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Autore: Jong_Key    11/10/2015    1 recensioni
“Il bagnoschiuma... ne ho comprato uno nuovo prima, al limone. Dimmi se ti piace, poi.”
“Hnm.”
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jonghyun, Key
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era di nuovo in ritardo quella sera.
Kibum, seduto sul divano, si prese la testa fra le mani.

Quando sentì il rumore della serratura, scattò in piedi, gli occhi rivolti alla porta.

Entrò, Jonghyun. Si guardarono.

“Jongie...” si avvicinò, Kibum fece vagare lo sguardo su tutto il suo corpo, esaminandolo attento, come se non lo vedesse da moltissimo tempo. Ed era così, più o meno. Otto ore o poco più.
Jonghyun si tolse la giacca, la appese. “Ehi Bummie...” gli sorrise, un sorriso stanco, di chi aveva passato tutto il giorno a lavorare.

“Mi sei mancato un casino” il biondo gli allacciò le braccia al collo, mentre le labbra andavano a scontrarsi con quelle piene di Jonghyun.

Respirarono la stessa aria. L'odore di Kibum, come sempre, fece sentire Jonghyun a casa.

“Ti ho preparato una cosa che ti piace tanto.” sorrise, le braccia ancora attorno al suo collo.

“Non ho fame Kibum...” Jonghyun teneva le mani sui suoi fianchi, li accarezzava piano, ne sentiva la morbidezza.

Come al solito.

“Ma yah! Sai quanto tempo e...amore! Ci ho messo per prepararlo?” un finto broncio, Kibum arricciò le labbra scostandosi appena.

“Kibum...”

“Jonghyun.”

“Sono stanco.”

“Lo so, anche io. Ma Jonghyun...”

Dove andremo a finire, di questo passo?

Gli occhi di Jonghyun erano stanchi ed erano fissi sul suo viso. Jonghyun guardava il viso di Kibum, con occhi stanchi, e con occhi innamorati.

“Oggi ho lavorato molto. Sai, più lavoro e pi-”

“Più lavoro e più soldi, sì.”

Più lavoro e più ci allontaniamo.

“Mangia tu, ok Bummie?” e fece per allontanarsi, per andare in cucina.

Come al solito. Come quasi ogni sera, ormai.

“Non è importante, metterò tutto in frigo.” si scrollò le spalle, Kibum, in un gesto scocciato e, forse, stanco.

 

Jonghyun perse qualche lungo minuto ad osservare il modo accurato con cui aveva preparato tutto.

Le sere in cui finiva prima di lavorare, e tornava a casa prima di lui, Kibum gli preparava sempre la cena. Anche il suo lavoro era stancante, non proprio soddisfacente, ma era pur sempre lavoro. E Kibum nonostante l'umore sotto i piedi, dopo aver passato una giornata alle casse di un supermercato di periferia, trovava la forza di provare a salvare quell'amore che si stava sgretolando sotto i loro occhi.

Il tavolo perfettamente apparecchiato, due piatti di porcellana ancora vuoti, lucenti. Del cibo ancora caldo al centro, un profumo buono e leggero nell'aria.

Non voglio che finisca in frigo, come sempre...non voglio che puntualmente, poi, finisca per essere gettato. Ma sono così stanco che...

“Vai a lavarti?” la voce di Kibum alle sue spalle, sulla soglia della porta, rassegnata.

Kibum domandò, senza quasi sentirla la risposta. Perchè tanto Jonghyun faceva così. Tornava a casa, era stanco e si lavava perchè fare una bella doccia calda lo aiutava a distendere i nervi. E poi non mangiava quasi mai perchè era sempre stanco, e di solito andava quasi subito a letto perchè Jonghyun era stanco.

Annuì. Si girò e incontrò subito i suoi occhi appena lucidi. Quegli occhi felini per cui aveva perso la testa, per cui si era innamorato.

Gli sorrise.

E un groppo in gola, mentre lo sorpassava per uscire dalla stanza. Perchè voleva dirgli qualcosa, una qualsiasi cosa, eppure aveva un fastidioso groppo alla gola...

“Jonghyun...”

“Mh?” si voltò, per ritrovarsi a guardare le sue spalle. Kibum era ancora nella stessa posizione, non si era mosso nemmeno di un millimetro. Ancora sulla soglia della porta della cucina.

“Il bagnoschiuma... ne ho comprato uno nuovo prima, al limone. Dimmi se ti piace, poi.”

“Hnm.” mugolò prima di entrare in bagno chiudendosi la porta alle spalle.

E Kibum pensò che si sentiva proprio così, aspro, acre, pungente ed acido come un limone.

Guardava il tavolo con uno sguardo spento. Poi si avvicinò, cominciò a sparecchiare. Perchè di avere tutte quelle cose sul mobile non ne aveva voglia, si sarebbe infastidito. Perchè Kibum amava l'ordine.

Sospirò, si muoveva lentamente.

Le ciotole con il cibo ormai freddato, non finirono in frigo. Kibum decise di gettare tutto, quella sera. Quella sera, le ciotole di vetro decorate graziosamente da lui stesso anni prima, con il cibo ormai freddato, finirono dritte nell'immondizia.

 

Nella casa aleggiava il silenzio. Quando Jonghyun uscì dal bagno, gocciolante, in casa c'era un assoluto silenzio.

Sgattaiolò in camera da letto, si rivestì velocemente.
Annusò i panni. Prese una maglietta, la odorò, profumava. Kibum usava sempre lo stesso detersivo da anni. Kibum...era merito di Kibum se quella maglietta profumava.

 

Sedeva sul divano, nel frattempo si era cambiato e aveva indossato qualcosa di comodo. Aveva le gambe accavallate, la tv era accesa ma Kibum non la stava guardando per niente.

Jonghyun lo raggiunse, i suoi passi leggeri rimbombavano pesanti nella sua testa. E poi si strinse leggermente nelle spalle, Kibum, perchè sapeva esattamente cosa stava per dire.

Quelle parole le conosceva troppo bene, le aveva sentite troppe volte. Troppe volte si era ribellato a queste, e troppe volte aveva fallito.

Aveva provato con tutto se stesso a salvare quell'amore che si stava sgretolando sotto i loro occhi. Ma non ci era riuscito.

“Kibum...sono stanco. Io andrei a letto, se non ti dispiace...”

Si prese qualche secondo per rispondere, come se non sapesse cosa dire, poi le parole uscirono fuori, leggere. “Non mi dispiace. Buonanotte, Jonghyun.”

Mi dispiace da morire di averci perso in questo modo.

“Non venire a letto troppo tardi Bummie.” fece qualche passo, gli lasciò un bacio sulla testa, fra i capelli biondi profumati. Chiuse gli occhi, respirò appieno il suo odore.

Non verrò a letto, è già da un bel po' di tempo che mi addormento su questo scomodo divano, Jonghyun. E tu non te ne sei nemmeno accorto.

“Ok Kibum?” sussurrò.

“Ok.”

No, anche stanotte dormirai da solo, Jonghyun.

 

E passò anche quella notte.

Jonghyun alzò la coperta del letto in un rapido gesto e ci si infilò dentro. Era tutto così freddo, tutto così senza calore umano.

Kibum si rannicchiò sul divano, le gambe piegate, il viso appoggiato su di esse. La tv era ancora accesa. Creava un brusio quasi fastidioso che però non riusciva a raggiungerlo, troppo immerso nei suoi pensieri.

Avevamo smesso di amarci? Non c’era più amore? Nah, assolutamente.
Solo che tutto il resto ormai, nella nostra relazione, aveva preso il sopravvento.
E comunque alcune volte amarsi non basta.

 

“Ok Kibum?” sussurrò.

“Ok.”

E le labbra di Jonghyun si staccarono piano, dopo aver schioccato quel bacio fra i suoi capelli.
Si stava allontanando già, verso la camera da letto.

Jonghyun...”

Si fermò subito, poi si voltò.

Ti è piaciuto il bagnoschiuma al limone?”

E Kibum pensò che si sentiva proprio così, aspro, acre, pungente ed acido come un limone. 







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Avevo deciso di non postare nient'altro, ma, come al solito, non faccio mai quello che credo di pensare. 
Ho avuto questa strana ispirazione ascoltando "Insane" di Ailee, doveva venire una roba più felice, ma poi, sempre come al solito, mi sono fatta trasportare e il mio lato negativo è prevalso sulla storia. 
-Paola

 

   
 
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