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Autore: stella13    12/10/2015    5 recensioni
Sono Harry Styles , studente di Grifondoro , in procinto d’iniziare il settimo anno , il primo della classe…ancora non avete capito chi sono? Vediamo se così vi aiuto…avete presente Louis Tomlinson? Ovviamente chi non conosce il demente , capitano della squadra di Quidditch? Beh , io sono la vittima delle sue serenate in piena Sala Grande , il suo raggio di sole , OH , finalmente ci siete arrivati . Sì , sono quel matto che rifiuta le avances di colui che VOI definite un Dio sceso in terra. E’ troppo borioso , superficiale , stupido per uno come me , MA miracolosamente pare aver deciso di darsi una calmata e le mie giornate senza di lui sono così calme da risultare , ahimè , noiose. Tomlinson nasconde qualcosa e ho tutte le intenzioni di scoprire cosa .
*
*
Au! Hogwarts Harry!Lily Louis!James Zayn!Sirius LouisFélicité!Twins Josh!Remus
Larry con accenni Sophiam past!Elonour past!Gryles Josh/Holly Niall/Sorpresa Zerrie
[SOSPESA]
Genere: Comico, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU, Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo XX




“RAGAZZI, NIENTE PANICO. STATEMI A SENTIRE! OH
ZITTI, VOLETE VIVERE?”
“Fiz, seriamente, questo è il meglio che il tuo uomo sa fare?”
“Boo, non sfottere.”
 PIETRIFICUS!”
“Va a prendere Harry, io e Niall entriamo dal quinto piano!” mi comunica Fizzy prima di volare verso la torretta stampa.
Mio cognato non vincerà mai l’Ordine di Merlino di Prima Classe, oggi ne ho avuto la conferma.
Cato è stato sistemato. Sul suo viso è stampata un’espressione di puro stupore, vi abbiamo scoperti, stronzetti. Devo reprimere la tentazione di far esplodere la Serpe ormai statua, MA se devo togliere una vita non sarà di certo quella di un orango ossigenato senza cervello.
I PURISTI STANNO ATTACCANDO HOGWARTS. TUTTI GLI STUDENTI DAL PRIMO ANNO AL QUARTO SI DIRIGANO OBBLIGATORIAMENTE ALLE USCITE E VADINO VERSO LA FORESTA PROIBITA. NON FATE DOMANDE. GLI ALTRI POSSONO PARTECIPARE ALLA DIFESA DEL CASTELLO, SE NON VE LA SENTITE, NON VENITE, NON VOGLIAMO CAGASOTTO.”
Non è stato un discorso rassicurante, ma almeno Horan è stato rapido e coinciso.
Viro con la scopa verso la curva Grifondoro, ho tenuto sempre d’occhio il mio sunshine, sono protettivo ossessivo, lo ammetto.
Da una parte vorrei che restasse qui e desse una mano alle ragazze a portare i più piccoli in salvo, ma dall’altra so che lui non mi lascerebbe mai andar da solo, come farei io dopotutto. Inoltre, avendo l’altro accanto, saremo attenti il doppio, perché io voglio proteggere lui e Harry me.
“Raggio di sole, pronto per viaggio sulla Tommo’s broomstick entreprise ?” io scherzo nelle situazioni da panico, è un lato del mio carattere che mi rende ancor più affascinante.
“Vai piano, baby, CHIARO?” mi ordina Styles, mentre si posiziona dietro.
“E che io volevo darti la scusa per stringermi forte” ghigno.
“Lo farò lo stesso, andiamo e ti amo, ricordatelo” mi soffia il riccioluto nell’orecchio e sarebbe così facile scappare. Il cielo può portarci via di qui, possiamo lasciarci questa merda alle spalle, ma ho i One Direction, i miei nuovi amici, la mia famiglia e un futuro migliore per cui restare e lottare.
“Anche io, Harold. Sempre.”
 
 
 
“Caruccio il discorso, Nì” affermo, appena metto piede nella saletta della torre, passando sull’apertura davanti, ho evitato ovviamente le scale. Non è magnifico volare?
I CORVONERO SEGUINO IL PREFETTO NICK GRIMSHAW, TASSOROSSO PERRIE EDWARDS, LA RAGAZZA DAI CAPELLI ARCOBALENO E GRIFONDORO CHARLOTTE TOMLINSON, VOI SERPEVERDE FATE COME CAZZO VI PARE! SCHERZO, STATE CON HOLLY FARNWORTH. BUONA FORTUNA E VIGILANZA COSTANTE.”
Fanculo, orsetta.”
“Odio quel soprannome!” e tutte le sue variabili.
“Lo adori perché l’ho inventato io” perché Niall si diverte a fare delle uscite del genere in mia presenza?
“Certo, prendi la bacchetta e andiamo” io mi sfilo rapidamente la casacca da cacciatrice, sotto ho una tuta attillata nera, il rosso-oro potrebbe dar nell’occhio.
“In realtà, dovrei dirti una cosa, Fizzy” mi prende in giro? Vorrà di sicuro informarmi della sua nuova love story.
“Adesso no, Niall, dobbiamo andare” Lou e gli altri sono già volati verso l’ingresso principale. Siamo in ritardo.
“Ma è importante!” ribatte il biondo, sto per dirgliene quattro quando l’esplosione di una guglia del castello attira la nostra attenzione.
“Quello è importante, Nialler” e indico il fumo che si alza in aria “Va dietro e non discutere!”
“MA….” una mia occhiataccia lo azzittisce, monta in sella e nonostante ci sia l’Inferno che ci aspetta, sentire le sue braccia che mi circondano e che mi stringono a lui, mi calma completamente.
 
 
 
“Piccola mia, sei stata bravissima.”
“Grazie, padre.”
Rivoltante. Come può Kendall vendere così i suoi amici ad uomo sanguinario quale è Trueblood?
La Carraway abbraccia con vero e visibile affetto il genitore. La maestra si è rivelata nel luogo prestabilito, la Sala Grande, a me e pochi Serpeverdi, figli di conoscenti di mio padre, per raccontarci la sua vera identità e di Caesar Jules.
Ovviamente sospettavo di essere circondato da pezzi di merda, ma avrei preferito andare io allo stadio al posto di Cato, almeno avrei potuto controllare El.
“Wayland, sono contento di vederti fra le mie file, anche se hai titubato all’inizio” il tanto temuto Trueblood non ha per niente un aspetto minaccioso. Piccolo di corporatura, pelle pallida, come se fosse in perenne malattia, capelli neri, l’unico tratto fisico che fa paura sono gli occhi. Hanno quel tipico luccichio da pazzo, il medesimo che il mio vecchio sfoggiò quando mi servì la testa di Emma sul cabaret d’argento. Dietro di lui vedo Kim Bennet, il finto padre di Kendall e un bel po’ di gente incappucciata, ci sarà di sicuro anche lo stronzo che mi ha messo al mondo.
“Mio grave errore di giudizio, Signore” asserisco, sostenendo il suo sguardo.
“Sebastian hai un figlio coscienzioso” commenta Trueblood.
“La ringrazio, mio Signore” mio padre è un lecchino del cazzo.
“Caro, non vedo il terzo gruppo” si intromette la Bennet, affiancando il capo supremo delle merde.
Gli Auror devono essere entrati in gioco.
“Christopher, vai a controllare” un giovane viene richiamato da Jules e lo riconosco. E’ decisamente cresciuto dall’ultima volta che l’ho visto, sono passati comunque quattro anni, ma il cugino di Kendall, di una bellezza oscura, capelli neri e occhi grigi, non si dimentica facilmente.
“Sì, zio. Sezione due, con me.”
“Ah, Christoper uccidi chiunque incontri sulla tua strada” si assicura il parente, sul cui viso appare un ghigno agghiacciante.
“Tranne Sophia!” si precipita ad aggiungere Kendall.
“Tranquilla cuginetta, la tua migliore amica verrà risparmiata, te lo prometto” ma dal tono con cui l’ha detto, io non gli crederei nemmeno se fosse sotto Veritaserum. Christopher con un lieve cenno della mano mobilita una decina di puristi a seguirlo fuori dalla Sala Grande.
“Io direi di avvisare gli studenti della nostra presenza, che ne dite?” domanda Jules alla folla, trovando solo assensi. “Sì, mio Signore. Splendida idea, mio Signore. Lei sì che è uno stratega, Signore.” Leccaculo. Ma come si può mandare a puttane l’effetto sorpresa così? Credo che Trueblood abbia esaurito la pazienza e sia desideroso di finirla una volta per tutte.
Con un Reducto, distrugge la vetrata centrale, per poi lanciare un bombarda ad una delle guglie della struttura. Sta per scagliare un altro incanto, ma una barriera si alza in corrispondenza dell’apertura sulla parete.
Caesar, dovrai pagare i danni per quello, lo sai? ” Silente ha stile, non si può negare.
 
 
 
“Al mio tre rompi il vetro, Nì, ok?”
Nonostante io sia un gran appassionato di Quidditch, non sono nessuno sulla scopa. Ho frequentato le lezioni di volo il primo anno e volo discretamente. Fizzy pare nata per fare questo. La Tornado risponde prontamente ai suoi comandi e Fiz non ha alcun timore della velocità, io, qui dietro, ho visto lo stadio allontanarsi rapidamente dalla mia visuale e ciò mi ha messo una leggera ansia. Il piano prevede che io e orsetta entriamo al quinto piano, mentre i Corvoneri nei restanti. Dal momento che non desideriamo in particolar modo passare attraverso una lastra di vetro, lancerò un Reducto per liberarci così dell’ostacolo e passare tranquillamente per una finestra. Io credevo che avremmo fatto il tutto con un po’ più di calma, invece Félicité vuole entrare subito in azione. Devo dirle cosa provo per lei.
Due.”
Magari dopo.
TRE.” “REDUCTO.”
 
 
 
“Dovrei toglierti non so quanti punti per quello che stai per fare. Volare dentro Hogwarts merita persino una punizione.”
“Il mio sunshine Caposcuola fino in fondo.”
Siamo sempre Louis Tomlinson e Harry Styles, nonostante stiamo andando incontro alla battaglia,
io, sprezzante delle regole le ignoro bellamente e lui, ligio al dovere, ma che per amore fa uno strappo al regolamento.
Mancano una ventina di metri al castello. Mi arresto, aspettando Zayn e Liam che mi si affianchino con le scope. Sarebbero troppe le cose che avrei da dire ai miei compagni d’avventura. Devine e Malik sono stati i migliori amici che avrei mai potuto desiderare. Abbastanza folli da seguirmi nelle imprese che potevano costarci l’espulsione e talmente pazienti da sopportare i miei monologhi su Harry. A volte ero davvero pesante. Mi sono beccato un Silencio da Josh durante la mia brillante analisi su come i raggi del sole, alle diverse ore del giorno, illuminassero in maniere differenti i riccioli di Styles. Insieme abbiamo accettato noi stessi, non abbiamo vergogna della nostra natura, che sia la licantropia, l’omosessualità o l’essere discendente di una famiglia dalla pessima reputazione, perché ognuno di noi sa che ci sono altri due maghi che darebbero la vita per lui. Averli al mio fianco adesso è l’ennesima prova che io sei anni fa ho scelto bene, mi sono infischiato dei pregiudizi che giravano intorno a Zayn Malik e ho dato il tormento a Josh Devine pur di ottenere la sua amicizia. I miei fratelli non mi hanno abbandonato.
Gli occhi parlano per noi. Rivedo nei loro sguardi tutti i bei momenti passati insieme, le estati trascorse a casa mia, gli scherzi ideati per Fizzy, era una femmina, era il nemico, ma alla fine con Pez riusciva ogni volta a vendicarsi. Scorgo preoccupazione e coraggio. Annuiamo in sincrono.
Siamo pronti.
 
 
 
“Lì, El, vorrei farvi un discorsone, ma non abbiamo tempo, quindi, solo grazie per essermi amici. Liam, tu non mi hai mai fatto sentire inadeguato, se non capivo qualcosa del mondo magico, con pazienza sfoggiavi le tue conoscenze da purosangue, evitandomi molte figuracce. Sai quanto tengo ad apparire un so-tutto-io e tu, El, hai avuto sempre ragione. Louis è quello giusto, dovevo darti retta e non gongolare. Josh, è stato un piacere finalmente conoscerti e Malik, per quanto tu mi stia sul cazzo, stai attento.”
“Styles, mi diverto troppo a darti fastidio, quindi stai sereno, continuerò per un bel po’.”
“Payno, sei un ottimo battitore e amico. El, se fossi stato etero, saresti stata la donna della mia vita, dopo Minnie. Restate vivi” Louis chiude così il giro dei “saluti”.
“Io e sunshine vediamo da dove è provenuta l’esplosione ed entreremo dal varco che di sicuro si sarà creato, Zee, tu dirigiti verso la Sala Grande e Liam le scale.”
Sotto di noi si alza il vociferare degli studenti decisi a combattere, che si avvicinano sempre più al castello. Vedo tutti i Grifondoro presenti, accompagnati dai Tassorosso, alcuni Corvi  e sorprendentemente qualche Serpeverde. Non vi è traccia dei più piccoli, spero che Perrie non abbia avuto problemi con i suoi amici centauri e che io non mi ritrovi Lottie fra i  volontari. Quella è una piccola peste.
 
 
 
“Tutto intero? Niente schegge di vetro?”
“Sto bene, Fiz, tu?”
“Sì, tutto a posto.”
Siamo appena smontanti dal manico di scopa di Félicité e il silenzio ci circonda. Non vedo puristi nelle vicinanze, né sento rumori sospetti, mentre ci dirigiamo alla scalinata. Forse ho quei due minuti necessari per confessarle ciò che provo per lei.
“Fizzy, senti…” un bel respiro, Horan, e vai.
 
 
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAH”
STUPEFICIUM! C’è un che di soddisfacente nello schiantare l’ex suocera. Stia tranquilla, signora Tomlinson, sua figlia la raggiungerà presto.”
 
 
 
E’ Christopher. Riconoscerei la sua voce ovunque. E’ calda, bassa, ritmata. Quando stavamo insieme restavo ammaliata dalle sue capacità oratorie. In cuor mio sapevo che Chris poteva far parte dei puristi, essendo cugino di Kendall, ma ho tanto sperato di sbagliarmi.
Non devo perdere tempo, corro verso le scalinate, non mi interessa se i miei passi rimbombano  nel corridoio deserto. Non mi interessa quanti nemici potrei incontrare appena raggiungerò le scale. Non posso perdere anche mamma. Perché si è offerta volontaria come aggiunta per gli Auror? Dovevo convincerla, attraverso le lettere, a rinunciare, ma è una donna testarda e non mi è stata ad ascoltare. Ho fallito. Devo andare più veloce, sento i polmoni bruciare e la milza protestare. Ci sono quasi.
 
 
 
Ho sbattuto le palpebre e già Fizzy era a 10 metri lontano da me.
 
 
 
E’ colpa mia. Se mi fossi impegnata di più nella nostra storia, magari non starei qui ad assistere alla scena del mio ex con la bacchetta puntata alla gola di mia madre , svenuta, con la testa sanguinante, conseguenza della botta data agli scalini all’altezza del quarto piano.
Sento alle mie spalle Niall con il fiatone in procinto di arrivare, ma è troppo lento, non ha alcuna preparazione fisica e Christopher è da solo, posso cavarmela.
“Allontanati immediatamente da lei” ringhio e finalmente il ragazzo pare essersi accorto della mia presenza. Posso ammirare il suo volto,  i lineamenti si sono fatti più spigolosi negli anni, incorniciati adesso da una barbetta corta e appena i suoi occhi scorrono sulla mia figura, la sua bocca disegna un ghigno compiaciuto.
“Vuole assistere allo spettacolo, dolcezza?”
“Della tua dipartita? Sarò in prima fila” lo minaccio, tirando fuori la bacchetta.
“Non mi pare la mossa più saggia, cheriè, sia perché ho la vita della tua amata mammina fra le mani, sia perché hai scarse possibilità di riuscita tre contro uno.”
Io vedo solo lui.
Sento le mie braccia essere afferrate da forze a me invisibili, una mano mi strappa via la bacchetta. Delusione, anche i puristi sono in grado di usare tale incantesimo. Non lo avevo minimamente previsto. Sciocca, dovevo fare un sopraluogo dello spazio circoscritto, mi sarebbe bastato un homo revileo, invece ho preferito seguire il mio istinto di correre da mia madre che usare il raziocinio. Ho condannato me e mamma a fine certa. Niall non so nemmeno se è riuscito a starmi dietro. Ho sentito un urlo di donna e quando ho associato quel grido al mio genitore, la mia mente è andata in blackout. Dovevo impedirle di venire ad Hogwarts come rinforzo.
Lottie e Louis resteranno orfani per colpa mia.
“Non è troppo tardi per te, potrei fare uno strappo alla regola, Félicité, in onore dei cari e vecchi tempi. Mi sei mancata in questi anni, sai?” Christopher si è piano piano avvicinato a me, distogliendo l’attenzione dal mio genitore svenuto, il quale non credo che farà mai in tempo a rinvenire prima che Chris mi uccida.
“Io sono stata benissimo senza te invece” replico tagliente e la presa sulle mie braccia si fa più ferrea. Agli scagnozzi non piace quando il loro boss viene minimizzato o deriso.
“Non hai perso la lingua tagliente. Mi sarebbe piaciuto scoprire se tu la sapessi usare altrettanto bene in attività che non siano il parlare” è arrivato talmente vicino da poter sentire il suo fiato sul mio viso. Allunga una mano verso di me e con una delicatezza, che non si assocerebbe mai ad uno che è sul punto di eliminarti, mi sistema dietro l’orecchio un ciuffo di capelli liberatosi dalla coda, per accarezzarmi poi la guancia con il pollice. Continua la sua esplorazione, scendendo verso il basso, solleticandomi con le dita il profilo del collo per sfiorare infine il mio seno. Un connotato di vomito mi sta risalendo lungo l’esofago.
“Non mi toccare” gli ringhio, tentando con uno strattone di liberarmi dalla presa dei due puristi, ottenendo solo maggior dolore, ormai le loro unghie mi graffiano la pelle.
“Mi sei sempre piaciuta, dolcezza, e tuttora mi continui a piacere. Unisciti a noi e la tua vita verrà risparmiata” mi parla sulla labbra, solo dieci miseri centimetri mi separano da questo viscido “per tua madre è troppo tardi, ma io e te insieme potremmo far grandi cose, basta che tu ti arrend…”
Non ha potuto finire la frase, gli ho sputato dritto nell’occhio.
“Era un no, per la cronaca” lo sbeffeggio.
“Era la tua condanna a morte, per la cronaca” ribatte Christopher, ripulendosi con il mantello e puntando la sua bacchetta in mezzo ai miei occhi.
“Le tue ultime parole, cheriè?”
“Voi puristi fate proprio una vita di merda.”
Non abbasserò lo sguardo, ne chiuderò le palpebre, voglio che si ricordi per sempre di me, voglio che veda la vita andare via dal mio corpo. Non ho paura di morire. E’ una sensazione con cui convivo da settembre ormai. Non ho rimpianti ne rimorsi. Ho imparato cosa sia la vera amicizia, il vero amore e il vero dolore. Avrei voluto solo avere un altro po’ di tempo, avrei voluto almeno salvare mia madre, avrei voluto dare un bacio d’addio a Niall, non mi avrebbe ricambiato, ma per quei brevi secondi sarebbe stato mio.
“Addio, dolcezza, avada….”
“CRUCIO!”
 
 
 
Appena riacciuffo Fizzy, si prepari a sorbirsi il mio cazziatone. Dividersi è sempre una pessima idea e andare verso un urlo di pure terrore senza copertura di un compagno, ossia il sottoscritto, è completamente da irresponsabili.
Corre troppo velocemente.
E se si fosse trovata davanti un muro di puristi?
Io lento come una lumaca arriverei tardi e lei potrebbe essere morta.
Merlino, ti prego, no.
Sento i polmoni dolenti per la mancanza d’aria e la milza colpita da mille fitte, ma sono giunto alla scalinata e mi arresto dietro all’arco comunicante tra il quinto piano e le scale.
“Mi sei sempre piaciuta, dolcezza, e tuttora mi continui a piacere. Unisciti a noi e la tua vita verrà risparmiata.
Mi sporgo leggermente dal muro per dare un’occhiata e fare mente locale della situazione.
Christopher Carraway è a dieci centimetri di distanza dalla mia orsetta, bloccata da due puristi, uno per braccio, e quel pezzo di merda la sto toccando lascivamente. Gli taglierò le mani.
“Per tua madre è troppo tardi, ma io e te insieme potremmo far grandi cose, basta che tu ti arrend…””
Fizzy lo azzittisce sputandogli in un occhio. Quella è la mia ragazza. E’ di un impavido che rasenta la sconsideratezza.
“Era un no, per la cronaca” lo deride bellamente. Godric, che donna.
“Era la tua condanna a morte, per la cronaca” ribatte Christopher, puntandole la bacchetta contro “Le tue ultime parole, cheriè?”
“Voi puristi fate proprio una vita di merda” sentenzia Fiz con voce ferma, tenendo lo sguardo fisso sul suo ex, non mostrando alcun timore.
 “Addio, dolcezza, avada….”
Non permetterò a nessuno di portarmi via Félicité, non ora che ho capito che è lei la ragazza che ho sempre cercato, la ragazza a cui sono destinato.
Una rabbia ceca mi invade, Carraway vuole privarmi del mio futuro, perché ho tutte le intenzioni di costruire con Fizzy qualcosa di duraturo.
Christopher deve morire.
“CRUCIO!”
Le sue urla di dolore sono un suono così piacevole per le mie orecchie.
 
 
 
Un secondo prima Chris era di fronte a me ed ora è rannicchiato sui gradini, contorcendosi dal dolore della maledizione, che so esser stata lanciata da Niall. E’ come se avessi percepito la sua presenza, ancor prima che lanciasse l’incanto e il biondo deve provare un ardente desiderio nel ferire Christopher per esser stato in grado di emanare un Crucio così potente.
Uno dei due puristi ha commesso il grave errore di distrarsi e allentare la presa sul mio arto, ciò mi semplifica nel dargli un calcio proprio dietro al ginocchio sbilanciandolo, per poi con un secondo colpo con la gamba, farlo rotolare per le scale. L’ho messo fuori gioco per un po’. Il mago oscuro alla mia sinistra è rimasto ancorato al mio braccio e non sarà scenico, ma una ginocchiata nelle parti basse è sempre efficace. La mia bacchetta è a tre gradini più sotto, mi affretto a scenderli, mi piego, la raccolgo e lancio un Pietrificus sull’uomo. Ora posso volgere la mia attenzione a Niall, il cui sguardo non si sposta da Christopher e pare non aver la minima intenzione di smettere di cruciarlo. Gli occhi di Horan sembrano iniettati di sangue, vi scorgo solo una follia omicida.
“Nì fermati” lo supplico, risalendo piano piano le scale per andargli vicino, ma è come se io non esistessi “Niall, ti prego.”
Niente, le grida di Carraway riempiono l’ambiente.
“NIALL, PER FAVORE BASTA!” gli urlo, mettendomi in mezzo alla sua traiettoria e solo a quel punto si ferma.
“Levati Fizzy, quell’essere deve morire” la sua voce è dura, fredda, apatica. I lineamenti rigidi, la bocca trema dalla rabbia.
“Finiresti nei guai, Nì, smettila. E’ svenuto” il corpo di Chris è immobile, spero che abbia solo perso i sensi..
“Stava per ucciderti, Fiz. Deve pagare per questo!” digrigna i denti.
“Io sto bene. Mi hai salvato, Niall, sono al sicuro. Ti prego, smettila, non c’è bisogno di ucciderlo!” provo a convincere l’irlandese.
“Ti voleva portare via da me, merita solo la morte” è più forte di lui, non si capacita dell’impatto che hanno queste frasi sul mio cuore.
“Ma io sono qui, sana e salva grazie a te. Non vale la pena di macchiarsi l’anima di omicidio per un miserabile come lui!” alle mie parole finalmente Niall si arresta e il suo sguardo si poggia su di me. Come se una scossa lo avesse percosso, si desta dal suo stato di trans e si affretta a raggiungermi.
“Orsetta, stai bene?” racchiude il mio viso fra le mani, cercando i miei occhi.
“Io sì, ma mia madre…”
BOOM, un’esplosione rimbomba per il vano delle scale. Altri puristi o rinforzi?
 
 
 
“Ragazzi, tutto ok?”
“Non sono mai stato così felice di rivederla, prof” commento, osservando Tris Prior scendere dal manico di scopa accompagnata dal marito.
“Sì, noi sì, mia madre, professoressa, io…” Fizzy è completamente nel panico.
Posso solo immaginare cosa stia passando per la sua testa. Si stacca lentamente da me per poi inginocchiarsi vicino al genitore. La somiglianza fra le due è evidente. La donna ha il volto ricoperto di sangue e da qui non riesco a vedere se il suo petto si alza e si abbassa.
Non sono in grado di affermare se stia ancora respirando oppure no.
Fizzy le accarezza i capelli, ripetendo “mi dispiace, mamma, è tutta colpa mia”, mentre le guance si bagnano di lacrime.
“Fammi spazio” asserisce rudemente Tobias, ponendosi di lato a Félicité e controllando il polso alla signora Tomlinson.
“Il battito c’è, è molto debole, ci penseremo io e Tris a tua madre, signorina. Voi mettetevi al riparo” afferma l’uomo.
“Io non la lascio” replica Fiz. La terra vibra sotto i nostri piedi, deve essere successo qualcosa nei sotterranei.
“Félicité, ci prenderemo cura di lei, te lo prometto” asserisce la nostra insegnante, stringendole in un gesto di conforto la spalla.
“Fizzy, gli altri hanno bisogno di noi” la esorto e fa cenno di sì con la testa. Trae un profondo respiro, bacia il dorso della mano della madre e si rialza incerta. Le tremano le gambe, mi affretto e la sorreggo per gli avambracci, ottenendo un suo sguardo di gratitudine. Si ricompone e ogni traccia di paura è svanita.
“Non posso perdere anche lei. Ve l’affido. Andiamo a fermare questi bastardi” sentenzia Fiz.
“E’ al sicuro con noi, voi state attenti” e così le nostre strade si dividono da quella dei professori. Con un Wingardium Leviosa, trasportano Jay Tomlinson verso il quarto piano per raggiungere l’infermeria, mentre io e la mia bella proseguiamo per la Sala Grande.
 
 
 
Ti prego, Merlino, anche lei no. Ti supplico, chiunque tu stia lassù, risparmia mia madre, hai preso mio padre, non ti pare abbastanza per quest’anno?
Come farò a combattere se la mia testa è rivolta altrove?
Sarò inutile, commetterò altri errori e non sarà solo mamma a pagarne le conseguenze. Forse dovrei essere usata come esca, come sacrificio, sono un’incapace, rovinerò tutto, moriranno tutti per colpa mia che non riesco a controllare le emozioni.
Facevo tutta la dura mentre progettavamo il piano, ma su carta è tutto così facile, ma quando sei sul serio su un campo di battaglia, tutti i buoni propositi di restare a mente lucida se ne vanno a puttane.
“Non è colpa tua.”
Niall se ne esce così. Siamo arrivati all’altezza del primo piano e sento grida, colpi e vedo sprazzi di luce provenienti dalla Sala Grande. Si è fermato sulle scale, arrestando la nostra rapida discesa.
“Che?” domando perplessa.
“Tua madre. Non è colpa tua se Christopher l’ha ridotta così, non saresti mai riuscita a lasciare tua mamma in panchina, voleva essere qui oggi per proteggervi. Carraway non si è accanito su di lei perché era la sua ex suocera, ma perché si era messa in mezzo al piano del suo padrone. Tu non centri e non prenderti colpe che non hai.”
Il biondo pare avermi letto nel pensiero.
“E non osare mai più separarti da me” aggiunge Niall.
“Cosa ti è preso prima?” chiedo, sviando il discorso su di lui. Quel ragazzo con la furia omicida negli occhi, che sembrava provar piacere nell’infliggere dolore, non è lo stesso che ho ora davanti a me.
“Non lo so. Stava per ucciderti e io non ci ho visto più. Io non posso perderti, Fiz” rieccolo che cade sempre nello stesso errore.
“Non devi dirmi cose così fraintendibili” sospiro frustrata.
“E se io volessi che fosse fraintese?” ribatte l’irlandese.
“Non capisco” non so che cazzo sta succedendo.
“Io ci sono arrivato solo un’ora fa. Ti chiedo scusa per tutto il male che ti ho fatto rifiutandoti. Sono stato così stupido e cieco da non capire che ero pazzo di te sin dalla prima volta che mi hai ripreso in biblioteca per aver male pronunciato un incantesimo. Ti chiedo scusa per essere stato così stupido da poter credere che Barbara e Melissa potessero essere le ragazze giuste per me, quando in realtà ciò che cercavo mi era sempre stato sotto il naso. Ti chiedo scusa per non aver compreso prima quanto tu fossi importante per me. Mi sono innamorato di te senza nemmeno accorgermene e quel Christopher ti stava per uccidere prima che io ti potessi dire tutto questo. Voglio che tu sia concentrata sul campo di battaglia perché ho tutte le intenzioni di portarti alla Coppa del Mondo di Quidditch, andare fuori a cena e fare tutto ciò che serve pur di conquistarti. Devi sopravvivere per me, perché ti amo e senza di te non sarei niente.”
 
 
 
Félicité resta incredula alle mie parole, boccheggia, gli occhi sono sgranati, si arruffa ancor di più i capelli, facendosi passare le mani fra di essi.
“Ripetilo” sussurra Fiz con tono supplichevole.
“Ti amo” mormoro, senza poter evitare di sorridere e lei fa altrettanto.
“Ti amo anche io, stupido irlandese che non sei altro.”
 
 
 
Non sarà stato romantico, ma durante il bacio con Niall, ho dovuto aprire gli occhi per assicurarmi che fosse tutto vero, che stessi baciando proprio lui. Mi ha stretto a sé, tirandomi via l’elastico per capelli, per poterci infilare la mano e afferrarmi dalla nuca. Sembrava temere che io potessi scappare. Invece non sarei voluta andare da nessun’altra parte. Mi sono aggrappata alle sue spalle per fargli sentire che io ero lì con lui, che l’ho aspettato e che se sarebbe stato necessario lo avrei aspettato per sempre.
Adesso stiamo abbracciati e nessuno dei due ha voglia di staccarsi dall’altro.
“Dobbiamo andare” rompo il momento magico, ricordando ad entrambi dove siamo e cosa siamo tenuti a fare.
“Resta al mio fianco” asserisce Niall, prendendomi per mano.
“Non lo lascerò mai.”
 
 
 
 
 
 
Incredibilmente sono riuscita a mettermi davanti al pc e il capitolo si è scritto da sé.
Sono più di due mesi che non aggiorno, non potete immaginare quanto io mi senta in colpa, ma ho iniziato gli studi, cerco di mantenermi in forma, andando il più possibile in palestra e in tutto ciò cerco pure di salvaguardare la mia vita sociale. Un’impresa titanica.
Non so quando pubblicherò il prossimo capitolo, spero di essermi fatta perdonare in parte con questo, leggermente più lungo del solito e con la “canonizzazione” dei Fiall.
Ringrazio chiunque sia arrivato fino in fondo al capitolo e che continua ad aver fiducia in me. Siete la mia forza.
Vi auguro il meglio, amori miei. A presto, spero.
Sempre tanti basetti
  
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