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Autore: ludo22    10/10/2015    2 recensioni
La mia storia è ambientata subito dopo che Silas ha fatto la sua comparsa nel mondo dei vivi e Kol, nel presente di Caroline, nel nostro presente (oh santo cielo mi impiccio da sola e non avete ancora iniziato a leggere il capitolo) è già morto. Questa premessa mi è necessaria perché è proprio il minore dei fratelli Mikaelson il mio punto focale.
Bene, se non vi ho scoraggiato e volete proseguire nella lettura mi fa piacere, sennò pace, amore e fantasia.
Personaggi: Klaus\Caroline, Kol, Elijah, Rebekah Mikealson
Genere: Romantico, Avventura, Azione
Avvertimenti: Lemon, AU
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline\Klaus
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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In Time 


Si muoveva rapido ed ansioso, lungo la banchina del porto.
Erano già quattro giorni che, per via della bassa marea, nessuna nave era partita.
Sperava di riuscire a pagare, o meglio soggiogare (era pur sempre un vampiro, per l'amor del Cielo) un capitano che lo portasse il più lontano possibile da New Orleans.
Africa, Europa, Asia, Oceania… Qualunque destinazione sarebbe stata l'ideale.
-C'è bassa marea, signore.- l'ennesimo capitano, un anziano lupo di mare con gli occhi pressoché oscurati dalle cataratte e lunghi capelli brizzolati, che rifiutava la sua offerta. -Per la prossima settimana dubito che una sola nave partirà.- Dio, sembrava che l'avessero imparata a memoria quella maledetta risposta.
-Ma io devo partire, subito!- aggiunse il vampiro, mettendo enfasi e allargando le iridi su quel "subito".
Gli fu subito chiaro che sarebbe servito a poco, quando adocchio il piccolo braccialetto di verbena che l'uomo portava al polso.
Gli venne voglia di strapparlo dal polso del suo possessore, ma si sarebbe solo ulteriormente indebolito.
Erano, infatti, quattro giorni che il succhiasangue non si nutriva di sangue umano.
Non voleva attirare troppa attenzione su di sé, e lui sapeva che la sparizione di due o tre marinai al giorno, sarebbe risuonato come un campanello d'allarme per chi aveva occhi e orecchie puntate su di lui.
Il marinaio alzò le spalle e si allontanò, mormorando un:
-Mi dispiace.- che di sentito aveva poco e niente.  
-Fidati, dispiacerà più a me!- aveva sibilato il vampiro, mettendo le mani in tasca e continuando a camminare lungo il porto.
Il sole era ormai tramontato quando l'uomo si diresse stancamente verso il peggiore bar della zona.
-Un bicchiere di rum, per favore.- chiese educatamente al barista, che lo guardò male e il vampiro si morse la lingua.
'Maledizione!'
Nonostante i frequenti cambi di bar, la sua educazione, risalente al Medioevo, gli impediva di immedesimarsi del tutto nel ruolo del mozzo, a cui aveva rubato i vestiti pochi giorni prima.
Il barista gli versò il bicchiere del forte liquore, mentre il vampiro gli buttò una banconota da cinque dollari sul bancone, grugnendo un qualcosa di indistinto, sperando che bastasse.
L'umano non lo guardò più, segno che stava riuscendo bene nel suo intento.
Il succhiasangue si diresse verso un piccolo tavolino sul fondo del locale, vicino ad una finestra, il genere di tavolo dove puoi osservare senza essere osservato.
Capì immediatamente che qualcosa era cambiato, quando vide avvicinarsi una puttana al folto manipolo di marinai, accalcati nello sporco bar di quartiere.
-Signori, c'è aria di cambiamento nell'aria!- annunciò la donna, esibendosi in una lieve riverenza.
-Cosa ti fa pensare che ci sia quest'aria, Annette?- chiese uno dei tanti uomini, dandole una forte pacca sul sedere, che fece scoppiare a ridere tutti gli altri.
-Stai zitto Bill, sei ubriaco e sono solo le sei di pomeriggio.- ribatté un altro uomo. -Allora, Annette, cosa succede a Villa Mikaelson?-
Il vampiro, a quel punto, non fece fatica a riconoscere quella che aveva erroneamente scambiato per una prostituta.
Era una delle cameriere di Rebekah.
-Si dice che il padrone sia di gran buon umore in questi giorni. Davvero di buon umore.- urlò la donna per superare il marasma che stavano facendo i marinai.
Il vampiro si chiese per quale razza di motivo Niklaus Mikaelson avesse assunto una cameriera con delle amicizie così… discutibili, ma la domanda gli rimase bloccata in gola, quando sentì un'altro mozzo domandare:
-E cosa ti fa dire che le cose andranno meglio in città? Lui è il Re, sì, ma dei mostri. Noi umani viaggiamo su un binario diverso dal loro e…-  
Improvvisamente, un ringhio lontano, ma conosciuto, gli fece drizzare i capelli.
'Elijah' 
Si mosse tranquillamente fuori dal locale, per poi uscire in strada e iniziare a correre.
Corse più veloce che poté, verso la fonte del rumore, finché non giunse in una piccolo spazio, nelle paludi del Bayou…


N/A 
Allora, ragazze! 
Capitolo immensamente corto, lo so e me ne scuso, ma sto ricevendo un sacco di inbox che mi chiedono 'Che fine abbia mai fatto Elijah' e visto che sono cattiva, ma non così tanto, ho pensato ad una fine molto particolare per il mio amato. 
Non abbiatene a male, amanti del personaggio, perché anche io lo sono!
Un bacio 
Ludovica
   
 
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