Film > Sweeney Todd
Segui la storia  |       
Autore: Cersei Lannister    16/02/2009    6 recensioni
Il sole era ormai già alto in Fleat Street, ma quella mattina Nellie Lovett non ne voleva proprio sapere di alzarsi dal letto.
Strano,dato che puntualmente si alzava all'alba, sempre pronta per iniziare una nuova giornata tra pasticci, clienti e ovviamente con il suo adorato Sweeney!...Ok lo so che scrivere la presentazione delle storie non è il mio forte, così ho deciso di metterci direttamente una parte di essa! Spero vi piaccia!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sweeney Todd
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAP15

“Prego, venite, sono qua, in questa stanza…sa, il centro della pista da ballo non è decisamente il luogo adatto per chiacchierare in santa pace…”

Disse il messo Banfort, mentre scortava Sweeney per un braccio a conoscere quelle tre o quattro persone che ovviamente non avevano e non avrebbero mai avuto, nulla in comune con lui.

-E adesso che diavolo faccio…Nellie…si, devo liberarmi al più presto di quest’ignobile individuo, costi quel che costi non ho intenzione che le accada niente di male…-

Pensò il barbiere cercando di concentrarsi il più possibile per star calmo e non lasciare che la rabbia prendesse il sopravvento su di lui, magari inducendolo a compiere un gesto sconsiderato e avventato. No, ora era il momento di agire con la massima calma, a mente lucida: un solo errore e tutto sarebbe andato perduto…

“Prego…”

La voce falsamente mielosa del messo lo riportò alla realtà: erano davanti ad una porta in legno scuro, con rifiniture dorate…forse era uno studio o si trattava della biblioteca…fatto sta che dava l’impressione di dover entrare in una stanza decisamente importante e prestigiosa.

L’uomo basso e tarchiato poggiò una mano sulla maniglia, anch’essa dorata ed abbassò la leva, per poi scansarsi e permettere a Sweeney di entrare, precedendolo.

“Ma che cosa…?”

Una frase, poi più niente: solo buio, solo dolore…solo vuoto…

Una figura a terra, priva di sensi, sdraiata a pancia in giù, con un rivolo di sangue che solitario, scendeva lentamente, accarezzando la tempia dell’uomo, fino a macchiare il prestigioso pavimento di marmo…

Niente più parole, niente più suoni a parte la musica che continuava incessante dall’altro lato della sala...solo una risata, una risata crudele, di soddisfazione, emessa dall’uomo che teneva ancora il suo bastone d’argento massiccio, stretto nella mano destra…

Il fruscio di un fazzoletto, spiegato appositamente per pulire quella macchia rossa all’estremità di esso…poi più niente: Sweeney Todd, era disteso sul suolo, immobile, mentre il messo Banfort si accingeva a chiudere la porta a chiave, lasciando il barbiere alla sua sorte, in quella stanza dalla porta dorata…

Ed ecco che i voleri del giudice Turpin erano stati realizzati: adesso, grazie al suo fedele aiutante, il barbiere era stato colto di sorpresa…non ci sarebbe stato nessuno adesso a frapporsi tra lui e la sua sfortunata preda…

Niente, se non un miracolo avrebbe potuto salvare la scaltra e superba Mrs Lovett…

 

 

-Ed ecco che ci siamo...Le sue mani, le stesse mani che hanno commesso chissà quali mostruosità, le mani che a suo tempo costrinsero Lucy Barker a restare immobile e a subire la più terribile delle violenze...queste mani, che adesso sento salde, ferme sulla mia vita, e che mi stanno conducendo dritta dritta al fulcro della mia pazzia...

Pazzia certo, e come altro posso definire quello che sto facendo?-

“Mrs Lovett? Come state? Non vorrete svenirmi tra le braccia spero?”

Ironia...Falsa ironia...Ecco cosa c’era nella voce dell’uomo che aveva interrotto i pensieri di Nellie e che, con ingannevole garbo, la stava guidando verso il suo studio privato.

“Oh no...cioè, voglio dire, mi sto riprendendo si...Oh! E questo dev’esser il vostro personale...antro...”

Ridacchiò come una civetta nel momento in cui il giudice Turpin abbassò la maniglia di una prestigiosa porta d’ebano e la spalancò, mostrando alla bella signora il suo contenuto.

Non era certo un gran salone come quello in cui erano stati fino ad ora, ma sicuramente quella stanza aveva una sorta di inquietante e misterioso fascino, esattamente come il suo proprietario...

L’assenza quasi totale di luce, salvo quelle poche, consumate candele situate su un grazioso tavolino, rendevano strana l’atmosfera, quasi intima...

Mrs Lovett però, la quale era tutta intenta a riuscire a mettere gli occhi sulle alcune carte in bella vista sulla scrivania, non si accorse nemmeno che era tutto troppo perfetto: dalle candele già accese al loro arrivo, dal divanetto in velluto bordeaux, ai due bicchieri pieni di liquidi ambrato posizionati proprio vicino ad esso, che a contatto con il tenue bagliore del fuoco, parevano quasi brillare.

“Antro...”

L’uomo fece una risatina, sollevando la mano destra e coprendosi appena la bocca con il palmo. L’altra invece, restava ancorata al corpetto della bella e sciocca fornaia...

“Siete spiritosa, mia cara...

Ma prego, sdraiatevi...non avete un bell’aspetto...siete alquanto pallida, Madame...”

La condusse dunque al divanetto e la donna non potè far altro che assecondarlo. Si stese, appoggiando la testa su un soffice cuscino abbinato, mentre cercava di sorridere e di mostrarsi il più possibile debole ed ingenua.

“Sto meglio adesso...non preoccupatevi...”

Si scostò un ricciolo ribelle dagli occhi, dopo di che poggiò la sua mano alabastrina sopra quella calda e ruvida del giudice, e con voce volutamente bassa e seducente, continuò.

“Vi ricordate la vostra promessa, non è vero, mio caro? Mi avevate assicurata che avrei riavuto la stanza sopra il mio emporio...rammentate? Circa la questione del salone da barbitonsore...”

La sua voce vacillò appena, quando sentì la mano dell’uomo stringere con forza la sua, forse in un frivolo tentativo di rassicurarla.

“Mrs Lovett...vi pare il momento di pensare a queste cose? State male...dovrei chiamare un medico ma...ma temo che sia di là, troppo ubriaco per potervi assistere...dovrete dunque accontentarmi di me...*

Lentamente si avvicinò a lei, vicino, sempre più vicino...Nellie poteva benissimo vedere la sua barba mal rasata, la sua bocca, arricciata in quel disgustoso sorriso; poteva perfino avvertire l’odore di acqua di colonia ed il suo respiro pesante sul viso...Era vicino si...Adesso era veramente troppo vicino...

 

*** 

 

 

Salve!

Ed eccomi di nuovo qui, dopo un lungooooooooooo periodo di assenza...Sorry...

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, e che non vi abbia troppo lasciato nella suspence come mi dite sempre! xD

 

Un sincero e sentito grazie a tutte coloro che mi seguono e che recensiscono, in particolare a : Dogma, Giulia_Riddle_Black, Arancina22, Yuko_Chan, CipollottaPunk.

 

Alla prossima, e mi raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo!

Ciau! ^^

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Sweeney Todd / Vai alla pagina dell'autore: Cersei Lannister