ZAYN
Non sapevo cosa davvero mi
fosse successo. Non avevo mai reagito così.
Harry mi affascinava,
nessuno mai mi aveva coinvolto così tanto con un semplice
“Ciao”.
Dal momento in cui
Niall mi aveva presentato il suo irresistibile cugino, i miei pensieri
non erano altro che rivolti a lui: ai suoi capelli lunghi e ricci, ai
suoi occhi verdi, alle sue mani, al suo petto -per quanto avevo potuto
notare grazie alla sua camicia sbottonata- su cui
alloggiavano due rondini.
Le mie mani bramavano
il suo corpo, le miei labbra chiedevano di assaporare il suo sapore, i
miei occhi chiedevano di essere guardati come nessuno aveva mai fatto
prima, magari da due occhi verdi.
La mia vita stava procedendo
secondo piani che i miei genitori mi avevano imposto: dopo aver finito
la scuola, avrei studiato all’Università e avrei
conseguito una laurea modello, pronto per lanciarmi nel mondo del
lavoro.
Ma io non ero quello
che i miei avevano plasmato a loro immagine e somiglianza, io ero Arte,
io ero altro. Non ero quello che volevano loro.
Per fortuna il destino
mi aveva concesso l’unico mio spiraglio di
libertà: Louis.
Da quando
l’avevo conosciuto potevo esprimermi liberamente senza
qualcuno mi giudicasse, anzi avevo trovato la persona che mi supportava
in ogni mia scelta e riusciva a mandarmi avanti anche quando ero a
pezzi.
Lo consideravo come un
fratello maggiore, colui che mi avrebbe dato una mano e ci sarebbe
stato sempre per me. Non riuscivo a immaginare la mia vita senza di lui.
Nonostante il mio
florido e riconoscente rapporto con il liscio, non ero ancora riuscito
a parlargli della mia attrazione per il nuovo arrivato. Ma il mio piano
di esprimermi erano andati in fumo da quando avevo notato che il mio
caro amico aveva insistito con battute e sguardi di troppo sul mio
oggetto del desiderio.
Quella sera al pub
avevo capito che anche lui avesse un occhio di riguardo per Harry. Dato
l’alcool che aveva ingerito ero certo che ciò che
faceva era quello che davvero voleva, perciò quando aveva
cercato di approcciare con lui facendogli battutine o, addirittura,
lasciandogli un bacio sulla guancia, avevo capito.
Anche Louis sembrava
interessato a quella testa riccia.
Poteva
andare qualcosa nel verso giusto nella mia schifosa vita?
Per
una volta, una volta soltanto, era troppo da chiedere?
Harry sembrava essere
l’unica nota positiva di una melodia scombinata,
l’unica nota suonata al momento giusto di una vita sbagliata.
Perché ogni qual volta che i miei occhi si posavano su di
lui, sembrava che il resto non esistesse.
Rimanevo incantato da
così tanta bellezza, tanto da non rendermi conto di
ciò che capitava all’esterno.
Riusciva ad
estraniarmi e a darmi una via d’uscita.
Per quanto bene
volessi a Louis, Harry doveva essere mio.
Louis era sempre stato quello
più spavaldo e combattivo per tutto, tranne per una cosa:
non riusciva a rapportarsi con chi gli piacesse. Erano passati anni da
quando mi aveva confessato della sua cotta per Liam, ma, come tutte le
altre volte, era riuscito a farselo scappare.
Perciò,
cosa mai poteva cambiare questa volta?
Se l’avesse
saputo, me l’avrebbe lasciato.
Avrei fatto finta di
nulla, avrei accantonato il suo interesse per Harry e avrei cercato di
renderlo mio.
Se ero egoista?
Sì, forse lo ero. Ma quando si presenta
un’occasione del genere e si hanno tutte le carte a favore,
perché non combattere fino all’ultimo?
Per una volta avrei
pensato a me stesso. Solo allo Zayn Malik che ero.
Da quando avevo
lasciato il mio numero ad Harry ero in un continuo stato di ansia. Mi
avrebbe chiamato? Mi avrebbe scritto? Avrebbe accettato?
Mille e più
complessi stavano nascendo nella mia mente, timoroso che il riccio
potesse non avere alcun interesse nei miei confronti.
Ero tentato di
scrivergli su Facebook o di chiedere il suo numero a Niall, ma alla
fine avevo desistito. Non volevo essere troppo opprimente, se voleva,
mi avrebbe scritto; altrimenti sarei andato avanti e lasciato che Louis
prendesse il mio posto.
Ma quando lo schermo
del mio cellulare si illuminò non potei non esultare e
mandai a fanculo tutti i pensieri che avevo fatto fino a quel momento.
Quel messaggio da
parte di un numero sconosciuto che salvai presto in “Harry ” era apparso sul
mio smartphone, recitava un semplice “Hey Zayn
sono Harry! A che ora ci vediamo oggi? x”, ma che per me
significa l’inizio. L’inizio di una bella avventura.
Risposi
tempestivamente al messaggio dei riccio dandogli appuntamento a qualche
ora dopo.
Bene, dovevo preparami
sia mentalmente che fisicamente.
Mancava solo
mezz’ora dall’ora X e avevo un’ansia
terribile. Dovevo stare calmo, ma non riuscivo a smettere di tremare.
Harry doveva essere lì solo dopo poco e io già
stavo andando in fiamme.
Avevo ordinato tutta
la casa, dal bagno alla mia camera, rendendo perfettamente accogliente
il mio piccolo appartamento. Avevo persino preparato i libri sul tavolo
e messo un po’ di acqua nel bollitore nel tal caso Harry
desiderasse un thè caldo.
Mi ero appena seduto
sul divano intento a guardare distrattamente un film noioso in TV,
quando suonò il campanello. Possibile che Harry avesse fatto
così tanto anticipo? Mancavano ancora 20 minuti
dall’orario stabilito.
Così mi
alzai, dando un’occhiata veloce allo specchio per controllare
se tutto fosse okay e mi avvicinai alla porta. Presi un grosso respiro
e finalmente decisi di aprire.
Un mix di sorpresa e
di delusione fecero scemare il mio stato d’ansia,
impossessandosi di me nel momento in cui vidi Louis sorridente sulla
soglia.
Harry sarebbe stato di
lì a poco qui a casa mia e Louis si era appena presentato.
Sebbene avrei voluto cacciare via il mio migliore amico per
allontanarlo dal mio riccio, una parte di me non aveva il coraggio di
affrontarlo, perciò lo feci entrare sperando che mi
lasciasse campo libero, dato che come al suo solito si sarebbe
trattenuto tutto il pomeriggio a casa mia.
«Ciao
Zay! Ti ho portato un regalino» mi disse non appena lo feci
entrare in casa.
«Lou! Cosa? » chiesi incuriosito, cercando di
vedere cosa stringeva tra le mani dietro la sua schiena.
«Taaa daaaa!» urlò, cacciando fuori un
sacchetto contenente dei cookies. Mi conosceva troppo bene.
«Grandeee!
Lo sai che ti adoro! Graziee!» gli saltai addosso,
abbracciandolo. Louis ridacchiò, sorridendomi di ricambio.
«Che
stavi facendo prima che il tuo migliore amico venisse a farti
visita?» scherzò Louis.
«Stavo
preparando casa, sai, deve venire Harry, dobbiamo studiare
insie-»
«Harry?!» mi interruppe Louis. Di tutto quello che
gli avevo appena detto, si ricordava solo di Harry. Ovviamente.
«Sì,
perché? Qualche problema?» dissi deciso, ma il
colore delle guance che si faceva sempre più rosso mi
tradì.
«Oi oi, qualcuno mi
nasconde qualcosa per caso?» chiese Louis, con sguardo
investigatore.
«Ma
smettila!» sbuffai, irritato dal suo comportamento. Chi
è senza peccato scagli la prima pietra, e Louis di certo era
l'ultima persona che avrebbe potuto dirmi una cosa del genere.
“Da che pulpito viene la predica…”
pensai.
*driiiiiin*
Contemporaneamente
io e Louis ci girammo in direzione della porta. «Harry
è arrivato, tu che hai intenzione di fare?»
domandai, nella speranza di ricevere come risposta “Vi lascio
soli soletti, me ne vado”, ma purtroppo rimasi deluso nel
ricevere «Credo proprio che rimarrò qui, mi sta
simpatico il riccio».
“Che
palle” pensai, alzando gli occhi al cielo. Amavo stare in
compagnia del mio migliore amico ma quel giorno, di certo, la sua
presenza non era gradita, non quando avrei passato un pomeriggio da
solo con Harry. Ecco.
Mi
incamminai verso la porta, presi un bel respiro e aprii la porta.
Più bello che mai, mi ritrovai un Harry sorridente davanti
casa. Sorrisi di ricambio, quanto poteva essere adorabile?
«Hey
Harry! Entra dai, starai morendo di freddo!» esclamai al
nuovo arrivato.
«Ciao
Zayn! Grazie mille ancora, non so come avrei fatto senza di
te» mi disse sorridendomi.
“Questo
e altro per te” pensai. Ah, che mi stava succedendo? Zayn
torna in te!
«D-di
niente, tranquillo» sorrisi timidamente.
«Ma salve a
tutti!» esclamò una voce dietro di me. Louis.
«C-ciao... »
rispose timidamente Harry, mentre le sue guance si imporporavano sempre
di più. Cazzo, cazzo, cazzo. No, dannazione.
«Lou,
se non ti dispiace, ora dovremmo studiare, tu fa quel che ti pare,
basta che non bruci casa okay?» dissi, rivolgendomi al mio
migliore amico.
«Per
farti stare più tranquillo starò con voi. Non mi
farà male sentire lezioni di….?»
domandò, rivolgendosi al riccio.
Harry
lo guardò esitante mentre si mordeva un labbro, mentre Louis
gli sorrideva amorevolmente. Mancava solo una Kiss-Cam e si sarebbero
baciati in quel momento. Odio profondo.
«Fisica»
risposi velocemente e «Andiamo?» feci, spingendo
delicatamente Harry verso il tavolo dove avremmo studiato.
I miei piani per conquistare
Harry stavano andando in fumo.
LOUIS
*un'ora dopo*
«Quindi,
ricapitolando: un punto materiale è in equilibrio statico
quando la risultante delle forze che agiscono su di esso è
nulla. Giusto?»
Tralasciando il fatto che non ci stavo capendo assolutamente niente, mi
stavo annoiando. Sembravano degli alieni, erano super attenti e
concentrati, capivano quelle diavolerie come se fossero una ricetta per
principianti. A quanto pare, erano davvero portati per quella materia.
Zayn spiegava abbastanza bene, lo si vedeva dai risultati sorprendenti
di Harry.
Dal canto mio, oltre a sguardi e sorrisi rubati al riccio, alle mie
battute fuori luogo e a doppi sensi, non stavo ottenendo i risultati
sperati. La situazione non era a mio favore.
«Facciamo una pausa? Che ne dici se ti porto
qualcosa?» chiese Zayn
«Sì,
qualche minuto per staccare la spina sarebbe l’ideale.
Potresti portarmi un bicchiere d'acqua?» chiese
al moro. Zayn prima guardò me, poi rivolgendosi al riccio
disse «Certo, arrivo subito!» e se ne
andò in cucina.
Eravamo
soli nella stanza.
«Sul
serio capisci quelle cose?» chiesi, per rompere il ghiaccio.
«Si,
basta che segui attentamente, non è una passeggiata, ma non
è nemmeno impossibile» rispose il ricciolino,
sorridendomi con tanto di fossette. Le sue fossette. Me le sarei
mangiate al momento, aw. Ok, Louis smettila.
«Niente
è impossibile, riccio» constatai, facendogli
l’occhiolino.
«Ecco
a te!» quasi urlò Zayn, porgendo un bicchiere
d'acqua all'ospite e uno sguardo minaccioso nei miei confronti. Che
cazzo voleva? Che gli avevo fatto?
«Grazie
mille» rispose gentilmente Harry e Zayn gli rivolgeva
un’alzata di spalle sorridendo.
L'osservai
mentre beveva. Un po' di acqua fuoriusciva dai lati della bocca,
bagnando le sue labbra e rendendole invitanti. Ingoiai la saliva, merda
quanto mi attraeva. Cosa avrei fatto a quelle labbra, cosa mi avrebbero
fatto, se solo…
Pensieri poco casti mi stavano alleggiando in mente mentre qualcosina
nasceva là sotto. Oh cielo!
Mi
sentii osservato: Zayn mi stava fissando con aria sospetta. Abbassai lo
sguardo, facendo finta di niente. Rialzai lo sguardo, Harry mi stava
fissando. Okay era una situazione alquanto strana e decisamente
imbarazzante così decisi di fare qualcosa.
«Zay
ho fame, vado di là a preparare pane e Nutella. Harry tu ne
vuoi?» chiesi, alzandomi dal divano.
«Ehm.. se ne volete
anche voi, sì» rispose impacciato Harry, guardando
Zayn aspettando un suo assenso.
«Okay vai
Lou, prepara tre fette» mi congedò il moro.
Arrivai in cucina e iniziai a
prendere delle fette di pane, un coltello e la Nutella, quando sentii
Zayn che faceva un battuta ad Harry e lui che rideva di gusto.
Oh, quindi era proprio
deciso il mio amico di prendersi Harry? Non l’avevo mai visto
comportarsi così con nessuno. Ma non riuscivo a stare fermo,
Harry era di una bellezza disarmante e nutriva qualcosa nei
miei confronti, in fondo, arrossiva solo in mia presenza,
qualcosa doveva pur sempre significare. Zayn aveva perso in partenza.
Dopo
aver preparato le tre fette di pane, portai il vassoio da i miei amici.
«Ecco a voi!» feci mentre prendevo una fetta,
mentre gli altri due facevano lo stesso.
Mi buttai con un salto sul divano e, non so come, mi ritrovai la fetta
di pane e Nutella letteralmente spalmata sulla mia t-shirt. Merda. Mi
alzai di scatto e lanciai la fetta, quasi fosse questa la colpevole,
sul tavolo.
«Fanculo,
la mia maglia preferita!» imprecai.
Zayn scoppiò a
ridere, portandosi la mano alla bocca evitando di sputare fuori
ciò che stava masticando; Harry, invece, mi
guardò divertito e avanzò verso di me.
«Stai
attento quando mangi, figliuolo. Non hai imparato nulla dalla tua
mamma?» mi fece serio, ma con un sorriso che lo tradiva,
mentre con un tovagliolo puliva l’eccesso di Nutella
dalla mia maglia. Lo guardai a bocca aperta.
«Dovresti
strofinarla con una spugna, acqua tiepida e detersivo per piatti se
vuoi che se ne vada via subito…» mi fece il riccio.
Scoppiai
a ridere. «Harry, ma sei davvero una mamma o?»
«Perché
che credevi, scusa?» mi fece lui, scoppiando a ridere a sua
volta.
L’unico
che non rideva era Zayn. Ci stava osservando, serio, con una calma
apparente che mi incuteva terrore: sarebbe scoppiato da un momento
all’altro.
Volevo
fotografare quella scena: era così ridicola! Se da una parte
c’ero io ed Harry in piedi che ridevamo, dall’altra
c’era Zayn che ci guardava come se volesse uccidere entrambi
–o solo me?-.
Quel momento idilliaco
terminò ben presto quando Zayn, evidentemente irritato,
scattò in piedi e
«Okay,
Louis, potresti lasciarci? Abbiamo molto da studiare e se ci interrompi
in continuazione non finiremmo mai. Avanti, ci vediamo
domani!». Era parecchio incazzato.
«Mi
stai per caso cacciando?» esclamai, con una punta di
delusione. La stessa che leggevo negli occhi di Harry.
«Lou, non farmelo
ripetere. Lasciaci studiare in santa pace! E poi faresti meglio ad andare
a casa subito per togliere via quella macchia enorme che ti sei
fatto!» sentenziò Zayn.
Sbuffai.
«Okay.
Ciao Harry! Buona fortuna con Mr. Secchione e grazie per i consigli
degni di una mamma con 10 figli!» dissi, uscendo di casa.
Sentii un leggero «Fottiti» da parte del moro ma
sinceramente, non mi importava poi così tanto.
Perchè era così incazzato? Proprio lui mi ha
sempre detto di dimenticare Liam e di andare avanti, ora che ho trovato
Harry, me lo impedisce? Ma vaffanculo. E poi con lui avevo trovato
sintonia e questo non accadeva da tempo. E poi, aspetta un
po’… nonostante Harry mi piacesse, gli avevo
rivolto la parola e avevo scherzato con lui! Che mi stava succedendo?
Mi
incamminai verso casa, con le cuffie nelle orecchie e tanti pensieri
nella mente.
Ero arrivato ad una conclusione: a entrambi piaceva Harry.
Ma
Zayn era un bellissimo ragazzo, per di più bisex. Non
avrebbe problemi a trovarsi qualcun’altro.
Io ero sempre rimasto a Liam.
Era come se la vita mi
avesse messo tanti muri davanti, uno più grande dell'altro.
Ed ero riuscito a superarli, in parte, fino all'arrivo di Liam. Quel
muro sembrava enorme, impossibile da superare. Ci provavo, prendevo la
rincorsa, deciso, saltavo, ma ci andavo a sbattere contro, cadevo e mi
facevo male. Ogni volta.
Ora avevo incontrato
Harry: una vita d'uscita. Come se su quel muro fatto di pietre,
impossibile da rompere, ce ne fosse una che fuoriusciva, ottima per
arrampicarsi e scavalcarlo. Non mi ero mai sentito così.
Zayn l'avrebbe dovuto
capire, Harry sarebbe stato mio.
Note d'autore
Ohii ohii! Chi c'è là?
SIAMO VIVEEE!!!
Siamo tornate con un nuovo capitolo. Scusateci e perdonateci e linciateci per il mega ritardone, ma abbiamo avute dei problemi che sicuramente non vorreste sapere lol No, vabbè, sempre le solite cose: tra Università e scuola non capiamo più nulla, ecco hahaha
A parte questo, ecco il capitolo! Come vi sembra? Ehehehe vediamo i nostri Zouis che si contengono il povero e innocente Harry, come andrà finire? Chi dei due farà il primo passo?
SONO APERTE LE SCOMMESSE lol
Anche se, poveri picci, due migliori amici che litigano per un ragazzo, eh male male!
Che ne pensa Harry di tutto questo?
Non ci resta che aspettare la prossima puntata! O meglio, capitolo! (Nella speranza di non fare un mega ritardo come questo, il giorno prefissato dovrebbe essere giovedì, quindi ci mettiamo subito all'opera).
Buona scuola, buona settimana, buon lavoro, buono tutto. Alla prossima!
All the love xx
-Angi e Liuz