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Autore: guiky80    12/10/2015    9 recensioni
Sanae vince una borsa di studio e vola in Europa, lontano dal Giappone, lontano da tutto quello che le ricorda Tsubasa, ma lui è in Spagna, ed è più vicino del previsto.
Davanti al destino non si può scappare...
“Ehi ehi, stai forse dicendo che hai un debole per Anego? Mamma mia, ti ho preso in giro un sacco di volte per questa cosa, ma non pensavo fosse vera!”
“Ryo, credo di essere innamorato di Sanae, ma non posso dirle nulla ora, quando tornerò per le vacanze o altro, vedremo...”
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Tsubasa Ozora/Holly
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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A Manchester, trascorso il primo mese di stage, i ragazzi vengono divisi in gruppi.

Sanae finisce in quello composto da Jonathan, Emily e Ramon.

Sono simpatici e preparati, lei e Jonathan seguono dei corsi insieme, quindi ha già avuto modo di relazionarsi con lui. Emily invece non la conosce molto, ha l'aria di una che pensa solo all'aspetto esteriore, invece durante lo stage ha scoperto che è una persona molto organizzata e veloce nelle cose, è proprio vero che l'apparenza inganna.

Ramon, invece, è il classico bello e impossibile.

Alto, molto più di Sanae, capelli neri sempre tenuti legati in modo ordinato in una coda bassa, occhi verdi che tolgono la capacità di parola a mezzo campus femminile. Ha qualche corso in comune con Sanae, ma non si sono mai rivolti la parola, fino allo stage.

Appena Lea scopre che il capogruppo della sua amica è Ramon, pretende di studiare meticolosamente ogni abbigliamento dell'altra prima di farla uscire per le riunioni serali.

La ragazza nipponica decide di stare al gioco, ma puntualmente appena lascia il dormitorio, dalla sua borsa carica di libri sbuca una felpa rossa un po' larga, che lei adora, ma che Lea definisce indecente.

Sanae vuole essere comoda, non vuole doversi preoccupare di scollature e tacchi mentre prende appunti e discute freneticamente con gli altri.

Nonostante tutti i suoi buoni propositi di tenersi alla larga dai ragazzi, riceve parecchi inviti a uscire, tutti puntualmente rifiutati, tranne uno.

Il quartetto dello stage, una sera, fa particolarmente tardi, e all'uscita Ramon scorta Sanae fino al suo dormitorio, nonostante lei non lo ritenga necessario.

“Insisto! Non puoi attraversare il campus a quest'ora di notte! Non tutti i ragazzi sono a letto a dormire. Parecchi sono ancora a zonzo, sbronzi!”

“Beh, in effetti solo un ragazzo sbronzo importunerebbe me e la mia amata felpa!”

Sanae scoppia a ridere, ma Ramon si fa serio: “Non essere ridicola! Anche con quella felpa addosso sei sexy, io davvero non capisco come tu faccia a non vederlo!”

Sanae diventa molto rossa e guarda a terra. Ramon prosegue:

“All'inizio non capivo perché alcune ragazze parlassero male di te...”

Lei alza di scatto la testa “Male di me!?”

Lui annuisce e prosegue: “Sì, dicevano che eri supponente, snobbavi i ragazzi perché ti sentivi superiore, io non sapevo che pensare, non ti conoscevo e non volevo giudicarti a scatola chiusa.”

Sospira e guarda il cielo stellato, lei nel frattempo ha messo il broncio, non pensava davvero che si dicesse quello sul suo conto, in realtà non pensava nemmeno che qualcuno parlasse di lei.

“Quando ho scoperto che eri nel mio stesso gruppo allo stage, ho pensato fosse l'occasione perfetta per conoscerti e capire se quello che dicevano era corretto...”

Non prosegue e lei lo guarda di traverso. “Beh: è corretto?”

Lui la guarda e quando vede il suo piglio incazzoso, scoppia a ridere:

“No davvero! Si vede che sei molto concentrata e non vuoi distrazioni, ed è giusto così, però, insomma... potresti anche divertirti ogni tanto, non credi?”

Lei alza le spalle con noncuranza “Sì, in effetti potrei, ma i ragazzi non mi interessano, non voglio storie che mi leghino a qualcuno, voglio essere libera di fare le mie scelte, la mia vita, poi si vedrà! Come adesso per lo stage, vedi Emily non può muoversi da qui perché se no il suo ragazzo si arrabbia, ma dico io! Che sistema è di amare qualcuno? Se lo ami lo lasci libero...”

Abbassa gli occhi e sospira: “Lo lasci libero... come io ho lasciato Tsubasa libero di andare in Brasile senza dirgli nulla... lo lasci libero... ma fa un male cane!”

Ramon la vede triste e decide di non indagare oltre.

 

La sera seguente viene suddiviso il lavoro, che prevede delle sessioni di ricerca all’università e delle sessioni di ricerca all'estero.

Emily e Jonathan scelgono di restare al campus, per i rispettivi compagni, e Sanae incrocia lo sguardo di Ramon e alza gli occhi al cielo, lui sghignazza, ma si riprende subito annunciando che allora saranno lui e Sanae a partire per la sessione estera.

La scelta è di Ramon, in qualità di capogruppo designato dal professore.

Il ragazzo studia le varie mete proposte, poi decide e quando comunica la scelta, Sanae ha un mancamento.

“Ragazzi, ho deciso! Mentre voi starete qui nel grigiore di Manchester, noi ce la spasseremo a Barcellona!”

La ex manager diventa bianca come un lenzuolo, mentre Emily protesta vivacemente.

“Non vale perché?”

“Perché la scelta era tra: Barcellona, Madrid, Copenaghen o Praga, e siccome io sono spagnolo e ho una casa a Barcellona, sarebbe da idioti non approfittarne, così non dovremo spendere nulla per il soggiorno: è perfetto!”

Sanae deglutisce vistosamente e tenta il tutto per tutto:

“Emily, vuoi andare al mio posto?”

L’altra mette il broncio:

“Non posso lo sai! Non ti piace Barcellona?”

“Certo…”

Tentenna Sanae, ma Ramon è irremovibile:

“Niente cambi dell'ultimo minuto, oggi prenoto i biglietti, partiamo tra tre giorni. Sanae organizza le tue cose e prepara i bagagli, staremo via due settimane, giusto il tempo degli esami delle altre facoltà, così rientreremo prima che inizino le nostre sessioni.”

“Ok capo…”

Rassegnata Sanae torna al dormitorio a preparare tutto per la partenza con un vago senso di nausea. Non riesce nemmeno a scrivere a Yukari la novità, che viene comunicata solo a Lea, che entusiasta l'aiuta a fare i bagagli.

 

Tre giorni dopo Sanae e Lea si salutano sulla soglia del dormitorio.

“Fai la brava in giro per Barcellona, e divertiti con Ramon... mamma mia quel ragazzo ispira sesso solo a guardarlo.”

Sanae le batte una mano sul braccio e sbotta:

“Lea! Smettila, vado per lo stage ricordi?”

La biondina agita una mano con noncuranza.

“Come sei noiosa, però non puoi negare che sia bellissimo!”

Sanae sorride mentre vede Ramon avvicinarsi.

 

Mentre sono in aereo la ragazza sbircia il suo accompagnatore e ripensa alle parole di Lea. Sì, effettivamente è un bel ragazzo.

Ma c'è qualcuno più bello di lui... e quando la mente trasmette un'immagine di Tsubasa, Sanae sussulta, ma è solo un attimo, poi torna padrona di sé e si rimette a leggere i suoi appunti.

 

Quella stessa sera, Sanae si sistema nella sua camera, nella casa estiva di Ramon.

L’appartamento è al primo piano di una bella palazzina, posta vicino al centro di Barcellona.

La camera di Sanae è ampia, tutta sulle tinte del marrone chiaro, con un letto matrimoniale, e un bagno personale. Mentre sistema gli oggetti da bagno, scoppia a ridere, ricordando quello che le ha sussurrato Lea sulla porta del campus, mentre Ramon si avvicinava.

 

Flash-back

 

Mi raccomando, dopo la doccia esci dal bagno con un asciugamano striminzito addosso, sculetta, lancia dietro le spalle i capelli e poi entra in camera lasciando la porta aperta!”

Sanae sbarra gli occhi e l’altra annuisce.

Devi invitarlo a entrare, senza essere sfacciata! Scemo non è, vedrai che entra!”

Sanae scuote la testa, mentre Ramon saluta.

 

Fine flash-back

 

Ora deve spiegare a Lea che anche uscendo nuda dal bagno, non attirerebbe all’attenzione di Ramon.

 

Seduti a cena in un grazioso bar vicino casa, i ragazzi discorrono in modo rilassato.

 

“Allora ti piace Barcellona?”

“Beh, per quello che ho visto sì! E poi fa caldo... caspita non pensavo, a Manchester a quest'ora avrei già indossato la felpa!”

Invece quella sera Sanae indossa un abito a maniche corte lungo al ginocchio blu.

Ramon inclina la testa e sorride.

“Dì un po', ma tu con chi pranzi? Non ti vedo mai... Emily l'avevo già vista, e anche Lea, la tua compagna di stanza, ha pranzato spesso con il mio gruppo.”

La ragazza alza le spalle.

“In realtà io pranzo con Lea solo qualche volta, per la maggior parte del tempo sto nel parco o in biblioteca per qualche ricerca, spesso e volentieri dimentico di pranzare!”

Scoppia a ridere.

“Non dovresti! Non ne hai nemmeno bisogno…”

E Ramon allunga un'occhiata alla siluette di Sanae, e le guance di lei si colorano.

“Ma non salto il pranzo per la dieta, figurati, è solo che a volte sono così presa nelle letture che non mi rendo conto del tempo che passa. Poi nel pomeriggio magari ho altre lezioni…”

La cena prosegue tranquilla, Ramon spiega a Sanae il motivo della sua scelta di facoltà e il motivo per il quale ha scelto Manchester: allontanarsi dalla sua famiglia, un po' ingombrante.

Sanae, quando lui le chiede notizie di sé, resta vaga, dice solo che aveva voglia di studiare all'estero e la borsa di studio le aveva permesso di spostarsi dal Giappone senza pesare sulla sua famiglia. Nessun accenno al calcio, alla Nankatsu, tantomeno a Tsubasa.

 

Finalmente in camera sua Sanae manda un messaggio a Lea e uno a Yukari senza precisare dove si trova.

 

La mattina seguente il programma viene stabilito a colazione:

• giro turistico del quartiere, per permettere a Sanae di uscire senza perdersi;

• visita alla biblioteca per la consultazione di alcuni testi;

• pranzo;

• visita alla sezione staccata di storia antica dell'università di Barcellona;

• riunione con il dirigente universitario di quella facoltà;

• ritorno a casa e cena.

 

A pranzo la ragazza è entusiasta: Barcellona è bellissima!

E la sua biblioteca è immensa, hanno passato lì più di due ore e Sanae si è resa conto di averne visto solo una parte! Mangiando hot dog seduti su una panchina del parco, i ragazzi osservano il laghetto con i cigni, e improvvisamente Sanae ricorda una passeggiata fatta con Tsubasa molti anni prima, dopo la visita dal medico sportivo che aveva accertato che non c'erano fratture alla gamba del ragazzo. Loro passeggiando avevano pensieri ben diversi: lei voleva prenderlo a braccetto e lui pensava a come raggiungere lo stadio per seguire una partita...

 

“Un soldo per i tuoi pensieri…”

La calda voce di Ramon la riporta alla realtà, facendola arrossire leggermente.

“Scusa, ero sovrappensiero…”

“Ho notato! A cosa pensavi? Avevi uno sguardo così dolce e triste al tempo stesso.”

“Niente di che... davvero nulla di importate... allora quanto dista da qui l'università?”

Ramon cade nel cambio di discorso e Sanae è salva....

   
 
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