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Autore: JPav    11/10/2015    2 recensioni
Un Harry Potter proiettato in un mondo dove dovrà combattere di nuovo la sua nemesi. La disperata battaglia tra lui e Voldemort per chi riuscirà a sopravvivere. Un Harry diverso dal canon.
Genere: Dark, Drammatico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Hermione Granger, Mangiamorte, Ordine della Fenice | Coppie: Harry/Hermione, James/Lily
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Da VII libro alternativo, Da Epilogo alternativo
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THE SURVIVOR


 

Capitolo 20: Il Sopravvissuto


 

Sono due le cose che richiamano la tua attenzione una volta ricomparso a Diagon Alley. La prima è il corpo di un ragazzo della tua età sdraiato sul marciapiede. Riconosci facilmente il viso e, dato che non fa nessuna mossa, puoi solo immaginare che gli sia capitato il peggio. Neville non era solo un ragazzo timido e riservato della tua casa. Non era solo un compagno di classe, ne un tizio qualsiasi con cui dividere il dormitorio. Era prima di tutto un amico, di quelli disposti ad alzare la bacchetta contro i maghi più temuti del vostro tempo per partecipare ad una missione di salvataggio all'Ufficio Misteri. Con il Neville di questo mondo non hai scambiato molte parole. Dato che sono stati i suoi genitori a crescerlo, e visto che questo mondo è in una situazione diversa da quella del posto da dove provieni, ci può stare che non fosse esattamente la stessa persona ma, sicuro come l'Inferno, non meritava di finire ammazzato in questo modo.


 

Questo ti porta dritto dritto verso la seconda cosa che attira la tua attenzione: il figlio di puttana che ancora punta la bacchetta verso Neville.


 

Verrà un tempo per il dolore ed il lutto, ma non è adesso. Adesso c'è solo una bruciante rabbia che necessita di essere indirizzata verso qualcuno. Visto che il tizio indossa la maschera dei Mangiamorte, quel 'qualcuno' andrà benissimo. Punti la bacchetta verso di lui e lanci una tra le peggiori nefandezze che conosci. "Sanguine Abducto!"


 

Mentre l'oscura maledizione lacerante lascia la tua bacchetta, hai modo di vedere che il Mangiamorte non è solo. Qualche metro dietro il tuo bersaglio ce n'è un altro chino su un terzo, probabilmente intento a guarirlo. Ora, guarire il suo compagno non è più una priorità. Si avvicina velocemente con la bacchetta già estratta, ma se ne occuperà Sirius.


 

E' evidente che li avete colti con le braghe calate. Quello che stai affrontando muove la bacchetta circolarmente e lancia un Protego standard. C'è un buon motivo se gli Auror, durante il tuo addestramento, ti hanno detto di non usarlo mai. E' il classico esempio dello scudo 'adatto ad ogni occasione' che in realtà non funziona mai del tutto. Chiariamoci: se stanno usando una Fattura Gambemolli o anche uno Stupeficium, lo scudo è davvero il migliore che puoi lanciare, ma in tutta onestà non ti è mai capitato di usare - o essere bersaglio - di incantesimi simili in uno scontro con i Mangiamorte. Il motivo per cui quello scudo non deve essere usato diviene evidente appena un paio di secondi dopo.


 

La maledizione lo taglia come fosse burro e colpisce l'idiota alla gola, rimuovendo la sua testa.


 

Questo è abbastanza per far prendere una pausa al suo compagno e desiderare di non essere solo in questo momento. La sua pausa dura davvero poco. Sirius inizia con una maledizione esplosiva e prosegue con un veloce incantesimo d'urto, per tenerlo sulla difensiva. Il Mangiamorte preferisce lanciarsi di lato ed evitare il paio di colpi, piuttosto che rifugiarsi dietro uno scudo. Mentre consideri di lanciarti con Sirius in uno sleale due-contro-uno, avverti i 'pop' di materializzazione alle tue spalle. Voltandoti, vedi Moody ed Amelia Bones apparire.


 

Il burattino di Tom avrebbe potuto smaterializzarsi via da lì e sopravvivere alla giornata, ma sceglie un'altra possibilità. Tocca il suo tatuaggio nell'avambraccio e chiama i rinforzi. La maledizione che uccide di Sirius arriva con un attimo di ritardo ed è comunque ampiamente alla sua destra. La tua precisione è ben migliore della sua. Lanci un veloce incantesimo d'urto ad altezza petto. Non è nulla di appariscente e particolare, ma dato che non hai mai visto un Mangiamorte indossare un'armatura, può fare qualche danno. L'incanto lo colpisce al costato e lo obbliga a piegarsi in avanti per il dolore. Una costola rotta è una gran bella noia quando stai combattendo; toglie il fiato, il dolore annebbia i sensi e perdi la lucidità necessaria per rispondere al secondo colpo. Si, è una bella noia, ma non è una ferita mortale. Tu non hai intenzione di concedergli una seconda possibilità. Lasci partire un Tonare nella sua direzione, ma lo sai che il danno è ormai fatto. Anche se lui dovesse morire, ormai è riuscito a richiedere rinforzi. Tutto quello che puoi fare è aspettare e vedere cosa succederà.


 

XXX


 

Bellatrix Lestrange aveva le gote leggermente rosse dall'emozione, mentre era in piedi di fronte all'uomo più potente del mondo. Lei non intendeva davvero il suo operato come una servitù nei confronti di Lord Voldemort, quanto piuttosto una 'missione di vita'. Tanti erano i Mangiamorte che si vedevano costretti a servirlo per paura di cosa il Lord avrebbe potuto fargli, ma lei era diversa. Lei voleva seguirlo!


 

La sua voce era poco più di un sussurro. "Il ragazzo è lì!"


 

Lord Voldemort annuì lentamente, con un pericoloso sorriso sul volto. "Sai cosa devi fare, Bella. Un'ultima spallata e la porta verrà giù. Oggi conquisteremo l'Inghilterra, domani il mondo intero!"


 

Il Signore Oscuro smise di guardare Bellatrix negli occhi e si rivolse al resto dei suoi uomini. "Oggi è il giorno che aspettiamo da tanto tempo. Oggi ognuno di voi scriverà la storia! La prosperità ci attende dietro l'angolo, e oggi ce l'assicureremo. Domani sarà il giorno in cui l'Inghilterra verrà governata con il potere e la forza, libera finalmente di quel sangue debole che ha infiacchito la nostra stirpe. Portatemi la vittoria! Portatemi la testa di Albus Silente! Andate."


 

L'Oscuro Signore osservò Bellatrix ed una decina dei suoi migliori uomini lasciare la sala delle riunioni e materializzarsi verso il luogo della battaglia. La sua caviglia era ancora dolorante per la mano di fuoco che il ragazzo sopravvissuto aveva usato contro di lui ad Hogwarts. Doveva ammetterlo, quel piccolo bastardo aveva una certa quantità di potere – vicino almeno al suo – ma non aveva l'esperienza o la conoscenza per usarlo. Fra venti o trent'anni, sarebbe stato un avversario davvero formidabile. Parte di se voleva quasi aspettare per combattere il ragazzo al massimo del suo splendore e vedere chi fosse il più forte, ma tutto il resto di se voleva solo distruggerlo il prima possibile.


 

In tutta onestà, era convinto che in uno scontro senza intromissioni avrebbe avuto la meglio, anche se con qualche difficoltà. Tuttavia, Lord Voldemort non era arrivato dove si trovava sottostimando i suoi nemici o agendo avventatamente. Era per questo che aveva preso ogni precauzione, anche contro la morte*. Era per questo che aveva bisogno di Bellatrix.


 

XXX


 

E' stato forse uno dei momenti più toccanti della tua breve ed intensa vita sentire il polso radiale di Neville, solo per avere conferma alle tue paure. Nessun movimento, nessun segno di vita. Alla fine, si è trattato di un povero ragazzo che si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliatissimo. Dietro di lui ci sono i corpi dei tre Mangiamorte responsabili della sua dipartita. Non arrivano nemmeno lontanamente a bilanciare la perdita del tuo amico ma, ancora una volta, il dolore dovrà attendere.


 

E' successo che uno dei tre idioti ha premuto le sue dita sul marchio, chiamando rinforzi. Entro trenta secondi, uno sciame di mantelli neri ha fatto la sua dannata comparsa per la via magica più nota d'Inghilterra, ed immaginare quello che è successo dopo non è difficile. Una maledizione schifosamente mortale che sfiora la tua guancia sottolinea quanto sia effettivamente importante non concentrarsi sul dolore per Neville.


 

La mittente del simpatico incantesimo è ad una decina di metri da te. Non indossa nessuna maschera e sfodera un sorrisetto compiaciuto di cui persino il baby-Malfoy potrebbe essere fiero. Bellatrix Lestrange è un'avversaria temibile tanto quanto lo era dal posto dove provieni. Nonostante Sirius ci rida sopra, e sostenga che il suo ruolo di 'braccio destro di Voldemort' sia la conseguenza di tutto il lavoro da lei svolto sotto il tavolo, non è una mammoletta e sa come fare male a qualcuno. Ma ancora, hai spaccato di brutto il suo arrogante culo già una volta in passato, e l'esperienza merita di essere vissuta ancora una volta.


 

Concentrando la tua energia, lanci uno 'Sventratore' ed una Cruciatus, per tenerla sulle spine. Termini il movimento della maledizione della tortura e muovi la bacchetta a spirale. "Vitrum Clypse!"


 

Lo scudo-specchio la troverà impreparata ad affrontare il suo stesso incantesimo di ritorno. Questo ti darà abbastanza tempo per completare il tuo prossimo incanto complesso. Avanti stronzetta, lanciami addosso qualcosa!


 

"Avada Kedavra!"


 

Porca merda! Rotoli via dal percorso e vedi il tuo scudo-specchio collassare sotto la forza dell'anatema che uccide. Visto che ce l'avevi già sulla punta delle labbra, tanto vale usare la maledizione che avevi in mente poco fa. Ti ci vorranno cinque secondi per terminare i movimenti di bacchetta, ma il risultato sarà spettacolare. Lei lascia partire un trio di maledizioni non verbali verso di te. Non ha intenzione di lasciarti quei cinque secondi extra. Non li riconosci solo dai movimenti di bacchetta, ma sei certo che saranno oscuri come l'Inferno.


 

Ti muovi lateralmente per evitarli mentre continui ad incantare. Mancano gli ultimi dieci movimenti; è il momento della formula. "Mortiferum Ingneus Irbem!"


 

Da qualche parte lungo il corso della storia, qualcuno deve aver ricercato una formula per far piovere una valanga di fiamme o una cosa simile, perchè altrimenti non riusciresti a capire come possa essere stato scoperto un incantesimo come questo. Non sono molti i libri di testo che ne parlano, e quei pochi che lo fanno sono banditi da ogni registro dei libri accettati dal Ministero. In tempi meno sospetti varrebbe di sicuro una detenzione ad Azkaban solo averlo provato, ma qui non c'è nessuno che può dirti come combattere se non te stesso. Bellatrix guarda la tua bacchetta aspettandosi di vedere un lampo, mentre avrebbe dovuto guardare sopra di lei.


 

La maledizione prende il suo costo e tu annaspi per non svenire dallo sforzo, ma il risultato è magnifico come ti aspettavi. Una palla di fuoco di un paio di metri di diametro appare ad una decina di metri di altezza e cade verso di lei. La pazza puttana avverte il calore avvicinarsi ed alza finalmente lo sguardo, ma è troppo tardi. Non fa nemmeno in tempo ad urlare. La palla cremisi la investe in pieno e, quando tocca il suolo, si propaga per sei o sette metri in ogni direzione.

Trattieni il fiato per evitare che i polmoni si friggano e ruoti facendo perno sul ginocchio. La tua schiena è protetta dall'armatura di Drago, ma le tue braccia no. Fa davvero un male del cazzo, ma dura solo pochi attimi. Quando quel piccolo pezzo d'Inferno scompare, ti volti finalmente ad osservare il risultato. Ciò che rimane di Bella è un fumante ammasso di carne annerita. Persino Moody ha dovuto schermarsi da una quindicina di metri di distanza; tre dei suoi compagni di giochi sono stati meno fortunati. Al momento urlano in agonia per le ustioni che hanno riportato, ma non è un tuo problema. Sarà lo stesso Moody ad occuparsene.


 

Consideri di dare una mano agli altri, ma in tutta franchezza sei al limite. Quella palla di fuoco ha fatto il suo bello show, ma ti ha davvero prosciugato. Moody ha ormai la situazione sotto controllo ed Amelia Bones, a dispetto dell'evidente inferiorità numerica, non sembra avere difficoltà a tenere testa al trio di idioti che la stanno affrontando. Anche Sirius si sta facendo rispettare, me è quello più in difficoltà. L'istinto ti dice 'vai!' ma la ragione prende il sopravvento. Estrai la Pietra Comunicante dal mantello ed invii una richiesta d'aiuto a Silente. E' pure arrivato il dannato momento che il vecchio si renda utile!

Qualcosa non va. La Pietra non diventa calda quando la tocchi. Non è partito nessun messaggio. Provi a smaterializzarti, ma senti l'aria comprimersi contro il tuo corpo. Dannazione! Devono aver lanciato un qualche tipo di Campo di Disturbo che impedisce ogni tipo di comunicazione da e per questo luogo. L'effetto collaterale è che impedisce anche la Materializzazione. Poco importa, ti farai strada attraverso l'orda di imbecilli con la bacchetta. Ti concedi solo un altro secondo ad osservare ciò che resta dell'ex Signora Lestrange.

“E' questa la miglior imboscata che il tuo padrone è riuscito ad organizzare? Un Campo di Disturbo ed una decina di combattenti a malapena decenti?”

Lasci fuoriuscire un risolino divertito. “E tu, credevi davvero di potermi uccidere?”

L'ultima cosa che ti aspetti è una risposta alla domanda. Solo che non viene dal corpo carbonizzato di fronte a te, bensì dalle tue spalle. La voce riesce a mandarti un brivido lungo tutta la schiena. “Sciocco ragazzino, sappiamo entrambi che lei non era alla tua altezza.”

Incredulo, ti volti. E' lui! L'immagine del Diavolo è ad appena una decina di metri da te. Paura ed adrenalina si mischiano nel tuo corpo, dandoti la forza di tirarti su e sfoderare di nuovo la bacchetta. Noti che anche la sua è estratta. Almeno non sembra intenzionato ad usarla subito... questo potrebbe darti qualche secondo per riprendere le forze.

“L'ultima volta che ci siamo incontrati non ho potuto esprimermi al meglio.” continua Tom, “Credo sia giusto rovesciare la situazione e vedere come te la cavi tu, questa volta. Bellatrix mi ha servito bene nella vita come nella morte. Mi è dispiaciuto doverla sacrificare, ma avrei scommesso che era in grado di stancarti. A proposito, davvero un incantesimo eccezionale quello che hai usato contro di lei.”

Questa non te l'aspettavi proprio. Lui è fresco, potente ed arrabbiato. Crede ovviamente che avrà la meglio su di te. Non esiste! Un quattordicenne con nient'altro che un Exelliarmus ha affrontato di peggio. Almeno qui non ha una trentina di Mangiamorte come background. Visto che lui sembra titubare, decidi di aprire tu le danze.

Ti piacerebbe cominciare a lanciargli contro ogni genere di nefandezza che puoi aver imparato durante l'addestramento, ma la realtà delle cose è che se te la giochi sul puro potere finisce male. Una volta il Cappello Parlante ti ha detto che saresti stato bene tra i Serpeverde. E' il momento di giocare con astuzia piuttosto che con coraggio. Sarà l'ambiente che ti circonda a fornire il giusto materiale per affrontarlo, ed una vetrata in frantumi poco distante da dove combatte Sirius sembra proprio fare al caso tuo. “Pello Vitris!”

La nuvola di piccole, mortali, schegge di vetro decolla dal terreno e disegna un letale arcobaleno verso il tuo nemico.

Lui non sembra impressionato. Muove pigramente la bacchetta e crea un ampio scudo attorno a lui. Quando i primi pezzi collidono, si trasformano in sabbia e cadono innocui ai suoi piedi. E' in questo momento che lascia partire una serie di merdate non verbali palesemente oscure di cui non intendi scoprire gli effetti. Il tuo corpo non reggerebbe ad una schivata improvvisa e di alzare uno scudo magico non se ne parla. L'ambente che ti circonda resta la chiave.

Un tombino prelevato dal manto stradale potrebbe essere una buona soluzione. E' qui che sta la tua abilità nel risparmiare energia, perchè per trasformalo in uno scudo basta un incantesimo davvero elementare. “Wingardium Leviosa!”

Il pesante pezzo di ghisa si posiziona tra te ed il poker di maledizioni. Lo sforzo maggiore consiste nel mantenerlo in equilibrio tra una maledizione e l'altra, ma il metallo sembra reggere bene agli urti. Appena l'assalto si conclude, lasci partire anche questo nella sua direzione lanciandogli dietro un Engorgio. Vediamo se è così facile da trasfigurare come il vetro!

Un tombino improvvisamente trasformatosi in una tonnellata di puro terrore dovrebbe anche essere piuttosto difficile da schivare. Riddle sceglie un'altra strada, lanciando quello che probabilmente è il suo miglior incantesimo esplosivo. La ghisa cede nel centro con un fragoroso boato e si spezza, depositando i frammenti lontano dal tuo bersaglio. Merda! E' brutta vederlo in forma! Nuovo piano: lascialo attaccare ed aspetta che si apra uno spiraglio nella sua guardia, poi colpiscilo con l'unico incantesimo letale che ormai ti puoi permettere.

La prima parte funziona alla grande. Voldemort muove la bacchetta con gesti veloci ed articolati, prima di urlare la formula. Vuole farti sapere cosa sta per arrivare. “Tenebrae Fulgoris!”

Nella storia recente non si ha mai avuto notizia di questa particolare maledizione elementale, ma ai tempi dei romani era tutta un'altra storia. Fu Publio Quintilio Varo a sperimentarne la potenza, nella famosa 'Clades Variana', o 'Disfatta della foresta di Teutoburgo', contro i germani. Le truppe romane soprannominarono questa maledizione 'il dito di Giove'. Furono tanti i pretorani ad essere massacrati in questo modo. In ogni caso, questa è un'altra storia.

Non hai altra scelta che schermarti. Schivare sarebbe inutile, dato che la maledizione cade dall'alto e l'area colpita sarà estesa. L'unica cosa che ti viene in mente è uno scudo d'energia. Probabilmente ci sarà una soluzione migliore, ma questo è il massimo a cui sei potuto arrivare in queste poche frazioni di secondo. “Voluntatis Muram!”

Il fulmine oscuro collide con il tuo scudo d'energia. Diventa incandescente dopo pochi attimi e lo senti cedere sotto il suo assalto. Ti sforzi di concentrare più magia nella tua barriera, ma lo scudo ormai non regge più. Avverti la potenza della folgore attraverso il tuo corpo. Il dolore raggiunge facilmente quello di una Cruciatus ed avverti le tue gambe cedere di schianto. Gli spasmi si intensificano, mentre l'unico pensiero coerente è il desiderio di morire. Tutto purchè finisca.

Da una prospettiva esterna, il colpo è durato appena qualche attimo. Quando la maledizione termina, sei ancora vivo, ma impossibilitato a muoverti. In posizione supina, i tuoi occhi vagano alla ricerca della tua bacchetta. A spaventarti non è il fatto che non riesci a muovere il bracco destro, ma che la bacchetta che ancora tieni in pugno è spezzata dalla punta all'impugnatura. Lì è dove il fulmine ti ha colpito. Mano ed avambraccio sono carbonizzati.

E' finita! Mentre senti i passi di Tom che ti raggiungono, raccogli gli ultimi pensieri per formulare le tue parole d'addio. Lui adesso è sopra di te e sorride. Un sorriso diabolico e predatorio. Lasci che il tuo messaggio esca. “Tom, vaffanculo!”

“Avada Kedavra!”


 

*Ovviamente Tom non ha idea che i suoi Horcrux siano tutti distrutti.


 

Note dell'autore: di certo, questo è uno fra i peggiori cliffhanger che io abbia mai prodotto. Mi beccherò un considerevole numero di insulti, ma ne vale la pena. Un ultimo capitolo ci separa dal termine della storia, e si tratta solo di metterlo su due righe. Se c'è una cosa che ho immaginato quando questa storia è cominciata, è stato l'inizio e la fine. Tutto il resto è venuto per strada, ma l'epilogo è quello che ha dato forma ai capitoli precedenti. Non prometto nulla ad oggi, ma mi sforzerò di postare domenica 18 Ottobre. Nella peggiore delle ipotesi, domenica 25. Un grazie a quelli che ancora commentano e seguono la storia, ed a tutti quelli che silenziosamente leggono. Siete l'unica ragione per cui scrivo e spero che, se trovate qualche minuto libero, lascerete una recensione.

A presto,

JPav.

 

 

 

  
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