Ho inciampato
nel ritrovo umido
e amniotico
del
mio essere
volontà non voluta
e per questo
penetro il
nulla.
Ho inciampato
nel mio diritto
di esistere.
Incautamente
ho annuito
al rovente no
che
sprezzante
trafigge
le nostre
rappresentazioni.
Il mio occhio
è la mia volontà di vedere.
Ma non so
se il mio corpo
che si spegne
sarà la
mia volontà
di morire.
E il fallo?
Rappresenta
la volontà
dello stupro?
O dell'amore?