-Mi sa che allora devo venire anche io, non posso mica lasciarvi nelle mani di Adrian-.

Il resto della conferenza la passiamo scherzando tra di noi ottenendo non pochi sguardi sorpresi dagli altri moroi.

Al termine io e Dimitri accompagniamo Lissa e Christian in camera, Lissa gli chiede di restare con lei perché ha paura degli incubi che la coglieranno di notte.

Appena la porta si chiude Dimitri si offre di accompagnare anche me e io sorrido felice di poter passare ancora del tempo con lui.

-Stai bene? mi chiede lui dopo alcuni istanti di silenzio.

-Si perché? -.

-Stavo pensando che qualsiasi cosa abbia provato Lissa lhai provata anche tu e lei sembra abbastanza scossa- risponde lui fermandosi un attimo per guardarmi negli occhi, probabilmente per rendersi conto se stavo dicendo la verità. Non so cosa abbia visto ma il suo sguardo preoccupato mi porta a spiegarmi.

-E stato orribile, non cercherò di negarlo e quando pensavo che fosse reale, poco prima che tutto finisse, stavo perdendo le speranze ma ora mi sento più sicura. Sarà ingenuo probabilmente visto che nessuno gli impedisce di venire qui ma mi sento al sicuro, fino a quando avrò vicino tutte le persone più importanti per me non ho niente di cui preoccuparmi. Probabilmente è tutto merito della mia incoscienza- concludo cercando di sdrammatizzare verso la fine non ottenendo però leffetto sperato.

-Non hai idea di quello che ho provato mentre eri incosciente, ho avuto paura di non poterti mai più guardare negli occhi- mi dice intensamente prendendomi il viso per le mani e facendomi perdere nei suoi occhi.

Il rumore di passi ci riporta alla realtà e ci stacchiamo continuando a camminare verso la mia stanza.

-Mi dispiace di averti fatto preoccupare, ma non potevi davvero pensare che ti saresti liberato di me così facilmente- dissi io rassicurandolo prendendo le sue mani tra le mie.

Lui si gira un attimo verso di me regalandomi un fantastico sorriso.

-Non vorrei mai liberarmi di te- dice lui prima di avvicinarsi velocemente per lasciarmi un casto bacio sulle labbra, quando si allontana io passo la lingua nelle labbra per risentire il suo sapore e vedo lo sguardo infuocato che mi manda.

-Sai in realtà prima di decidere di andare a controllare Lissa avevo intenzione di stuzzicarti un po ma il tuo sguardo serio mi ha fatto desistere- aggiungo io maliziosa.

-Ah davvero? - risponde lui con un ghigno per poi continuare: -cosa esattamente avevi intenzione di farmi? è assurdo come solo queste parole riescano ad accendermi, per poi non parlare dei pensieri che mi balzano in testa in questo momento.

Decido di accettare la sfida e avvicinandomi sensualmente a lui mi alzo in punta di piedi per sussurrargli nellorecchio: -se ci sbrighiamo ad arrivare in camera potrei mostrartelo- per poi lasciargli un bacio sul collo prima di iniziare a scappare via ridendo. Lui dopo un secondo di stupore inizia a corrermi dietro e quando arrivo davanti alla porta vengo spinta contro di essa da Dimitri che non perde neanche un secondo iniziando a baciarmi appassionatamente.

Mi lascio subito andare rispondendo al bacio e portando le mie mani sui suoi capelli. Quando ci manca laria si stacca dalle mie labbra solo per lasciare una serie di baci sul collo e verso la scollatura sussurrando: -Roza, un giorno mi farai impazzire-. Io inizio a perdere il controllo e prima di perdere del tutto la lucidità apro la porta per poi continuare a baciarlo appassionatamente iniziando a sbottonargli la camicia fino a quando non sento qualcuno schiarirsi la gola. Mi fermo immediatamente e mi sporgo oltre la testa di Dimitri per vedere mia madre seduta nel mio letto con occhi sgranati, mi stacco di scatto portando Dimitri a girarsi. Appena si rende conto della situazione tiene chiusa la camicia con una mano, imbarazzato.

-Guardiano Belikov può lasciarmi sola con mia figlia? chiede mia madre seria marcando particolarmente la parola figlia, lui annuisce ed esce chiudendosi la porta alle spalle.

-Posso spiegare- cerco di iniziare io ma vengo interrotta dal tono freddo di mia madre.

-Spero proprio che tu abbia una spiegazione del perché tu stessi facendo quello che stavi per fare con un guardiano più grande di te di ben sette anni. Cosa ti è passato per la testa? -.

-Non è solo sesso o lebrezza di stare con un ragazzo più grande e perché tu lo sappia lui non ha cercato di influenzarmi in nessun modo, sono stata io a convincerlo- cerco di spiegarle, non posso permettere che lo dica a qualcuno rovinando così la carriera di Dimitri.

-Non mi interessa chi ha convinto chi, quello che state facendo è sbagliato e irresponsabile. Pensi davvero che ci sia un futuro per questa storia? continua lei sempre più arrabbiata facendo però innervosire pure me.

-Perché mai non dovremmo avere un futuro? Ci amiamo e stiamo bene insieme, per il resto troveremo una soluzione- rispondo io trattenendo a stento le urla, non sopporto come si stia intromettendo in qualcosa che non la riguarda.

-Come intendi trovarla? Vi ritirerete abbandonando il vostro dovere per continuare la vostra vita tra gli umani? O forse continuerete entrambi a lavorare vedendovi due volte allanno? -.

-Qualsiasi soluzione troveremo saremo insieme e felici, mi deludi: non mi aspettavo che organizzassi una festa ma pensavo saresti stata felice per me, felice della mia felicità. O forse ti importa solo che la tua reputazione potrebbe essere rovinata da tutto questo? rispondo senza trattenere le urla stavolta, cercando di trattenere invece le lacrime dovute sia alla rabbia che alla delusione.

-Io voglio solo evitarti una sofferenza più grande in seguito- risponde lei addolcendo il tono, probabilmente sperando di farmi calmare, fallendo però miseramente.

-Come hai fatto tu per tutta la tua vita? Prima con mio padre e poi con me? Pensavi che dedicarti al lavoro ti avrebbe evitato di soffrire? -.

-Come ti permetti? Non sai niente di quello che è successo con tuo padre- risponde lei oltraggiata.

-Hai ragione, ma so che non rinuncerò mai a vivere per paura delle conseguenze. Amo Dimitri e lui ama me, qualunque cosa succeda questo non cambierà-.

-Anche se questo significherebbe rinunciare al tuo futuro? Buttare allaria ciò per cui hai lavorato così tanto? chiede lei più stupita che arrabbiata.

-Mamma, probabilmente tutti noi non sopravvivremo il prossimo mese e anche se tutto dovesse andare bene molte cose cambieranno. Non riesco a preoccuparmi per il futuro al momento perché non riesco ad immaginarmelo ma so che non voglio lasciarmi sfuggire niente nel presente per paura- rispondo io calmandomi un po stupendomi da sola per la mia maturità. Devo aver stupito anche lei perché rimane silenziosa per un po.

-Promettimi di stare attenta- dice infine dopo un sospiro.

-Solo se mi prometti che non lo dirai a nessuno, non voglio che abbia problemi per causa mia- dico infine sedendomi accanto a lei ricevendo un colpo della testa come assenso.

Passano alcuni momenti di imbarazzato silenzio, non avrei mai immaginato che mia madre scoprisse di me e Dimitri così.

-E vero che quelli più calmi sono quelli che riservano le più grosse sorprese- esclama improvvisamente mia madre facendomi arrossire.

-Mamma- rispondo io cercando di farla fermare, imbarazzata come non mai.

-Che c’è? Avrò almeno il diritto di essere stupita, sembrava una persona così seria- continua lei fregandosene del mio imbarazzo.

-A furia di stare con me devo avergli trasmesso un po della mia pazzia- rispondo sperando di farla smettere e pensando come a volte questo suo lato stupisca anche me, molto positivamente ovviamente.

-Almeno devo ammettere che hai buon gusto, anche se avrei preferito che avesse qualche anno in meno devo ammettere che non avresti potuto scegliere meglio- continua lei e in quel momento capisco che devo fermarla se non voglio rischiare di morire dimbarazzo.

-Bene credo che sia arrivato il momento di interrompere questa conversazione- dico io spingendola fuori dalla porta, prima di andarsene si gira guardandomi per un momento prima di dirmi: -sono davvero felice che tu sia felice, mi dispiace che la mia reazione prima ti abbia fatto pensare il contrario-. Le sorrido felice che abbia capito per poi chiudere la porta alle sue spalle.

Mi giro e mi butto nel letto con forza, tutto questo ha del surreale e ho bisogno di riordinare un po le idee.

Sono passata dal farmi rincorrere da Dimitri a sentire i commenti maliziosi di mia madre su questultimo in meno di mezzora, è un esperienza abbastanza destabilizzante. Ripensando a Dimitri penso come deve essere preoccupato in questo momento alloscuro del fatto che ho convinto mia madre a non dire niente a nessuno.

Sgattaiolo quindi fuori infiltrandomi nelle residenze degli insegnanti e senza farmi notare busso alla porta di Dimitri. Appena mi vede mi bacia tirandomi dentro e spingendomi verso il letto dopo aver chiuso la porta, cerco di fermarlo anche se a malincuore per dargli la buona notizia ma mi azzittisce per poi aggiungere: -non mi importa cosa succederà domani, al momento mi importa solo di te-.

Ciò che segue è passione pura e mi arrendo presto alla sua volontà decidendo di dirgli tutto dopo, dopo un intenso orgasmo ricado esausta sopra di lui senza parole. E stato completamente diverso dalle altre volte, la sua urgenza moltiplicata per venti unita alla sua solita dedizione.

Tracciando delle linee sul suo petto con le dita gli racconto della mia conversazione con mia madre compresi i momenti imbarazzanti della fine, lo sento rilassarsi sotto di me nel momento in cui gli dico che non lo dirà a nessuno e ridacchiare quando gli dico della mia teoria sulla pazzia che gli ho trasmesso. Mi sento in pace e al sicuro, stretta tra le sue forti braccia e cullata dal suo respiro pronta per addormentarmi ma sento prima il bisogno di fargli questa domanda: -noi ce la faremo vero? - il mio è quasi un sussurro ma lui mi sente comunque.

-Non ti lascerò andare Roza, non importa cosa succederà in futuro- è la sua dolce rassicurazione che mi fa abbassare tutte le difese facendomi cadere in un sonno profondo.

Note autrice:
Eccomi qui con il capitolo, come promesso entro la settimana. Spero che questo capitolo vi piaccia, mi sono divertita tantissimo a scrivere la scena madre-figlia e credo sia un bel modo per veder evolvere il loro rapporto. Ovviamente voglio il vostro parere, soprattutto perché mi è sembrato di andare un po' OOC con Janine.
Visto che questo capitolo è un po' di passaggio cercherò di aggiornare il più presto possibile, anche se effettivamente non mi ricordo se il prossimo lo è altrettanto.
Alla prossima
VampireAddicted
   
 
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